Tutti i Concerti Music Pool 2018
gennaio
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Music Pool partecipa al Capodanno 2018, promosso dal Comune di Firenze, con una serata all’insegna delle marching band e della musica funky jazz e brasiliana. Saranno protagoniste della serata la Pedrasamba Street Band e la Fantomatik Orchestra che si alterneranno dalle 22:30 alle 2:00 in un percorso attraverso i quartieri dell’Oltrarno, San Frediano, Santo Spirito e Piazza Pitti. La componente jazz è affidata alla Fantomatik Orchestra attiva da tantissimi anni e conosciuta in tutta Italia, una band energetica, fedele alle sue ispirazioni funky e r&b, sapientemente guidata dal trombonista Stefano Scalzi. Viene dalla Versilia, la band Pedrasamba, gruppo di percussionisti, che ha scelto come fonte di ispirazione la musica del carnevale brasiliano. Ne ripropone i temi musicali e le improvvisazioni, i momenti coreografici e riferimenti al teatro di strada.
Pedrasamba street band: Il gruppo di percussioni afro-brasiliane Pedrasamba nasce a Pietrasanta nel Dicembre 2010. Al momento il gruppo conta 25 elementi stabili divisi in varie sezioni di strumento secondo i principi della batucada brasiliana, un sottostile della samba dominato dalle percussioni e influenzato dalla musica e la cultura africana, eseguita da un gruppo, è considerata da alcuni come il compendio dell’insieme di percussioni ed è caratterizzata dal suo ritmo ripetitivo e rapido. Il repertorio dei Pedrasamba alterna pezzi funky con sambaraggae, musica originaria della città di Bahia che, come suggerisce il nome, deriva dalla fusione tra la samba con il reggae jamaicano, ma anche la ijexà o la samba-enredo. Pedrasamba è anche attiva sul territorio per diffondere la cultura e la musica afro-brasiliana.
The Fantomatik Orchestra nasce nel 1993 come gruppo funky, soul e rhythm’n’blues, con influenze etno, pop e dance. Nel 2001 il gruppo da palco diventa marching band, sullo stile delle street band americane. La formazione, composta da più di 14 musicisti, rinnova costantemente il proprio repertorio ricercando nuove sonorità e idee. Nel corso degli anni la Fantomatik Orchestra ha suonato per le strade e sui palchi di molte capitali, ha introdotto i concerti di grandi artisti, ha partecipato a trasmissioni, eventi teatrali e cinematografici sviluppando un’identità originale che la rende un ibrido tra la tradizionale e classica banda di paese e l’innovativa street band o marching band all’americana. La scelta del repertorio Funk, Rock, Etno, Prog, Jazz, Pop, la formazione strumentale, gli arrangiamenti, l’energia e la vitalità dei musicisti danno luogo ad uno spettacolo musicale che riesce a coinvolgere il pubblico non solo all’ascolto, ma anche alla danza e al movimento. La Fantomatik Orchestra porta la musica in casa, creando una relazione sociale capace di far condividere emozioni, sensazioni, stati d’animo. Alla guida del gruppo di musicisti, Stefano Scalzi, trombonista e arrangiatore di fama nazionale, con grande esperienza live e studio in ambito jazz, pop e funky.
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Orario
31 dicembre 2017 22:30
Luogo
Oltrarno, Firenze
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Il New York Times considera Julian “…uno dei più freschi e virtuosi, dotato di un’imperturbabile facilità tecnica e una sconfinante curiosità:” All’età di soli 27 anni, Julian Lage vanta una carriera che artisti più grandi di lui sarebbero orgogliosi di sfoggiare e Il ritmo che impone è vivace ed il mood sempre ottimista. La sua musica risulta arguta, disinvolta e abbagliante, costringendo lo spettatore a non poter far altro che chiedere il “bis”.
Ingresso: posto unico 12/10€ +d.p.
Un ex bambino prodigio, addirittura protagonista di un documentario nel 1997, “Jules at Eight” – la nascita in California, lo spostamento a New York- . Nominato all’Oscar come miglior documentario, in cui il giovane Lage, già fuoriclasse della chitarra, si confronta con giganti del tempo quali Gary Burton, Jim Hall, David Grisman, Béla Fleck e Charles Lloyd. Ha pubblicato tre album, come band-leader, il più recente, del 2016, con il trio ‘Arclight’ La Jazzwise londinese descrive ‘Arclight’ come “…una tenue luce che risplende sui particolari, e finemente crea miniature musicali che dispiegano indicibili piaceri.” Da segnalare i suoi progetti duo con figure di rilievo come i chitarristi Nels Cline e Chris Eldridge o il pianista Fred Hersch. In continua collaborazione con artisti del calibro di John Zorn e Nels Cline, Lage è un musicista davvero unico della scena musica contemporanea ed è un vero piacere vederlo all’opera con qualsiasi sua produzione.
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Orario
10 gennaio 2018 21:30
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Tornano le Guide all’Ascolto a cura di Valdarno Jazz.
4 appuntamenti per prepararsi all’edizione 2018 del Valdarno Jazz Winter Festival!
Ingresso Libero
potete scaricare qui la cartolina con il programma completo –> http://www.lefornaci.org/wp-content/uploads/2017/12/GA_cartolina_10x15-1.pdf
10 gennaio | ore 21:30
Biblioteca Le Fornaci
LA TRASFORMAZIONE DEL JAZZ/ROCK
a cura di Daniele Malvisi
16 gennaio | ore 21:30
Biblioteca Le Fornaci
CHARLIE HADEN
VOGLIO PORTARE VIA LA GENTE DALLA BRUTTEZZA E DALLA TRISTEZZA CHE CI CIRCONDA ATTRAVERSO LA BELLA, PROFONDA MUSICA
a cura di Gianmarco Scaglia
24 gennaio | ore 21:30
Biblioteca Le Fornaci
JAZZ IN BIANCO E NERO. LE TRAPPOLE DEL RAZZISMO IN MUSICA
a cura di Stefano Zenni
31 gennaio | ore 21:30
Biblioteca Le Fornaci
JAZZ PROG………DRUMS, DRUMMERS AND DRUMMING ACROSS THE SIXTIES AND SEVENTIES
a cura di Paolo Corsi
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Orario
10 gennaio 2018 21:30
Luogo
Biblioteca le Fornaci, Tearranuova Bracciolini (AR)
Via Vittorio veneto, 19 , Terranuova Bracciolini, AR
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Andrea Chimenti
Omar Pedrini
Clock DVA
Garbo
Antonio Aiazzi
Miro Sassolini
Jet Set Roger
Paolo Favati
Sycamore Age
Un percorso su questi decenni attraverso gli artisti fiorentini e non che hanno lavorato con questa etichetta indipendente conosciuta a livello europeo. La Contempo ha prodotto i primi album di gruppi come Litfiba, Diaframma e tanti altri. Durante questa serata verranno ripercorse tutte le tappe fondamentali di questa label, attraverso artisti ma anche protagonisti della scena musicale italiana ed internazionale.
Ingresso: 15 € /13 € + d.p. ridotto Prevendita Circuito Box Office
Gianni Maroccolo / N.E.A.P.
Insieme ad Andrea Chimenti, Antonio Aiazzi, Simone Filippi e Beppe Brotto, Gianni riproporrà alcuni dei brani eseguiti durante la tournee “Nulla E’ Andato Perso” e pubblicati da Contempo sul triplo Lp / doppio Cd dal titolo omonimo, eletto disco dell’anno dalla rivista Classic Rock. Con Gianni saranno sul palco anche ospiti a sorpresa che vengono a festeggiare i 40 anni della label fiorentina.
Andrea Chimenti
Durante la serata Andrea eseguirà in versione acustica accompagnato dal figlio Francesco alcuni brani dal suo vasto repertorio.
Omar Pedrini
Cantautore, chitarrista, ex leader dei Timoria. Nel 2017 pubblica l’album “Come se non ci fosse un domani”, con le collaborazioni di: Noel Gallagher (ex Oasis), Ian Anderson (dei Jethro Tull) e il poeta Lawrence Ferlinghetti.
Clock DVA
Sul palco anche Clock DVA, uno dei gruppi di punta dell’etichetta negli anni ’90.
Garbo
Il nostro amico Renato non poteva mancare a questa mega festa. Un succoso antipasto della tournee in cui riproporrà brani dai suoi classici album “A Berlino Va Bene” e “Scortati”, recentemente ristampati da Universal in Lp e Cd.
Antonio Aiazzi
Antonio proporrà alcuni brani dal suo recente esordio solista “Linea Gialla”, pubblicato da Contempo in Lp e Cd.
Miro Sassolini
Miro presenterà dal vivo alcuni brani dal suo nuovo Lp “Del Mare La Distanza”, album realizzato con la partecipazione di Cristiano Santini, Gianni Maroccolo e Justin Bennet, pubblicato da Contempo.
Jet Set Roger
Jet Set Roger presenta i brani che saranno pubblicati da Contempo su 7” cantati da Andrea Chimenti e Omar Pedrini. Un double A side imperdibile.
Paolo Favati
musicista fiorentino, ex Pankow, si esibirà insieme a sua figlia con un brano da lui composto.
Sycamore Age
Aprono la serata i Sycamore Age, gruppo di Arezzo che annovera tra le sue fila Francesco Chimenti.
Alla serata, presentata da Bruno Casini e Giacomo Aloigi, saranno presenti ospiti a sorpresa che
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Orario
20 gennaio 2018 21:00
Luogo
Auditorium flog - Firenze
Via Michele Mercati, 24b, 50139 Firenze
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Ben Wendel:sax
Alessandro Lanzoni: piano
Joe sanders: contrabbasso
Greg Hutchinson: batteria
All’insegna dei nuovi stilemi del jazz contemporaneo, Blue Velvet nasce dalla collaborazione artistica tra Alessandro Lanzoni e Ben Wendel, collaudata negli ultimi anni da una serie di tour.
Ben Wendel è una delle stelle dell’attuale panorama sassofonistico e si distingue per la genialità e la grande originalità delle sue linee melodiche. E’ considerato uno dei compositori più interessanti in assoluto al momento, nonché uno dei più sbalorditivi virtuosi del proprio strumento.
Alessandro Lanzoni, pianista fiorentino venticinquenne, è una delle più importanti rivelazioni del jazz italiano, se si considera che già da una decina di anni è all’attenzione di critica e pubblico per la profondità con cui esprime la sua poetica basata su una enciclopedica cultura musicale.
I due sono affiancati da una delle migliori sessioni ritmiche americane in circolazione quali il giovane ma già affermatissimo Joe Sanders che può vantare collaborazioni del calibro di Charles Lloyd, Gerald Clayton, Roy Hargrove; e Greg Hutchinson, colonna della batteria jazz moderna e collaboratore di Ray Brown, Hoe Henderson, Peter Bernstein, Joshua Redman e Kurt Rosenwinkel, solo per citarne alcuni.
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Orario
30 gennaio 2018 21:30
Luogo
Sala della Scuola di Musica di Sesto FIorentino
Villa San Lorenzo al Prato, via degli Scardassieri 47 - 50019 Sesto Fiorentino
febbraio
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Quest’anno il Valdarno Jazz Festival Winter ospita uno dei musicisti più interessanti del panorama jazz, con un workshop esclusivo: Roberto Gatto
Il workshop è aperto a tutti i musicisti con un buon grado di preparazione, interessati ad ampliare le proprie conoscenze sulla musica jazz.
Argomenti trattati: le moderne tecniche jazzistiche, il suono, le dinamiche e la coesione tra i musicisti.
quota di partecipazione €30,00
info e iscrizioni
+39 335 69 19 900
auditoriumlefornaci@gmail.com
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Orario
3 febbraio 2018 15:30
Luogo
Auditorium Le Fornaci T. Bracciolini (AR)
Via Vittorio veneto, 19 , Terranuova Bracciolini, AR
sab03feb21:15Omar Sosafeat. Gustavo Ovalles Sala Vanni - Firenze21:15 Event Type Music Pool 2018
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Pianista eccezionale, poliglotta musicale che unisce i continenti, Omar Sosa è un’allegoria dello scambio artistico universale. Sosa esemplifica perfettamente lo spirito di Duke Ellington come creatore di una musica che trascende le categorie, testimoniata anche dai circa 20 album come leader. La sua ricerca di libertà musicale trascende l’ortodossia e impersonifica la determinazione di Monk, nel non voler suonare mai la stessa cosa due volte. Sosa realizza un linguaggio jazz globale ma esaustivo, stilisticamente unico, che celebra la diversità delle anime musicali delle Americhe e oltre. In questo concerto il suo spirito afro-cubano si sposa perfettamente con le straordinarie percussioni del venezuelano Gustavo Ovalles. Con il pioneristico progetto di Omar Sosa Roots Trilogy, Gustavo ha calcato diversi importanti palchi in Europa, Giappone e Stati Uniti. Ha inoltre partecipato al l’album di Sosa Sentir, nominato ai Grammy.
Ingresso: posto unico da 18/16 € +d.p.
Omar coltiva sempre un’intima connessione con le sue radici afro-cubane. “L’Africa e la Diaspora rappresentano una fonte musicale senza uguali” dice l’artista. “Ho provato a raccontare il profilo melodico del continente, e la sua grande forza ritmica. Il ritmo mette in collegamento ogni persona con lo Spirito supremo; e ogni terra ha il suo modo di chiamare lo Spirito, di unire le persone. Filosoficamente, attraverso il jazz che è forse il genere più rappresentativo della Diaspora, abbiamo cercato di mettere insieme i Caraibi, l’America Latina e l’Africa in un espressione di libertà, una celebrazione della Diaspora che sopravvive ancora oggi.
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Orario
3 febbraio 2018 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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Facendo eco al monito lanciato al futuro da Kubrik con 2001, Odissea nello Spazio a 50 anni esatti da allora, alla luce dei molteplici attentati e della recrudescenza del razzismo come soluzione dei conflitti sociali, questa nuova produzione del Valdarno Jazz Collective, proponendo un repertorio ispirato alle composizioni dell’epoca intende ribadire il valore dei principi di un’etica sociale e civile che sembra essere dimenticata. Alcuni tra i più importanti musicisti della scena jazzistica contemporanea internazionale ci accompagneranno in questo viaggio musicale: il pianista Riccardo Fassi, il batterista Roberto Gatto e il grande trombettista americano Alex Sipiagin.
Ingresso 10€ +dp
I grandi movimenti studenteschi del 1968 anticiparono un anno ricco di avvenimenti che mutarono in modo tangibile la storia dell’umanità. Il dramma della guerra in Vietnam, la morte di Martin Luther King, i movimenti legati all’emancipazione femminile, la valorizzazione delle proprie origini da parte degli afroamericani sotto la guida dei proseliti di Malcom X, sembrarono generare l’acquisizione di una rinnovata etica sociale. Le tracce più evidenti di questo percorso lasciarono un segno indelebile in tutte le produzioni artistiche dell’epoca: il 1968 è l’anno nel quale il film Indovina chi viene a cena di Stanley Kramer riceve il Golden Globe, è l’anno nel quale in tv si assiste al primo bacio interrazziale nel celeberrimo episodio del telefilm Star Trek; innumerevoli le canzoni contro la guerra e anche il mondo del jazz sta cambiando, l’urgenza di comunicare e denunciare il disagio sociale viene veicolata da una musica libera che sotto l’influsso del FREE condisce con la sonorità dei primi strumenti elettrici un repertorio in continuo mutamento stilistico.
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Orario
4 febbraio 2018 17:30
Luogo
Auditorium le Fornaci, T. Bracciolini (AR)
Via Vittorio veneto, 19 , Terranuova Bracciolini, AR
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Cinque anni dopo l’album ‘Champagne for Gypsies’, Goran Bregović torna con una nuova produzione incentrata sul tema della diversità religiosa e della coesistenza pacifica: “Three Letters from Sarajevo”, che uscirà con Universal il prossimo 6 ottobre 2017. Bregović porta in sé il melting pot che prova a raccontare nel nuovo album. «Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. E’ infatti la storia di Sarajevo con le sue tante credenze, identità, con i suoi complessi paradossi che ha ispirato il nuovo album di questo nativo di Sarajevo, Goran Bregović. Per l’occasione all’album hanno partecipato voci meravigliose ed esplosive: Bebe, Riff Cohen, Rachid Taha, Asaf Avidan. In concerto Goran Bregović sarà accompagnato da un orchestra di 19 elementi.
Ingresso
1° settore € 50 + d.p
2° settore € 40 + d.p
3° settore € 27 + d.p
Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregović crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni. “il rock aveva all’epoca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era l’unica possibilità per poter esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”. Per far piacere ai suoi genitori, Goran si impegna a proseguire i suoi studi di filosofia e sociologia che lo avrebbero portato ad insegnare, se l’enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti.
Seguono quindici anni con il suo gruppo White Button e tredici album venduti in 6 milioni di copie. Tour interminabili in cui Goran diventerà l’idolo della gioventù jugoslava. Alla fine degli anni 80, Bregovic si libera del suo ruolo sfibrante di “star” e si isola in un “ritiro dorato” in una piccola casa sulla costa adriatica, un vecchio sogno d’infanzia.
Qui compone le musiche del terzo film di Emir Kusturica “Il Tempo dei Gitani”. Ma ben presto i primi disordini scoppiano in Yugoslavia e i due amici sono costretti ad abbandonare tutto e trasferirsi a Parigi. Alla sua origine già mista, Goran ha aggiunto una moglie mussulmana, e i tempi non sono propizi per questa allegra e stimolante mescolanza. Pochi musicisti sono riusciti a sviluppare un’arte così varia, che combina insieme una così grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. Un pezzo di Bregović può essere riconosciuto al primissimo ascolto e sembra sempre diretto al mondo intero, senza distinzione di razza, sesso, età e religione.
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Orario
5 febbraio 2018 21:00
Luogo
Obihall - Firenze
Lungarno Aldo Moro 3, 50136 Firenze
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Il New 4et di Enrico Rava ha vinto il referendum Top Jazz 2015 di Musica Jazz come formazione dell’anno. Un riconoscimento prestigioso per una formazione giovane guidata da un eterno giovane del jazz.
“Io i musicisti non li scelgo per lo strumento che suonano: li scelgo per la loro testa”. Non ha dubbi Enrico Rava quando parla del suo New Quartet e delle affinità elettive che hanno portato il trombettista a mettere insieme questa formazione insieme a Gabriele Evangelista al contrabbasso, Francesco Diodati alla chitarra ed Enrico Morello alla batteria.
Ingresso: Posti numerati 18/15€ +d.p.
Fondamentale è stato Siena Jazz e i suoi seminari, fucina di talenti e crocevia di mondi musicali, dove quattro anni fa il trombettista ha avuto modo di conoscere e apprezzare le qualità di Francesco Diodati ed Enrico Morello. Con Gabriele Evangelista, invece, la collaborazione artistica inizia già nel 2010, quando il contrabbassista entra a far parte del quintetto “Tribe” di Rava, formazione con la quale ha effettuato numerosi concerti in Italia e all’estero. Dopo aver apprezzato le doti di Francesco Diodati – chitarrista dal linguaggio personale e dall’originale approccio alla melodia – e di Enrico Morello – batterista dal drumming raffinato e con una spiccata sensibilità nella scelta delle dinamiche – Enrico Rava decide, nel 2014, di dare vita al suo New Quartet intuendo le potenzialità che questo incontro avrebbe generato.
“La verità è che loro tre insieme funzionano molto bene – afferma Rava – e alla base di tutto c’è non solo una profonda fiducia, ma anche la capacità di ascoltarsi reciprocamente. Due elementi che sono alla base del funzionamento di un gruppo”.
ENRICO RAVA è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali.
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Orario
10 febbraio 2018 21:00
Luogo
Teatro del Popolo - Castelfiorentino (FI)
Piazza A. Gramsci, 80, 50051 Castelfiorentino FI
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Baba Sissoko: tamani, n’goni, voce
Antonello Salis: pianoforte, fisarmonica
Inedito, tellurico incontro fra due musicisti tra i più effervescenti della scena jazz internazionale, per un concerto “senza reti”, dove ritmi tradizionali africani e improvvisazione jazz si fondono in uno spettacolo pirotecnico e pieno di energia creativa.
Ingresso: posto unico 12/10 € +d.p.
Baba Sissoko, africano del Mali, è discendente da una grande famiglia di Griot, figure erranti che detengono e tramandano il sapere, la tradizione, la tradizione, la storia e la cultura locale. Inizia la sua carriera suonando il Tamani (tamburo parlante). Nel suo stile estremamente particolare unisce melodie e ritmi propri della tradizione africana con sonorità delle musiche nere occidentali come il jazz e il blues, reinterpretandole in una chiave decisamente particolare.
Sissoko divide questo progetto con il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, in un incontro nel quale ognuno di loro cerca di riallacciare i legami con le radici della musica afroamericana, riattivando una serie di cortocircuiti storico musicali. La presenza di Salis non è assolutamente eccentrica, dal momento che il pianista sardo è per molti versi il più “fisico” ed africano dei jazzisti italiani e sa muoversi con eccezionale creatività sui sentieri delle improvvisazioni più ardite.
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Orario
11 febbraio 2018 21:30
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“The Assassins è per me una nuova formula di quartetto, un progetto che eredita l’approccio compositivo del mio precedente gruppo Skrunch. The Assassins, grazie alle specifiche caratteriste dell’hammond, si apre adesso a certe influenze e a sonorità più vicine al funk e al jazz. Il lavoro di esplorazione dei materiali tematici è vincolato da schemi poliritmici atti a evidenziare le cellule melodiche, i riff e le modulazioni cromatiche e timbriche. Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è dialettico. I vari elementi vanno dunque combinandosi in un gioco continuo di tensione e rilassamento, con uno sguardo alla tradizione e l’altro alla contemporaneità.”
Francesco Cusa
Ingresso: posto unico 10/8€ +d.p.
Francesco Cusa, batterista, compositore, scrittore, ha avuto modo di collaborare con artisti provenienti da varie parti d’Italia, come Fabrizio Puglisi, Domenico Caliri e Paolo Fresu. Ha fondato il collettivo bolognese Bassesfere, assieme ad altri esponenti della musica jazz e di ricerca di quegli anni. Ha fondato assieme a Paolo Sorge il progetto artistico Improvvisatore Involontario, che diventerà una delle label più influenti nel panorama italiano del jazz di ricerca. Da sempre interessato all’interdisciplinarità artistica, è anche scrittore di racconti e ha pubblicato diversi articoli di musicologia e di critica cinematografica presso molte riviste specializzate. Ne corso della sua carriera ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazione di musiche per film, teatrali, letterari, di danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers. Attualmente è leader Dell’fct TRIO con Simone Graziano e Gabriele Evangelista, del Francesco Cusa & The Assassins, dell’ensemble: “The Naked Musicians” e del progetto di sonorizzazione di film d’epoca “Solomovie”.
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Orario
16 febbraio 2018 21:30
Luogo
Auditorium le Fornaci, T. Bracciolini (AR)
Via Vittorio veneto, 19 , Terranuova Bracciolini, AR
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“Una caratteristica fondamentale della musica di Frank Zappa, è la sua estrema attualità. Un messaggio musicale innovativo e prorompente, che ha segnato in modo profondo l’evoluzione della musica del secondo novecento.” Riccardo Fassi presenta il suo nuovo album dedicato all’opera di Frank Zappa ‘The return of fat Chicken’ per questa particolare occasione in trio con Gabrele Mirabassi e Antonello Salis, entrambi presenti come ospiti speciali in questo lavoro discografico a fianco della Tankio Band.
Ingresso: posto unico 12/10 € +d.p.
Oggi risulta molto chiaro come la visione aperta e senza confini di Frank Zappa, il suo esplorare ambiti diversi, dal rock alla musica sperimentale, dal jazz al teatro, siano condivisi da molti, e facciano parte della sensibilità attuale. La bellezza dei temi, le soluzioni innovative, il suo essere ribelle ma anche molto costruttivo e l’ironia dei testi nei confronti dei luoghi comuni della società, ne hanno fatto una figura unica ed irripetibile, che ha formato varie generazioni di musicisti ed appassionati. E’ quindi una necessità ineludibile suonare la musica di Zappa, viverla, abitarla e consumarla a modo proprio per poter sviluppare l’ispirazione continua che essa fornisce. Le tracce che Frank ci ha lasciato sono numerose e suscettibili di ulteriori sviluppi; arrangiare la sua musica per orchestra è come scavare e cercare sempre nuovi spunti, in un processo che sembra non avere fine. Un corpus vastissimo di opere, che va in diverse direzioni, molto complesso da affrontare. Fanno da ispirazione le composizioni che abbracciano vari periodi, a cavallo tra gli anni ’70-‘90. Questo nuovo progetto su Frank Zappa è un ulteriore passo verso una sempre più profonda simbiosi con la musica del Maestro; un traguardo raggiunto nel corso degli anni, che dimostra la dedizione ad un percorso originale ed innovativo, nella continua ricerca di materiali inediti attraverso i quali dare spazio ad originalità e profondità.
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Orario
17 febbraio 2018 21:30
Luogo
Teatro Margherita Marcialla (FI)
Via Amelindo Mori, 24, 50028 Barberino Tavarnelle FI
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Un sodalizio che promette fuochi d’artificio quello tra Simone Cristicchi e i Funk Off. Dopo le tournée in collaborazione con il Coro dei Minatori di Santa Fiora e il Gnu Quartet, Cristicchi decide questa volta di unire le forze con gli strepitosi Funk Off.
Simone Cristicchi, tramite le sue canzoni, ora irriverenti e ironiche, ora intime e poetiche, ha saputo convincere insieme sia il pubblico che la critica. I Funk Off con la loro musica, scritta e arrangiata da Dario Cecchini, dopo 20 anni di attività, hanno dato una nuova accezione alla parola Marching Band in Italia grazie all’originale unione di groove e black music, arrangiamenti di tipo jazzistico e melodia italiana, a movimenti e coreografie di grande impatto visivo ed emotivo.
Ingresso Intero € 15/12
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Orario
22 febbraio 2018 21:00
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Vincenzo Deluci, tromba
Camillo Pace, contrabbasso
Giuseppe Mariani, batteria
Spazio all’esplorazione di nuovi mondi “visio-musicali” attraverso l’unione di strumenti acustici ed elettronici con il progetto di new electro-jazz dei pugliesi Apocalypse Trio, formato da Vincenzo Deluci, Camillo Pace, Giuseppe Mariani. L’appuntamento rientra nel progetto “Jazz…no limits!”, trasversale nelle varie edizioni del festival, che usa la musica jazz come linguaggio per raccontare situazioni legate a forme di disagio fisico, sociale, razziale. In questo caso, sul palco ci sarà Deluci, trombettista paraplegico a causa di un incidente stradale, fautore di una personale poetica musicale, esempio di esperienza artistica densa e potente. Il gruppo propone una musica che riesce a rompere col passato pur affondando le proprie radici nel rock elettrico, jazz, musica contemporanea, antica, in una inedita fusione, con un’architettura sonora basata su ritmi spezzati, interventi schizoidi di tromba, di elementi elettronici e contrabbasso, che vanno a comporre un mosaico sonoro
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Orario
25 febbraio 2018 17:30
Luogo
Auditorium Comunale - Loro Ciuffenna (AR)
via Paratomagno, 6 , Loro Ciuffenna
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La Barcelona Gipsy balKan Orchestra (BGKO) é un ensemble internazionale con base a Barcellona che sta risvegliando l’interesse del pubblico di tutta Europa per la sua reinterpretazione genuina della musica tradizionale dei Balcani, del Medio Oriente e del Mediterraneo. Una musica che va direttamente al cuore, senza trucchi. Scrive Richard Bach nel libro Illusioni: “raramente i membri di una famiglia nascono sotto lo stesso tetto”. Non esiste descrizione più calzante di questa per raccontare i Barcelona Gipsy balKan Orchestra.
ingresso: 15/13 € + d.p
(euro 13 + d.p. ridotto in prevendita Box Office)
In breve tempo il gruppo si è fatto conoscere ed apprezzare in tutta Europa, tenendo concerti in oltre 25 paesi, durante i quali ha riproposto il patrimonio musicale gitano, klezmer, bosniaco, serbo, albanese, rumeno, russo e ottomano. Brani che parlano d’amore e libertà, canzoni contro la guerra, canti rivoluzionari, un repertorio ricchissimo che scavalca le frontiere, geografiche e politiche, per abbracciare l’umano, nella sua ricca e meravigliosa complessità. Più ci si immerge in questo paesaggio sonoro variopinto e più si scopre quanto questo gruppo sia la rappresentazione in piccola scala di quello che dovrebbe essere l’Europa, “l’antica penisola del tramonto”, per dirla con Vàclav Havel, che invece di farsi unita si sta scomponendo, lacerata da frontiere e filo spinato. La loro musica protegge le diversità, si incarna in esse, le fa fiorire, per restituirle a noi in forma di canto.
L’ultimo album della band spagnola, Od Ebra do Dunava (2016), ci apre le porte ad un Oriente escluso ormai dalla nostra geografia mentale e sostituito con l’est, “freddo monosillabo astronomico”.
Questi artisti visionari non solo ci regalano l’emozione di un viaggio sonoro come non se ne fanno più, ma insegnano anche ad aprirci al dialogo e riscoprire che “tutto quello che è umano non ci può essere estraneo”, parafrasando Terenzio.
La musica dei BGKO diventa così un ponte tra le civiltà, un passaggio sull’insidioso mare della paura che lambisce questo nostro tempo ed è capace di erodere radici, storia, identità, per lasciarci soli e senza memoria.
Nata a Barcellona come evoluzione della Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra, la band è composta da sette musicisti di sei paesi diversi: la voce è dell’incantevole Sandra Sangiao, viene dalla catalogna; il fisarmonicista Mattia Schirosa arriva dall’Italia; Stelios Togias, il percussionista, viene dalla Grecia; Julien Chanal, il chitarrista, é francese; Ivan Kovacevic, il contrabbassista, arriva dalla Serbia; Dani Carbonell al clarinetto, è spagnolo e Oleksandr Sora violinista dall’Ucraina.
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Orario
25 febbraio 2018 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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Alessandro Agostinelli, voce recitante
Andrea Pellegrini, piano
Nino Pellegrini, contrabbasso
un nuovo appuntamento con “Scrittori in Jazz”, la rassegna che unisce letteratura e musica, proponendo romanzi, saggi e altre pubblicazioni originali che parlano di storie di jazz e di musicisti.
Alessandro Agostinelli in “Benedetti da Parker”
Intervista all’autore a cura di Alessandra Cafiero
Reading musicale (a seguire)
“Benedetti da Parker” è un libro ma anche uno spettacolo-concerto. Lo scrittore Alessandro Agostinelli legge le pagine salienti del suo romanzo dedicato a un jazzista maledetto, di origini italiane, che è stato l’amico del dio del jazz: Charlie Parker.
Ingresso libero
Nel mondo dei club, delle metropoli americane, della droga nascevano e morivano i sogni di individui che cercavano sé stessi dentro un assolo, con la forza rabbiosa di chi non ha nulla da perdere. In quel mondo ha camminato Dean Benedetti, partito dallo Utah per cercare fortuna con il suo sax. Passando per il Nevada e poi approdando a Los Angeles, ha vissuto ai margini e registrato in presa diretta la nascita del bebop con Charlie Parker. È l’incontro della vita, è ossessione pura quella per Bird. Finché, per sottrarsi alla giustizia americana, il “negro bianco” è costretto ad attraversare l’enorme mare in senso contrario. Non un viaggio verso il futuro o la speranza, ma dentro l’immobilità e l’amarezza. Meta finale: Torre del Lago, il paesino di suo padre e di Giacomo Puccini, tra gli amici al bar, le partite a dama e gli aspiranti musicisti che sognano l’America sulle note di 78 giri solcati come canyon. Nei due diversi continenti, le vite di Parker e Benedetti si bruciano alla stessa velocità. A trentaquattro anni.
Lo spettacolo tratto dal romanzo è acuto, beffardo e malinconico e racconta di un piccolo grande uomo del jazz, con musiche sincopate e ritmiche che sono colonna sonora di una vicenda umana universale.
Insieme ad Alessandro Agostinelli suonano improvvisando e ripercorrendo brani della storia del be-bop, il pianista Andrea Pellegrini e il contrabbassista Nino Pellegrini.
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Orario
26 febbraio 2018 19:00
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Caffè Letterario Le Murate Firenze
marzo
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“Platinum on Tap”, il nuovo album di Chris Speed e del suo eccellente trio con Dave King (batteria) e Chris Tordini (basso) è ad oggi, sotto molti aspetti, il suo progetto più maturo e personale. Da quando è arrivato a New York nei primi anni ’90, Speed è stato uno dei principali musicisti sulla scena. La sua musica affonda le radici nel jazz per poi ampliarsi e attraversare diversi generi come il folk, la classica, il rock. La nascita di questo trio segna un deciso cambio di rotta: un ritorno dalle sperimentazioni a un qualcosa di inequivocabilmente jazz.
Posto Unico 12-10€ + dp
Ciò che di più straordinario ha questo nuovo progetto è che le influenze del jazz degli albori sono ora completamente al centro della scena. Invece di essere una delle influenze musicali in contrasto con le altre, l’anima musicale di Lester Young è adesso al centro di tutto. In un momento in cui tanti musicisti jazz continuano a muoversi sempre più lontano dalla tradizione, questo gruppo, di ritorno da altre sperimentazioni, si trova a lavorare nel profondo delle tradizioni jazz, importando tutto ciò che ha imparato finora. Il risultato è una musica gioiosa e ricca, un intero mondo musicale che si percepisce dietro melodie orecchiabili e che Speed fa emergere con incredibile talento.
Nominato astro nascente del clarinetto da Downbeat, Chris Speed è “una delle principali figure della dinamica scena dell’avanguardia jazzistica e improvvisativa della città di NewYork” (NYTimes). Compositore, clarinettista e sassofonista di Brooklyn, è stato leader di tanti importanti progetti fra i quali Endagered Blood, Human Feel, yeah NO, Trio Iffy, Pachora. Ha collaborato e collabora attualmente con artisti di fama internazionale fra i quali Uri Caine, Craig Taborn. Nato e cresciuto a Seattle, negli anni Novanta il suo formidabile approccio improvvisativo al sax tenore e al clarinetto è stato un importante contributo per le pionieristiche band newyorkesi, inclusi il Dave Douglas Sextet e il Mark Dresser’s Trio con Anthony Coleman. Come leader dei Pachora, Speed è diventato famoso come uno dei musicisti che hanno adattato il ritmo e le melodie della musica balcanica al jazz. Con il trio The Clarinets ha diluito il confine fra la musica da camera e la sperimentazione improvvisativa mentre con gli yeah NO ha unito il free jazz al rock, al folk.
Chris Tordini e Dave King, vantano una carriera ricca di importanti collaborazioni, concerti e registrazioni.
Tordini è uno dei bassisti più richiesti della scena jazz newyorkese dove suona e collabora con artisti che rientrano fra le icone del jazz attuale. King, maggiormente conosciuto come fondatore dei The Bad Plus, è cofondatore di vari progetti di successo, fra i quali Happy Apple. La sua carriera vanta concerti in più di 70 paesi diversi e il suo nome compare in più di cinquanta registrazioni.
Il Chicago Reader definisce “Really Ok”, album d’esordio del Chris Speed Trio come “uno dei migliori dischi jazz dell’anno” e li descrive “direttamente connessi al loro profondo amore e rispetto per la tradizione jazz con un peculiare interesse nel portare la musica in avanti”
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Orario
1 marzo 2018 21:15
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Ernst Reijseger, violoncellista, compositore e performer, è una delle figure più importanti della scena musicale contemporanea. Nelle sue performances, il violoncello diviene parte del suo corpo, dando vita a opere piene di alta musicalità, bellezza, pura eleganza e sensibilità. Costantemente spinto alla ricerca di nuovi linguaggi ed espressioni, Reijseger ha collaborato con innumerevoli grandi artisti, tra i quali: Yo Yo Ma, Nana Vasconcelos, Giovanni Sollima, Han Bennink, Trilok Gurtu, Uri Caine e altri ancora. Di grande importanza ed assoluto valore artistico, la sua decennale collaborazione con il celebre regista tedesco Werner Herzog.
ingresso: 12/10€ +dp
Reijseger ha composto per il regista di “Fitzcarraldo” le colonne sonore di numerosi film. Da oltre 30 anni, Ernst Reijseger continua a suonare con moltissimi celebri musicisti e in diverse ed eccitanti combinazioni, ma riesce anche a trovare il tempo per insegnare il violoncello ai bambini ed esibirsi in concerti da solista. In occasione del suo 60° compleanno Ernst Reijseger ha registrato Crystal Palace: un album e un concerto nel quale la sua voce e il suo violoncello si uniscono all’ispirazione nata dall’incontro artistico con il pittore Jerry Zeinuk, in occasione di una sua mostra alla galleria Glaspalast di Ausburg in Germania; in questo contesto Ernst Reijseger ha composto ispirandosi al grande quadro che Zeniuk dipingeva per l’occasione, mentre il pittore ha dipinto le sue immagini, le forme e colori sotto l’influenza della musica di Reijseger.
Olandese, classe 1954, ha cominciato a suonare il violoncello quando aveva appena otto anni. Studia al conservatorio di Amsterdam finché nel 1974 uno dei suoi maestri, il famoso violoncellista Anner Bijlsma, gli consiglia di interrompere gli studi, spingendolo così a seguire la propria strada. Una strada che in realtà Ernst Reijseger aveva già imboccato; fin dai primi anni Settanta lo troviamo infatti impegnato con la musica improvvisata. Unisce ad una grande maestria un uso non convenzionale dello strumento, aggiunge una dose di humour e teatralità alla sua musica: queste sono le caratteristiche che si colgono al meglio nelle esibizioni solistiche di Reijseger. Tuttavia, il suo rapporto aperto con la musica, con tutta la musica, gli permette di calarsi perfettamente nei contesti più differenti pur mantenendo sempre riconoscibile la propria cifra stilistica.
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Orario
3 marzo 2018 21:15
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Dave Douglas: Tromba
Uri Caine: Piano
Dave Douglas e Uri Caine danno vita a un duo raffinato e stellare per una selezione speciale di ballad, inni e improvvisazioni. I due, tra i maggiori esponenti della scena jazz newyorkese, collaborano in varie formazioni da più di trent’anni. Ora hanno deciso di approfondire il loro legame artistico nell’intima e intrigante formula del duo. Ne scaturisce una musicalità libera di spaziare senza limiti nella creatività dei due artisti che, interagendo, mostrano nuovi aspetti delle loro rispettive sonorità.
Un concerto di rara e raffinata bellezza, che si preannuncia indimenticabile. Dave Douglas, trombettista, compositore e docente, si è meritato nell’arco della carriera numerosi e prestigiosi riconoscimenti: una Guggenheim Fellowship, un premio Aaron Copland e due nomination ai Grammy. Douglas ha sviluppato il suo lavoro in varie formazioni di cui è leader: il suo sestetto elettrico e il quintetto Sound Prints, di cui è contitolare con Joe Lovano. Negli ultimi anni ha ampliato la sua già notevole attività come compositore, aggiungendovi anche quella di organizzatore culturale.Uri Caine inizia giovanissimo con Philly Joe Jones, Grover Washinton, Hank Mobley e più tardi, negli anni delluniversità, con Freddie Hubbard, Joe Henderson, Lester Bowie. La svolta è il trasferimento dalla natale Philadelphia a New York. Con il terzo cd, dedicato a Mahler, inaugura la felice stagione di lettura in chiave jazz di alcuni compositori classici. La commistione jazz/classica ha in Caine un approccio particolarmente originale: suo scopo non è la reinterpretazione ma una vera e propria riscrittura di grandi compositori del passato quali Bach, Wagner, Beethoven o Schumann. Con le Variazioni Goldberg di Bach il pianista americano firma il suo indiscusso e più popolare capolavoro. La continua ricerca di Caine è l’occasione per il jazz di trovare nuovi sbocchi comunicativi, in sintonia con la musica contemporanea.
Dave Douglas, trombettista, compositore e docente, si è meritato nell’arco della carriera numerosi e prestigiosi riconoscimenti: una Guggenheim Fellowship, un premio “Aaron Copland” e due nomination ai Grammy. Douglas ha sviluppato il suo lavoro in varie formazioni di cui è leader: il suo sestetto elettrico e il quintetto Sound Prints, di cui è contitolare con Joe Lovano. Negli ultimi anni ha ampliato la sua già notevole attività come compositore, aggiungendovi anche quella di organizzatore culturale.
Uri Caine, Inizia giovanissimo con Philly Joe Jones, Grover Washinton, Hank Mobley e più tardi, negli anni dell’università, con Freddie Hubbard, Joe Henderson, Lester Bowie. La svolta è il trasferimento dalla natale Philadelphia a New York. Con il terzo cd, dedicato a Mahler, inaugura la felice stagione di lettura in chiave jazz di alcuni compositori classici. La commistione jazz/classica ha in Caine un approccio particolarmente originale: suo scopo non è la reinterpretazione ma una vera e propria riscrittura di grandi compositori del passato quali Bach, Wagner, Beethoven o Schumann. Con le Variazioni Goldberg di Bach il pianista americano firma il suo indiscusso e più popolare capolavoro. La continua ricerca di Caine è l’occasione per il jazz di trovare nuovi sbocchi comunicativi, in sintonia con la musica d’oggi.
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Orario
4 marzo 2018 21:00
Luogo
Teatro del Popolo - Castelfiorentino (FI)
Piazza A. Gramsci, 80, 50051 Castelfiorentino FI
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Peppe Servillo: voce
Javier Girotto: sax
Natalio Mangalavite: pianoforte, tastiere
Il trio Servillo-Girotto-Mangalavite, italiano il primo, argentini gli altri due, proporranno brani dal loro ultimo album ‘Parientes’, un viaggio nei ricordi, nelle persone, nell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad un’altra cultura e, nel contempo, ha preservato la propria portandovi nuova linfa. Nascono, così avventure d’amore, ricordi, intrecci sentimentali, e tra una milonga, un tango, una cumbia, emergono storie di vita vissuta, di fatiche quotidiane e voglia di riscatto, di legalità e delinquenza, e, perché no, di tradizioni culinarie da esportare e mantenere come tratto imprescindibile e distintivo di una comunità.
Ingresso: posto unico 12/10 € +d.p.
Peppe Servillo è il fondatore, cantante e autore dei testi della Piccola Orchestra Avion Travel. Da oltre vent’anni la storia di Servillo coincide in gran parte con quella del suo gruppo che, dal 1980, pubblica numerosi album e conquista molti riconoscimenti, tra i quali spicca il primo posto all’edizione 2000 del Festival di Sanremo. Nel 2001 esce il cd Cirano, prodotto da Arto Lindsay, produttore anche di David Byrne, Ryuchi Sakamoto e Caetano Veloso. Nel 2002 Beppe Servillo ha partecipato in veste di attore al film La felicità non costa niente di Mimmo Calopresti e al film Tipota scritto e diretto da Fabrizio Bentivoglio. Con quest’ultimo ha collaborato anche alla stesura dei testi. Ancora nel 2002 Peppe Servillo ha vinto, insieme al fratello Toni il premio speciale Massimo Troisi.
Javier Edgardo Girotto comincia a studiare il sax all’età di dieci anni. Dopo il diploma in Professional Music cum magna laude al Berklee College of Music, a venticinque anni si trasferisce in Italia. Proprio qui che ha inizio la sua vera attività professionale: suona in gruppi di musica commerciale e latina, dando vita parallelamente a varie formazioni jazz, intraprendendo inoltre l’attività di compositore e arrangiatore. Fonda e guida gli Aires Tango con cui incide sette cd. Parallelamente collabora con Roberto Gatto, Rita Marcotulli, Enrico Rava, Paolo Fresu, Antonello Salis, Gianluigi Trovesi, Gianni Coscia e tanti altri.
Natalio Luis Mangalavite da vent’anni vive in Europa, dove lavora nell’ambito della musica pop e jazz come arrangiatore, compositore, pianista, percussionista e vocalist. Numerose le sue collaborazioni: Ornella Vanoni, Tosca, Fabio Concato, Luca Barbarossa, Marco Siniscalco, Paolo Fresu, Antonello Salis e tanti altri. Tra i molti sodalizi artistici, quello con Michele Ascolese ha dato vita al duo Luis y Miguel e a un disco che rielabora le sonorità del tango argentino del ‘900.
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Orario
10 marzo 2018 21:30
Luogo
Teatro Margherita Marcialla (FI)
Via Amelindo Mori, 24, 50028 Barberino Tavarnelle FI
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Alberto Aldinucci / Danni De Ritis / Francesaco Dondi: sassofoni
Monica Barghini / Sandra Gambassi: voci
Andrea Simola: rap vocal
Alberto Gabbrielli/Lucio Rosa/Salvo Pagliarello: chitarre
Pierantonio Corsi: basso elettrico
Davide Bartolucci/Angelo Micoli: batterie
Marcello Zappia: percussioni
Madoka Funatsu: fisarmonica
Enrico Signore: live elctronics
Zeno Lodolini/Gabriel Ruffini: tastiere
Il Valdarno Musiche Collective affronterà un percorso musicale e narrativo che, a partire dalla simbolica destrutturazione delle musiche dei Pink Floyd, (come un muro che si sgretola) racconterà la storia di un migrante che affronta il suo perenne isolamento, così come Pink in The Wall. Un concerto che per lo più è immedesimazione nelle drammatiche giornate di chi vive questa separazione, un viaggio nell’isolamento di chi, oggi più di allora, subisce le scelte scellerate di un potere politico ed economico in continuo mutamento.
Ingresso: posto unico 10/8€ +d.p.
ore 19:30
aperitivo e brindisi presso gelateria tradizionale Cassia Vetus per i 20 anni di Valdarno Jazz!
Sotto l’impulso dell’Associazione Valdarno Jazz il Collettivo Valdarno Musiche nasce come progetto originale dell’Associazione Valdarno Culture (Associazione Macma/Valdarno Jazz E Le Facezie Musicali).
Il collettivo è composto da 17 musicisti che hanno alle spalle esperienze molto diverse, sia per genere che per stile, ed anche il livello di preparazione individuale risulta poco uniforme, ciò nonostante si è cercato di mettere in risalto le qualità del singolo in funzione di un fine comune: “la creazione di un repertorio interamente originale”. Anche dal punto di vista anagrafico l’esperienza del VMC ha dato vita ad una realtà di dialogo alquanto ricca e interessante, basti pensare che il range dei musicisti che ne fanno parte va dai 12 ai 70 anni. La musica che scaturisce da questo organico è una musica senza barriere, un crogiuolo di generi che vanno dal rock al minimal, dal tango al jazz fino a sconfinare nella canzone d’autore e nel rap. Quest’idea di libertà creativa totale è divenuta con il tempo l’elemento centrale intorno al quale il collettivo si sta muovendo.
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Orario
11 marzo 2018 17:30
Luogo
Auditorium le Fornaci, T. Bracciolini (AR)
Via Vittorio veneto, 19 , Terranuova Bracciolini, AR
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Presentazione dell’ultimo lavoro di Pino Ninfa “Racconti Jazz” – incontri fotografici in 7/8
Ninfa è uno dei fotografi di jazz (e non solo) più riconoscibili in Italia, per tratto, luce e quella sensibilità speciale che rende i suoi soggetti unici e indimenticabili. L’interesse per la musica e per il sociale, tratti distintivi del suo stile fin dall’inizio della sua attività, nel suo ultimo lavoro, “Racconti Jazz”, si fondono perfettamente.
Ingresso Libero
In questo sorta di diario personale di Pino Ninfa, fotografo Jazz e viaggiatore instancabile e curioso, rivivono, incontro dopo incontro, le emozioni che hanno creato in noi la leggenda del Jazz e che da sempre seducono scrittori e fotografi desiderosi di ricreare, ognuno con i propri mezzi, l’incanto e la magia della musica e dei volti indimenticabili che la suonano. Da Sonny Rollins a Michel Petrucciani, da Caetano Veloso a Giorgio Gaslini, da Enrico Pieranunzi a Paolo Fresu, i racconti intimi e appassionati del fotografo ci aiutano a comprendere l’energia che può sprigionarsi nell’incontro tra musica Jazz e fotografia.
Una selezione di fotografie verrà proiettata durante l’incontro.
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Orario
15 marzo 2018 19:00
Luogo
Caffè Letterario Le Murate Firenze
dom18mar21:30IVAN MAZUZEQUARTETTeatro S. Andrea - Pisa21:30 Event Type Music Pool 2018/Pisa Jazz
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Pluripremiato sassofonista e compositore, Ivan Mazuze è originario del Mozambico ma vive in Norvegia, dove lavora come musicista-compositore collaborando a vari progetti tra il jazz, il folk e la musica tradizionale.
Ingresso: posto unico 12/10 +d.p.
Sia in quartetto che in quintetto il suo inconfondibile sound è una delle migliori espressioni attuali del world jazz. Le sue composizioni si ispirano anche alla musica tradizionale africana, sempre contaminate dal tradizionale drumming del continente dal quale proviene. Con alla base una forte radice armonica e una sezione ritmica composta da basso elettrico, chitarra e piano acustico, la sua improvvisazione si muove agilmente tra il jazz e i suoni urbani africani.
“Mazuze è un musicista energetico e avvincente, suona la musica della sua terra con dei riferimenti puramente jazz…e chi lo accompagna non è da meno”
Jan Granlie, Salt Peanuts – Denmark
“Mazuze ha un suo particolare riff melodico che è semplicemente irresistibile, l’espressione sofisticata della ‘joie de vivre musicale’”
Jacob Bækgaard, All About Jazz
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Orario
18 marzo 2018 21:30
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Strettamente riservato agli alunni del Liceo Musicale Dante di Firenze frequentanti l’indirizzo jazz.
È possibile per gli allievi che seguono altri indirizzi chiedere ai docenti di riferimento la possibilità di assistere come uditori.
Questo workshop fa parte di un programma nato dall’accordo siglato fra Music Pool e il Liceo Dante di Firenze. Gli studenti del liceo che seguono la formazione ad indirizzo Jazz avranno la possibilità di esibirsi su palchi importanti come quello della Sala Vanni (in occasione di “Jazz Prime”, due giorni dedicati ai giovani che si svolgerà il 20 e il 21 aprile) e di poter frequentare workshop di alta qualità culturale con artisti di livello internazionale.
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Orario
21 marzo 2018 15:00 - 19:00
Luogo
Teatrino del Liceo Dante
via Francesco Puccinotti, 55, Firenze
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Gonzalo Rubalcaba è considerato una delle stelle del jazz mondiale: 15 nominations ai Grammy Awards, ha vinto nel 2002 – con Jay Newland e Charlie Haden alla produzione – come Best Latin Jazz Album con “Nocturne”; ha collaborato con i più grandi jazzisti del mondo (da Dizzy Gillespie a Herbie Hancock, da Richard Galliano a Ron Carter, solo per citarne alcuni).
1° settore 25/23€
2° settore 20/18€
3° settore 15/12€
Il suo repertorio artistico non ha mai smesso di evolversi andando a toccare le sonorità afro-cubane, le ballate tradizionali cubane e messicane, i boleri e delle opere classiche cubane. Ha da sempre sfidato le tradizionali classificazioni musicali per trasformare con la sua musica la routine quotidiana in bellezza. Downbeat ha scritto che Rubalcaba ha la capacità di rendere quello che è molto complicato, semplice.
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Orario
21 marzo 2018 21:15
Luogo
Teatro Verdi - Pisa
gio22mar21:15MACEO PARKER.Teatro Giotto - Vicchio (FI)21:15 Event Type Music Pool 2018
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Maceo Parker: sax, voce
Dennis Rollins: trombone
Will Boulware: tastiere
Bruno Speight: chitarra
Rodney “Skeet” Curtis: Basso
Nikki Glaspie: batteria
Darliene Parker: voce
Il nome di Maceo Parker è ormai sinonimo di Funk. Con il suo sassofono ha collaborato con le leggende del genere, con la sua musica ha lasciato un segno che ha scritto la storia. Ha creato un’incredibile quantità di musica, lasciato la sua firma in un’enorme varietà di generi musicali ed è diventato la maggiore fonte di ispirazione dell’hip hop. Cardine della musica di James Brown, negli anni ’60, sassofono di George Clinton negli anni ’70, le sue collaborazioni includono i nomi di Ray Charles, James Taylor, Red Hot Chili Peppers e Prince. Il suono unico del suo sax attraversa i generi e la storia. La sua musica senza tempo ha catturato un pubblico vario e sempre crescente. Come sassofonista, cantante, compositore e band leader, Maceo Parker si è distinto per un grande numero di progetti, dischi, concerti e festival internazionali.
Ingresso posto unico in piedi 25€ + d.p.
La sua carriera solista inizia negli anni ’90 e negli ultimi vent’anni Maceo Paker ha costruito un nuovo impero funk allo stesso tempo fresco e stilisticamente diverso, passando abilmente fra il soul anni ’60 di James Brown e il funk di George Clinton degli anni ’70, esplorando allo stesso tempo il jazz e l’hip-hop.
Dal 1999 Maceo ha partecipato ad alcuni rivoluzionari tour di Prince e ha continuato a collaborare con lui come special guest. I suoi album da sideman hanno riscosso tutti grande successo. Dal 2007 è riuscito a realizzare il sogno di suonare con una Big Band collaborando con WDR Big Band di Colonia con la quale ha realizzato una serie di show tributo di Ray Charles.
Le sue collaborazioni includono i nomi di Ray Charles, Ani Difranco, James Taylor, Red Hot Chili Peppers. Un musicista da quasi cinquanta anni, sassofonista ispiratore e infaticabile, ha impresso un marchio indelebile nella storia del soul, del funk e del jazz.
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Orario
22 marzo 2018 21:15
ven23mar21:15THE JELLY FACTORY_Teatro Giotto - Vicchio (FI)21:15 Event Type Music Pool 2018
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Luca Gelli: chitarra Leonardo Volo: tastiere
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Luca Gelli: chitarra
Leonardo Volo: tastiere
Emanuele Fontana: tastiere
Francesco Cherubini: batteria
Marco Calì: percussioni
Matteo Giannetti: basso elettrico
Dario Cecchini: sax/flauto
Francesco Cangi: trombone
Nicola Cellai: tromba
The Jelly Factory è un progetto musicale che parte dalla musica scritta da Luca Gelli, elaborata attraverso l’interpretazione dei musicisti che fanno parte della “factory” stessa. Sebbene la natura del progetto possa essere ricondotta al jazz, sono molto marcate le contaminazioni: si passa dal funk alla ballad moderna, dallo swing al blues, ed anche al rock. New Improved è il terzo disco della Jelly Factory, registrato dal vivo tra l’8 e il 9 dicembre 2016. Rispetto alle produzioni precedenti, la formazione allargata ha permesso di raggiungere un maggior numero di sonorità, a volte più strettamente funk, altre volte più jazzy o elettroniche. Accanto alla rivisitazione di brani presenti nei due dischi precedenti, compaiono due brani inediti, che segnano il tratto della prossima produzione.
Ingresso: posto unico in piedi 10€+d.p.
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23 marzo 2018 21:15
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II quartetto guidato da Javier Girotto, continua ad affascinare e a stupire con quell’inconfondibile miscela di jazz e tango argentino che ha reso negli anni il quartetto una band culto nel panorama italiano. Il gruppo nasce da un idea del sassofonista e compositore argentino Javier Girotto, che ispirandosi alle proprie radici musicali e fondendole con le modalità espressive tipiche del Jazz crea un terreno musicale nuovo e originale. Il risultato è una sorta di Tango trattato, dalle caratteristiche spiccatamente latine per le melodie ed i ritmi che lo animano, ma meno vincolato dai canoni del Tango tradizionale e perciò terreno fertile per un improvvisazione d’ispirazione Jazz: una musica di notevole libertà espressiva e di grande fascino, nella quale gli echi del passato si fondono con le istanze del linguaggio musicale più moderno.
ingresso: Posto unico 12/10€ + d.p.
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24 marzo 2018 21:15
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Stefano “Cocco” Cantini: sax
Francesco Maccianti: piano
Ares Tavolazzi: contrabbasso
Piero Borri: batteria
con Daniela Morozzi: voce recitante
In collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
Il quartetto propone pezzi originali e non solo più gli standard del grande sassofonista statunitense: pezzi scritti per Coltrane, e non come Coltrane. Ed è qui, nell’urgenza di evocare il respiro ed i colori del mondo di Coltrane, di richiamarne l’immagine e la poetica, che si innesta l’esigenza di unire alla musica il racconto. Chi era John Coltrane, l’uomo e non solo il musicista, quali erano i suoi orizzonti, le sue paure, le sue ossessioni, i suoi desideri?
Ingresso: Posto unico 18/16€ + d.p.
In “Io, John Coltrane. Quartetto per cinque elementi”, il Living Coltrane Quartet e l’attrice Daniela Morozzi sperimentano una commistione tra parole e note, un concerto accompagnato da scrittura drammaturgica, una “partitura musicale narrativa”. La forza e l’inventiva artistica, il suono allo stesso tempo prepotente e dolcissimo, profondo e luminoso del sassofonista che più di ogni altro ha influenzato il panorama musicale del secondo novecento, si integrano senza soluzione di continuità ad una narrazione che interpreta il vissuto umano e d’artista di Coltrane, con i suoi abissi e le sue sommità, e ne propone un’immagine non oleografica, un’immagine concreta ma non per questo meno poetica e visionaria. Anche in questo caso, si scrive per Coltrane e non soltanto su Coltrane. Ad accompagnare in questo viaggio il Living Coltrane Quartet, formazione caratterizzata da un suono di scultorea rotondità e autenticamente personale, oltreché da un interplay di grande spessore, è la voce di Daniela Morozzi, attrice già da tempo impegnata in progetti di fusione della parola con la musica e che ha già alle spalle una solida e felice collaborazione con Stefano ‘Cocco’ Cantini. Il testo porta la firma di Valerio Nardoni, scrittore e traduttore, e di Leonardo Ciardi, autore, ed è impreziosito da un contributo del poeta Fabrizio Dall’Aglio. Gli autori, insieme a Daniela Morozzi, portano sul palco una voce che si amalgama a quelle strumentali, si fonde con loro, si propone, appunto, come il quinto elemento, che esprime gli stessi contenuti degli strumenti e lo fa con la forza della parola.“Io, John Coltrane. Quartetto per cinque elementi”: la voce di John Coltrane non potrebbe essere più viva!
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Orario
25 marzo 2018 21:15
mer28mar21:15CAMILLE BERTAULTPas de Géant Spazio Alfieri - Firenze21:15 Event Type Music Pool 2018
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Un talento pazzesco, swinga con una naturalezza pari alle grandi del passato, compone e interpreta cover con grande maturità. Tra jazz e chanson francese, virtuosa, euforica e un po’ sfacciata. Il titolo dell’album oltre ad essere un omaggio, è già una dichiarazione di intenti: Pas de Géant è infatti la traduzione letterale di Giant Steps, leggendario standard di John Coltrane del 1959. I suoi passi da gigante vanno contemporaneamente in dieci direzioni diverse, intrecciando con una vertiginosa precisione e disinvoltura, il virtuosismo del sassofono di Coltrane, Johann Sebastian Bach, Serge Gainsbourg, Brigitte Fontaine, Wayne Shorter e tanti altri, in un’esibizione vocale fenomenale e liberatoria.
Posto unico € 15/13 – ridotto in prevendita € 13 + d.p.
Ogni tassello della carriera artistica di Camille, a prima vista così diverso dal precedente, si è incastrato perfettamente nel puzzle del suo debutto: con una buona dose di follia, l’artista si è filmata durante la sua interpretazione vocale della cascata di note di Coltrane in Giant Steps, attirando quasi subito su di sé la curiosità degli appassionati di jazz su Youtube. Poco dopo, nel 2016, esce il suo primo album, En vie. François Zalacain, a capo dell’etichetta americana Sunnyside, la introduce a Michael Leonhart e Dan Tepfer. Michael, trombettista e polistrumentista avrebbe prodotto il suo nuovo album, mentre Dan l’avrebbe accompagnata al piano. Possiamo quindi affermare che Pas de géant è un album su Camille Bertault, una sorta di alfabeto delle sue acrobazie canore, della sua sensibilità musicale e della sua sfrenata libertà creativa.
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Orario
28 marzo 2018 21:15
Luogo
Spazio Alfieri - Firenze
Via dell'Ulivo, 6, 50122 Firenze
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Marshall Allen: direttore, sax alto, flauto
Cecil Brooks: tromba
Tara Middleton: voce, violino
Knoel Scott: voce, sassofono
James Steward: sassofono
Danny Ray Thompson: sassofono
Dave Davis: trombone
Farid Barron: pianoforte
Dave Hotep: chitarra
Elson Nascimento: percussioni, surdo
Stephen Mitchell: basso
Wayne Anthony Smith jr.: batteria
C’è stato un momento negli anni ’60 in cui John Coltrane, Malcom X, Duke Ellington, Cecil Taylor, Ornette Coleman, Bill Dixon, Sun Ra, Albert Ayler e Martin Luther King erano tutti vivi e nel pieno della loro attività. L’avanguardia jazz afro-americana era al culmine della sua creatività. Si respirava un’aria di riscatto e resistenza, le persone invadevano le strade delle città americane chiedendo più diritti civili e il ritiro dei militari dalla guerra in Vietnam. Nel mondo del jazz cominciavano a farsi largo concetti come l’autodeterminazione dell’artista e l’autoproduzione. C’era una tensione in tutta la comunità afro-americana all’auto-miglioramento e al miglioramento della società, potremmo dire una tensione all’utopia: “Black Music in Evolution” insomma, come il motto della rivista “The Cricket” su cui scrivevano poeti e musicisti, e di cui Sun Ra era consulente. Considerata questa premessa storica, il concerto della Sun Ra Akestra diretta da Marshall Allenappare una scelta organizzato da Pisa Jazz e Music Pool come evento inaugurale del Festival “Utopia, Italy”, promosso da New York English Academy nei 50 anni dalla morte di Martin Luther King, appare una scelta dovuta.
Opening Act: Dinamitri Jazz Folklore
1° settore 25/23€
2° settore 20/18€
3° settore 15/12 €
Sun Ra ha chiamato la sua band Arkestra, ensemble che è risultato andare ben oltre i limiti di una band. L’Arkestra è stato il grande Gesamtkunstwerk di Sun Ra, un lavoro a 360 gradi che ha reso possibile far attraversare i confini dell’arte e della vita a Sun Ra e ai suoi musicisti. Era la piccola utopia di Sun Ra. Il nome stesso Arkestra era un’allusione all’Arca dell’Alleanza. “A covenant of Arkestra”, ha affermato Sun Ra, “è come un servizio prescelto di Dio. Selezionando qualche persona. Arkestra ha ‘ra’ all’inizio e alla fine. Ra può essere scritto sia ‘Ar’ sia ‘Ra’ e su entrambe le estremità della parola diventa un’equazione: la prima e l’ultima sono uguali…. Nel mezzo c’è ‘kest’, che è uguale a ‘kist’, come in ‘Sunkist’… ho letto che in sanscrito ‘kist’ significa ‘luce del sole’. Per questo ho chiamato la mia orchestra ‘Arkestra’”.
Marshall Belford Allen ha assunto la carica di Arkestra Music Director nel 1995, a seguito della scomparsa di Sun Ra nel 1993 e di John Gilmore nel 1995. Marshall continua ad essere impegnato in studio, nella ricerca e nello sviluppo dei precetti musicali di Sun Ra, lanciando la Sun Ra Arkestra in una dimensione oltre quella della semplice band “fantasma”, scrivendo composizioni musicali di Sun Ra, oltre a comporre nuove musiche e arrangiamenti. Lavora senza sosta per mantenere viva la tradizione della grande band.
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Orario
29 marzo 2018 21:15
Luogo
Teatro Verdi - Pisa
aprile
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In collaborazione con Conservatorio musicale Cherubini di Firenze
Un talk show musicale, ricco di storie e note, orientato alla divulgazione del jazz, e pensato per un pubblico curioso. Ogni incontro ruota intorno ad uno strumento musicale nella sua versione jazz. Le esecuzioni dal vivo, la storia dello strumento, gli interpreti illustri e altre curiosità sono al centro del dialogo tra il musicista ospite, gli studenti e il pubblico in sala.
Ferruccio Spinetti: storico contrabbassista degli Avion Travel e fondatore del duo per soli voce e contrabbasso Musica Nuda con la cantante Petra Magoni. Ha registrato un numero considerevole di dischi e come produttore artistico e contrabbassista ha dato vita a InventaRio, progetto che unisce artisti italiani e brasiliani.
Con la partecipazione della classe di contrabbasso jazz del Conservatorio, diretta da Raffaello Pareti.
Posto unico € 5 – ridotto studenti € 2
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Orario
5 aprile 2018 21:00
Luogo
Conservatorio Cherubini, Firenze
Sala del Buonumore - piazza delle Belle Arti, 2, Firenze
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Stefano “Cocco” Cantini: sax
Francesco Maccianti: piano
Gabriele Evangelista: contrabbasso
Piero Borri: batteria
con Daniela Morozzi: voce recitante
Il quartetto propone pezzi originali e non solo più gli standard del grande sassofonista statunitense: pezzi scritti per Coltrane, e non come Coltrane. Ed è qui, nell’urgenza di evocare il respiro ed i colori del mondo di Coltrane, di richiamarne l’immagine e la poetica, che si innesta l’esigenza di unire alla musica il racconto. Chi era John Coltrane, l’uomo e non solo il musicista, quali erano i suoi orizzonti, le sue paure, le sue ossessioni, i suoi desideri?
Ingresso: 13/15 € + d.p.
In “Io, John Coltrane. Quartetto per cinque elementi”, il Living Coltrane Quartet e l’attrice Daniela Morozzi sperimentano una commistione tra parole e note, un concerto accompagnato da scrittura drammaturgica, una “partitura musicale narrativa”. La forza e l’inventiva artistica, il suono allo stesso tempo prepotente e dolcissimo, profondo e luminoso del sassofonista che più di ogni altro ha influenzato il panorama musicale del secondo novecento, si integrano senza soluzione di continuità ad una narrazione che interpreta il vissuto umano e d’artista di Coltrane, con i suoi abissi e le sue sommità, e ne propone un’immagine non oleografica, un’immagine concreta ma non per questo meno poetica e visionaria. Anche in questo caso, si scrive perColtrane e non soltanto su Coltrane. Ad accompagnare in questo viaggio il Living Coltrane Quartet, formazione caratterizzata da un suono di scultorea rotondità e autenticamente personale, oltreché da un interplay di grande spessore, è la voce di Daniela Morozzi, attrice già da tempo impegnata in progetti di fusione della parola con la musica e che ha già alle spalle una solida e felice collaborazione con Stefano ‘Cocco’ Cantini. Il testo porta la firma di Valerio Nardoni, scrittore e traduttore, e di Leonardo Ciardi, autore, ed è impreziosito da un contributo del poeta Fabrizio Dall’Aglio. Gli autori, insieme a Daniela Morozzi, portano sul palco una voce che si amalgama a quelle strumentali, si fonde con loro, si propone, appunto, come il quinto elemento, che esprime gli stessi contenuti degli strumenti e lo fa con la forza della parola.“Io, John Coltrane. Quartetto per cinque elementi”: la voce di John Coltrane non potrebbe essere più viva!
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Orario
6 aprile 2018 21:15
Luogo
Teatro Mignon, Montelutpo Fiorentino (FI)
montelupo fiornetino
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Il quartetto “italiano” di Scott Hamilton comprende il vicentino Paolo Birro, Aldo Zunino, genovese, e Alfred Kramer, svizzero. Insieme costituiscono un tandem ritmico che in passato è già stato a servizio di grandissimi musicisti, quali Cedar Walton, Art Famer e Clifford Jordan. Scott si mette in evidenza suonando in una varietà di contesti, dal piccolo gruppo all’orchestra d’archi. Pur entrando in contatto ed assimilando la lezione di John Coltrane, continua a suonare la sua musica prediletta che per prima lo ha introdotto al jazz, le grandi ballads ed il blues. Come un consumato interprete di standard, il caldo tenore di Hamilton, unito al suo impeccabile senso dello swing, crea una atmosfera unica in ogni brano interpretato.
Nato a Providence, Rhode Island, nel 1954, Scott Hamilton Iniziò la sua carriera in anni musicalmente abbastanza selvaggi, con uno stile che era allora al di fuori dalle aspettative del pubblico ma che poi diventò largamente comune tra tutti i nuovi interpreti. Il suo bellissimo sound e il suo impeccabile fraseggio erano rari tra i giovani talenti. Quando firmò un contratto e cominciò ad incidere album per la Concord Records, fu oggetto di autentica sorpresa ed eccitazione tra i devoti di questo stile e nell’intero panorama musicale. Il suo primo lavoro per la Concord “Scott Hamilton is a Good Wind Who Is Blowing Us No ill” risale al 1977 e prende il suo titolo da una lusinghiera recensione di Leonard Feather. Non si tratta che il primo di una memorabile serie di circa trenta album.
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Orario
7 aprile 2018 21:30
Luogo
Teatro Margherita Marcialla (FI)
Via Amelindo Mori, 24, 50028 Barberino Tavarnelle FI
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Domenico Manzione presenta il suo libro “Il mio amico Chet – Storia un po’ vera un po’ no del processo a Chet Backer” intervistato da Alessandra Cafiero.
Musicista dal volto d’angelo ma dalla vita turbolenta,soprattutto a causa dei suoi famigerati problemi di droga, Chet Baker arrivò in Toscana alla metà degli anni ’50.
Ingresso libero
A Lucca, Chet, era ospite fisso all’Hotel Universo, camera n. 15 dove, seduto sul davanzale della finestra, spesso suonava la tromba, e in Versilia i suoi fan lo seguivano alla Bussola di Focette e al vicino Bussolotto, l’afterhours dove tiravano tardi al suono di fantastiche jam session. Ma impresso nella memoria collettiva di tutti i lucchesi, è senz’altro il periodo della sua detenzione nel carcere di San Giorgio dove scontò ben sedici mesi di reclusione. Nemmeno qui, tuttavia, cessò la passione di Baker per la musica e per il suo strumento, la tromba: quotidianamente una piccola folla riunita sulle mura di fronte al carcere, poteva emozionarsi sulle note del grande Chet che si liberavano dalle finestre della prigione. Questo libro ripercorre la lunga e complessa vicenda.
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Orario
12 aprile 2018 19:00
Luogo
Caffè Letterario Le Murate Firenze
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Paula Morelenbaum è oggi una delle cantanti brasiliane più affermate nella scena internazionale. Nella sua carriera da solista ha continuato a esplorare la musica di Jobim, ma anche quella di Vinícius de Moraes, nonché il repertorio della canzone brasiliana degli anni Quaranta e Cinquanta. La formazione Bossarenova Trio viene completata da due straordinari musicisti, Ralf Schmid al pianoforte e Marcio Tubino alle percussioni e sax. L’essenza del gruppo è quella di fondere la tradizione classica europea con il repertorio popolare brasiliano, attraverso le suggestioni del jazz e dell’elettronica.
posto unico € 15/13 – ridotto in prevendita € 13 + d.p.
All’origine di Bossarenova Trio c’è il progetto musicale Bossarenova in collaborazione con la SWR Big Band di Stoccarda. Avviato con successo nel 2009, ebbe problemi legati ai visti in occasione di una progettata tournée negli USA: fu così che l’organico orchestrale fu ridotto a dimensioni cameristiche, dando origine all’attuale trio. Brasile ed Europa si trovano affiancate: il trio ha infatti aggiunto una selezione di Lieder della tradizione classica alle canzoni di origine carioca che inizialmente formavano l’intera scaletta musicale. Un concerto di fascino ed atmosfere uniche.
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Orario
12 aprile 2018 21:15
Luogo
Conservatorio Cherubini, Firenze
Sala del Buonumore - piazza delle Belle Arti, 2, Firenze
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Quarta edizione del mini festival dedicato all’etichetta indipendente della contrabbassista e compositrice Silvia Bolognesi; cinque concerti per una giornata ispirata ai suoni d’avanguardia, al free jazz, alla conduction. A chiudere la giornata l’esibizione della Fonterossa Open Orchestra, un orchestra-laboratorio che da dicembre ad aprile ha lavorato su repertori originali dei singoli direttori, con un focus ulteriore sulle musiche di Anthony Braxton.
••• PROGRAMMA •••
__________________________________________________________
•• POMERIGGIO
• h.17:30 – Chiesa di Sant’Andrea Forisportam
MASSIMO FALASCONE SEVEN “Méliès”
Massimo Falascone: sassofoni, crackle box, oggetti, elettronica
Giancarlo Nino Locatelli: clarinetti, campane, oggetti
Alessandra Novaga: chitarre, oggetti
Alberto Tacchini: piano, synt, elettronica
Silvia Bolognesi: contrabbasso
Cristiano Calcagnile: batteria, percussioni
Filippo Monico: percussioni, strani oggetti, bolle di sapone
• h. 19:30 – Sottobosco LibriCafè
PLAY ELLINGTON! Feat. Rossano Emili
Rossano Emili: sax baritono
Emanuele Parrini: violino
Silvia Bolognesi: contrabbasso
Andrea Melani: batteria
__________________________________________________________
•• SERA
• h.21:30 – Chiesa di Sant’Andrea Forisportam
QUARTETTO FONTEROSSA #4 Special Edition
Emanuele Parrini: violino
Giancarlo Schiaffini: trombone
Silvia Bolognesi: contrabbasso
Tiziano Tononi: batteria
• h.22:30 – Chiesa di Sant’Andrea Forisportam
TELL NO LIES
Edoardo Marraffa: sax sopranino
Gabriele di Giulio: sax tenore
Nicola Guazzaloca: piano, composizioni
Luca Bernard: contrabbasso
Andrea Grillini: batteria
• h.23:00 – Teatro Sant’Andrea (Via del Cuore 1, Pisa)
FONTEROSSA OPEN ORCHESTRA
DIRETTORI:
Giancarlo Schiaffini, Tiziano Tononi, Massimo Falascone, Silvia Bolognesi
ASSISTENTI: Tobia Bobby Bondesan, Mauro Rolfini
MUSICISTI: Alessandro Albani: chitarra, Agnese Amico: violino, Francesco Arrighi: piano, Sigi Beare: sax alto, Sergio Bolognesi: batteria, Daniela Caroli: chitarra, Rita Cottardo: violino, Alessandro Deiana: sax tenore, Paolo Durante: trombone Giorgio Gatto: sax tenore, Alessio Landi: sax tenore, Chiara Lazzerini: trombone, Aurora Loffredo: voce Elena Maestrini: sax soprano, Yindi O’Connell: voce, Susanna Ossola: voce, Linda Palazzolo: voce, Francesco Salmaso: sax baritono, Attilio Sepe: sax alto, Eugenio Stella: chitarra, Mariangela Tandoi: tastiere, Gianni Valenti: sax tenore, Francesco Zaccanti: contrabbasso, Tobia Bondesan: sax soprano, Mauro Rolfini: sax sopranino
Ingresso libero ai concerti pomeridiani
Ingresso ai concerti serali € 12 intero, € 10 ridotto
Prevendite presso punti vendita Circuito Boxoffice Toscana e su Boxol.it
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Orario
15 aprile 2018 17:30
lun16apr21:15ACA SECA TRIO.Sala Vanni - Firenze21:15 Event Type Music Pool 2018
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Juan Quintero, chitarra, voce
Andrès Beeuwsaert , piano, tastiere, voce
Mariano Cantero, batteria, percussioni, voce
Chi pensa che la “musica argentina” vuol dire solo “tango” si sbaglia. Dal paese sudamericano arriva finalmente un progetto che sconvolge per eleganza e altissima qualità. Aca Seca Trio è stato un vero e proprio ciclone nella scena musicale argentina e si prepara a sbarcare in Europa. I tre ragazzi mescolano raffinate melodie ad armonie jazz creando delle vere e proprie pillole musicali assolutamente originali. Arriva il nuovo “sound” targato Aca Seca Trio.
posto unico € 15/13 – ridotto in prevendita € 13 + d.p.
Nato nel 1998, il trio di Juan Quintero, Andrès Beeuwsaert e Mariano Cantero, ha ricevuto il consenso del pubblico argentino fin dal suo esordio. Cinque album venduti in migliaia di copie e innumerevoli tour alle spalle, Aca Seca Trio ha ricevuto il premio Knoex nel 2005, dedicato ai cento personaggi più importanti della musica popolare argentina, e il prestigioso Platinum Knoex Award come migliore gruppo della tradizione. Negli ultimi anni il loro successo si è diffuso fino a portare i tre musicisti argentini sui palchi di Cina, USA, Venezuela, Brasile, Cile, Uruguay,Ecuador, Italia, Spagna e Francia.
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Orario
16 aprile 2018 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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James Senese: sax e voce
Gigi De Rienzo: basso
Agostino Marangolo: batteria
Ernesto Vitolo: tastiere
In quasi cinquant’anni di musica, ha attraversato trasversalmente la canzone leggera italiana, il funk-jazz, il grande cantautorato. James Senese è una leggenda vivente, colui il quale ha dato uno dei primi ingaggi all’indimenticabile Pino Daniele, con cui ha collaborato ed ha avuto un’amicizia vera sino al suo ultimo giorno. Reduce da un lunghissimo tour in due anni che lo ha portato a girare l’Italia e l’Europa con “O’ Sanghe” (Ala Bianca/Warner), album uscito nel 2016 e vincitore della Targa Tenco, l’instancabile artista partenopeo torna con un nuovo video del brano “Il mondo cambierà”.
Ingresso: 18/16 +d.p.
Da ottobre del 2017 Senese è in tour nei migliori club e teatri italiani per registrare un doppio album dal vivo che conterrà i suoi grandi successi e che uscirà nel 2018 per festeggiare i 50 anni di carriera. La formazione attuale dei Napoli Centrale vede James Senese alla voce e sax, Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso e Agostino Mandragolo alla batteria. Questa è anche la band che ha registrato “nero a metà” di Pino Daniele, forse il disco più famoso dello scomparso artista napoletano.
James da sempre innamorato di John Coltrane e Miles Davis, dopo l’esperienza con gli Showmen che lo ha consacrato musicalmente, sente l’esigenza di creare qualcosa di nuovo, di sperimentare. E’ il periodo della svolta funky di Davis e della nascita dei Weather Report, band che amerà particolarmente. Nel 1975 insieme all’amico Franco Del Prete fonda i NAPOLI CENTRALE (Il nome, che gli viene suggerito da Raffaele Cascone, è la denominazione della stazione ferroviaria del capoluogo campano) Il quartetto è composto da James al sax e voce, Franco alla batteria, Mark Harris al Piano Fender e Tony Walmsley al basso. Nello stesso anno per l’etichetta Ricordi, incidono il primo disco “Napoli Centrale”, una fusione di jazz, rock e un po’ di progressive, miscelato alla perfezione con la musica popolare napoletana Sono anni quelli in cui una delle canzoni più importanti scritte da Senese, “Campagna”, entra nella Hit Parade. Tanti sono i successi del gruppo fra i quali “Zitte! Sta arrivanne ‘o mammone” del 2001, che si avvalse di importanti collaborazioni, come Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla, Raiz. James Senese è stato inoltre uno dei componenti del supergruppo di Pino Daniele (Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Joe Amoruso e Rino Zurzolo) con il quale ha collaborato nei dischi d’esordio; questi grandi musicisti sono recentemente tornati a suonare insieme per l’incisione dell’album di Daniele Ricomincio da 30, pubblicato nel maggio 2008.
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Orario
18 aprile 2018 21:15
Luogo
Teatro Politeama - Poggibonsi (SI)
Piazza Fratelli Rosselli, 6, 53036 Poggibonsi SI
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Presentazione dell’ultimo lavoro di Pino Ninfa “Racconti Jazz” – incontri fotografici in 7/8
Ninfa è uno dei fotografi di jazz (e non solo) più riconoscibili in Italia, per tratto, luce e quella sensibilità speciale che rende i suoi soggetti unici e indimenticabili. L’interesse per la musica e per il sociale, tratti distintivi del suo stile fin dall’inizio della sua attività, nel suo ultimo lavoro, “Racconti Jazz”, si fondono perfettamente.
Ingresso Libero
In questo sorta di diario personale di Pino Ninfa, fotografo Jazz e viaggiatore instancabile e curioso, rivivono, incontro dopo incontro, le emozioni che hanno creato in noi la leggenda del Jazz e che da sempre seducono scrittori e fotografi desiderosi di ricreare, ognuno con i propri mezzi, l’incanto e la magia della musica e dei volti indimenticabili che la suonano. Da Sonny Rollins a Michel Petrucciani, da Caetano Veloso a Giorgio Gaslini, da Enrico Pieranunzi a Paolo Fresu, i racconti intimi e appassionati del fotografo ci aiutano a comprendere l’energia che può sprigionarsi nell’incontro tra musica Jazz e fotografia.
Una selezione di fotografie verrà proiettata durante l’incontro.
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Orario
19 aprile 2018 18:30
Luogo
Disco shop / Mondadori bookstore, Poggibonsi (SI)
Poggibonsi
gio19apr21:15James SeneseNapoli centraleLumiere, Pisa21:15 Event Type Music Pool 2018/Pisa Jazz
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James Senese: sax e voce
Gigi De Rienzo: basso
Agostino Marangolo: batteria
Ernesto Vitolo: tastiere
In quasi cinquant’anni di musica, ha attraversato trasversalmente la canzone leggera italiana, il funk-jazz, il grande cantautorato. James Senese è una leggenda vivente, colui il quale ha dato uno dei primi ingaggi all’indimenticabile Pino Daniele, con cui ha collaborato ed ha avuto un’amicizia vera sino al suo ultimo giorno. Reduce da un lunghissimo tour in due anni che lo ha portato a girare l’Italia e l’Europa con “O’ Sanghe” (Ala Bianca/Warner), album uscito nel 2016 e vincitore della Targa Tenco, l’instancabile artista partenopeo torna con un nuovo video del brano “Il mondo cambierà”.
Ingresso: 18/16 +d.p.
Da ottobre del 2017 Senese è in tour nei migliori club e teatri italiani per registrare un doppio album dal vivo che conterrà i suoi grandi successi e che uscirà nel 2018 per festeggiare i 50 anni di carriera. La formazione attuale dei Napoli Centrale vede James Senese alla voce e sax, Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso e Agostino Mandragolo alla batteria. Questa è anche la band che ha registrato “nero a metà” di Pino Daniele, forse il disco più famoso dello scomparso artista napoletano.
James da sempre innamorato di John Coltrane e Miles Davis, dopo l’esperienza con gli Showmen che lo ha consacrato musicalmente, sente l’esigenza di creare qualcosa di nuovo, di sperimentare. E’ il periodo della svolta funky di Davis e della nascita dei Weather Report, band che amerà particolarmente. Nel 1975 insieme all’amico Franco Del Prete fonda i NAPOLI CENTRALE (Il nome, che gli viene suggerito da Raffaele Cascone, è la denominazione della stazione ferroviaria del capoluogo campano) Il quartetto è composto da James al sax e voce, Franco alla batteria, Mark Harris al Piano Fender e Tony Walmsley al basso. Nello stesso anno per l’etichetta Ricordi, incidono il primo disco “Napoli Centrale”, una fusione di jazz, rock e un po’ di progressive, miscelato alla perfezione con la musica popolare napoletana Sono anni quelli in cui una delle canzoni più importanti scritte da Senese, “Campagna”, entra nella Hit Parade. Tanti sono i successi del gruppo fra i quali “Zitte! Sta arrivanne ‘o mammone” del 2001, che si avvalse di importanti collaborazioni, come Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla, Raiz. James Senese è stato inoltre uno dei componenti del supergruppo di Pino Daniele (Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Joe Amoruso e Rino Zurzolo) con il quale ha collaborato nei dischi d’esordio; questi grandi musicisti sono recentemente tornati a suonare insieme per l’incisione dell’album di Daniele Ricomincio da 30, pubblicato nel maggio 2008.
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Orario
19 aprile 2018 21:15
Luogo
Lumiere, Pisa
Vicolo del Tidi, 6, 56126 Pisa PI
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MEFISTO FIRECRACKERS
Jacopo Fagioli, tromba
Stefano Marini, chitarra
Augusto Ferretti, pianoforte
Michelangelo Scandroglio, contrabbasso
Marco Ronconi, batteria
SAND
Silvia Bruccini, voce, synth
Lia Ferro, voce, synth
Miriam Fornari , voce, pianoforte
Evita Polidoro, voce, batteria
Nel cartellone 2018 di Network Sonoro spicca la due giorni interamente dedicata ai giovani talenti del jazz, con ben 6 band – tre per ciascuna serata – che si esibiranno alla Sala Vanni, importante sede dell’attività congiunta di Music Pool e Musicus Concentus; al programma partecipano anche il Conservatorio L. Cherubini di Firenze e il Liceo Musicale Dante. Jazz Prime si propone di esplorare la nuova scena creativa che in Toscana, come in tutta Italia, vive una fase di grande effervescenza, produce nuove idee e favorisce la nascita di giovani artisti che già adesso stanno contribuendo a quel ”ricambio generazionale” che costituisce linfa vitale per il jazz e per le nuove musiche.
Ingresso: Posto unico € 5 + d.p
MEFISTO FIRECRACKERS
Cinque giovani musicisti propongono un repertorio inedito, composto da brani originali. Il quintetto trae ispirazione da compositori contemporanei, spaziando da Kenny Wheeler e John Abercrombie, fino ad arrivare a Ambrose Akinmusire e Wolfgang Muthspiel. Scenari suggestivi si alterneranno a dinamiche più intense, dove l’ unica prerogativa è l’ ascolto reciproco.
SAND
SAND è un progetto che nasce nel novembre 2016 per i corridoi della Siena Jazz University. Quattro voci, piano, batteria, synths e live electronics. Lo stile del gruppo fa l’occhiolino al R’n’B e soul, ma nella stesura dei brani tutte e quattro le musiciste ci mettono del loro, con gusto e idee assolutamente personali.
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Orario
20 aprile 2018 21:00
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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FEDERICO NUTI
Reveries
Federico Nuti: piano
Francesco Panconesi: sax tenore
Jacopo Fagioli: tromba
Amedeo Verniani: contrabbasso
Mattia Galeotti: batteria
FRANCESCA GAZA
Lilac
Francesca Gaza: voce, composizioni
Jacopo Fagioli: tromba
Francesco Panconesi: sax tenore
Federico D’Angelo: sax baritono
Lorenzo Pellegrini: chitarra
Luca Sguera: tastiere, elettronica
Alessandro Mazzieri: basso elettrico
Mattia Galeotti: batteria
Nel cartellone 2018 di Network Sonoro spicca la due giorni interamente dedicata ai giovani talenti del jazz, con ben 6 band – tre per ciascuna serata – che si esibiranno alla Sala Vanni, importante sede dell’attività congiunta di Music Pool e Musicus Concentus; al programma partecipano anche il Conservatorio L. Cherubini di Firenze e il Liceo Musicale Dante. Jazz Prime si propone di esplorare la nuova scena creativa che in Toscana, come in tutta Italia, vive una fase di grande effervescenza, produce nuove idee e favorisce la nascita di giovani artisti che già adesso stanno contribuendo a quel ”ricambio generazionale” che costituisce linfa vitale per il jazz e per le nuove musiche.
Ingresso: Posto unico € 5 + d.p
FRANCESCA GAZA
Lilac for people
‘Lilac for People’ è il progetto della cantante e cantautrice Francesca Gaza, vincitore del primo premio di composizione del MIDJ (Musicisti Italiani di Jazz). Ispirato ad artisti come Laura Mvula, Kenny Wheeler, Kimbra, Björk, unisce le radici fondate nel jazz ad un suono che si ispira più al pop e all’elettronica.
FEDERICO NUTI
Reveries
‘Reveries’ sono suoni di riflessioni, pensieri, sogni ad occhi aperti. Tutta la musica del quintetto origina dalla ricerca di una rappresentazione del libero divagare della mente attorno alla realtà, attraverso un legame tra scrittura musicale ed improvvisazione. Nato fra le mura di Fondazione Siena Jazz è attualmente in finale al Seven Virtual Jazz Contest 2018.
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Orario
21 aprile 2018 21:00
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
gio26apr21:15Cory Henry& The Funk ApostlesLumiere, Pisa21:15 Event Type Music Pool 2018/Pisa Jazz
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Cory Henry è un organista e tastierista dall’immenso talento: vincitore di 3 grammy awards con gli Snarky Puppy, è un vero e proprio fuoriclasse del suo strumento, l’Hammond B-3, che suona da quando aveva solo 2 anni. Il suo ultimo progetto, “Cory Henry and the Funk Apostles”, rende chiarissima l’idea della proposta, sin dal monicker, ed è una esplosione incredibile di funk, gospel e jazz.
Ingresso: 20 € + d.p. posto unico in piedi
Nel suo album di debutto con i The Funk Apostles, Cory Henry si fa frontman dimostrando di essere anche un cantautore profondo e visionario. Il suo nuovo progetto è una miscela inebriante di blues, soul, R & B, Afrobeat. Un progetto che va oltre i generi per essere sperimentale e classico, futuristico e contemporaneo al tempo stesso.
Impegnato anche come producer, ha lavorato con artisti come Aretha Franklin, P. Diddy, Kirk Franklin, Rob Glasper, Lalah Hathway, Bruce Springsteen, The Roots solo per citarne alcuni. “First Steps” (#1 iTunes Jazz Chart) e “The Revival” sono i suoi due album solisti rilasciati rispettivamente nel 2014 e 2016, e hanno portato Cory Henry ad essere uno degli jazz artists più seguiti ed apprezzati del momento.
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Orario
26 aprile 2018 21:15
Luogo
Lumiere, Pisa
Vicolo del Tidi, 6, 56126 Pisa PI
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”Benedetti da Parker”
presentazione del libro di Alessandro Agostinelli
Andrea Pellegrini, piano
Nino Pellegrini, contrabbasso
Francesco Maccianti trio “Path”
Francesco Maccianti, piano
Ares Tavolazzi , contrabbasso
Bernardo Guerra, batteria
Due giornate di festa all’insegna della musica jazz, tra visite guidate e un aperitivo al tramonto. In occasione dell’International Jazz Day, anche in Toscana si svolgeranno le iniziative di UNESCO in Musica, nate all’interno dell’International Jazz Day con lo scopo di promuovere la musica quale linguaggio universale e strumento di pace, cultura e integrazione fra popoli – tutti valori promossi da UNESCO. La volontà, nel sostenere i diversi incontri in tutta Italia, è quella di diffondere e promuovere l’integrazione sociale e il tema della diversità culturale: la musica si conferma trait d’union tra civiltà ed etnie, abbattendo le differenze e valorizzando le rispettive peculiarità e tratti distintivi.
Lunedì 30 aprile 2018, dalle ore 17.30
Villa Medicea di Cerreto Guidi, visite guidate, aperitivo in jazz, incontri, concerti.
ingresso libero
Programma della Giornata :
ore 18,00
Visita Guidata Gratuita della Villa a cura della Dr.ssa Cristina Gnoni Mavarelli prenotazioni tel. 0571 55707
ore 19,00
” Benedetti da Parker”
presentazione del libro di Alessandro Agostinelli a cura di Alessandra Cafiero con accompagnamento musicale:
Andrea Pellegrini, piano e Nino Pellegrini, contrabbasso
ore 20,00 Aperijazz al tramonto a cura degli Amici della Villa Medicea a sole € 5,00
ore 21,00 Concerto
Francesco Maccianti trio “Path”
Francesco Maccianti, piano
Ares Tavolazzi , contrabbasso
Bernardo Guerra, batteria
Alessandro Agostinelli in “Benedetti da Parker”
Nel mondo dei club, delle metropoli americane, nascevano e morivano i sogni di individui che cercavano sé stessi dentro un assolo; con la forza rabbiosa di chi non ha nulla da perdere. In quel mondo ha camminato Dean Benedetti, partito dallo Utah per cercare fortuna con il suo sax. Un viaggio verso l’immobilità e l’amarezza. Meta finale: Torre del Lago, il paesino di suo padre e di Giacomo Puccini, tra gli amici al bar, le partite a dama e gli aspiranti musicisti che sognano l’America sulle note di 78 giri solcati come canyon.
Lo spettacolo tratto dal romanzo è acuto, beffardo e malinconico e racconta di un piccolo grande uomo del jazz, con musiche sincopate e ritmiche che sono colonna sonora di una vicenda umana universale.
Francesco Maccianti trio “Path”
Il pianista italiano Francesco Maccianti, dopo anni di prestigiose collaborazioni al fianco di alcuni giganti della scena nazionale ed internazionale, si cimenta nelle vesti di leader in un progetto musicale profondamente ispirato, dove predominano un ricercato tratto lirico e melodico, intensità espressiva, ricercatezza ed una vena compositiva molto interessante.
L’album Path è l’ultima creatura di Francesco Maccianti. E’ un “sentiero” nato da un periodo sofferto che ha portato il compositore sul Cammino di Santiago di Compostela. 116Km di silenzio e natura fonti di ispirazione, tutto scritto nella mente. Tornato a casa immediato mettere “Path” su carta. Le collaborazioni di Ares Tavolazzi al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria hanno dato corpo a un progetto musicale di grande forza spirituale.
In questa occasione Francesco Maccianti, al pianoforte, è accompagnato al contrabbasso da Ares Tavolazzi e alla batteria da Bernardo Guerra.
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Orario
30 aprile 2018 17:30
Luogo
Villa Medicea di Cerreto Guidi (FI)
Via dei Ponti Medicei, 7 , Cerreto Guidi
maggio
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”Benedetti da Parker”
presentazione del libro di Alessandro Agostinelli
Andrea Pellegrini, piano
Nino Pellegrini, contrabbasso
Francesco Maccianti trio “Path”
Francesco Maccianti, piano
Ares Tavolazzi , contrabbasso
Bernardo Guerra, batteria
Due giornate di festa all’insegna della musica jazz, tra visite guidate e un aperitivo al tramonto. In occasione dell’International Jazz Day, anche in Toscana si svolgeranno le iniziative di UNESCO in Musica, nate all’interno dell’International Jazz Day con lo scopo di promuovere la musica quale linguaggio universale e strumento di pace, cultura e integrazione fra popoli – tutti valori promossi da UNESCO. La volontà, nel sostenere i diversi incontri in tutta Italia, è quella di diffondere e promuovere l’integrazione sociale e il tema della diversità culturale: la musica si conferma trait d’union tra civiltà ed etnie, abbattendo le differenze e valorizzando le rispettive peculiarità e tratti distintivi.
Lunedì 30 aprile 2018, dalle ore 17.30
Villa Medicea di Cerreto Guidi, visite guidate, aperitivo in jazz, incontri, concerti.
ingresso libero
Programma della Giornata :
ore 18,00
Visita Guidata Gratuita della Villa a cura della Dr.ssa Cristina Gnoni Mavarelli prenotazioni tel. 0571 55707
ore 19,00
” Benedetti da Parker”
presentazione del libro di Alessandro Agostinelli a cura di Alessandra Cafiero con accompagnamento musicale:
Andrea Pellegrini, piano e Nino Pellegrini, contrabbasso
ore 20,00 Aperijazz al tramonto a cura degli Amici della Villa Medicea a sole € 5,00
ore 21,00 Concerto
Francesco Maccianti trio “Path”
Francesco Maccianti, piano
Ares Tavolazzi , contrabbasso
Bernardo Guerra, batteria
Alessandro Agostinelli in “Benedetti da Parker”
Nel mondo dei club, delle metropoli americane, nascevano e morivano i sogni di individui che cercavano sé stessi dentro un assolo; con la forza rabbiosa di chi non ha nulla da perdere. In quel mondo ha camminato Dean Benedetti, partito dallo Utah per cercare fortuna con il suo sax. Un viaggio verso l’immobilità e l’amarezza. Meta finale: Torre del Lago, il paesino di suo padre e di Giacomo Puccini, tra gli amici al bar, le partite a dama e gli aspiranti musicisti che sognano l’America sulle note di 78 giri solcati come canyon.
Lo spettacolo tratto dal romanzo è acuto, beffardo e malinconico e racconta di un piccolo grande uomo del jazz, con musiche sincopate e ritmiche che sono colonna sonora di una vicenda umana universale.
Francesco Maccianti trio “Path”
Il pianista italiano Francesco Maccianti, dopo anni di prestigiose collaborazioni al fianco di alcuni giganti della scena nazionale ed internazionale, si cimenta nelle vesti di leader in un progetto musicale profondamente ispirato, dove predominano un ricercato tratto lirico e melodico, intensità espressiva, ricercatezza ed una vena compositiva molto interessante.
L’album Path è l’ultima creatura di Francesco Maccianti. E’ un “sentiero” nato da un periodo sofferto che ha portato il compositore sul Cammino di Santiago di Compostela. 116Km di silenzio e natura fonti di ispirazione, tutto scritto nella mente. Tornato a casa immediato mettere “Path” su carta. Le collaborazioni di Ares Tavolazzi al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria hanno dato corpo a un progetto musicale di grande forza spirituale.
In questa occasione Francesco Maccianti, al pianoforte, è accompagnato al contrabbasso da Ares Tavolazzi e alla batteria da Bernardo Guerra.
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Orario
30 aprile 2018 17:30
Luogo
Villa Medicea di Cerreto Guidi (FI)
Via dei Ponti Medicei, 7 , Cerreto Guidi
Dettagli
Dettagli
BadaBimBumBand
animazione e marching band
Le Fisarmoniche del Conservatorio di Firenze
Victor Christol
Antonio Zappavigna
Antonio Saulo
The Hidden Side
Rosario Giuliani, sax
Alessandro Lanzoni, piano
Fabrizio Sferra, batteria
Luca Fattorini, contrabbasso
Barbara Casini
Barbara Casini, voce e chitarra
Alessandro Lanzoni, piano
Due giornate di festa all’insegna della musica jazz, tra visite guidate e un aperitivo al tramonto. In occasione dell’International Jazz Day, anche in Toscana si svolgeranno le iniziative di UNESCO in Musica, nate all’interno dell’International Jazz Day con lo scopo di promuovere la musica quale linguaggio universale e strumento di pace, cultura e integrazione fra popoli – tutti valori promossi da UNESCO. La volontà, nel sostenere i diversi incontri in tutta Italia, è quella di diffondere e promuovere l’integrazione sociale e il tema della diversità culturale: la musica si conferma trait d’union tra civiltà ed etnie, abbattendo le differenze e valorizzando le rispettive peculiarità e tratti distintivi.
Programma della giornata :
(ingresso libero)
Dalle ore 16:30
– VISITE GUIDATE GRATUITE
– BADABIMBUMBAND
animazione e marching band
– LE FISARMONICHE DEL CONSERVATORIO DI FIRENZE
Victor Christol, Antonio Zappavigna, Antonio Saulo
Ore 18:30:
ROSARIO GIULIANI THE HIDDEN SIDE
Rosario Giuliani, sax
Alessandro Lanzoni, piano
Fabrizio Sferra, batteria
Luca Fattorini, contrabbasso
– APERITIVO (€8) a cura di GreenGo
Ore 21:00 – concerto su prenotazione :
BARBARA CASINI
Barbara Casini, voce e chitarra
Alessandro Lanzoni, pianoforte
per le prenotazioni scrivere a:
jazzdayfirenze@gmail.com
BadaBimBumBand
Animazione e Marching Band
Lo spettacolo nasce con l’idea di creare una performance musicale, teatrale ed itinerante. Una street band che riesca a coniugare movimento ed energia: trasformista, eclettica, multiforme. Nessuna band è come la Badabimbumband! Tre show diversi: Bandita, Wanna Gonna Show, Opus Band. Ognuno è un caleidoscopio musicale impazzito, un gioco teatrale infinito di scatole cinesi. Un divertimento continuo, uno sbalordimento senza fine.…Provate a prenderli!
Le Fisarmoniche del Conservatorio di Firenze
L’ensemble “ Le Fisarmoniche del Conservatorio di Firenze” si è costituito nel 1994. Il gruppo ha come scopo primario divulgare la letteratura fisarmonicistica d’insieme, che esalta suoni virtuosi e solitari. Il progetto talvolta si avvale del contributo di studenti di altre discipline, ad esempio collaborando con le classi di composizione.
The Hidden Side
A sfogliare le pagine di un dizionario, la voce “nascosto” non regala particolari emozioni, o sorprese, o significati (appunto) appartati, solitari, desueti. Il senso, però, che al termine vuol attribuire Rosario Giuliani con questo suo nuovo, emozionante, lavoro, va al di là delle convenzioni, e delle attese. Perché la parte che viene sottratta alla vista, il lato oscuro al quale, lungo tutto l’arco del disco, il sassofonista allude, è qualcosa d’altro. Un impianto dentro il quale far muovere le idee, i suoni e i ritmi come pedine di un risiko dell’anima, in cui gli spazi non si occupano ma si controllano, in cui la strategia non è vincere, ma abbandonarsi al piacere del canto sospeso, del gesto accennato, dell’alea.
Ogni brano è l’invito a guardare, osservare, cercare, se è il caso, la parte nascosta delle cose, i sensi più riparati, i lati invisibili. A non fermarsi all’apparenza.
Barbara Casini
L’amore per la musica brasiliana nasce quando Barbara era appena quindicenne e non l’ha mai abbandonata. Nato dalla bossa nova si è spostato durante i suoi viaggi verso l’interno di un repertorio popolare che l’artista ha scoperto, coltivato e rielaborato durante tutta la sua carriera. Ha collaborato con grandi musicisti italiani e stranieri della scena jazzistica e della Musica Popolare Brasiliana e ha ormai all’attivo una ventina di cd. L’ultimo disco in ordine di tempo è proprio TERRAS (Jando Music 2016) con i fratelli brasiliani Roberto ed Eduardo Taufic.
Ingresso Libero
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Orario
1 maggio 2018 16:30
Luogo
Villa Medicea di Castello e La Petraia (FI)
Via di Castello, 47, 50141 Firenze FI
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Guiliana è considerato uno dei migliori batteristi del panorama musicale mondiale. Il suo stile è unico e particolare, capace di spaziare attraverso vari generi come jazz, rock, funk, pop, musica elettronica e musica sperimentale. “Jersey” è il suo nuovo album uscito a settembre del 2017 per Motema Music, secondo registrato con il suo coinvolgente Jazz Quartet.
Posto unico 15/12 € + d.p.
Con “Family First” prima e con “Jersey” adesso, Guiliana abbandona il ritmo elettronico e torna al jazz interamente acustico con sassofono, piano, basso e batteria. Il titolo “Jersey” richiama il centro gravitazionale di Guiliana e le sue radici geografiche mentre l’album trabocca di una stimolante coesione. Il risultato è una musica sorprendente e stratificata che coinvolge il pubblico con inaspettati colpi di scena.
Mark Guiliana è stato descritto dal New York Times come “un batterista attorno al quale si è formato un vero e proprio culto di ammirazione”, mentre il Time Out London ha scritto di lui: “Cosa ottieni quando unisci i maestri della batteria hard bop Elvin Jones e Art Blakley a una Roland 808 drum machine degli anni ’80, dividi il risultato per J Dilla e infine lo moltiplichi per il potere di Squarepusher? Risposta: Mark Guiliana”. Guiliana ha trascorso gli ultimi dieci anni in tour nei sei continenti con artisti come Meshell Ndegeocello, Gretchen Parlato, Avishai Cohen, Matisyahu, Lionel Loueke, Now vs. Now, Dhafer Youssef, e con i suoi gruppi, Beat Music e Heernt. Ad oggi, è apparso in oltre 30 registrazioni.
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Orario
4 maggio 2018 21:30
Luogo
Stazione Leopolda - Firenze
Stazione leopolda, firenze
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Francesco Zampini: chitarra
Alessandro Lanzoni: pianoforte
Walter Paoli: batteria
Raffaello Pareti: contrabbasso
La collaborazione tra Music Pool e Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze punta a valorizzare i quei musicisti che all’interno del Conservatorio si sono dedicati allo studio della musica jazz. Il progetto “New Jazz Perspectives” vede per la prima volta insieme due eccellenti talenti, emersi proprio dal Conservatorio, il chitarrista Francesco Zampini e il pianista Alessandro Lanzoni, già con curricula di importanti collaborazioni alle spalle e prestigiosi riconoscimenti.
Posto unico 12/10 € + d.p.
Francesco Zampini, chitarrista toscano residente in Olanda, si è diplomato al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze. Conta già collaborazioni con artisti di fama internazionale: Darcy James Argue, Jesper Bodilsen, Peter Bernstein, Lage Lund, Greg Hutchinson, Jonathan Kreisberg, Nico Gori, Raffaello Pareti, Ares Tavolazzi, Umberto Fiorentino, Eric Ineke, Martijn van Iterson e molti altri. È tra i vincitori del concorso nazionale per solisti “Chicco Bettinardi 2016” di Piacenza, e ha ricevuto il primo premio al concorso nazionale per chitarristi “Davide Lufrano Chaves” nel 2017. In Olanda, ha terminato gli studi presso il Koninklijk Conservatorium di Den Haag.
Alessandro Lanzoni, pianista diplomato al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, compare sin da giovanissimo nei programmi dei più importanti festival europei. Ha vinto il “Premio Massimo Urbani 2006”, il primo premio al “Luca Flores” di Firenze nel 2008, il premio “Best Young Soloist 2010” di Parigi, il “Top Jazz 2013” di Musica Jazz come miglior nuovo talento dell’anno e il “Memorial Tullio Besa” nel 2014. Nella sua giovane carriera, ha già suonato al fianco di prestigiosi musicisti quali Enrico Rava, Kurt Rosenwinkel, Lee Konitz, Roberto Gatto, Ralph Alessi, Jeff Ballard, Larry Granadier, Ambrose Akinmusire, Miguel Zenon, Michael Blake, Barbara Casini, Ares Tavolazzi, Fabrizio Bosso, Fabrizio Sferra, Gianni Basso, Renato Sellani, Nick Myers, per citarne alcuni.
Con loro due musicisti di assoluto valore: Raffaello Pareti, contrabbasso (che vanta collaborazioni con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Chet Baker, Toots Thielemans, Franco D’Andrea) e Walter Paoli, batteria (noto per aver collaborato, tra gli altri, con Kenny Wheeler, Benny Golson, Danilo Rea, Enrico Rava e Stefano di Battista).
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Orario
7 maggio 2018 21:00
Luogo
Conservatorio Cherubini, Firenze
Sala del Buonumore - piazza delle Belle Arti, 2, Firenze
Tickets
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Giulia Galliani: voce
Giovanni Benvenuti: sax
Matteo Addabbo: pianoforte/organo hammond
Andrea Mucciarelli: chitarra
Marco Benedettibasso e synth
Andrea Beninati: batteria/violoncello
Nasce da un’idea di Giulia Galliani, cantante e cantautrice, il cui proposito è quello di ripercorre e sviluppare la vicinanza di Joni Mitchell al Jazz mediante una rilettura che enfatizza il significato intrinseco dei testi, attraverso la libertà propria del linguaggio jazzistico. Il coinvolgimento di ottimi musicisti come Giovanni Benvenuti (sax), Matteo Addabbo (pianoforte/organo hammond), Andrea Mucciarelli (chitarra), Marco Benedetti (basso e synth), Andrea Beninati (batteria/percussioni/violoncello) rappresenta la forte volontà di muoversi su un sentiero solido e qualitativamente elevato che ha portato alla registrazione del loro primo disco nel settembre 2017.
Ingresso 8/6 € +d.p.
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Orario
8 maggio 2018 21:15
Luogo
Teatro Politeama - Poggibonsi (SI)
Piazza Fratelli Rosselli, 6, 53036 Poggibonsi SI
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Stefano ‘Cocco’ Cantini, sax
Daniela Morozzi, voce recitante
Autori:
Leonardo Ciardi
Valerio Nardoni
Chi era John Coltrane, l’uomo e non solo il musicista, quali erano i suoi orizzonti, le sue paure, le sue ossessioni, i suoi desideri? Al di là dei riferimenti biografici, quali sono le parole che ne possono ricostruire il suono, l’impulso, la creatività?
Ingresso Libero
Una commistione tra parole e note, un concerto accompagnato da scrittura drammaturgica, una “partitura musicale narrativa”.
Questo progetto nasce nell’urgenza di evocare il respiro ed i colori del mondo di Coltrane, per arricchire la poesia della musica del grande artista americano, con una voce, la narrazione, che ne rielabora l’universo espressivo e ne dà un’interpretazione personale ed originale.
Presentazione del libro con CD. Testi interpretati dall’attrice Daniela Morozzi su musiche di Stefano Cocco Cantini.
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Orario
10 maggio 2018 19:00
Luogo
Caffè Letterario Le Murate Firenze
ven11mag21:15WHITE ORCS.TEATRO DEI SERVI - Massa21:15 Event Type Music Pool 2018/Primavera Jazz
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Vincenzo Genovese, Tastiere e Direzione
Francesco Cherubini, Betteria
Gianluca Scorziello, Percussioni
Voci: Nadyne Rush, Greta Mirall
Marco Galiero, basso
Danny Bronzini, chitarra
Luca Signorini, sax
Francesco Cangi, trombone
Andrea Tofanelli, tromba
White Orcs è un progetto di scambio fra radici culturali, che vuole sfidare le tradizioni ad amalgamarsi sullo stesso palco, invitando altri artisti ad interpretare il ritmo del Fun(k)! L’orchestra degli White Orcs dona vita ad un progetto che vuole dare l’opportunità a performers di ogni genere e provenienza di esprimersi davanti ad un pubblico diverso.
Posto unico 10 € + d.p.
La musica è arte. Il funk è allegria. La tradizione stimola l’innovazione. Così nasce la White Orcs: un incontro fra il talento del pianista Vincenzo Genovese e l’entusiasmo di un’idea che vuole unire ed allo stesso tempo sfidare le cornici culturali dei popoli. Il 30 aprile è uscito il nuovo singolo “Hiccup in my head”, inedito firmato da Greta Mirall, Vincenzo Genovese e Miss Swirl. La formazione toscana si veste di un sound che richiama il Contemporary R&B senza dimenticare la propria anima soul e funk.
Realtà del panorama musicale toscano, l’orchestra propone sia brani originali che un repertorio di brani internazionali rivisitati in modo del tutto coinvolgente, frutto non solo del lavoro di arrangiamento del leader Vincenzo Genovese ma anche della versatilità della sezione ritmica formata Francesco Cherubini, Marcos Siqueira, Luca Scorziello e da solisti d’eccezione tra i quali Dario Cecchini, Luca Ravagni, Luca Signorini, Mirco Rubegni.
La Big Band con la sua musica travolgente ha affidato la parte vocale al sound black di Nadyne Rush e Greta Ciurlante, infatti pur avendo una matrice prevalentemente jazzistica, non è’ una formazione di swing, ma il suo stile e’ fortemente influenzato dal funk, soul, latin jazz, pop.
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Orario
11 maggio 2018 21:15
Luogo
TEATRO DEI SERVI - Massa
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In collaborazione con Conservatorio musicale Cherubini di Firenze
SALOTTO JAZZ
Un talk show musicale, ricco di storie e note, orientato alla divulgazione del jazz, e pensato per un pubblico curioso. Ogni incontro ruota intorno ad uno strumento musicale nella sua versione jazz. Le esecuzioni dal vivo, la storia dello strumento, gli interpreti illustri e altre curiosità sono al centro del dialogo tra il musicista ospite, gli studenti e il pubblico in sala.
Enrico Pieranunzi
Con la partecipazione della classe di pianoforte jazz del Conservatorio, diretta da Riccardo Fassi.
Enrico Pieranunzi è da molti anni tra i protagonisti più noti ed apprezzati della scena jazzistica europea. Pianista, compositore, arrangiatore, ha registrato più di sessanta CD spaziando dal piano solo al trio, dal duo al quintetto, senza disdegnare personali interpretazioni del repertorio tra classica e jazz.
Posto unico € 5 – ridotto studenti € 2
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Orario
16 maggio 2018 21:00
Luogo
Conservatorio Cherubini, Firenze
Sala del Buonumore - piazza delle Belle Arti, 2, Firenze
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James Taylor, organo Hammond
Andrew McKinney, basso
Patrick Illingworth, batteria
Mark Cox, chitarra
Per un quarto di secolo il James Taylor Quartet ha creato lo standard del suono funk-acid jazz. Con la loro prolifica carriera dal vivo e con le decine di potenti album in studio sono divenuti tra i massimi esponenti della creatività britannica e tra le live band più note al mondo: basandosi su sonorità funky, dedicando spazi importanti agli assoli e coinvolgendo il pubblico in un’esperienza sonora in continua mutazione.
Posto unico 15/13 € + d.p.
I JTQ hanno sempre dato molto risalto alle performance live. Queste, hanno sicuramente garantito ai partecipanti di godere appieno del loro talento, ma soprattutto hanno permesso al gruppo di concentrarsi sulla “sua” musica, senza la pressione delle tendenze, permettendo di mantenere una forte identità artistica che li rende innovatori e conservatori allo stesso tempo.
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Orario
18 maggio 2018 21:15
Luogo
TEATRO DEI SERVI - Massa
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Stefano Cocco Cantini, sax
Nico Gori, clarinetto
Kalmàn Olàh, piano
Ares Tavolazzi, contrabbasso
Piero Borri, batteria
Una serata speciale che unirà sullo stesso palco cinque grandi musicisti, punti di riferimento del jazz italiano. Il batterista fiorentino Piero Borri riunisce in un solo concerto Stefano Cocco Cantini, Nico Gori, Kalmàn Olàh e Ares Tavolazzi.
Posto unico 12/10 € + d.p.
Il batterista Piero Borri può vantare moltissime collaborazioni con famosi jazzmen italiani e internazionali, come Fuller, Wheeler e Holland. Strumentista e insegnante, ha eseguito numerose registrazioni radiofoniche per la RAI e da anni segue con passione lo studio del ritmo e del tempo secondo diverse prospettive.
Stefano Cocco Cantini, considerato uno dei più grandi interpreti mondiali del sax soprano. Ha registrato oltre trecento dischi con artisti di tutto il mondo ed ha collaborato regolarmente con alcuni tra i più grandi jazzisti internazionali.
Nella sua carriera Nico Gori ha tenuto numerosi concerti sia come solista che in big bands, orchestre sinfoniche e formazioni jazz in qualità di leader o side-man, spaziando dalla musica classica al jazz, dal funky all’acid jazz, esibendosi in teatri, clubs, festivals, trasmissioni radio e televisive in tutto il mondo.
Il musicista ungherese Kálmán Oláh ha trasformato la sua passione per il pianoforte in un arte combinando nella sua carriera elementi jazz, folk e musica classica contemporanea. Ha ricevuto numerosi premi e dal 2000 è membro della “Franz Liszt Academy of Music” di Budapest.
Famoso membro tra il 1973 e il 1983 della storia band Area, Ares Tavolazzi ha collaborato a diversi importanti lavori teatrali e ha suonato con giganti della musica italiana: da Mina a Paolo Conte, da Francesco Guccini ai Nomadi.
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Orario
22 maggio 2018 21:15
Luogo
Circolo Arci Girone, Il Girone, Fiesole (FI)
Via Aretina, 24, 50014 Fiesole FI
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Dinamitri Jazz Folklore, una delle formazioni più interessanti nell’ambito della musica creativa. Sotto la guida del sassofonista Dimitri Grechi Espinoza, la band esplora il linguaggio jazzistico e indaga le connessioni tra le varie tradizioni musicali; dal bebop alle polifonie di New Orleans; dal blues all’Africa. Ricerca e innovazione unite a tradizioni e culture solo apparentemente distanti.
Posto unico 12/10 € + d.p.
Attivi da più di dieci anni con live e progetti dall’alto profilo artistico e culturale, hanno dato alle stampe album in cui lo stile jazzistico di matrice marcatamente africana ha dialogato in maniera sublime con forme e linguaggi freschi e innovativi. L’obiettivo è quello di esplorare il linguaggio jazzistico – e, in senso lato, afroamericano – dall’interno. Questo presuppone il tentativo di indagare le connessioni tra i vari idiomi percorrendo un cammino a ritroso: da un’espressione moderna segnata dall’impronta di Ornette Coleman ed Eric Dolphy al modale; dalla complessità ritmico-armonica del be bop alle polifonie di New Orleans; dal retaggio del blues urbano e rurale all’Africa.
L’Africa, e in particolare la conoscenza dei principi tradizionali della cultura Kongo, ha permesso loro di avviare un processo di approfondimento della funzione di un musicista di jazz oggi; processo avente come obiettivo primario la conoscenza.
Nel rituale, l’uso degli elementi che lo compongono sancisce la collaborazione cosciente della comunità al mantenimento dell’ordine cosmico, ordine che è a un tempo espressione concreta e simbolica, nel nostro mondo, dei Principi Universali. Il mantenimento di tale ordine sul piano psico-fisico, spetta al rito terapeutico che è in grado di dare salute e forza alla comunità stessa quando sia eseguito secondo i principi tradizionali.
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Orario
29 maggio 2018 21:15
Luogo
Circolo Arci Girone, Il Girone, Fiesole (FI)
Via Aretina, 24, 50014 Fiesole FI
giugno
dom03giu21:30Nico Gori Swing 10tet.Piazza Cavalieri, Pisa21:30 Event Type Music Pool 2018/Pisa Jazz
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Nico Gori: clarinetto, direzione e arrangiamenti
Vladimiro Carboni: batteria
Nino Pellegrini: contrabbasso
Piero Frassi: piano
Renzo Cristiano Telloli: sax alto
Leonardo Victorion: sax tenore
Alessio Bianchi: tromba
Silvio Bernardi: trombone
Mattia Donati: chitarra, voce
Michela Lombardi: voce
Jacopo Crudeli: presentatore, cantante
Ernesto Tacco: ballerino tip tap
Una produzione targata Pisa Jazz e ideata da Nico Gori che prevede la partecipazione di alcuni giovani musicisti del territorio toscano a fianco di affermati artisti della costa tirrenica. Il tentetto, che conta nel proprio organico anche due voci, maschile e femminile, presenta un repertorio formato da brani della tradizione delle storiche big band, di autori come Benny Goodman e Count Basie e brani originali dello stesso Gori, sempre ispirati alla tradizione dello swing anni ’30 e ’40. Seppur con un organico ridotto rispetto alla big band classica, gli arrangiamenti, il sound ricercato e la scelta del repertorio sono volti a recuperare quel rapporto fra musica, spettacolo e ballo proprio delle grandi orchestre jazz di quegli anni.
Ingresso libero
La scena clou dei musical hollywoodiani e dei film che li celebrano è sempre quella delle big band che in tenuta impeccabile emerge da una sontuosa scenografia per intrattenere i ballerini con il repertorio delle grandi canzoni americane. Era stata relegata all’ambito della nostalgia fino a quando sempre più giovani hanno scoperto il divertimento di ballare al suono dei musicisti che suonano dal vivo i classici dello swing.
Nico Gori è un musicista che ha attraversato tutte le sfere della musica: la banda municipale e l’orchestra di avanguardia, il conservatorio e la sala da ballo, il repertorio della classica e la canzone jazz, le collaborazioni al massimo livello internazionale e la jam con giovani principianti. Era quindi inevitabile che a un certo punto la sua carriera e il ritorno delle big band si incontrassero. Il fulcro è stata l’attività di Pisa Jazz e la scelta di una formula precisa, il tentetto, una big band in miniatura nella quale i musicisti suonano in modo da riprodurre il gioco delle sezioni delle grandi orchestre, maturata nel corso del tempo attraverso l’intensa attività di prove e di concerti che hanno le hanno donato compattezza. La trappola allestita dal caporchestra fiorentino è quella di portare un repertorio che appartiene a un’era lontana in un sound moderno, insinuando il jazz nelle orecchie di ragazzi e ragazzi che magari pensavano si potesse ballare solo la tecno.
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Orario
3 giugno 2018 21:30
Luogo
Piazza Cavalieri, Pisa
Piazza cavalieri, Pisa
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Per celebrare “Il giorno di Poggio Imperiale”, un concerto che fa parte della nuova edizione del “Festival Piazze d’Armi e di Città 2018- XIVa edizione” nella programmazione di Jazz Cocktail Estate.
Ore 19:00 Archeodromo
Visita guidata gratuita a cura dell’Associazione Culturale Started con la partecipazione “sonora” di Paolo Fresu.
Aperitivo con la “Birra di Carlo Magno” del Birrificio San Gimignano
ore 21:30 Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale, Poggibonsi, SI
PAOLO FRESU DEVIL QUARTET
“Una buona invenzione dell’Italian Style”, così il compianto Vittorio Franchini in un suo articolo etichettò la proposta del quartetto di Paolo Fresu.
Dopo un’alba “elettrica” sulla scia della fortunata precedente esperienza del leader con il quartetto Angel, i nuovi “Devil” protagonisti di questa avventura hanno trovato nuova linfa creativa e macinato tanta esperienza e tanta strada nei territori della musica del nostro tempo. Fresu, Ferra, Dalla Porta e Bagnoli sorprendono ancora proponendo quello che sembrava essere stato il gruppo più “elettrico” del jazz italiano degli ultimi anni, in una versione completamente acustica, ribaltando canoni e abitudini.
Posto unico 18/16 € + d.p.
Dopo il già citato inizio elettrico e mosso, attraverso l’dea tutta di Fresu di un nuovo senso di musica “meticciata” o – come la definisce lui stesso, “melange” – molti si domandavano da tempo dove avrebbe potuto approdare la musica del quartetto. L’idea semplicemente “nuova” di Fresu è dunque quella, per certi versi spiazzante, di dare alle stampe un lavoro discografico decisamente diverso dai precedenti che proprio nel fatto di essere un disco completamente acustico e quindi suonato con strumenti completamente acustici (comprese le chitarre di Bebo Ferra e l’uso delle sole spazzole di Bagnoli, del quale uso è un riconosciuto vero maestro) ha il suo punto di forza. Riprendendo alcune parole del famoso articolo di Franchini, in realtà “solo di jazz si tratta, sia pur spinto avanti…”. Ecco, Franchini aveva visto avanti, sondando le potenzialità di questo incredibile combo capace di intrecciare linguaggi ed energia come davvero pochi altri.
I dialoghi di Fresu con tre autentici assi dell’Italian style (termine coniato dal giornalista e musicologo lombardo) restano dunque quelli di altissimo livello qualitativo al quale il gruppo ci aveva abituato. Solo la sostanza viene traslata in territori nuovi e allo stesso modo creativi, sia nei momenti mossi che in quelli più propriamente lirici o melodici. I termini non sono cambiati e, insieme alla consueta vera arte di un Dalla Porta in sistematico stato di grazia e all’incredibile inventiva di un Bagnoli che sembra migliorare e crescere di giorno in giorno si aggiunge la versione semplicemente perfetta del “modus” del fraseggio acustico di Bebo Ferra, alle soglie dell’olimpo chitarristico moderno. Di Fresu, infine, niente di più da dire se non far notare che sembra avere il dono della quasi infallibilità, proponendo il suo unico suono a disposizione di un lavoro che sembra essere stato creato per rispondere con i fatti alla celebre massima di Fedor Dostoevskij, per il quale solo la bellezza salverà il mondo.
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Orario
6 giugno 2018 21:30
Luogo
Cassero della fortezza del poggio imperiale, Poggibonsi (SI)
Cassero della Fortezza di Poggio imperiale Poggibonsi SI
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Giovanni Guidi, piano
Francesco Bearzatti, sax
Dalle 19:45 alle 21:00 è prevista un’apericena a cura dei ragazzi di Sipario e, una volta finito il concerto, il pubblico potrà artecipare all’osservazione del cielo con telescopio.
L’Apericena sarà a pagamento (€10 adulti, € 6 bambini), Ed è obbligatoria la prenotazione a questo link:
****http://nottidestate.amicidiarcetri.it/prenota/****
I due danno vita ad una musica sempre ispirata e godibile, mai banale, in cui l’aspetto narrativo e melodico hanno un peso preponderante.Giovanni Guidi, trentatreenne pianista di Foligno è una delle figure più importanti del giovane jazz italiano. Nel 2017 ha vinto il referendum annuale di Musica Jazz per il miglior disco italiano , il suo “Ida Lupino” con Gianluca Petrella. Se questo riconoscimento ne ha rappresentato una sorta di consacrazione ufficiale, in realtà già da diversi anni Giovanni Guidi frequenta il jazz che conta. E’ un artista con gli occhi e la mente aperti sul mondo e non separa la sua musica dal contesto sociale e quindi da contaminazioni con altre espressioni artistiche o da suggestioni provenienti dal mondo che ci circonda.
Francesco Bearzatti è un altro affermato protagonista del nuovo jazz italiano. Di qualche anno più anziano di Guidi, è un compositore, sperimentatore, arrangiatore in grado di galvanizzare le platee con i suoi infuocati e appassionati assoli al sax tenore.
Posto unico 12/10 € + d.p.
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Orario
19 giugno 2018 21:30
Luogo
Anfiteatro dell'Osservatorio di Arcetri - Firenze
via del Pian dei Giullari, 16, firenze
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PROGRAMMA
Mercoledì 20 Giugno
Piazzetta di Levante
Ore 19,00 Apertura ristorante in Piazzetta di Levante
Ore 19,30 Etnic in love @Disorder *JazzClub dj set by Tommaso Carlà
Ore 20,00 presso edicola della stazione FS, partenza di “La lucciolata”: escurione notturna in mountain bike con stortellata presso il ritstorante di Etnica (costo € 10 Prenotazioni entro martedì 19 giugno 3490680378 – 3476720440 )
Piazza Giotto
Ore 19,00 Kool Photo mostra fotografica
Ore 19,30 LOVE! on air #RadioMugello @Disorder *JazzClub dj set by Little Charles
Ore 21,30 Gino Paoli e Danilo Rea in “Due come noi che…”
Prosegue il successo dell’avventura live di Gino Paoli e Danilo Rea, con lo spettacolo “Due come noi che…”, un concerto unico, a base di voce, pianoforte e improvvisazione.
Un prezioso esempio, di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana e internazionale, con una scaletta aperta che spazia tra le canzoni più amate di Gino, chicche dei cantautori genovesi, l’omaggio alla musica napoletana e a quella francese. Il concerto sarà anche l’occasione per gli spettatori di avere un assaggio dal vivo del nuovo lavoro di Paoli e Rea, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sperimentazioni musicali: Gino e Danilo sono infatti al terzo capitolo della loro avventura musicale in duo – dopo i fortunati “Due come noi che” e “Napoli con amore”, è di recente uscita “3”, dedicato ai capolavori della musica francese.
Posto Unico 15/13 € + d.p.
La storia di Danilo Rea nasce nella sua casa romana, dove incanto e gioco si trasformano in una passione per il pianoforte che diventerà divertimento e oggetto di studio al Conservatorio di Santa Cecilia. Appena maggiorenne esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto. Con questa formazione, ancora saltuariamente attiva in tempi recenti, e, successivamente, con la creazione dei Doctor 3 (con Pietropaoli e Fabrizio Sferra), Rea ha stabilito la norma del piano trio jazzistico all’italiana. La sua musica è sempre stata caratterizzata da un’unione e una commistione fra i più svariati generi musicali. Da sempre presente e ancora attuale, l’intenso rapporto con la musica classica, lo porta verso la pubblicazione nel 2003 pubblica “Lirico”, in cui miscela lirica e jazz improvvisando sui temi operistici mettendone in luce la grande attualità. Oltre a essere il primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica (nel 2003) la sua carriera è ricca di importanti collaborazioni italiane e internazionali. Il 2016 è stato l’anno nel quale, con il tour di Umbria Jazz in Cina, i suoi concerti sono arrivati in alcune fra le città più importanti del mondo. Il 3 Novembre 2016 gli viene consegnato il prestigioso Premio Vittorio De Sica per la Musica.
Gino Paoli è uno dei cantautori che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana. Originario di Monfalcone, è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che Gino Paoli debutta come cantante da balera, per poi formare un band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Quando la gloriosa casa discografica Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera, scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante oggi riconosciuto come uno dei massimi esponenti della canzone d’autore, dagli anni sessanta a oggi. Ha scritto e interpretato brani quali “Il cielo in una stanza”, “La gatta”, “Senza fine”, “Sapore di sale”, “Una lunga storia d’amore”, “Quattro amici”; ha partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.
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Orario
20 giugno 2018 21:30
Luogo
Piazza Giotto - Vicchio di Mugello (FI)
Dettagli
Dettagli
Antonella Ruggiero, voce
Mark Harris, pianoforte e armonium
Roberto Colombo, bass synth
Festival Piazze d’Armi e di Città – ATUTTOMONDO XIX edizione
Il nome di Antonella Ruggiero, una delle voci più versatili del panorama italiano, ha attraversato gli ultimi venticinque anni della musica italiana; con le sue canzoni ha raccontato e seguito in parallelo l’evoluzione e la traiettoria dei costumi, del gusto del grande pubblico. Prima con i Matia Bazar e poi, dagli anni novanta, con una carriera solista, tanto variegata quanto di successo, la sua abilità di interprete, intrecciata ad una naturale curiosità, al desiderio di spaziare oltre i confini delle formule e dei linguaggi tradizionali, ha saputo toccare campi e punti virtualmente molto distanti tra loro.
Ingresso: 14/16 € + dp
INFO: mail info@timbreteatroverdi.it
teatro politeama 0577/983067
prevendite: Biglietteria Teatro Politeama Poggibonsi – on line www.politeama.eu
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Orario
20 giugno 2018 21:30
Luogo
Cassero della fortezza del poggio imperiale, Poggibonsi (SI)
Cassero della Fortezza di Poggio imperiale Poggibonsi SI
Dettagli
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Jeremías Cornejo: voce, chitarra, ukulele
Francesco Messina: voce, percussioni
Agustín Cornejo: voce, chitarra
Mauro La Mancusa: tromba
Joaquín Cornejo: sax alto, pianoforte
Gianni Valenti: sax tenore
Matteo Bonti: contrabbasso
Pietro Borsò: percussioni
Piazza Giotto
Ore 18,00 Festa&Festa. Un’Etnica di fiabe, colori e magie! giochi per bambini.
Ore 19,30 LOVE! on air #RadioMugello @Disorder *JazzClub dj set by Andrea Cini d jeks
Ore 21,00 Confusion Coro diretto da Benedetta Manfriani.
Ore 22,00 SuRealistas in concerto
Fra il “realismo del Sud” e gli azzardi visionari e onirici in musica, attraversano la tradizione ispanica ed ispanoamericana, l’inarrestabile ritmo del flamenco, i nostalgici tanghi, le intimità cantautoriali ed i ritmi afrocubani, per sconfinare in sentimenti jazz e in “frenesie da bailanta”, senza mai allontanarsi dalla loro idea di musica, fatta d’ironia, esuberanza e interazione con il pubblico.
In Italia dal 2005, da sempre come una grande famiglia, i SuRealistas, scoprono qui profonde radici di appartenenza.Originariamente composti dai tre fratelli argentini Jeremìas, Joaquin e Agustìn Cornejo, sono attualmente un ottetto che conta elementi di provenienza dalla Toscana e dal nostro Meridione.
Grazie alle composizioni di Jeremías e Joaquín, il repertorio è completamente originale, seppur fortemente legato alla tradizione latinoamericana e a ritmi argentini, caraibici e brasiliani. La loro è un’alchimia unica, fatta di spregiudicatezza della giovane età, capacità compositiva e di arrangiamento unica e un talento strumentale fuori dal naturale.
Scrivono e cantano in spagnolo, mescolando ritmi caraibici e intimità da cantautore, spirito porteño e sonorità brasiliane senza mai allontanarsi dalla loro idea di musica, fatta di ironia, esuberanza e interazione con il pubblico.
Dopo anni di continui esperimenti, nel 2016 i SuRealistas diventano un sestetto e registrano un album di inediti. Un anno dopo, la band è già diventata un ottetto con doppio frontman, fiati, pianoforte, chitarre, basso e percussioni.
A inizio 2017 il sestetto diventa un ottetto. Grazie alle composizioni di Jeremías e Joaquín, il repertorio è ormai completamente originale, seppur fortemente legato alla tradizione latinoamericana e a ritmi argentini, caraibici e brasiliani. Il 2017 è anche l’anno dei primi concerti a Bologna (Circo Paniko+Side Kunst Cirque) e Firenze (BUH) e della “Dinamite Bengalista”: un centrifugato di Surealistas, Dinamitri Jazz Folklore e Bengala che chiude in bellezza la stagione dell’Exwide di Pisa
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Orario
21 giugno 2018 21:30
Luogo
Piazza Giotto - Vicchio di Mugello (FI)
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Stefano Cocco Cantini: sassofono
Simona Rafanelli: etruscologa
Presentazione del film documentario “Sulle note del mistero”, regia di Riccardo Bicicchi.
“La musica perduta degli Etruschi” è un progetto nato da alcuni anni grazie al “dialogo scientifico” fra il musicista Stefano “Cocco” Cantini, sassofonista jazz, e l’archeologa Simona Rafanelli, direttrice del Museo Etrusco “Isidoro Falchi” di Vetulonia.
Il progetto, nato con l’intento di recuperare la musica e i suoni della civiltà etrusca, probabilmente la civiltà più “musicale” dell’antichità che per assurdo è rimasta per noi completamente “muta”.
Il fim documentario “Sulle note del mistero. La musica perduta degli Etruschi” (regia di Riccardo Bicicchi) è stato presentato in anteprima alla BMTA di Paestum nel 2015, selezionato nel 2016 alla XXVII edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, ha ottenuto il primo premio nel Festival Nazionale del Documentario Archeologico a Licodia Eubea (CT) e nella seconda edizione del Festival Internazionale del Cinema Archeologico di Ravenna – Premio Olivo Fioravanti.
“Poggio Colla, un santuario etrusco nel Mugello” è una mostra che mira a far luce sul periodo più antico del santuario di Poggio Colla a Vicchio del Mugello, dove le indagini più recenti hanno portato a ritrovamenti di grande rilevanza (fra questi una stele e una base di statua con iscrizione etrusca, bronzetti votivi, buccheri decorati) non solo per la conoscenza del territorio dell’Etruria settentrionale, ma anche per lo studio della lingua degli Etruschi e della loro religione, nonché per la conoscenza del ruolo della donna nel mondo etrusco.
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Orario
22 giugno 2018 18:30
Luogo
Museo di Arte Sacra e Religiosità Popolare Beato Angelico, Vicchio (FI)
Museo di Arte Sacra e Religiosità Popolare Beato Angelico, Vicchio
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compra bigliettiDettagli
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Ore 18,00 Apertura de “Il mercatino di Etnica”
Piazzetta di Levante
Ore 19,00 Apertura ristorante in Piazzetta di Levante
Ore 19,30 Etnic in Love! @Disorder *JazzClub Dj set by Tommaso Carlà
Ore 21,30 Urban Cowboys, dalla tradizione western swing senza tralasciare contaminazioni jazz, country con Marco di Maggio,Riccardo Dellocchio,Matteo Giannetti
Piazza Giotto
Ore 19,30 LOVE! on air #RadioMugello @Disorder *JazzClub dj set by LuCaVee
Ore 21,30 Massimo Giuntini e Luca Busatti the open show
Ore 22,00 Bandabardò in tour
Nel 2018 la Bandabardò compie 25 anni di musica insieme. Quale posto migliore per festeggiare del palco!
La Bandabardò può chiamarsi a buon diritto una delle live band più vitali d’Italia. I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa.
Posto unico in piedi 15 € + d.p.
riduzione in prevendita 12 € + d.p.
Con oltre 1000 concerti e venticinque anni di attività la Bandabardò può chiamarsi a buon diritto una delle live band più vitali d’Italia. I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa. Nati l’8 marzo del 1993, fin dall’inizio arrangiano la loro musica, trovando la chiave giusta per il successo con un’allegria e un’energia estremamente contagiose. Dal primo disco “Il Circo Mangione”, valso un Premio Ciampi e un grande successo, la Bandabardò ha fatto molta strada e moltissimi concerti in Italia e all’estero. Nel 1999 registrano il primo live “Barbaro Tour” e con i successivi “Mojito Football Club”, “Manifesto”, “Bondo! Bondo!” nel 2002 e “Tre passi avanti” del 2004, il gruppo si propone in tutta la sua ecletticità e versatilità raggiungendo i vertici delle classifiche italiane e portando la loro musica in Italia, Spagna, Francia e Svizzera. Nello stesso anno viene pubblicata l’autobiografia della Banda, scritta con Massimo Cotto e intitolata Vento in faccia, dall’omonima canzone. Seguono anni di concerti affollatissimi e un riconoscimento sempre maggiore anche all’estero. L’apertura l’energia e la curiosità del gruppo lo hanno portato a collaborare con numerosi artisti sia in studio che sul palco, fra gli altri, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Litfiba, Paola Turci, Marina Rei, Bobo Rondelli, Modena City Ramblers. Nel ventunesimo anno dalla nascita del gruppo, il 10 giugno 2014 esce il loro ultimo disco “L’ improbabile”. Nel 2017 La Banda si è aggiudicata il Premio Fabrizio De Andrè 2017 nella categoria “Quelli che cantano Fabrizio”.
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Orario
22 giugno 2018 21:30
Luogo
Piazza Giotto - Vicchio di Mugello (FI)
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Valencia Vanegas Juan Diego: Direttore, Piano
Gonzalez Moreno Eduardo: Basso
Rios Escobar Cristian Camilo: Trombone
Martínez Pardo Carlos Didier Andrés: Percussioni
Alzate Velez Magaly Alejandra: Cori e Percussioni
Lozano Santibañez Harlinson Humberto: Sax Soprano e Clarinetto
Ore 17,45 Corso Garibaldi presentazione del Libro di Bruno Becchi
“Studi sull’Ottocento e Novecento”
Ore 18,00 Apertura de “Il mercatino di Etnica”
Piazzetta di Levante
Ore 19,00 Apertura ristorante in Piazzetta di Levante
Ore 19,30 Etnic in Love! @Disorder *JazzClub dj set by Lorenzo Rossi
Ore 21,30 Overflow acoustic duo
Stefano Morozzi chitarra acustica e voce Andrea “Ciccio” Sciarra cajon, percussioni e cori
Piazza Giotto
Ore 19,30 LOVE! on air #RadioMugello @Disorder *JazzClub dj set by Emilio Bonini
Ore 21,00 Bandidas live percussion and street parade
Ore 21,30 Baro Drom Orkestar explosive and exciting group
Ore 22,30 Puerto Candelaria italian tour
Ore 23,45 REWOODSTOCK La XXV Festa in Piscina
I Puerto Candelaria sono la più innovativa, controversa e audace proposta musicale dalla Colombia degli ultimi decenni. Un’esplosione di suoni che attraversa i confini, va oltre gli schemi e traccia un suo percorso all’interno della scena musicale latino-americana, un immaginario reale dove non esiste solo la musica ma anche il teatro, la danza e l’umorismo con artisti che raccontano ironicamente, alle volte al limite del ridicolo, le assurdità della Colombia.
I Puerto Candelaria restando saldi alle loro tradizioni, ci raccontano dei loro viaggi, i porti visitati con la loro immaginaria nave chiamata “Candelaria”, dell’inesauribile ispirazione di Sargento Remolacha (“Sergente Beetroot” Juancho Valencia, regista e pianista della band), “salpato” 16 anni fa, senza alcuna intenzione di tornare.Hanno ottenuto record impensabili per la scena musicale indipendente, suonando in più di 80 città in tutto il mondo, dal Sud al Nord America, passando per l’Europa e persino dell’Asia, accumulando delle vendite straordinarie di dischi e esercitando una grossa influenza sulla nuova musica Colombiana.
I Puerto Candelaria hanno inventato e fuso tra loro ritmi contraddittori come la Cumbia Rebelde y Underground (Underground Rebel Cumbia) e il Colombian Style Jazz.
Le loro 5 produzioni discografiche tra cui un DVD dal vivo sono diventate un documento fondamentale per la musica e la cultura di questa generazione.
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Orario
23 giugno 2018 21:00
Luogo
Piazza Giotto - Vicchio di Mugello (FI)
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Dario Cecchini: band leader, sax baritono
Paolo Bini: tromba
Mirko Rubegni: tromba
Emiliano Bassi: tromba
Sergio Santelli: sax contralto
Tiziano Panchetti: sax contralto
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Yuri Romboli: sax tenore
Giacomo Bassi: sax baritono
Nicola Cipriani: sax baritono
Giordano Geroni: sousaphone
Francesco Bassi: rullante
Alessandro Suggelli: cassa
Daniele Bassi: percussioni
Luca Bassani: piatti
Ore 10,00 Apertura de “Il mercatino di Etnica”
Piazzetta di Levante
Ore 19,00 Apertura ristorante in Piazzetta di Levante
Ore 19,30 Etnic in Love! @Disorder *JazzClub dj set by Emilio Bonini
Ore 21,30 Overflow acoustic duo
Stefano Morozzi chitarra acustica e voce Andrea “Ciccio” Sciarra cajon, percussioni e cori
Piazza Giotto
Ore 11,00 Santa Messa Solenne animata dal Coro Parrocchiale & Funk Off
Ore 18,00 Santa Messa Animata dalle Bande Vicchio Folk Band e Bronnoysund Music Korp
Ore 18,45 Concerto della Vicchio Folk Band e della Bronnoysund Music Korp
Ore 19,30 LOVE! on air #RadioMugello @Disorder *JazzClub dj set by Tommaso Carlà
Ore 21,30 Funk Off “20th Birthday” special guest Karima e con la partecipazione della Bronnoysund Music Korp (Norvegia)
Ore 23,30 Estrazione della tradizionale Tombola di San Giovanni
Ore 24,00 Spettacolo Pirotecnico
I FUNK OFF celebrano nel 2018 i loro 20 anni di attività con un grande concerto che vedrà ospite la straordinaria voce di Karima e la collaborazione della band norvegese Bronnoysund Musikkorps e altri.
Dopo più di settecento concerti i FUNK OFF non solo sono stati la prima funky marchin’ band italiana, ma hanno letteralmente dato un senso nuovo alla parola Marchin’ Band in Italia. Hanno infatti legato a questa accezione un tipo di musica che unisce il groove della black music ad arrangiamenti di tipo jazzistico, ad uno stile e ad una melodia italiana, a movimenti e coreografie di grande impatto visivo ed emotivo. Sulla loro scia decine e decine di gruppi simili sono nati in Italia, ma la loro energia, la loro grinta, il loro affiatamento e l’originalità della loro musica, scritta e arrangiata da Dario Cecchini, fondatore e leader della band, sono uniche ed inimitabili.
Nati nell’inverno del 1998, dopo un’intensa attività live arrivano all’attenzione di Umbria Jazz. Voluti nel 2003 come ospiti in occasione del trentennale del festival, hanno colorato e riempito le strade di Perugia, approdando poi sul palco di un entusiasta James Brown. Da allora la band è stata sempre presente in tutte le altre edizioni del celebre festival perugino. I Funk Off in questi anni hanno collaborato con Paolo Fresu, David Liebman, Horacio “El Negro” Hernandez, Stefano Bollani, Gegè Telesforo, Maurizio Giammarco, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Gianluca Petrella, Antonello Salis, Bengi Benati, Crystal Whyte. Hanno inoltre suonato assieme a Zucchero sul palco dello Sugar Night 2000, hanno aperto cinque concerti del tour Il Quinto Mondo di Jovanotti. Fuori dall’Italia hanno suonato in Grecia, in Francia, in Portogallo, Turchia, negli Stati Uniti, in Australia, Spagna e Brasile. Hanno inoltre partecipato allo show di Renzo Arbore su RAI 1, Speciale per Me e sono saliti sul Palco di Sanremo con Alexia durante il 55° Festival della canzone italiana. Nel 2007 esce Jazz On, edito Blue Note. Nel 2008 sono stati band resident in due puntate di “SCALO 76” su RAI2. Nel 2010 per la My Favorite Records esce Una Banda Così album che vede la presenza di ospiti prestigiosi come Horacio “El Negro” Hernandez, Antonello Salis, Gianluca Petrella e Fabrizio Bosso. Sempre nel 2010 hanno partecipato alla trasmissione televisiva “Barbareschi Sciock” su La7 e hanno suonato al grande concerto del 1° Maggio a Roma di fronte a 500.000 persone in diretta su Rai 3 e RadioRai 2. Nel settembre 2010 è stata pubblicata, all’interno della collana Jazz Carish, la raccolta degli spartiti dei brani contenuti nel loro CD Una banda così.
Nel giugno 2011 sono stati l’unico gruppo italiano a partecipare al “BMW Jazz Festival” a San Paolo del Brasilee a settembre sono stati ospiti della trasmissione televisiva “Sostiene Bollani” su Rai3.
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Orario
24 giugno 2018 21:30
Luogo
Piazza Giotto - Vicchio di Mugello (FI)
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Dettagli
Peppe Servillo, voce
Mario Tronco, tastiere
Duilio Galioto, piano e tastiere
Peppe D’Argenzio, sax
Ferruccio Spinetti, contrabbasso
Mimì Ciaramella, batteria
A distanza di 15 anni dal loro ultimo album di inediti “Poco Mossi gli altri Bacini”, risalente al lontano 2003, gli Avion Travel tornano con “Privé”, un disco fedele allo spirito di produzione indipendente e alle atmosfere della trilogia composta da “Bellosguardo”, “Opplà”, “Finalmente Fiori” e realizzato dopo aver ricostruito lo staff operativo dei loro inizi, con Mario Tronco nel ruolo di produttore artistico e supervisore, oltre che di arrangiatore e musicista.
Primo settore numerato 25/23 € + d.p.
Secondo settore numerato 20 € + d.p.
Dal 2003 ad oggi naturalmente gli Avion Travel non hanno abbandonato la loro attività, grazie alle molte pubblicazioni, omaggi, cover, riedizioni e vari tour con formazioni diverse e ridotte, tra cui ricordiamo Danson Metropoli-Canzoni di Paolo Conte (disco d’oro nel 2007) e Nino Rota, l’Amico Magico, album e tour di successo nei teatri; ognuno dei componenti della band, inoltre, in questo lasso di tempo si è dedicato a diversi progetti, tutti di grande valore artistico.
Gli Avion Travel si sono ricongiunti in formazione originale per quello che è stato il Retour nel 2014, poi protrattosi fino agli inizi del 2017; tre anni in cui la band è stata protagonista di più di 100 concerti, riscoprendo l’intesa e l’affiatamento, ma soprattutto ritrovando un pubblico sempre affezionato e in attesa di nuova musica.
Nell’estate del 2017 dopo la scomparsa di Fausto Mesolella e un periodo di esitazioni e riflessioni, il tour è ripreso in quintetto con la new entry di Duilio Galioto alle tastiere.
Privé è stato realizzato allo StudioSette, luogo creativo gestito da un gruppo di amici musicisti ove gli Avion Travel hanno spesso provato, con il contributo del fonico, produttore e musicista Angelo Elle, molto vicino alla band.
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Orario
29 giugno 2018 21:30
Luogo
Teatro Romano Fiesole (FI)
luglio
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Henry Hey: tastiere
Chris McQueen: chitarra
Jason “JT” Thomas: batteria
Kevin Scott: basso
I Forq sono un gruppo strumentale con un suono dinamico e un debole per l’esplorazione sonora. Il gruppo è composto da improvvisatori di livello mondiale, ma sono le loro canzoni a lasciare il segno più duratura. Il loro ultimo progetto e terzo album è Thrēq rilasciato alla fine del 2017. Il Fondatori del gruppo sono stati Henry Hey e Michael League. Oggi nel gruppo sono entrati il chitarrista Chris McQueen, il batterista Jason “JT” Thomas e il bassista Kevin Scott. Hanno fatto tournée negli Stati Uniti e in Europa e si sono esibiti in festival internazionali tra cui il North Sea Jazz festival e il GroundUP Festival di Miami Beach. I componenti dei Forq hanno nel loro curriculum collaborazioni di altissimo livello internazionale.
Ingresso: Posto unico 15/12 € + d.p.
Il fondatore dei Forq, il tastierista Henry Hey, è un affermato compositore, arrangiatore, produttore, direttore musicale e autore di canzoni. Ha prestato la sua voce personale a molte band. Henry ha registrato e suonato regolarmente con Donny McCaslin, Theo Bleckmann, Jeff ‘Tain’ Watts e Seamus Blake. Il suo lavoro musicale lo vede impegnato in progetti creativi fuori dal jazz. Recentemente ha lavorato come orchestratore con David Bowie, come arrangiatore e direttore musicale per il pezzo teatrale di David Lazarus (NYC / London). Henry è stato il direttore musicale di George Michael, lavorando a stretto contatto con George e il leggendario produttore Phil Ramone nella creazione dell’acclamato album Symphonica. Ha diretto l’orchestra e la band in tour per le arene di tutta Europa. È stato anche il direttore musicale del Great American Songbook di Rod Stewart.
Il chitarrista Chris McQueen è un produttore, compositore, arrangiatore e artista discografico. È membro fondatore degli Snarky Puppy e di un duo di chitarre acustiche con Austinite Matt Read. Tra gli altri gruppi in cui è presente ci sono: Bokanté, Lizz Wright, Banda Magda, Lucy Woodward e Alejandro Escovedo. Recentemente ha suonato la chitarra solista in Lazarus di David Bowie al New York Theatre Workshop e The Rocky Horror Show al Dallas Theater Center. Ha anche progettato e realizzato Guitar Note Atlas, un’app per iPhone e iPad per aiutare gli studenti di chitarra ad imparare la tastiera.
Il batterista Jason Thomas (aka JT) è un produttore, scrittore e cantante. Cresciuto in una famiglia musicale, JT ha iniziato a suonare la batteria all’età di tre anni. Ha lavorato con Fred Hammond, Roy Hargrove (RH Factor), Les McCann, Marcus Miller, Tommy Sims, CeCe Winans, Daystar TV, Mark Lettieri, Snarky Puppy e Phillip Phillips.
Il bassista Kevin Scott è stato un punto riferimento della scena musicale di Atlanta per oltre un decennio. Sia che si esibiscano dal vivo o in studio, come leader o sideman, la sua conoscenza musicale e lo spirito creativo lo hanno reso un primo invito in molti ambienti, dal jazz al funk, all’hip-hop e al metal. Ha fatto tournée e registrato con artisti come Jimmy Herring, Donny McCaslin, Wayne Krantz, Akon, Monica, Wale, Col. Bruce Hampton, Ruby Velle & the Soulphonics e Russell Gunn. Quando non è in tour, Kevin è l’ospite della famigerata jam session di martedì notte senza barriere di Atlanta, che è diventata una destinazione per alcuni dei migliori musicisti del mondo.
Il risultato è un “a rare bland soulful pocket and blazing technical proficiency” (On Stage Review).
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Orario
3 luglio 2018 21:30
Luogo
Giardino del Torrione di S.Brigida - Empoli (FI)
via delle mura 7, empoli
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Alle ore 18.30 nella zona terrazza/bar del Teatro Romano di Fiesole si svolgerà l’incontro con Gianni Maroccolo, Andrea Chimenti e Antonio Aiazzi. L’intera giornata sarà ripresa per un docu-film per un doppio dvd su “Nulla è andato perso”che uscirà in autunno per l’etichetta fiorentina Contempo Records.
Coordina l’incontro Bruno Casini (ingresso libero)
Ore 21:30
“Nulla è andato perso” è il concerto concepito da Gianni Maroccolo per portare sul palcoscenico l’album “vdb23 / nulla è andato perso” da lui realizzato con Claudio Rocchi e pubblicato dopo la scomparsa del grande musicista e amico.
Posto numerato 18/16 € + d.p.
In origine, lo spettacolo è andato in scena nella prima metà del 2016, raccogliendo unanimi e sinceri consensi di critica e di pubblico. Nell’arco di ventitré date ha coperto quasi tutta la penisola, affiatando il gruppo costituitosi appositamente attorno al progetto: oltre a Gianni Maroccolo (basso, synth) che si sposta dalle retrovie al centro del palco, Andrea Chimenti (voce, pianoforte, chitarra), Antonio Aiazzi (tastiere, fisarmonica), Beppe Brotto (sitar, esraj, chitarre), Simone Filippi (batteria e percussioni). Oltre a loro, numerosissimi ospiti di rilievo hanno arricchito diversi concerti: Alessandra Celletti, Cristiano Godano, Francesco Magnelli, Ghigo Renzulli, Ginevra Di Marco, Vittorio Cosma e molti altri.
nulla è andato perso è stato replicato alcune volte nel 2017, dopo la pubblicazione dell’omonimo triplo LP dal vivo da parte di Contempo Records. L’album è stato dichiarato migliore disco del 2017 dalla rivista Classic Rock.
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Orario
4 luglio 2018 21:30
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Anna Lauvergnac: voce
Claus Raible: piano
Giorgos Antoniou: contrabbasso
Steve Brown: batteria
Anna Lauvergnac è stata definita dalla stampa internazionale una delle voci più intense e affascinanti della scena europea contemporanea. Triestina di nascita, cittadina del mondo per vocazione e protégée di Sheila Jordan, si è fatta conoscere a livello internazionale nel decennio in cui è stata la cantante della più importante delle grandi formazioni europee: la Vienna Art Orchestra.
Ingresso: Posto unico € 10/7 + d.p.
Una collaborazione intensa, -tournée europee e mondiali, la registrazione di dieci CD – che non le ha però impedito di sviluppare parallelamente progetti importanti tra cui un trio con uno dei padri del Jazz Europeo, Fritz Pauer, e un programma in duo con uno dei pianisti europei più importanti della sua generazione: Bojan Z. Negli stessi anni ha portato avanti numerosi progetti a suo nome ed ha fatto varie tournée c registrato con il Till Martin Quartet e il trio della pianista Julia Huelsmann. Dopo un primo CD a suo nome registrato tra New York Vienna e Monaco con alcuni dei più interessanti musicisti di entrambi i continenti (Andy Bey, Peter Bernstein,Wofgang Puschnig,Alegre Correa…) nel 2010 ha dato vita a alla suo gruppo Pan-Europeo con cui ha registrato due album entrambi candidati al Premio della Critica Tedesca che hanno vito con il secondo (“Coming Back Home”) Anche il suo più recente progetto discografico -un intensissimo album in duo con Claus Raible- ha ricevuto la Nomination per il Premio della critica tedesca, stabilendo un vero record.
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Orario
5 luglio 2018 21:30
Luogo
Villa Masini, Montevarchi (AR)
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Roberto Gatto: batteria
Alfonso Santimone: piano, fender rhodes
Pierpaolo Ranieri: basso elettrico
“Una formazione veramente speciale. Ha colpito soprattutto la caratura dell’improvvisazione (a ben vedere quanto è difficile oggi ascoltarne di autentica); una concentrata ricerca di vari gradi di tensione e di diversi mood è stata espressa istantaneamente dai tre, tutti bravissimi: oltre al leader, Alfonso Santimone alle tastiere e Pierpaolo Ranieri al basso elettrico, tutti anche abili manovratori di effetti elettronici.
Posto Unico 15/13 € + d.p.
Situazioni puntillistiche o rumoristiche sono cresciute gradualmente per sfociare nei temi di vari autori, esposti mai pedissequamente ma in modo obliquo e armonicamente deformato” Libero Farnè, Allaboutjazz.com, 2013 Nel corso di una lunga e fortunata carriera che lo ha portato al vertice del jazz Italiano, del quale è uno dei musicisti più rappresentativi, Roberto Gatto ha iniziato a spostarsi dal ruolo di sideman di lusso a quello di leader, creando una serie di gruppi che, c’era da aspettarselo, hanno raccolto sempre un immediato successo. Senza smettere di arricchire un curriculum di collaborazioni nel quale spiccano i nomi di Johnny Griffin, George Coleman, Curtis Fuller, Joe Zawinul, Pat Metheny, oltre che i principali musicisti Italiani, ora Roberto vive fra Roma e New York e coltiva innanzitutto la propria musica. Dopo una serie di situazioni più legate alla tradizione jazzistica (come gli omaggi in quintetto a Miles Davis e Shelly Manne), si rivolge ora a esplorare nuove sonorità, richiamando alla memoria un suo altro recente progetto che ripercorreva il repertorio del progressive rock. Senza dimenticare il legame con la tradizione, questo trio si muove all’insegna della sperimentazione legata alle nuove sonorità e conduce il pubblico nel mondo dell’elettronica e dell’improvvisazione, dando vita ad una performance multiforme. Momenti di grande energia e groove si alternano a momenti di alto lirismo e sonorità progressive.
Il suono del trio è connotato dal piano Fender, dai synth analogici, dai loops, dall’utilizzo di live electronics da parte di tutti e tre. Roberto Gatto ha dato a questo gruppo il nome di “trio perfetto”, a indicare la formazione in cui attualmente si trova più a suo agio e che gli permette di suonare tutta la musica in assoluta libertà. I compagni di palco del leader batterista sono il pianista e tastierista Alfonso Santimone, uno dei più intraprendenti e creativi musicisti in attività, e Pierpaolo Ranieri al basso elettrico, un giovane straordinario strumentista attento conoscitore delle nuove tendenze
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Orario
5 luglio 2018 21:30
Luogo
Rivellino, Piombino (LI)
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Charles Lloyd: sassofono
Bill Frisell: chitarra
Reuben Rogers: basso
Eric Harland: batteria
Charles Lloyd è uno dei pochi grandi jazzisti storici viventi, una figura mitica della scena musicale della West Coast americana. Sassofonista dal timbro personalissimo, porta la sua espressività ad un livello spirituale come nessun altro nella storia del jazz dopo Coltrane.
Primo settore numerato 25/23 € +d.p.
Secondo settore numerato 20/18 € +d.p.
Nel suo vocabolario entrano flauti e strumenti insoliti, e il linguaggio si pone come crocevia tra un jazz libero dalle strutture armoniche tradizionali e il retaggio bop. Charles conosce notevole fama negli anni ’60: prima con Chico Hamilton, poi nel sestetto di Cannonball Adderley. Nel 1966 si mette alla guida di un quartetto (con Keith Jarrett, Cecil McBee e Jack DeJohnette) che lo impone definitivamente: la miscela di pop, free e world music sfonda ben al di là del mondo del jazz (dal vivo la band condivide il palco con Jimi Hendrix, Janis Joplin, i Cream, i Grateful Dead). Nel 1970, Lloyd si ritira dalle scene jazzistiche. Per un decennio le sue apparizioni sono rare e concentrate nel mondo del rock: lo si può sentire coi Doors, i Canned Heat e i Beach Boys. Poi la rinascita, negli anni ‘80, a fianco di Petrucciani, che lo spinge nuovamente verso il jazz. Lloyd vive una seconda giovinezza musicale: nelle sue performances si percepisce una vibrazione che pare l’eco della spiritualità coltraniana, all’interno di un jazz dalla matrice vigorosa e dallo slancio solistico decisamente anticonformista.
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9 luglio 2018 21:30
Luogo
Piazza Farinata degli Uberti - Empoli
piazza farinata degli uberti, empoli
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Stefano Bollani, dopo il grande successo di Carioca del 2007, torna al suo grande amore per le sonorità brasiliane con QUE BOM, disco e tour dall’estate 2018.Ma se Carioca rileggeva grandi temi brasiliani, QUE BOM, realizzato interamente nel cuore pulsante di Rio, è composto quasi interamente da brani inediti e originali di Bollani, che così racconta la genesi di questo nuovo, atteso progetto: “Avevo voglia di farmi circondare dalle percussioni perché il pianoforte fa parte della loro stessa tribù. Sono da sempre innamorato della musica brasiliana, che utilizza l’armonia del jazz sposandola con ritmi di origine africana. Quelli di Que Bom sono brani che ho scritto un po’ ovunque nel mondo, ma che guardano a quel sincretismo, al suono avvolgente delle percussioni brasiliane, a quella vitalità ed energia uniche”.
Ingresso: posti numerati
1° settore 35,00 + dp
2° settore 25,00 + dp
Accanto a lui in tour grandi rappresentanti della musica brasiliana come Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria e Armando Marçal alle percussioni. Artisti molto amati da Bollani, che avevano già preso parte al progetto di Carioca e che qui sono in compagnia di un altro percussionista , il giovane e talentuosissimo Thiago da Serrinha.
Il disco QUE BOM si avvale anche della collaborazione di ospiti di pregio che hanno firmato alcuni brani. In primis Caetano Veloso – “la voce più straordinaria ed emozionante che ci sia” secondo Bollani – che interpreta in italiano ben due brani, uno suo dal titolo “Michelangelo Antonioni” e un inedito di Bollani “La nebbia a Napoli”. Un altro grande ospite, João Bosco – “energia pura che mi incanta sin da quando ero ragazzino” dichiara Bollani – canta la sua “Nação” e arricchiscono i suoni di QUE BOM altri due meravigliosi artisti brasiliani che hanno voluto partecipare al progetto: Hamilton de Holanda al mandolino, vecchia conoscenza di Bollani con cui ha inciso più di un progetto e un nuovo importante amico che invece suona con Stefano per la prima volta: Jaques Morelenbaum al violoncello.
Il legame tra Stefano Bollani e il Brasile è profondo e prezioso. Del 2007 è il grande successo dell’album e tour Carioca – che vendette più di 70.000 copie. Sempre nel 2007 il pianoforte a coda di Bollani suonò nel mezzo della favela di Pereira de Silva per un concerto evento di risonanza mondiale. Prima di lui era entrato a suonare il piano in una favela solo Antonio Carlos Jobim.
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10 luglio 2018 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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A tre anni di distanza dal celebrato “Come i Carnevali”, seguito dal tributo a Piero Ciampi uscito lo scorso anno, il cantautore livornese Bobo Rondelli tona con il nuovo album in studio dal nome “Anime Storte”, uscito ad ottobre 2017 sulla label The Cage con distribuzione Sony Music Italy.
Posto Numerato 18 € – ridotto prevendita 13 € + d.p.
Roberto Rondelli, cantautore, poeta, attore e performer, nasce il 18 marzo 1963 a Livorno, città che ispira da sempre la sua carriera artistica. Fin dagli inizi si cimenta nelle cover band dando vita al trio Les Bijoux, per poi formare gli Ottavo Padiglione (reparto di psichiatria dell’ospedale civile di Livorno), band che riscuote un discreto successo anche al di fuori della Toscana soprattutto grazie ai testi di Rondelli, introspettivi ed ironici, specchio di una cultura, quella toscana, che racchiude un modo di essere, cinico e spassionato. Il risultato è il singolo intitolato Ho Picchiato La Testa, prodotto da Pirelli, che impazza nelle radio e vende ben 30.000 copie. La vita artistica degli Ottavo Padiglione prosegue con una serie di dischi pubblicati da major fino al 1999-2000, quando la band si scioglie e Bobo inizia la sua carriera solista. Nel 2001, infatti, viene pubblicato Figli del nulla, un disco che esprime tutta la personalità di Bobo, seguito un anno dopo da Disperati intellettuali ubriaconi, prodotto e arrangiato da Stefano Bollani. Per la critica specializzata si tratta di un autentico successo. Molti giornali, fra i quali Il Corriere della Sera e La Repubblica, ne parlano con toni lodevoli ed è così che Bobo Rondelli vince, nel 2001, il Premio Ciampi per il miglior arrangiamento.
Negli anni successivi esce un best of degli Ottavo Padiglione e si dà alle colonne sonore di film quali Sud Side Stori di Roberta Torre di cui è il protagonista, e Andata e Ritorno di Alessandro Paci.
Seguirà un periodo di silenzio terminato nel 2009, anno della pubblicazione di Per Amor Del Cielo prodotto da Filippo Gatti, album che contiene nove brani caratterizzati dall’intimismo di una persona che ha fatto della riflessione uno stile di vita.
Nel 2015 esce il disco “Come i Carnevali” per Picicca dischi e seguirà un lungo e continuo tour in italia e all’estero. Il labronico Bobo Rondelli cavalca l’onda del suo momento magico, che lo ha da poco portato ad esibirsi nella Grande Mela e in un’applauditissima performance sul palco del Premio Tenco, annuncia l’uscita di un album tributo a Piero Ciampi. Coronamento di una serie di spettacoli che Bobo sta portando a giro da un po’ di tempo dal nome “Ciampi ve lo faccio vedere io”, il giorno 19 dicembre questo nuovo lavoro uscirà come allegato al quotidiano il Tirreno e vedrà ufficialmente la luce a inizio 2016. Il disco è stato registrato live il 19 novembre scorso presso il Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno all’interno del Premio Ciampi Città di Livorno 2015
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13 luglio 2018 21:30
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Marialy Pacheco: pianoforte
Joo Kraus: tromba
I critici jazz dicono: “Suona musica classica, ama il blues, Monk e Ellington ed è swings come il diavolo!” Marialy Pacheco suona in modo sorprendente. Nella sua musica ci sono Cuba e i Caraibi ma chi si aspetta un gusto di salsa si sbaglia. Marialy Pacheco ha uno stile percussivo che richiama subito alla mente Keith Jarrett e le linee melodiose di Oscar Peterson.
Posto Numerato € 15/13 + d.p
Pianista affascinante e sorprendente, passa dal percussivo allo swing con una delicatezza del tocco che crea profondità e piacere frizzante allo stesso tempo.
Non stupisce che sia stata la prima donna a vincere il prestigioso Montreaux Jazz Piano Competition e la prima pianista jazz del mondo ad essere nominata ufficialmente “Bösendorfer Artist”. I suoi concerti sono concepiti intorno alle sue stesse composizioni e ad arrangiamenti di opere di compositori cubani come Eliseo Grenet e Ernesto Lecuona.
Ha conosciuto il trombettista Joo Kraus per caso. Lui viene da un altro universo jazz: funkjazz e musica da club. A 19 anni ha vinto il primo premio alla German National Competition “Jugend Musiziert” e nei primi anni Novanta ha fondato il famoso duo hip-hop “Tab Two” con il bassista Helmuth Hattler. L’utilizzo degli effetti programmati con il computer è stata una svolta in quegli anni, in particolar modo per il jazz.
Joo Kraus ha prodotto, tra gli altri, un album a L’Avana ispirato ai ritmi cubani dal titolo “Sueño” e ha arrangiato dei brani di Michael Jackson in chiave jazz come sofisticato omaggio al re del Pop. Ha ricevuto il premio Echo Jazz come miglior trombettista nel 2013 e il suo sesto German Jazz Award per l’album in solo “Public Jazz Lounge”.
Marialy Pacheco e Joo Kraus, un incontro musicale con esplosione e implosione allo stesso tempo: introverso – giocoso, espressivo – brillante.
Dalle parole di Marialy: “Questa combinazione unica crea un suono nuovo e fresco, il risultato della miscela fra musica tradizionale cubana, ritmi afro-cubani, jazz contemporaneo e sonorità dei migliori club d’Europa.”
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Orario
14 luglio 2018 21:30
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Simphiwe Dana: voce
Themba Mokoena: chitarra
Tebogo Patience Sedumedi: basso
Thandi Ntuli: tastiere
Nozipho Mnguni: batteria
Nontobeko Luzipo: voce
Mercy Meruti: voce
Simphiwe Dana è una delle cantanti Xhosa più espressive, conosciuta in tutto il mondo per la sua affascinante abilità vocale. Cresciuta nella zona rurale dell’Eastern Cape, Sud Africa, è acclamata da molti come la nuova Miriam Makeba. Definisce il suo stile come “Modern African Soul”. I testi delle sue canzoni contengono l’importanza della tradizione, la lotta per la propria affermazione e per la libertà, soprattutto femminile. Da sempre sostenitrice dell’uguaglianza e della dignità del popolo africano è una fonte d’ispirazione per le nuove generazioni.
Posto Unico: 14,30/16,50 € + d.p
Nonostante la giovane età, Simphiwe è promotrice di nuove politiche per lo sviluppo del proprio paese ed è già stata l’ispirazione per un gruppo di giovani attivisti africani che puntano ad accendere, attraverso l’arte, una luce di speranza su un continente a lungo sfruttato.
Con il suo album di debutto Zandisile, uscito nel 2004, si afferma nel mercato discografico sudafricano, mentre il suo secondo lavoro discografico, The One Love Movement on the Bantu Biko Street, viene premiato con quattro South Aftrican Music Award. Nel 2010 il suo Kulture Noir, grazie anche al successo dei tour legati ai precedenti album, entra in prima posizione nella German World Music Charts e in terza posizione nelle classifiche europee.
Nel 2014 rientra nelle classifiche con Firebrand, il suo quarto album. La sua musica entra nei programmi di università prestigiose come la Oxford University in Inghilterra e di altre istituzioni accademiche.
Nel 2015 viene proclamata prima Ambasciatrice Africana per Amnesty International, ma è anche coordinatrice dell’African Unions (AU) Africa re imagined Creative Hub (ARCH) e ambasciatrice del Primestars 2015 STEP UP 2 A START UP, programma su base nazionale che insegna agli studenti delle scuole superiori come diventare imprenditori di successo.
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Orario
15 luglio 2018 21:30 - 23:40
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Omer Avital: contrabbasso
Eden Ladin: pianoforte
Asaf Yuria: sassofono soprano e tenore
Alexander Levin: sassofono tenore
Ofri Nehemya: batteria
Qantar è il quintetto di Omer Avital nato nel 2016. Fin dalla sua formazione, le improvvisazioni che i musicisti creano sulle composizioni di Avital si uniscono in modo sbalorditivo alla sua musica con un’incredibile coesione. Il legame che li tiene insieme va al di là delle note, nasce dall’incrociarsi delle loro carriere e dalla comune origine israeliana. La loro storia personale, il legame e l’amicizia penetrano nella loro musica e si fondono con la capacità di Avital di unire vocabolari ritmici e armonici jazz a un’attitudine polifonica e a un multilinguismo musicale.
La critica musicale internazionale lo ha definito come un musicista straordinario. Omer Avital è uno dei più entusiasmanti musicisti della scena jazz mondiale degli ultimi venti anni. Compositore lungimirante, musicista virtuoso e incredibilmente creativo, guida un ensemble difficilmente etichettabile in un unico genere che oltrepassa i confini dell’espressività jazz e offre a chi lo ascolta swing e spiritualità in eguale misura.
Le sue composizioni spaziano fra funky, sonorità mediorientali, arrangiamenti per orchestra e jazz. Con il suo ultimo lavoro “Suite of the East”, Omer ha trasformato la sua sensibilità nel jazz tradizionale in una performance musicale ispirata al Medio Oriente e al Nord Africa.
Nato in Israele e trasferito a New York, negli anni ’90 si è guadagnato un posto di rilievo fra i più prestigiosi musicisti della scena jazz newyorkese e il ruolo di principale artista israeliano della sua generazione. Da sempre è il tipo di artista in continua ricerca di nuove fonti di energia, che lavora instancabilmente per espandere le sue capacità, le sue ispirazioni. Dal bebop di Charlie Parker alla musica classica europea, alla musica folk e classica araba alle radici israeliane, nella sua carriera la sua personalità artistica si è caratterizzata come una fusione di varie culture e di varie ispirazioni, arrivando ad un suono inconfondibile e originale, un dialogo musicale coinvolgente e senza precedenti.
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Orario
15 luglio 2018 21:30
Luogo
Piazza Liberazione, Terranuova Br.ni (AR)
Piazza Liberazione, Terranuova Bracciolini, Arezzo
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Dave Holland: basso
Zakir Hussain: tabla
Chris Potter: sax
Dave Holland (basso), Zakir Hussain (tabla), Chris Potter (sax). Un trio formidabile che vanta uno dei più importanti bassisti della storia del jazz, un mitico maestro indiano di tablas riconosciuto a livello internazionale, uno dei sassofonisti più ammirati al mondo.
Posto Unico 18/15 euro +d.p.
Dave Holland, uno degli ultimi mostri sacri del jazz, ha da poco superato i cinquant’anni di carriera. Maestro assoluto, bassista di Miles Davis in dischi basilari come “In a silent way” e “Bitches Brew”, Holland ha suonato con tutti i big ed è senza dubbio una stella del firmamento jazz mondiale. Ritornato fin dai primi anni Settanta alle atmosfere acustiche, ha mostrato grandi doti di leader, conquistando svariate volte il Grammy con il suo Dave Holland Quintet e il titolo di NEA Jazz Master (2017).
Zakir Hussain, figlio dell’intramontabile leggenda della tabla Ustad Allarakha Khan, è oggi ritenuto un fenomeno nel campo delle percussioni. Geniale virtuoso di tabla (tamburo indiano consistente in una cassa di legno o terracotta sulla quale è tesa una pelle che permette di creare svariate sfumature sonore), offre al pubblico spettacoli brillanti ed entusiasmanti che hanno fatto di lui una sorta di tesoro nazionale indiano e gli hanno fatto guadagnare una fama internazionale. Le sue interpretazioni, caratterizzate da una straordinaria intuizione per l’improvvisazione, sono il risultato di anni di studio e duro lavoro. Fra le sue collaborazioni, artisti del calibro di John McLaughlin, Van Morrison, Jack Bruce, Tito Puente, Pharoah Sanders, Billy Cobham e molti altri.
Chris Potter è uno dei più tecnici e potenti sassofonisti in circolazione. Oltre alla sua fama di richiestissimo side man, egli è anche leader di importanti progetti. Down Beat l’ha definito “uno dei più studiati (e copiati) sassofonisti del pianeta”. Potente improvvisatore e il più giovane musicista ad aver vinto il Denmark’s Jazzpar Prize, ha inciso 15 album come leader e partecipato ad oltre cento. Il suo lavoro “In Vogue” è stato nominato al Grammy Award. Ha suonato e registrato con i migliori nomi del jazz mondiale, come Herbie Hancock, Dave Holland, John Scofield, the Mingus Big Band, Jim Hall, Paul Motian, Dave Douglas, Ray Brown and molti altri.
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Orario
16 luglio 2018 21:30
Luogo
Teatro Il Momento, Via del Giglio, 50053 Empoli FI
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Beppe Di Benedetto: trombone, euphonium
Gianluca Di Ienno: piano
Giulio Corini: contrabbasso
Michele Morari: batteria
Con questa nuova formazione il quartetto Beppe Di Benedetto presenta il suo nuovo progetto di musica originale “concePt and Stories”. La musica, interamente composta dal leader negli ultimi mesi del 2016, raccoglie tutte le sue esperienze, il confronto con le musiche del mondo, gli studi di nuovi linguaggi, il jazz europeo, americano ed italiano.
Beppe ha voluto accanto a se una ritmica in grado di recepire le suggestioni date dalla scrittura ma allo stesso tempo musicisti con una grande personalità da mettere al servizio della musica. Ha trovato in Gianluca Di Ienno al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Michele Morari alla batteria, i compagni ideali per questo scambio di energie. La musica espressa dai solisti prende cosi forma attraverso le suggestioni date dalla scrittura del leader mentre i momenti di improvvisazione sono caratterizzati da un grande interplay. Il materiale sonoro è tratto dalla tradizione e dalle suggestioni del jazz contemporaneo oltre che dalla grande personalità dei musicisti.
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Orario
17 luglio 2018 21:30
Luogo
Piazza Varchi - Montevarchi (AR)
piazza varchi, Montevarcvhi (AR)
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Camilla Battaglia e Costanza Alegiani: voci;
Mattia Feliciani e Simone Alessandrini: sax;
Giacomo Tantillo e Francesco Fratini: tromba;
Michele Fortunato: trombone;
Federico Zaltron: violino;
Manuel Magrini: pianoforte;
Massimo Imperatore: chitarra;
Enrico Smiderle: batteria;
Paolo Damiani: contrabbasso e direzione;
L’orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti (ONJGT) rappresenta un formidabile spaccato di giovani musicisti che si cimenteranno con un repertorio a cui hanno contribuito grandi voci della scena nazionale contemporanea. L’organico sarà diretto dal contrabbassista, violoncellista e compositore Paolo Damiani. La band comprende 11 talenti tra i migliori emersi in Italia negli ultimi anni e presenta un organico inusuale, che propone anche due voci femminili e un violino, oltre ai fiati e alla sezione ritmica. Si tratta di un ensemble di solisti che opera in un contesto poetico non tradizionale, ma legato alla policulturalità del jazz contemporaneo. Il progetto è sostenuto dal MIBACT
Grazie alla collaborazione nata fra Music Pool e Liceo Musicale Dante di Firenze, in apertura:
LICEO DANTE JAZZ ENSEMBLE
Anna Boso, voce
Viola Volpi, voce
Matteo Fagioli, sax
Alessandro Scerbo, trombone
Amedeo Verniani, contrabbasso
Riccardo Viciani, pianoforte
Dario Boschi, batteria
Francesco Toninelli, vibrafono
Paolo Damiani, che dirige e indirizza culturalmente l’ONJGT, è un musicista di grande progettualità, che ha sviluppato un linguaggio jazzistico originale ed europeo, distinguendosi per la capacità di far vivere l’estetica del jazz in contesti differenti da quelli tradizionali che, nell’ambito orchestrale, l’hanno visto protagonista sia nell’Italian Instabile orchestra che, come direttore, nell’Orchestre National De Jazz francese.
L’orchestra ha debuttato l’11 ottobre 2014 a Firenze, al Teatro Puccini: nella versione iniziale l’orchestra comprendeva 26 musicisti: in questo nuovo progetto della CASA DEL JAZZ si è deciso di ridurre l’organico a 11 musicisti tutti under 35, scelti tra i migliori tra quelli selezionati tre anni fa, ed integrato con tre neolaureati del Dipartimento jazz del Conservatorio S. Cecilia , diretto da Damiani.(La Casa del Jazz e il Conservatorio di Santa Cecilia hanno firmato il 31/3/2015 un protocollo d’intesa per realizzare insieme una serie di eventi sia concertistici che didattici )
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Orario
18 luglio 2018 21:30
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Antonio Onorato: chitarra
Gerald Cannon: contrabbasso
Mario De Paola: batteria
Il progetto Onorato/Cannon/De Paola getta un ponte tra Napoli e New York, tra la tradizione melodica mediterranea e partenopea e quella afroamericana. Il poliedrico chitarrista jazz e compositore Antonio Onorato, esponente di spicco di quella corrente musicale nata a Napoli, il “neapolitan power” , di cui fanno parte anche i vari Pino Daniele, James Senese, Tullio de Piscopo ecc., incontrerà in questo interessante progetto artistico l’eminente contrabbasso di Gerald Cannon, considerato l’erede naturale di Ron Carter e attuale membro della band del pianista Mc Coy Tyner, leggendario pianista di John Coltrane. I due jazzisti saranno supportati dal raffinato e potente drumming di Mario De Paola, attualmente uno dei migliori batteristi italiani.
Posto Unico 15/13 € + d.p.
Una carriera ventennale nel jazz e non solo, Antonio Onorato è stato uno dei pochi musicisti ad aver suonato sul palco del Blue Note di New York. Musicista eclettico, spazia dal jazz-rock alla world music fino alla composizione per orchestra con un particolare legame con l’America. Ventiquattro sono gli album pubblicati nella sua carriera. Nei suoi ultimi lavori si può notare la sua tendenza slegarsi sempre di più dai virtuosismi chitarristici e l’ispirazione alle melodie per chitarra con un legame con l’orchestra. In ogni modo rimane sempre vicino al circuito jazzistico che lo considera un vero guitar hero dallo stile ormai riconoscibilissimo.
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Orario
19 luglio 2018 21:30
Luogo
Rivellino, Piombino (LI)
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Massimo Martellotta: chitarre, lapsteel
Enrico Gabrielli: organi, pianoforte e fiati
Fabio Rondanini: batteria
Luca Cavina: basso elettrico
A dieci anni dal loro esordio Calibro 35 hanno pubblicato il sesto album in studio. “Decade”, uscito il 9 febbraio per la label milanese Record Kicks, più che una celebrazione è una time capsule, in cui la band ha inserito tutti gli elementi di cui si è composta la sua storia finora, per volgere lo sguardo in avanti. Una delle poche band indipendenti italiane ad aver costruito un percorso progressivo e duraturo in ambito internazionale, i Calibro – guidati dal vincitore di un Grammy Tommaso Colliva – hanno mosso passi in molti campi e declinato il proprio stile, ormai riconoscibilissimo, su diverse forme di espressione musicale: non solo dischi e moltissimi live, ma anche colonne sonore, produzioni tv, sonorizzazioni, library music, libri e spettacoli teatrali.
Posto Numerato 20 € – ridotto prevendita 15 € + d.p.
Per la prima volta su questo disco Calibro 35 hanno allargato anche alla fase di registrazione di un intero album la propria formazione ad una piccola orchestra composta da archi, fiati e percussioni: al fianco della classica band a quattro di Cavina, Gabrielli, Martellotta e Rondanini troviamo infatti gli Esecutori di Metallo su Carta, ensemble fondato dallo stesso Enrico Gabrielli con Sebastiano De Gennaro. Insieme a questo importante elemento di novità, troviamo – oltre alla strumentazione vintage a cui Calibro ci hanno progressivamente abituato come clavinet, farfisa, synth analogici, eko e chitarre fuzz – una serie di elementi nuovi come Dan Bau, Balafon e Waterphone.
Ne è venuta fuori una creatura strana e atemporale simile alle avanguardie architettoniche degli anni ’70 come SuperStudio e ArchiZoom, non a caso omaggiati nei titoli e nella copertina del disco. Movimenti che esploravano modi diversi di osservare la realtà per creare soluzioni alternative a problemi comuni, riuscendo ad esprimersi in un linguaggio unico e personale ma comunque comprensibile e POP. Dal punto di vista delle influenze musicali ritroviamo il crime-funk alla Calibro 35 perfezionato, esploso, espanso (“SuperStudio”), individuiamo le figure dei grandi compositori come Morricone (nella finale struggente “Travelers”), Bacalov e David Axelrod, affiancati alle influenze afrobeat e cosmic jazz: “Psycheground” suona come Tony Allen impegnato a scrivere la colonna sonora di una produzione vintage hollywoodiana, mentre Sun Ra si nasconde tra le pieghe ipnotiche di “Modo”.
Anche grazie alla compagine allargata che ha costretto la band a confrontarsi con nuovi metodi compositivi, con “Decade” Calibro 35 si giocano definitivamente e ad armi pari la partita tra le grandi realtà mondiali di musica strumentale, band aperte a influenze musicali di ogni latitudine, impegnate in una sperimentazione godibile, espressiva e appassionata. I riferimenti spaziano da quelli di collettivi più affini per identità come Jaga Jazzist e Budos Band (“Pragma”) ad artisti della nuova scena di jazz e hip hop alternativo come Makaya McCraven, Yussef Kamaal e Oddisee (“Modulor”). Dopo essere stati campionati da Jay-Z e Dr. Dre, aver condiviso il palco con artisti come Muse, Sharon Jones, Sun Ra Arkestra e Thundercat, aver dato nuova vita a un importante filone di genere della tradizione musicale italiana ed esplorato lo spazio, i Calibro si aprono definitivamente a una contemporaneità che non ha barriere geografiche, grazie a un istinto artistico che
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Orario
20 luglio 2018 21:30
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Claudia Tellini: voce
Nicola Vernuccio: contrabbasso
Nicola Vernuccio e Claudia Tellini collaborano stabilmente in diversi progetti da circa sette anni. Il duo parte da una ricerca sul repertorio che somiglia a una lunga tessitura, di frammenti: operetta, musical, standards del jazz di sempre, gioielli delle tradizioni africane e mediterranee. L’improvvisazione e il canto, praticati con la semplicità del vero e leggerezza. Un lavoro aperto, in corso, anzi un viaggio vero e proprio, alla ricerca di stazioni, da scoprire con la curiosità e la poesia di una coppia affiatata e collaudata. Ogni tappa, e ogni itinerario, un’emozione che ripete e si reinventa. Insieme.
Ingresso libero
Claudia Tellini – Voce dalle ricche sfumature soul e blues, già solista nell’ensemble Jubilee Shouters, con il quale ha partecipato al Festival di Sanremo, ed inciso il CD ‘Black and Blue’, ed ha successivamente dato voce a Bess nella suite tratta dal Porgy & Bess di G.Gershwin, per opera di Mauro Grossi; soprano solista, sempre diretta da Grossi nella suite Sacred Concert di Duke Ellington; si muove con entusiasmo e successo nei luoghi del jazz toscano; nel 2002 incide un primo CD a suo nome, in quintetto (con M. Avanzini, L. Pieri, N. Vernuccio, C. Marchese) con unanime consenso della critica. Un secondo esce nel 2006 per la MinRecords con ‘Diverse Voci’ con Michela Lombardi, Vernuccio e Nino Pellegrini. Nel 2012 è in uscita il lavoro Eden, con e di Mauro Grossi. Fa parte del quartetto Swincanto con repertorio vario dal folk al jazz manouche alla musica italiana.E’ leader del quintetto Steveland, un lungo lavoro sulla musica del primo Stenie Wonder; di questo gruppo è in uscita il vinile nel 2012 per Minrecords. Ha collaborato con Maurizio Geri al cd Ancora Un ballo(2006). Dal 2017 fa parte del gruppo Area Open Project, che prosegue l’esperienza degli AREA. Si è occasionalmente esibita con: Sunrise Jazz Orch., Duke Of Abruzzi Orch., John Betsch, M. Tamburini, S. Bollani, Rasul Siddik. A. Tavolazzi, Philippe Catherine, Mattihas Schubert, André Minvielle.
Nicola Vernuccio Attivissimo contrabbassista jazz e didatta da oltre 30 anni, ha partecipato alla registrazione di moltissimi dischi; la sua forte personalità ed il suo spirito avanguardistico spingono la sua carriera in molte direzioni: dalla nascita del C.A.M. di Firenze, alle tournées europee, toccando il balletto, la musica classica, il teatro, la musica contemporanea, improvvisata, etnica e popolare. Ha fondato il Jazzartrio con Mattihas Schubert e Stefano Bambini (‘From Time To Time’ Splasch’ records), negli anni 70 e 80 ha suonato in tantissimi gruppi d’avanguardia e di rottura oltre che con l’orchestra del C.A.M. diretta da Bruno Tommaso, gruppi di musica popolare, classica e kletzmer; si ricordano i gruppi Vernuccio-Cordovani Sextet, con Fabio Morgera, Cartacanta, Dadaida, Hot Eight, Art of Alley, Lares, Massimo Ciolli quart., Mirko Guerrini quint., Strani Itineranti, Claudia Tellini Quintet, Maurizio Geri Swingtet, Luca di Volo, e più recentemente Jacopo Martini, Jazzcoop ( la musica di Charlie Haden). Ha diretto per alcuni anni la Sunrise Jazz Orchestra di Campi Bisenzio. Ha accompagnato musicisti fra i più grandi nomi del jazz americano ed europeo (M.Schubert, Chet Baker, L. Konitz, Jeanne Lee, Tristan Honsinger, J.Betsch, L. Flores, M. Urbani, F. Sisti, F. Morgera, R. Migliardi, M. Tamburini, M. Grossi, S. Bollani, F. Puglisi, M. Avanzini e molti altri).
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Orario
20 luglio 2018 21:30
Luogo
Giardino del Museo Archeologico, Montelupo Fiorentino (FI)
Museo Archeologico e Ambrogiana, montelupo, fi
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Vincitore di quattro Grammy, è considerato una leggenda del jazz contemporaneo. Quarantacinque anni dopo il suo album di debutto, Stanley Clarke dimostra di essere ancora un bassista ineguagliabile. Compositore, performer, musicista, è stato il primo bassista ad esibirsi come front man in tour mondiali e il primo ad essere una star sia del basso elettrico che di quello acustico. Vero pioniere del jazz e del jazz- fusion, è famoso per la sua straordinaria abilità tecnica e musicalità. Nel 2018 esce il suo attesissimo nuovo album, The Message. Funky, melodico e contemporaneo, questo nuovo disco, è ricco di influenze provenienti da generi diversi, caratterizzato da un’abbondante intensità e una sorprendente coesione.
Posto Unico 20/18 € + d.p.
Appena ventenne Stanley Clarke ha la possibilità di suonare a fianco di straordinari musicisti come Horace Silver, Art Blakey, Dexter Gordon, Joe Henderson, Pharaoh Saunders, Gil Evans. Pioniere già a venticinque anni, diventa primo bassista jazz-fusion nella storia, protagonista di tour e concerti in tutto il mondo. Ha cofondato il gruppo di seminal fusion “Return to Forever” con Cick Corea e Lenny White ed è il primo bassista nella storia che ha saputo raggiungere la stessa capacità virtuosistica sia nel basso acustico che in quello elettrico. Nella sua quarantennale carriera ha collaborato, fra gli altri, con Quincy Jones, Stan Getz, Art Blakey, Paul McCartney e Keith Richards. Vincitore di quattro Grammy, di innumerevoli premi e riconoscimenti della critica musicale mondiale, è stato il primo Jazzista dell’anno per Rolling Stone e più recentemente è stato premiato con il prestigioso “Miles Davis Award” al the Montreal Jazz Festival
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Orario
22 luglio 2018 21:30
Luogo
Piazza Masaccio - San Giovanni Valdarno (AR)
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Faso: basso
Alessio Menconi: chitarra
Christian Meyer: batteria
I biglietti acquistati per il 12 luglio sono validi anche per il giorno 22 o rimborsabili entro sabato 21 luglio.
Il Trio Bobo riunisce tre fra i più richiesti ed apprezzati musicisti della penisola. Insieme danno vita a un trio ricco di energia che fonde i loro stili ed esperienze in un’unica musica. Faso e Christian Meyer da un lato, che costituiscono da sempre l’ossatura ritmica degli Elio e le Storie Tese, e Alessio Menconi dall’altro, uno dei chitarristi jazz più talentuosi e apprezzati in circolazione. Il gruppo, nato nel 2002, è da sempre un vero ensemble con un suono di gruppo originale e un sound ormai inconfondibile, una miscela di sonorità tipicamente jazz unita al rock/progressive e ritmiche afrobrasiliane. Il loro secondo disco, “Pepper Game” è uscito nel 2016.
Posto Unico 15/13 € + d.p.
Faso è attualmente uno dei bassisti e personaggi più noti al pubblico italiano. Conduttore e ospite di moltissime note trasmissioni tv e radio, nella sua carriera ha collezionato un ampio numero di collaborazioni con musicisti e artisti italiani e internazionali fra i quali Christian Meyer Elio e le Storie Tese, Mina, Eugenio Finardi, Rossana Casale, Yamaha Demo Group e tanti altri.
Alessio Menconi, chitarrista pluripremiato, ha inciso oltre 40 album e ha suonato nei più importanti festival e teatri del mondo. Nel 2003 ha partecipato come unico italiano ad una compilation su Jimi Hendrix e ultimamente intraprende tour per ambasciate e istituti italiani di cultura in India, Brasile, Ecuador, Guatemala, El Salvador, Nicaragua. Nel 2011 è stato incluso come unico italiano nel cd allegato a “La Stampa” dedicato ai grandi chitarristi jazz del mondo.
Christian Meyer è uno dei più importanti batteristi italiani. Ha collaborato e collabora ancora oggi con grandi nomi della musica italiana jazz e pop fra i quali Niki Ronconi, Enrico Rava, Michael Lee Firkis, Amii Steward, Giorgio Conte, Elio e le Storie Tese. Dal 1985 ad oggi ha tenuto in tutta l’Italia più di cento seminari didattici.
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Orario
22 luglio 2018 21:30
Luogo
Rivellino, Piombino (LI)
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Stefano Maurizi: piano
Luciano Biondini: fisarmonica
Mirco Mariottini: clarinetto
Il virtuoso del pianoforte Stefano Maurizi, la fisarmonica jazz di Luciano Biondini e lo straordinario clarinetto di Mirco Mariottini si uniscono in un concerto unico in una eccezionale location.
Ingresso posto unico 12/10 € + d.p.
Stefano Maurizi ha portato avanti in questi anni progetti che uniscono jazz, world music, passione per le immagini e il cinema. Il suo pianismo lirico e aperto all’esplorazione si colloca nello stile di tradizione europea, arricchito da un senso melodico tutto italiano. Pianista e compositore ha suonato in numerosi festival italiani come l’Estate Fiesolana, il World Rhythm Festival, Fabbrica Europa e Toscana Jazz.
Luciano Biondini dopo una formazione classica e molti concorsi nazionali e internazionali vinti, si è rivolto al jazz. Oltre ad aver partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche, ha tenuto concerti in vari Paesi europei e ha partecipato a numerosi festival fra i quali Umbria Jazz Winter, Fano Jazz, Festival dei Due Mondi e molti altri. Ha collaborato con nomi importanti della musica italiana e internazionale, fra i quali, Enrico Rea, Tony Scott, Javier Girotto, Ares Tavolazzi e tanti altri.
Lo stile del clarinettista Mirco Mariottini è dichiaratamente jazz con influenze colte europee, popolari ed etniche. Si è dedicato al jazz e alla composizione e collabora come freelance in diversi gruppu facendo parte dell’ Agromistico Trio e il Dinamitri Jazz Folklore. Ha inoltre suonato e registrato con musicisti come Paolo Fresu, Ares Tavolazzi, Paul McCandels. Ospite del Salone della Musica di Torino è stato presentato come nuovo talent o del jazz di ricerca in Italia.
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Orario
24 luglio 2018 21:30
Luogo
Teatro del Cielo - Osservatorio di Arcetri, Firenze
Via del Pian dei Giullari, 16, 50125 Firenze FI
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Maria Pia De Vito: voce
Julian Oliver Mazzariello: piano
Enzo Pietropaoli: contrabbasso
Sarà l’emozionante barriccaia di Rocca di Frassinello ad ospitare il concerto di apertura del Grey Cat Festival 2018 in programma venerdì 27 luglio. Nel cuore pulsante della cantina maremmana, progettata dall’architetto Renzo Piano e nata dalla joint venture italo-francese tra Castellare di Castellina e Domaines Barons de Rothschild (Château Lafite), andrà in scena “So right”, primo omaggio discografico della cantante e compositrice Maria Pia De Vito dedicato a Joni Mitchell.
Prima del concerto, alle ore 19.30, è prevista la presentazione del programma del Grey Cat Festival 2018 a cui seguirà l’aperitivo, la visita alla cantina e alla mostra “Gli Etruschi e il Vino a Rocca di Frassinello” dove sono esposti i reperti rinvenuti nella Necropoli etrusca di San Germano, presente all’interno della proprietà.
Posto unico € 25 + d.p.
Con “So right” Maria Pia De Vito ripercorre con grande leggerezza il versante jazzistico di Joni Mitchell e ne propone una nuova rilettura. Pittrice di talento, oltre che vera e propria musa ispiratrice di un’intera generazione di musicisti pensanti, Joni Mitchell ha sempre accolto nel suo mondo espressivo generi e linguaggi diversi, utilizzandoli spontaneamente, facendone colori sulla sua personalissima tavolozza. Dalle sue collaborazioni con musicisti quali Charlie Mingus, Wayne Shorter, Jaco Pastorius, Herbie Hancock, sono nate pagine musicali di grandissima originalità e raffinatezza; brani che lei stessa definisce come “audio paintings”. Quadri in cui la parola e i suoi ritmi costituiscono l’ossatura dell’invenzione melodica. Il concerto è dedicato a lei.
Cantante e compositrice, Maria Pia De Vito inizia l’attività concertistica nel 1976 come cantante e polistrumentista in gruppi di ricerca su musica etnica e musica colta dell’area mediterranea, balcanica e sudamericana. Dagli anni ‘80 è attiva in campo jazzistico, collaborando con musicisti fra i quali John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi e molti altri, partecipando a importanti festival internazionali. La sua ricerca sul canto e sulla voce abbraccia diversi campi d’azione: dalla personale elaborazione della lingua e la cultura napoletana attraverso la musica di improvvisazione e l’incontro con culture diverse (il più recente: il Brasile di Guinga, Chico Buarque e Ivan Lins), al free jazz ed elettronica, dalla prossimità con la musica barocca al lavoro sulla forma canzone senza limitazioni di genere. Molto attiva dal 2007 con il duo Dialektos con Huw Warren con cui ha inciso due Cd per l’etichetta Parco della musica, suonando in tutta Europa ed un tour in Estremo Oriente. E’ stata protagonista dell’opera Diario dell’assassinata, presso il Teatro San Carlo di Napoli nell’aprile 2014, sempre con Huw Warren al suo fianco. Ha varato nel 2011 il Progetto Il Pergolese, che ha inciso poi per la prestigiosa etichetta ECM, con François Couturier, Anja Lechner, Michele Rabbia, esibendosi in grandi festival e teatri europei. Nel 2016 si è esibita all’Opera di Lyon in una carte blanche di 5 progetti da lei diretti.
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Orario
27 luglio 2018 21:30
Luogo
Rocca di Frassinello, Gavorrano (GR)
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Flo: voce
Marcello Giannini: chitarre
Davide Costagliola: basso
Michele Maione: percussioni
La Mentirosa, è il titolo del nuovo disco e del nuovo tour di Flo. Se in cuffia ci sorprende e ci emoziona, chi è stato ad un concerto di Flo, sa che dal vivo ci esalta e conquista.
Con alle spalle centinaia di concerti in Italia, in Europa, in Sudamerica, in Turchia, in Africa; due tour (“D’amore e di altre cose irreversibili ” e “Il mese del rosario”) e collaborazioni stellate, Flo ha imparato bene a prendere il pubblico per mano, a farlo perdere, a farlo ballare, a farlo piangere e a farlo ballare.
Ingresso Gratuito fino ad esaurimento posti
” La Mentirosa è un concerto senza paura, in questo senso è il mio concerto più rock ”
Lo spettacolo inizia con una registrazione di voci fuori campo, a tratti dolci e a tratti inquietanti; parlano della bugia, della mentira, della possibilità di trasformare la realtà, di reagire ad essa con grandi fantasie ed illusioni.
Da lì in poi è un continuo spariglio delle carte in tavola; confondere e sedurre, è lo scambio continuo tra incalzare ritmico e boccate d’aria.
Perché Flo canta per se stessa e per gli altri con la stessa intensità e la stessa forza; ha il giusto l’istinto animale per “sentire” il pubblico e la giusta grazia per innamorarlo.
Nel concerto c’è il folk, c’è il Sudamerica, la fusion, il ritmo, la parola; tensioni e improvvisazioni che strizzano l’occhio al jazz, ma che subito dopo diventano circo, banda, milonga e molto altro.
Un vagabondaggio musicale che a Flo, come a pochi altri, riesce benissimo.
Un concerto che è impossibile catalogare e inscrivere in un genere perché sempre di più l’ecletticità s’impone come tratto peculiare di Flo e sempre di più il suo live diventa un fuori programma, diventa semplicemente il concerto di Flo.
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Orario
28 luglio 2018 20:30
Luogo
Forte Belvedere, Firenze
Forte Belvedere, Firenze (FI)
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Federica Michisanti: contrabbasso
Francesco Lento: tromba
Matt Renzi: sax
La bassista e contrabbassista romana Federica Michisanti è seconda nel “Top Jazz 2018” della sezione “Migliori nuovi talenti italiani”. Presenta un nuovo concerto in trio a fianco di Francesco Lento alla tromba e Matt Renzi al sax. Il suo ultimo album “ISK”, secondo dopo l’esordio nel 2012 con “Trioness”, è uscito nel 2017 per Filibusta Records. Contiene le sue composizioni originali ed è stato consigliato nel numero di marzo 2017 della rivista MUSICA JAZZ fra i dischi del mese.
Anche in questa formazione, come in quelle precedenti, l’assenza della batteria e gli arrangiamenti di alcuni brani creano un atmosfera dal carattere quasi cameristico, un intreccio delle voci dal colore vario e originale.
Ingresso Libero
Federica Michisanti ha studiato a Roma presso l’Università della Musica ed il Saint Louis College of Music, ha studiato musica classica e frequentato seminari di Siena Jazz e Città di Castello con importanti musicisti italiani. Ha suonato a fianco di importanti musicisti italiani e internazionali e partecipato a festival jazz in Italia e in Germania, Svizzera, Polonia e Ucraina. Scrive musica e nel 2012 ha pubblicato il suo primo disco Trioness, con Simone Maggio al piano ed Emanuele Melisurgo al sax tenore e soprano. Il disco contiene brani esclusivamente di sua composizione. Trioness è diventato anche il nome del suo progetto che è stato anche ospite della trasmissione di Radio Rai 3 La Stanza della Musica a cura di Stefano Roffi per una performance live ed ha presentato il nuovo lavoro discografico presso “La Casa del jazz” di Roma.
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Orario
29 luglio 2018 21:30
Luogo
Fattoria di Montelungo fraz. Cicogna - Terranuova Bracciolini (AR)
Fattoria di Montelungo fraz. Cicogna - Terranuova Bracciolini, arezzo
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Daniele Sepe: sax
Tommy De Paola: tastiere
Davide Costagliola: basso
Paolo Forlini: batteria
“A note spiegate” è un live che riconduce il jazz alla sua anima comunicativa e popolare, si racconta di quando Monk componeva i suoi brani in cucina, mettendo nella sua mano sinistra i rumori della vicina strada o i cartoons che i figli guardavano nella televisione adiacente al suo piano verticale, lontano dagli attici asettici e mondani dove spesso negli ultimi tempi viene alloggiato il jazz. Da Mingus a Monk, da Barbieri a Hermeto Pascoal, da Davis a Zawinul, da Rollins ai Led Zeppelin.
Posto Unico 15/13 € + d.p.
Daniele Sepe è la napoletanità che si fonde con il jazz, il funk, il folk balcanico e il rock, una contaminazione continua dove la vivacità e la forza dei suoni si accompagna ad una sentita critica sociale che non disdegna anche il gioco dell’ironia. I lavori discografici si susseguono negli anni, più di venticinque album per questo straordinario artista che fa di ogni disco un capitolo a se, sia per generi attraversati, che per sentimenti che esprime di volta in volta, dischi scomodi, suite orchestrali, musiche medievali, jazz, rap, funk, blues, musica tradizionale. E’ indefinibile, sfuggente per spirito e sostanza a qualsivoglia etichetta. Daniele Sepe così definisce il proprio stile: “La musica è fatta di tante cose molto diverse fra di loro, è così come un regista fra loro di genere, pensa a Kubrick dall’horror alla fantascienza ad un film storico tutti fatti bene, io spero di fare cose molto diverse fra di loro e tutte fatte bene”.
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Orario
29 luglio 2018 21:30
Luogo
Rivellino, Piombino (LI)
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Marco Papadia: chitarra elettrica.
Sofia Romano: voce
Filippo Galbati: pianoforte,
Filippo Cassanelli: contrabbasso
Vincenzo Messina: batteria
Tradizione ed avanguardia che si sposano dando vita a melodie evanescenti, a tratti psichedeliche, a tratti miniali, che sfociano spesso in sonorità più incisive dalle tinte rock. Si presentano così i Sidewalk Cat 5tet, band pugliese composta da talentuosi musicisti, che nel settembre 2017 hanno pubblicato il disco Unfit per l’etichetta Emme Record Label. La formazione fondata nel maggio del 2016 dal chitarrista Marco Papadia, nonostante la giovane età è stata già vincitrice nell’estate del 2016, del Tuscia in Jazz European Award e finalista del Fara Music Festival.
Ingresso libero
Non è casuale, dunque, il fatto che i Sidewalk Cat attingano dalla tradizione famosi standard quali Maiden Voyage Herbie Hancock presente nel disco in una versione rivisitata. Il brano, registrato nel 1965, grazie ad una ritmica sincopata e decisa acquista una luce diversa e si incastra perfettamente con la tensione emotiva tipica del jazz contemporaneo. A completare questa rivisitazione così singolare un fraseggio chitarristico che sostituisce alla perfezione il sassofono regalando, alla take un suono più psichedelico e minimale. Questo sapore di novità è sottolineato anche dal particolare utilizzo della voce più presente e sostenuta dai testi come in Dream of poet, brano d’apertura del disco. Qui, la tensione emotiva, filo conduttore di tutte le composizioni, è costruita sull’alternanza di atmosfere delicate e momenti decisi e spigolosi in cui emerge tutto il potenziale del quintetto. Nel brano Portrait of a Clown, invece, le linee vocali diventano più evanescenti e si celano dietro agli unisoni della chitarra creando melodie rarefatte contraddistinte da arrangiamenti minimali. L’utilizzo della voce come strumento è ancora più marcato nel sesto brano della track list, Dohrnii, dove le atmosfere diventano ancora più eteree ed ipnotiche. In sintesi, Unfit è un disco che diventa un ponte tra passato e presente, unendo tradizione ed avanguardia in un unico filo conduttore generato dall’interplay del quintetto.
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Orario
30 luglio 2018 21:30
Luogo
Giardino ex Scuola Collodi, Monterappoli, Empoli (FI)
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FRANCESCA GAZA
Lilac for People
Francesca Gaza: voce, composizioni
Jacopo Fagioli: tromba
Francesco Panconesi: sax tenore
Federico D’Angelo: sax baritono
Lorenzo Pellegrini: chitarra
Luca Sguera: tastiere, elettronica
Alessandro Mazzieri: basso elettrico
Mattia Galeotti: batteria
MICHELANGELO SCANDROGLIO
“In the eyes of the whale”
Michelangelo Scandroglio: Contrabbasso
Nicola Caminiti: Sax alto
Jacopo Fagioli: Tromba
Emanuele Filippi: Piano
Luca Zennaro: Chitarra
Evita Polidoro: Batteria
Ore 19.45: cena a cura della Associazione Ristoratori di Follonica
‘Lilac for People’ è il progetto della cantante e cantautrice Francesca Gaza, vincitore del primo premio di composizione del MIDJ (Musicisti Italiani di Jazz). Ispirato ad artisti come Laura Mvula, Kenny Wheeler, Kimbra, Björk, unisce le radici fondate nel jazz ad un suono che si ispira più al pop e all’elettronica.
“In the eyes of the whale” è un vortice di influenze. Il sound elettrico del gruppo si forma prendendo spunto dalle melodie rockeggianti e malinconiche dei Radiohead e dei Beatles, ispirandosi fortemente al jazz contemporaneo di Ambrose Akinmusire e Gerald Clayton. Le composizioni, tutte rigorosamente originali, sono firmate dal contrabbassista e leader del gruppo Michelangelo Scandroglio.
Posto unico: 5 € +d.p.
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
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Orario
30 luglio 2018 21:30
Luogo
Chiostro Fonderia Lepolda, Follonica (GR)
ia Roma, Follonica 58022 - GR
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Julian Lage: chitarra
Jorge Roeder: basso
Eric Doob: batteria
Il New York Times considera Julian “…uno dei più freschi e virtuosi, dotato di un’imperturbabile facilità tecnica e una sconfinante curiosità:” All’età di soli 27 anni, Julian Lage vanta una carriera che artisti più grandi di lui sarebbero orgogliosi di sfoggiare e Il ritmo che impone è vivace ed il mood sempre ottimista. La sua musica risulta arguta, disinvolta e abbagliante, costringendo lo spettatore a non poter far altro che chiedere il “bis”. Modern Lore , suo secondo album in trio, è uscito nel 2018.
posto unico € 15/12 + d.p.
Un ex bambino prodigio, addirittura protagonista di un documentario nel 1997, “Jules at Eight” – la nascita in California, lo spostamento a New York- . Nominato all’Oscar come miglior documentario, in cui il giovane Lage, già fuoriclasse della chitarra, si confronta con giganti del tempo quali Gary Burton, Jim Hall, David Grisman, Béla Fleck e Charles Lloyd. Ha pubblicato tre album, come band-leader, il più recente, del 2016, con il trio ‘Arclight’ La Jazzwise londinese descrive ‘Arclight’ come “…una tenue luce che risplende sui particolari, e finemente crea miniature musicali che dispiegano indicibili piaceri.” Da segnalare i suoi progetti duo con figure di rilievo come i chitarristi Nels Cline e Chris Eldridge o il pianista Fred Hersch. In continua collaborazione con artisti del calibro di John Zorn e Nels Cline, Lage è un musicista davvero unico della scena musica contemporanea ed è un vero piacere vederlo all’opera con qualsiasi sua produzione.
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Orario
31 luglio 2018 21:30
Luogo
Giardino del Torrione di S.Brigida - Empoli (FI)
via delle mura 7, empoli
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Dado Moroni: piano
Riccardo Fioravanti: contrabbasso
Stefano Bagnoli: batteria
Composizioni originali di Dado Moroni, standars e gustosi arrangiamenti di ciò che accomuna quasi tutti i musicisti dal jazz al pop al rock da sessant’anni ad oggi: il blues. È musica coinvolgente e travolgente, spontanea e proposta “a tutto cuore” da tre amici di origini lontane che, una volta sul palco, ci e si raccontano le loro storie. Dado e Riccardo Fioravanti (già con Bob Mintzer, Joe La Barbera, Enrico Rava, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Enzo Zirilli etc..) sono cresciuti insieme.
Ingresso libero
Prima del concerto. alle 20:45, è prevista una visita guidata alla Rocca degli Alberti
Con Stefano Bagnoli, (tra i vari progetti in cui svolge un ruolo prestigioso ricordiamo i seguenti gruppi “Paolo Fresu Devil Quartet”, “Franco AmbrosettiRandy Brecker Quintet”, “MazzarinoFioravantiBagnoli Songs Trio”, “Dado Moroni The Cube Quintet” etc)diventa semplice descrivere la loro musica perchè la stessa rispecchia appieno le caratteristiche umane e artistiche dei tre.
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Orario
31 luglio 2018 21:30
Luogo
Rocca degli Alberti - Monterotondo Marittimo (GR)
agosto
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Julian Lage: chitarra
Jorge Roeder: basso
Eric Doob: batteria
Il New York Times considera Julian “…uno dei più freschi e virtuosi, dotato di un’imperturbabile facilità tecnica e una sconfinante curiosità:” All’età di soli 27 anni, Julian Lage vanta una carriera che artisti più grandi di lui sarebbero orgogliosi di sfoggiare e Il ritmo che impone è vivace ed il mood sempre ottimista. La sua musica risulta arguta, disinvolta e abbagliante, costringendo lo spettatore a non poter far altro che chiedere il “bis”. Modern Lore , suo secondo album in trio, è uscito nel 2018.
posto unico € 15/12 + d.p.
Un ex bambino prodigio, addirittura protagonista di un documentario nel 1997, “Jules at Eight” – la nascita in California, lo spostamento a New York- . Nominato all’Oscar come miglior documentario, in cui il giovane Lage, già fuoriclasse della chitarra, si confronta con giganti del tempo quali Gary Burton, Jim Hall, David Grisman, Béla Fleck e Charles Lloyd. Ha pubblicato tre album, come band-leader, il più recente, del 2016, con il trio ‘Arclight’ La Jazzwise londinese descrive ‘Arclight’ come “…una tenue luce che risplende sui particolari, e finemente crea miniature musicali che dispiegano indicibili piaceri.” Da segnalare i suoi progetti duo con figure di rilievo come i chitarristi Nels Cline e Chris Eldridge o il pianista Fred Hersch. In continua collaborazione con artisti del calibro di John Zorn e Nels Cline, Lage è un musicista davvero unico della scena musica contemporanea ed è un vero piacere vederlo all’opera con qualsiasi sua produzione.
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31 luglio 2018 21:30
Luogo
Giardino del Torrione di S.Brigida - Empoli (FI)
via delle mura 7, empoli
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Dado Moroni: piano
Riccardo Fioravanti: contrabbasso
Stefano Bagnoli: batteria
Composizioni originali di Dado Moroni, standars e gustosi arrangiamenti di ciò che accomuna quasi tutti i musicisti dal jazz al pop al rock da sessant’anni ad oggi: il blues. È musica coinvolgente e travolgente, spontanea e proposta “a tutto cuore” da tre amici di origini lontane che, una volta sul palco, ci e si raccontano le loro storie. Dado e Riccardo Fioravanti (già con Bob Mintzer, Joe La Barbera, Enrico Rava, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Enzo Zirilli etc..) sono cresciuti insieme.
Ingresso libero
Prima del concerto. alle 20:45, è prevista una visita guidata alla Rocca degli Alberti
Con Stefano Bagnoli, (tra i vari progetti in cui svolge un ruolo prestigioso ricordiamo i seguenti gruppi “Paolo Fresu Devil Quartet”, “Franco AmbrosettiRandy Brecker Quintet”, “MazzarinoFioravantiBagnoli Songs Trio”, “Dado Moroni The Cube Quintet” etc)diventa semplice descrivere la loro musica perchè la stessa rispecchia appieno le caratteristiche umane e artistiche dei tre.
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Orario
31 luglio 2018 21:30
Luogo
Rocca degli Alberti - Monterotondo Marittimo (GR)
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Paolo Fresu: tromba, flicorno;
Bebo Ferra: chitarra;
Paolino Dalla Porta: contrabbasso;
Stefano Bagnoli: batteria;
“Una buona invenzione dell’Italian Style”, così il compianto Vittorio Franchini in un suo articolo etichettò la proposta del quartetto di Paolo Fresu.
Dopo un’alba “elettrica” sulla scia della fortunata precedente esperienza del leader con il quartetto Angel, i nuovi “Devil” protagonisti di questa avventura hanno trovato nuova linfa creativa e macinato tanta esperienza e tanta strada nei territori della musica del nostro tempo. Fresu, Ferra, Dalla Porta e Bagnoli sorprendono ancora proponendo quello che sembrava essere stato il gruppo più “elettrico” del jazz italiano degli ultimi anni, in una versione completamente acustica, ribaltando canoni e abitudini.
Ingresso:
Primo settore numerato € 22/20 + d.p.
Secondo settore numerato € 18/16 + d.p.
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Dopo il già citato inizio elettrico e mosso, attraverso l’dea tutta di Fresu di un nuovo senso di musica “meticciata” o – come la definisce lui stesso, “melange” – molti si domandavano da tempo dove avrebbe potuto approdare la musica del quartetto. L’idea semplicemente “nuova” di Fresu è dunque quella, per certi versi spiazzante, di dare alle stampe un lavoro discografico decisamente diverso dai precedenti che proprio nel fatto di essere un disco completamente acustico e quindi suonato con strumenti completamente acustici (comprese le chitarre di Bebo Ferra e l’uso delle sole spazzole di Bagnoli, del quale uso è un riconosciuto vero maestro) ha il suo punto di forza. Riprendendo alcune parole del famoso articolo di Franchini, in realtà “solo di jazz si tratta, sia pur spinto avanti…”. Ecco, Franchini aveva visto avanti, sondando le potenzialità di questo incredibile combo capace di intrecciare linguaggi ed energia come davvero pochi altri.
I dialoghi di Fresu con tre autentici assi dell’Italian style (termine coniato dal giornalista e musicologo lombardo) restano dunque quelli di altissimo livello qualitativo al quale il gruppo ci aveva abituato. Solo la sostanza viene traslata in territori nuovi e allo stesso modo creativi, sia nei momenti mossi che in quelli più propriamente lirici o melodici. I termini non sono cambiati e, insieme alla consueta vera arte di un Dalla Porta in sistematico stato di grazia e all’incredibile inventiva di un Bagnoli che sembra migliorare e crescere di giorno in giorno si aggiunge la versione semplicemente perfetta del “modus” del fraseggio acustico di Bebo Ferra, alle soglie dell’olimpo chitarristico moderno. Di Fresu, infine, niente di più da dire se non far notare che sembra avere il dono della quasi infallibilità, proponendo il suo unico suono a disposizione di un lavoro che sembra essere stato creato per rispondere con i fatti alla celebre massima di Fedor Dostoevskij, per il quale solo la bellezza salverà il mondo.
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Orario
1 agosto 2018 21:30
Luogo
Teatro all'aperto Le Ferriere - Follonica (GR)
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THE FANTOMATIK ORCHESTRA
diretta da Stefano Scalzi
GREY CAT STREET CLUB
Per iniziativa di Comitato Cantiere Cultura e Associazione Real Giallu, il 2 e 3 agosto le strade di Follonica (dal Quartiere Senzuno al centro cittadino) saranno coinvolte da un vasto programma di eventi.
Giovedì e venerdì, presso Congo bar, dalle 18.30 ci saranno presentazioni di libri con aperitivo e musica live. Al giardino della scuola di via Palermo sono in programma, alle 18.30, spettacoli delle scuole di musica e dalle 21.00 spettacoli di teatro. Giovedì 2 via della Repubblica dalle 21.00 sarà animata dallo spettacolo “Danza e teatro” di e con Francesca Angotti mentre venerdì 3, via spiaggia di Levante ospiterà “Musica e balli popolari della tradizione italiana” con Francesca Angotti e i Suonatori della Boscaglia.
Entrambi i giorni del festival, dalle 19.00 la FANTOMATIK ORCHESTRA diretta da Stefano Scalzi suonerà nelle strade coinvolte e sulla spiaggia affiancando i vari spettacoli di artisti di strada. La giornata di venerdì 3 inizia con una matiné con musica jazz presso la pasticceria Peggi.
il 2 e il 3 agosto, nelle vie coinvolte, saranno presenti un mercatino dell’artigianato, del vinile e dell’editoria, installazioni artistiche. Sarà allestito uno Street Restaurant in via della Repubblica.
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Orario
2 agosto 2018 18:00
Luogo
Quartiere Senzuno, Follonica (GR)
Follonica (GR)
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Stefano “Cocco” Cantini: sax, tenore e soprano
Antonello Salis: pianoforte e fisarmonica
Durante le loro “quasi” quarantennali carriere sono stati compagni in esperienze tra le più diverse. Sono Band leader di avvincenti gruppi così come sideman di altri prestigiosi musicisti di livello internazionale. Adesso si ritrovano uniti in questo progetto che diventa una grande occasione per poterli ascoltare insieme.
Posto unico € 12/10 +d.p.
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Prima del concerto, alle 20:45 è prevista una visita guidata al Cassero Senese di Grosseto, una degustazione di prodotti tipici del territorio a cura di Agriturismo La Cudera e Agricola Del Nudo
Stefano Cocco Cantini, considerato uno dei più grandi interpreti mondiali del sax soprano. Ha registrato oltre trecento dischi con artisti di tutto il mondo ed ha collaborato regolarmente con alcuni tra i più grandi jazzisti internazionali.
Antonello Salis, negli anni settanta ha militato in diversi gruppi rock suonando l’organo Hammond. Dal 1978 è protagonista in piano solo e fisarmonica come ospite dei maggiori jazz festival internazionali. Il suo percorso musicale è costellato da collaborazioni eccellenti e ha ottenuto vari e prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale.
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Orario
4 agosto 2018 21:30
Luogo
Cassero Senese, Grosseto
Arena Cavallerizza o Cassero Senese, Grosseto
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Benny Golson: sax
Antonio Farao: pianoforte
John Betsch : batteria
Gilles Naturel: contrabbasso
Universalmente noto come leggenda del jazz – compositore, arrangiatore, autore di testi, produttore, attore (ha recitato in “The Terminal”, diretto da Steven Spielberg) – e sassofonista di fama mondiale, Benny Golson è autore di brani storici considerati a tutti gli effetti “standard”: “I Remember Clifford” (in memoria dell’amico Clifford Brown), “Stable Mates”, la mitica “Killer Joe” (interpretato anche dai Manhattan Transfer) e “Along Came Betty”. Nel corso della sua straordinaria carriera, ha suonato nelle band di Dizzy Gillespie, Benny Goodman, Lionel Hampton, Earl Bostic e soprattutto Art Blakey. Per anni, infatti, è stato il sassofonista dei Jazz Messengers, scrivendo alcune delle composizioni più celebri del gruppo come “Blues March” e “Whisper Not”.
Ingresso: Posto unico €18/16 + d.p.
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Prima del concerto, alle 20:45 è prevista una visita guidata al cancello e alle fonderie dell’area ex Ilva
Pochi musicisti jazz possono, come lui, essere menzionati come veri innovatori, ed ancora meno possono vantare una carriera che letteralmente ridefinisce il termine “jazz”. Benny Golson ha l’assoluta maestria dello stile jazz, ed oltre ad aver creato partecipato da protagonista alla storia della musica moderna, si è anche espresso come didatta, insegnando a studenti di tutte le eta. Ha tenuto lezioni al Lincoln Center collaborando con Wynton Marsalis, alla new York University e alla National University di San Diego.
E’ accompagnato da uno dei migliori pianisti del panorama Jazz attuale Antonio Farao’, ammirato da Herbie Hancock, ha suonato con i più prestigiosi artisti (Joe Lovano, Jack Dejohnette, Chris Potter, Marcus Miller…). Antonio Faraò è da mettere senza dubbio fra i musicisti europei che hanno raggiunto uno standard espressivo al livello degli americani. Il suo stile è inconfondibile : una brillantezza tecnica con un impetuosa carica emotiva, una notevole vena compositiva e un travolgente senso ritmico.
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Orario
5 agosto 2018 21:30
Luogo
Teatro all'aperto Le Ferriere - Follonica (GR)
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Giulio Stracciati, chitarra
Guido Zorn, basso
Piero Borri, batteria
Nell’ambito di Grey Cat Street Club
Il chitarrista Giulio Stracciati riunisce sul palco due importanti nomi del jazz toscano: il batterista Piero Borri e il contrabbassista Guido Zorn. I tre musicisti hanno in comune una lunga carriera caratterizzata da una corposa attività concertistica, numerose registrazioni e collaborazioni con jazzisti italiani e internazionali.
Ingresso libero
Ispirato da Mick Goodrick e al suo utilizzo “pianistico” della chitarra, Giulio Stracciati è da anni vicino al jazz con una carriera concertistica che lo ha portato a collaborare con vari musicisti, fra i quali Enrico Rava, Paolo Fresu, Elvin Jones. Il batterista Piero Borri può ormai vantare moltissime collaborazioni con famosi jazzman italiani e internazionali. Guido Zorn da anni collabora con numerose orchestre sinfoniche, gruppi da camera e con importanti nomi della musica italiana e internazionale.
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Orario
6 agosto 2018 18:30
Luogo
Bagno Ausonia, Follonica (GR)
Tickets
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Gavino Murgia: sassofoni
Nguyên Lê: chitarra, basso, synth
Mino Cinelu: percussioni
Un viaggio tra suoni ancestrali e moderne derive jazzistiche con il nuovo progetto musicale che riunisce tre raffinati interpreti della musica improvvisata: il sassofonista e polistrumentista nuorese Gavino Murgia, il chitarrista e bassista di origine vietnamita Nguyên Lê e il percussionista e polistrumentista Mino Cinelu.
Posto unico 12/10€ +dp
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Prima del concerto, alle 20:45 è prevista una visita guidata al cancello e alle fonderie dell’area ex Ilva
Un Trio eclettico capace di spaziare dalle arcaiche voci dell’Isola alla musica tradizionale del Vietnam a una molteplicità di generi e stili dai canti dell’Egitto ai ritmi gitani, dal rock al fado, dal flamenco alla musica giapponese alle culture dell’Africa per trarre ispirazione e creare nuove e suggestive alchimie sonore. Un ensemble dalle molte anime ma dall’impronta squisitamente jazzistica per inediti ed evocativi scenari da cui affiora la memoria di popoli e civiltà del passato, trasfigurata con sensibilità contemporanea in un intrigante gioco di accostamenti e contrasti, interazioni e contaminazioni capaci dimettere in risalto il talento dei tre musicisti e le peculiarità dei singoli strumenti in performances affascinanti e coinvolgenti. La voce del sax s’intreccia alle melodie della chitarra e alle note gravi del basso, sulle metriche incalzanti e i diversi accenti e timbri delle percussioni, per disegnare insoliti paesaggi fatti di note, vibrazioni e pulsazioni tra passione e libertà di invenzione.
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Orario
6 agosto 2018 21:30
Luogo
Chiostro Fonderia Lepolda, Follonica (GR)
ia Roma, Follonica 58022 - GR
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Nicola Stilo, piano, chitarra
Alessia Martegiani, voce
il concerto vuole essere una “passeggiata” tra gli autori che più ci hanno ispirato e influenzato, Jobim, Horta, Ellington, Edù Lobo, Barroso, Monk. Senza confini di genere la bussola dei nostri due punta principalmente in una direzione che vuole esaltare una atmosfera intima, attenta ai particolari e concentrata sulla bellezza di melodie e armonie non banali.
Ingresso libero
Degustazione prodotti tipici del territorio a cura della Tenuta di Paganico.
Il duo di Alessia Martegiani e Nicola Stilo nasce dalla reciproca passione per la canzone, nella sua forma più pura e levigata. La collaborazione fra i due musicisti è cominciata nel settembre 2014. Il titolo del concerto, “Promenade for Two”, vuole dare conto di un percorso musicale vario che ha i suoi maggiori riferimenti nella nobile forma delle canzoni cosiddette “d’autore”
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Orario
7 agosto 2018 21:30
Luogo
Piazza Solti Castiglione della Pescaia (GR)
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Massimo Altomare: voce, chitarra
Simone Marrucci: chitarre
Ettore Bonafè: batteria, vibrafono
Lorenzo Lapiccirella: basso
Antonio Masoni: pianoforte
Concerto per celebrare i 20 anni dall’uscita del disco Gnosi delle Fanfole di Fosco Maraini. Musica di Massimo Atomare & Stefano Bollani
Nel 1978 Fosco Maraini, grande etnologo, antropologo, esploratore e letterato, pubblicò la sua raccolta di poesie La gnosi delle fanfole in cui teorizzava la “metasemantica”, un modo di intendere la semantica che va al di là del significato delle parole. Massimo Altomare, affascinato da questa speciale forma poetica, ha musicato i versi in collaborazione con Stefano Bollani e con la consulenza dello stesso Maraini che è stato un grande sostenitore del progetto. Lo spettacolo è un gioco, si nutre di ironia, di fantasia, di allegria, ma inaspettatamente indulge anche alla nostalgia.
Ingresso libero
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Orario
7 agosto 2018 21:30
Luogo
Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini, Prato
Via Santa Chiara, 30, Prato
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Stefano Cocco Cantini
Grey Cat Festival torna ad ospitare un workshop importante, una masterclass interamente dedicata all’improvvisazione avanzata tenuta da Stefano Cocco Cantini, direttore artistico del festival e considerato uno dei più grandi interpreti mondiali del sax soprano. Nel corso del workshop i partecipanti avranno la possibilità di provare i sassofoni professionali messi a disposizione per la giornata dall’azienda italiana Borgani.
la partecipazione alla masterclass è libera
L’Azienda Borgani è impegnata dagli anni ‘80 nella grande sfida di produrre saxofoni professionali di impostazione moderna, che siano però portatori dell’inconfondibile timbro di quelli costruiti fra gli anni ’50 e ’60, entrati nel mito per il suono ricco, morbido e avvolgente, utilizzati fra i più grandi musicisti del Novecento. Il costante confronto con sassofonisti che provengono da stili differenti ha condotto l’azienda all’ideazione di un’altra innovazione unica: sette leghe sonore che creano sette tipologie di timbri diversi, così da avere uno strumento perfettamente aderente al proprio stile e gusto musicale.
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Orario
8 agosto 2018 15:00
Luogo
Teatro Fonderia Leopolda Follonica (GR)
Via Roma, 58022 Follonica
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presentazione del libro CD “Io, John Coltrane di Leonardo Ciardi e Valerio Nardoni con al sax di Stefano Cantini e la voce recitante di Daniela Morozzi. Il libro e il disco nascono dall’urgenza di evocare il respiro e i colori del mondo di Coltrane, di richiamarne l’immagine e la poetica che si innesta nell’esigenza di unire la musica e il racconto.
ingresso libero
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Orario
8 agosto 2018 19:30
Luogo
Chiostro Fonderia Lepolda, Follonica (GR)
ia Roma, Follonica 58022 - GR
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Giovanni Falzone: tromba, elettronica
Alessandro Rossi: batteria, elettronica
Pino Ninfa: fotografia
Il tempo in posa è un progetto dedicato all’area mediterranea. Dalla Sicilia alla Libia passando per l’Italia con le sue isole, il viaggio ci porterà a incontrare le feste popolari, siti archeologici, città patrimonio dell’Unesco, il mare, i festival jazz. Fotografia e musica dal vivo si fonderanno in un’esibizione che farà dell’improvvisazione la sua cifra distintiva. L’unica scaletta organizzata sarà quella delle foto di Pino Ninfa, che crede nell’arte al servizio dell’impegno sociale. Le fotografie infatti saranno proiettate su un grande schermo una alla volta e suddivise a cicli tematici.
Ingresso posto unico € 5 (€ 2 abbinato alla cena)
Ore 19.45 cena negli spazi della Fonderia con i prodotti tipici del territorio; a cura dell’Associazione Ristoranti della città di Follonica € 22,00 + € 2,00 concerto
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Orario
8 agosto 2018 21:30
Luogo
Chiostro Fonderia Lepolda, Follonica (GR)
ia Roma, Follonica 58022 - GR
Tickets
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Vincenzo Genovese, leader e tastiere
Michele Beneforti, chitarra
Marco Galiero, basso
Donald Renda, batteria
Luca Scorziello, percussioni
Dario Cecchini, sax baritono
Luca Signorini, sax baritono
Luca Ravagni, sax alto
Andrea Tofanelli, trumpet
Mirco Rubegni, tromba
Andrea Lagi, tromba
Stefano Scalzi, trombone
Francesco Cangi, trombone
Nadyne Rush, voce
Greta Mirall , voce
Riccardo Grandini: voce
Ilaria Giannecchini, voce
Fiammetta Orsini – poledancer
(special guest)
TONY MOMRELLE – Voce
La musica è arte. Il funk è allegria. La tradizione stimola l’innovazione. La nostra terra d’origine condiziona, influenza ed ispira. White Orcs nasce così: l’incontro tra il jazz e la forte influenza del funk, del soul e del gospel.Il 30 aprile scorso, in occasione dell’International Jazz Day 2018, è uscito su tutti i digital store il nuovo singolo degli White Orcs, “Hiccup in My Head”, firmato da Vincenzo Genovese, Greta Mirall, Miss Swirl. Il singolo ha un sound che richiama il Contemporary R&B, ma la formazione toscana non dimentica la propria anima soul e funk.
In occasione del Grey Cat Festival 2018, gli White Orcs avranno come ospite d’eccezione Tony Momrelle, uno dei più significativi cantanti soul dei palcoscenici moderni, il quale ha collaborato con Gloria Estefan, Celine Dion, Whitney Houston, Chaka Khan, Sade. Tony è stato uno dei vocalist del famoso gruppo britannico Acid-jazz Incognito per oltre sedici anni.
ingresso: 12/10 +d.p.
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Prima del concerto, alle 20:45, degustazione di prodotti tipici a cura di Tenuta Paganico e Azienda Agricola L’Apparita.
La band infatti si sta candidando sempre di più ad essere senza dubbio tra le migliori orchestre di black music nella scena musicale italiana, proponendo sia musica originale che un repertorio di brani internazionali rivisitati in modo del tutto coinvolgente, frutto non solo del lavoro di arrangiamento del leader Vincenzo Genovese, ma anche della versatilità della sezione ritmica e di solisti di eccezione nella sezione fiati. Gli White Orcs affidano la parte vocale al sound black di Nadyne Rush e Greta Mirall.
I
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Orario
9 agosto 2018 21:30
Luogo
Cassero Senese, Grosseto
Arena Cavallerizza o Cassero Senese, Grosseto
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Danilo Rea, pianoforte
Stefano Cocco Cantini, sax
Ares Tavolazzi, contrabbasso
Con dispiacere dobbiamo annunciarvi che a causa di una brutta caduta Gino Paoli non potrà essere presente al concerto del 10 agosto a Castelnuovo Val di Cecina.
Il concerto è comunque confermato, si esibirà il pianista Danilo Rea insieme a Stefano Cocco Cantini al sax e Ares Tavolazzi al contrabbasso.
Ingresso libero
Prima del concerto degustazione di prodotti a cura della cantina I Vini di Maremma
La storia di Danilo Rea nasce nella sua casa romana, dove incanto e gioco si trasformano in una passione per il pianoforte che diventerà divertimento e oggetto di studio al Conservatorio di Santa Cecilia. Appena maggiorenne esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto. Con questa formazione, ancora saltuariamente attiva in tempi recenti, e, successivamente, con la creazione dei Doctor 3 (con Pietropaoli e Fabrizio Sferra), Rea ha stabilito la norma del piano trio jazzistico all’italiana. La sua musica è sempre stata caratterizzata da un’unione e una commistione fra i più svariati generi musicali. Da sempre presente e ancora attuale, l’intenso rapporto con la musica classica, lo porta verso la pubblicazione nel 2003 pubblica “Lirico”, in cui miscela lirica e jazz improvvisando sui temi operistici mettendone in luce la grande attualità. Oltre a essere il primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica (nel 2003) la sua carriera è ricca di importanti collaborazioni italiane e internazionali. Il 2016 è stato l’anno nel quale, con il tour di Umbria Jazz in Cina, i suoi concerti sono arrivati in alcune fra le città più importanti del mondo. Il 3 Novembre 2016 gli viene consegnato il prestigioso Premio Vittorio De Sica per la Musica.
Stefano Cantini ha suonato con alcuni dei più grandi artisti nazionali ed internazionali come Michel Petrucciani, Chet Baker, Dave Holland, Enrico Rava e Paolo Fresu ed ha al suo attivo numerose incisioni. Ha suonato in molte colonne sonore di film come quelli di Francesco Nuti (Nastro d’argento 1986 con “Stregati”). Il suo primo CD “Niccolina va al mare” è dedicato a Petrucciani mentre con il titolo “l’amico del vento” ha realizzato, con la collaborazione di Grey Cat Festival, un secondo lavoro insieme a Rita Marcotulli, Raffaello Pareti, un quartetto d’archi e le orchestrazioni di Mauro Grossi. E’ del 2010 l’uscita di “Errante” con Fabrizio Bosso, Ramberto Ciammarughi, Michel Benita e Mahu Roche. Sempre del 2010 infine la realizzazione di “Living Coltrane”, con composizioni dedicate alla musica del grande sassofonista.
Ares Tavolazzi è uno dei più importanti contrabbassisti italiani. L’inizio della sua carriera è contraddistinto da importanti collaborazioni con artisti di musica leggera (Paolo Conte, Francesco Guccini, Mina, Eugenio Finardi, Lucio Battisti ed altri). Dal 1973 al 1983 fa parte dello storico gruppo d’avanguardia AREA. Nel 1982 partecipa al tour italiano dell’ orchestra di Gil Evans. Per tre anni consecutivi (1984-85-86) è figurato primo in una speciale classifica dei bassisti italiani indetta dalla ricista “Guitar club”, compone per il teatro, tiene seminari e stage in tutta Italia.
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Orario
10 agosto 2018 21:30
Luogo
Villa Ginori Conti - Castelnuovo Val di Cecina
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Special guest: Karima
Dario Cecchini: band leader, sax baritono
Paolo Bini: tromba
Mirko Rubegni: tromba
Emiliano Bassi: tromba
Sergio Santelli: sax contralto
Tiziano Panchetti: sax contralto
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Yuri Romboli: sax tenore
Giacomo Bassi: sax baritono
Nicola Cipriani: sax baritono
Giordano Geroni: sousaphone
Francesco Bassi: rullante
Alessandro Suggelli: cassa
Daniele Bassi: percussioni
Luca Bassani: piatti
I FUNK OFF celebrano nel 2018 i loro 20 anni di attività con un grande concerto che vedrà ospite la straordinaria voce di Karima.
Dopo più di settecento concerti i FUNK OFF non solo sono stati la prima funky marchin’ band italiana, ma hanno letteralmente dato un senso nuovo alla parola Marchin’ Band in Italia. Hanno infatti legato a questa accezione un tipo di musica che unisce il groove della black music ad arrangiamenti di tipo jazzistico, ad uno stile e ad una melodia italiana, a movimenti e coreografie di grande impatto visivo ed emotivo. Sulla loro scia decine e decine di gruppi simili sono nati in Italia, ma la loro energia, la loro grinta, il loro affiatamento e l’originalità della loro musica, scritta e arrangiata da Dario Cecchini, fondatore e leader della band, sono uniche ed inimitabili.
Ingresso: 12/10 euro +d.p.
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Prima del concerto, alle 20:45 è prevista una visita guidata al Castello di Scarlino
Nati nell’inverno del 1998, dopo un’intensa attività live arrivano all’attenzione di Umbria Jazz. Voluti nel 2003 come ospiti in occasione del trentennale del festival, hanno colorato e riempito le strade di Perugia, approdando poi sul palco di un entusiasta James Brown. Da allora la band è stata sempre presente in tutte le altre edizioni del celebre festival perugino. I Funk Off in questi anni hanno collaborato con Paolo Fresu, David Liebman, Horacio “El Negro” Hernandez, Stefano Bollani, Gegè Telesforo, Maurizio Giammarco, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Gianluca Petrella, Antonello Salis, Bengi Benati, Crystal Whyte. Hanno inoltre suonato assieme a Zucchero sul palco dello Sugar Night 2000, hanno aperto cinque concerti del tour Il Quinto Mondo di Jovanotti. Fuori dall’Italia hanno suonato in Grecia, in Francia, in Portogallo, Turchia, negli Stati Uniti, in Australia, Spagna e Brasile. Hanno inoltre partecipato allo show di Renzo Arbore su RAI 1, Speciale per Me e sono saliti sul Palco di Sanremo con Alexia durante il 55° Festival della canzone italiana. Nel 2007 esce Jazz On, edito Blue Note. Nel 2008 sono stati band resident in due puntate di “SCALO 76” su RAI2. Nel 2010 per la My Favorite Records esce Una Banda Così album che vede la presenza di ospiti prestigiosi come Horacio “El Negro” Hernandez, Antonello Salis, Gianluca Petrella e Fabrizio Bosso. Sempre nel 2010 hanno partecipato alla trasmissione televisiva “Barbareschi Sciock” su La7 e hanno suonato al grande concerto del 1° Maggio a Roma di fronte a 500.000 persone in diretta su Rai 3 e RadioRai 2. Nel settembre 2010 è stata pubblicata, all’interno della collana Jazz Carish, la raccolta degli spartiti dei brani contenuti nel loro CD Una banda così.
Nel giugno 2011 sono stati l’unico gruppo italiano a partecipare al “BMW Jazz Festival” a San Paolo del Brasilee a settembre sono stati ospiti della trasmissione televisiva “Sostiene Bollani” su Rai3.
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Orario
11 agosto 2018 21:30
Luogo
Castello di Scarlino - Scarlino (GR)
Via della Panoramica,58020 Scarlino
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Mauro Grossi: pianoforte
Amedeo Ariano: batteria
Luca Bulgarelli: contrabbasso
Gianluca Esposito: sax
Un nuovissimo repertorio per il quartetto del pianista Mauro Grossi. Da qualche anno questa è la formazione più congeniale per l’artista livornese, arricchita con presenze di notevole livello, dal giovani sassofonista emergente Gianluca Esposito, al batterista Amedeo Ariano al contrabbassista Luca Bulgarelli. E’ annunciato a breve l’uscita di un nuovo CD per questa band, che sarà proposto per il concerto in occasione del Grey Cat Festival. Si tratta di un progetto che si distingue per un sound moderno ed eclettico sia armonicamente che melodicamente, ma anche per un groove accattivante e travolgente. Il virtuosismo melodico si fonde con ritmi swing, funky, latin ma anche con atmosfere magiche e intense; un jazz elegante e raffinato, eclettico e coinvolgente, intenso ma anche melodico, riflessivo ed innovativo, per un pubblico di appassionati e non.
Posto unico € 9+ d.p.
Ore 20:45 visita guidata alla mostra “Ambrogio Lorenzetti in maremma” presso il Museo di San Pietro all’Orto (massimo 50 persone)
Mauro Grossi
Musicista con una formazione musicale fondata sia su basi accademiche che moderne, è diplomato in pianoforte presso l’Istituto Mascagni di Livorno. Noto didatta, ha avuto fra i suoi allevi numerosi musicisti jazz italiani fra cui Stefano Bollani; Ha collaborato con i migliori musicisti italiani ed internazionali. Ha realizzato importanti ricerche su manoscritti di inediti di Chet Baker, è
autore o coautore di colonne sonore fra cui la title-track del film di Roberto Faenza “Prendimi l’Anima”.
Gianluca Esposito
E’ un sassofonista e compositore abruzzese conosciuto in ambito nazionale ed internazionale. Diplomato al Conservatorio di L’Aquila, si avvicina al jazz frequentando per diversi anni i corsi del “C.P.M.” di Siena Jazz ed il Berklee College di Boston. Ha collaborato con artisti del calibro di Steve Grossman, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Bob Mintzer e Jason Marsalis e ha pubblicato 5 dischi da leader: Jatzia, Little Groove, Conversation with a Big Man, Biancoscuro e The Hammer. Dal vivo si cimenta in un repertorio che spazia dallo swing, al funky, al latin, rispecchiano il suo stile eclettico.
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Orario
12 agosto 2018 21:30
Luogo
Museo S.Pietro all'orto, Massa Marittima (GR)
Museo S.Pietro all'orto, Massa Marittima (GR)
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Steve Coleman: sax
Jonathan Finlayson: tromba
Kokayi: voce
Anthony Tidd: basso
Sean Rickman: batteria
Definito come una delle figure più influenti della scena musicale afroamericana, il sassofonista compositore Steve Coleman rappresenta uno degli artefici del nuovo vocabolario e della nuova direzione della musica contemporanea.
Ingresso: Posto unico € 22/20 + d.p.
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Prima del concerto, 20:45, visita guidata al Museo in Galleria/Miniera e degustazione di prodotti a cura di Macchialta.
Da oltre trent’anni Coleman si presenta con il suo progetto Five Elements, a prescindere dal numero di musicisti che lo accompagnano sul palco. In questa prima nazionale vi prendono parte due collaudati compagni di viaggio, il bassista Anthony Tidd e il batterista Sean Rickman, oltre al giovane trombettista Jonathan Finlayson, musicista di punta nella nuova scena newyorkese. L’elemento fondamentale della poetica di Coleman è il continuo rinnovamento, la ricerca delle forme musicali che attraverso la composizione spontanea sono espressioni geometriche di cambiamento, movimento e innovazione, indipendentemente dalle apparenze stilistiche. Un’integrazione fra stili musicali diversi: funky, soul, world music, dove il jazz funge da collante tra le esplorazioni sonore.
La tecnica compositiva di Steve Coleman è largamente influenzata dai grandi compositori e improvvisatori afro-americani. Per Coleman la musica non è una disciplina a parte rispetto a ogni altra attività creata dall’uomo. Coleman crede che, in quanto forma di vibrazione o energia, la musica possa essere concepita come parte olistica dell’intero spettro di vibrazioni. Steve crede, inoltre, che la musica abbia le sue forme esoteriche, e che proprio da questa prospettiva molti maestri della musica hanno prodotto i loro lavori. Five Elements è nato per continuare questa tradizione, usando la propria forma personalizzata di espressione musicale.
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Orario
13 agosto 2018 21:30
Luogo
Teatro delle Rocce - Gavorrano (GR)
Via G. Matteotti, 58023 Gavorrano GR
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Fulvio Sigurtà: tromba
Roberto Cecchetto: chitarra
Raffaello Pareti: contrabbasso
Tre leaders, tre forti personalità uniti da una passione comune: il peregrinare incessante nelle terre di confine dove il jazz e le molteplici suggestioni che provengono dai suoni del mondo contemporaneo si fondono. Il lavoro di ricerca timbrica già intrapreso dai tre musicisti con i loro personali progetti trova in questa formazione l’occasione per arricchirsi di nuovi colori e l’ascoltatore è trasportato in un universo espressivo in cui il paesaggio che fa da sfondo alla narrazione muta di continuo per volgersi ora al Mediterraneo, ora in direzione di sonorità più tipicamente urbane e funk.
Ingresso libero
Ore 20:45 visita guidata al Museo Archeologico di Vetulonia
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Orario
14 agosto 2018 21:30
Luogo
Vetulonia -Castiglione della Pescaia (GR)
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Fabio Morgera: tromba
Matteo Addabbo: tastiere
Andrea Beninati: batteria
Fabio Morgera è sempre stato un amante della musica di Joe Henderson, di Woody Shaw e di tutto il movimento musicale afroamericano del ’68 e dintorni, di cui apprezza sicuramente anche i risvolti socio-politici. Ma è solo da poco che ha scoperto che la sua data di nascita, il 24 aprile corrisponde a quella di Joe Henderson, sebbene sia nato 26 anni dopo, e ciò gli ha dato una spinta ad immergersi ulteriormente nella musica del grande sassofonista americano e farla ancora più sua. Il risultato è questo tributo ( con brani come “Power To The People” e “Afrocentric”) dove Morgera usa anche l’elettronica. Il progetto sarà presto registrato su disco con ospite Stefano “Cocco” Cantini , che farà anche la sua apparizione come ospite a Sassofortino.
Ingresso libero
Prima del concerto, alle 20:45 è prevista una visita guidata al borgo e al castello di Sassofortino.
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Orario
16 agosto 2018 21:30
Luogo
Parco Fonte di Vandro - Sassofortino (GR)
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Nico Gori, clarinetto: direzione e arrangiamenti
Vladimiro Carboni: batteria
Nino Pellegrini: contrabbasso
Piero Frassi: piano
Renzo Cristiano Telloli: sax alto
Moraldo Marcheschi: sax tenore
Tommaso Iacoviello: tromba
Silvio Bernardi: trombone
Mattia Donati: chitarra, voce
Michela Lombardi: voce
Jacopo Crudeli: presentatore, cantante
Ernesto Tacco: tip tap
Presentazione del nuovo disco dal titolo “Swingin’ Hips. È un album fresco, allegro e carico di Swing che si trasforma in un LIVE SHOW travolgente ed energico!!!
I brani incisi sul nuovo disco “Swingin Hips” sono evergreen degli anni 30′-’40, arrangiati da Nico Gori ad hoc per questo tentetto di musicisti toscani. Non si tratta però di un omaggio nostalgico al passato che fu, ma piuttosto una visione attuale e moderna dello swing attraverso la reinterpretazione di songs rese celeberrime dai maestri Benny Goodman, Count Basie.
Ingresso 9 € +d.p.
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80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Prima del concerto, alle 20:45 è prevista una visita guidata all’area dell’ex Miniera
Una produzione targata Pisa Jazz e ideata da Nico Gori che prevede la partecipazione di alcuni giovani musicisti del territorio toscano a fianco di affermati artisti della costa tirrenica. Il tentetto, presenta un repertorio formato da brani della tradizione delle storiche big band, di autori come Benny Goodman e Count Basie e brani originali dello stesso Gori, sempre ispirati alla tradizione dello swing anni ’30 e ’40. Seppur con un organico ridotto rispetto alla big band classica, gli arrangiamenti, il sound ricercato e la scelta del repertorio sono volti a recuperare quel rapporto fra musica, spettacolo e ballo proprio delle grandi orchestre jazz di quegli anni. La creatività del Nico Gori Swing 10tet sta proprio nel suonare una musica nata cento anni fa in un modo attuale e non manieristico, senza voler copiare o essere nostalgici nei confronti di un passato che non c’è più, bensì modernizzando e rendendo di volta in volta sempre diversa e fresca ogni performance, soprattutto coinvolgendo attivamente un pubblico molto vario e interagendo con tale pubblico in tempo reale, con l’immediatezza e l’autenticità che solo la musica improvvisata può fare.
Il progetto ha rappresentato la città di Pisa al grande evento di solidarietà organizzato a L’Aquila nel Settembre 2015 e promosso dal Ministro Franceschini con la direzione artistica di Paolo Fresu, a cui hanno partecipato più di 50.000 persone, e oltre 600 musicisti.
Il gruppo si esibisce regolarmente presso l’ExWide Club per tutta la stagione autunnale e invernale, dove due volte al mese da vita a infuocati “swing party” in stile Cotton Club. Pur essendo un gruppo di giovane formazione, ha già calcato palchi importanti come quello del Capodanno fiorentino, quello del Valdarno Jazz Festival e del Grey Cat Jazz Festival, nonché quello di Umbria Jazz ad Assisi con ospite il grande Renzo Arbore.
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Orario
17 agosto 2018 21:30
Luogo
EX miniera Ravi Marchi, Gavorrano (GR)
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Enrico Rava: tromba
Makiko Hirabayashi: piano
Francesco Ponticelli: contrabbasso
Enrico Morello: batteria
Alla bella età di 78 anni Enrico Rava rimescola ancora le carte e mette in piedi un nuovo quartetto con la pianista Makiko Hirabayashi, giapponese residente a Copenhagen, da lui scoperta durante un tour nipponico, e la premiata coppia ritmica formata da Francesco Ponticelli al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria.
Enrico Rava, un musicista poliedrico che, ancora oggi, prosegue instancabile nel suo intento di intraprendere nuovi percorsi e collaborazioni artistiche.
“Quello con Makiko è stato un colpo di fulmine professionale, avvenuto durante il mio tour Enrico Rava and Japanese Friends”, il primo con una formazione interamente nipponica”
Posto Unico 18/16 € + d.p.
NOVITA! è Disponibile l’abbonamento del Grey Cat Jazz festival 2018
80 € PER TUTTI I CONCERTI ad eccezione del 27/07
Prima del concerto, degustazione di prodotti tipici del territorio a cura di Agricola Del Nudo e visita guidata al castello di Scarlino
Pianista e compositrice, Makiko Hirabayashi ha ricevuto particolari menzioni nell’ambito della scena jazz già subito dopo la pubblicazione del suo primo album per trio, nel 2006: la freschezza delle sue composizioni e il vibrante interplay all’interno hanno catturato l’attenzione di numerosi ascoltatori in tutto il mondo. È una musicista cosmopolita, il cui background multiculturale si riflette nella sua musica, fondendo elementi di jazz, classica, sonorità dell’estremo oriente e del nord Europa. Makiko Hirabayashi ha pubblicato sei album da leader, tre dei quali con il trio composto dal batterista e percussionista Marilyn Mazur e dal bassista Klavs Hovman per l’etichetta tedesca Enja. Il loro secondo album, “Hide And Seek” (2009), ha vinto due premi assegnati dalla Jazz Critique Magazine, per il suono e la composizione. Del 2016 è, invece, “Gong”, album di Makiko in duo con Bob Rockwell. Tra gli altri progetti, si trova “Binocular”, con il trombettista Flemming Agerskov e Francesco Cali alla fisarmonica, con i quali Hirabayashi ha registrato il loro album di debutto al leggendario Rainbow Studio di Oslo nel 2011.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Molto nutrito è l’elenco delle sue prestigiose collaborazioni: Franco D’Andrea, Massimo Urbani, Stefano Bollani, Pat Metheny, Archie Shepp, Michel Petrucciani, solo per citarne alcuni. Di recente, oltre al suo Rava Tribe (insieme a Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Gabriele Evangelista e Fabrizio Sferra) ama esibirsi con il quartetto di recentissima costituzione con Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria, con i quali ha inciso l’album “Wild Dance”. Enrico Rava è stato in tour in duo con Geri Allen e in quintetto con Tomasz Stanko. Inoltre, quest’anno è uscito il film documentario “Enrico Rava. Note necessarie” diretto dalla regista Monica Affatato.
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Orario
18 agosto 2018 21:30
Luogo
Castello di Scarlino - Scarlino (GR)
Via della Panoramica,58020 Scarlino
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Paul Wertico: batteria
Fabrizio Mocata: pianoforte
Gianmarco Scaglia: contrabbasso
Per anni i musicisti jazz hanno interpretato temi presi a prestito dal repertorio della musica popolare contemporanea. I brani celebri vengono chiamati “standard” e la pratica del “tema con variazione” di antica memoria, in buona sostanza si rivela intramontabile. In questo progetto, Fabrizio Mocata ha pensato di andare a ritroso nel tempo prendendo alcune famose “arie” d’Opera che, per lo meno in Italia, possono essere considerate “canzoni popolari contemporanee del XIX secolo” e questo conferisce ai brani più valore intrinseco e una qualità che consente più profonde esplorazioni nel tempo, struttura ed elaborazione armonica.
Nel progetto vengono rappresentate due diverse ma connesse aree del jazz. Da una parte abbiamo l’autentica interpretazione delle “canzoni popolari contemporanee del XIX secolo” e dall’altro abbiamo i brani che derivano direttamente dall’incontro della creatività e dell’interplay dei musicisti. Se nel jazz la scelta del materiale musicale non necessariamente influenza la formazione del gruppo, questo gruppo stesso produce del materiale musicale, producendo la maggior parte di ciò che i musicisti scelgono di suonare.
Fabrizio Mocata è responsabile della scelta dei brani e porta all’interno del progetto la sua sorprendente versatilità, radicato nella formazione classica unita a tutte le esperienze musicali che ha maturato in diversi stili e generi. Gianmarco Scaglia contribuisce con il suo accompagnamento solido e con forte senso melodico e armonico. Il grande virtuosismo batteristico, la creatività poliritmica e il sostengo sono i contributi del grande Paul Wertico, che già da tempo ha dimostrato di essere maestro di ogni situazione musicale.
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Orario
19 agosto 2018 21:30
Luogo
Piazzale Trieste, Trerranuova Br.ni (AR)
Piazzale Trieste, Trerranuova Bracciolini, Arezzo
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ROMINA CAPITANI
Isola Jazz
Romina Capitani: voce
Riccardo Galardini: chitarra
Giacomo Rossi: contrabbasso
Paolo Corsi: batteria
SUPERBAD
A Funk Experience
Marco Caponi: alto sax, elettronica
Francesco Cangi: trombone
Valentina Bartoli: tastiere
Lorenzo Ruggeri: chitarra
Tommaso Faglia: basso
Emanuele Bonechi: batteria
ROMINA CAPITANI
Isola Jazz
La cantante e autrice Romina Capitani presenta il suo nuovo disco Isola Jazz insieme ad una selezione di grandi standard del jazz. Una serata all’insegna della contaminazione fra canzoni d’autore, swing e musica brasiliana. Accanto a Romina, saranno sul palco musicisti di grande esperienza e sensibilità: il poliedrico chitarrista Riccardo Galardini, il batterista Paolo Corsi e il contrabbassista Giacomo Rossi, , co-autore di numerosi brani di questo progetto, eclettico e versatile strumentista.
SUPERBAD
A Funk Experience
Il funk quello puro, un impasto di groove, energia e sezione fiati. Un percorso storico dai primi anni ’80 ad oggi. Dai JB’s a Maceo Parker, da Marvin Gaye a Trombone Shorty passando dai Daft Punk. Il gruppo capitanato dal sassofonista Marco Caponi è composto da sei elementi. Sei musicisti, sei diverse provenienze musicali che si fondono con l’obiettivo di riproporre il sound che sta alla base della loro comune passione. Perchè come direbbe Lui, “It’s all about Love” (M. Parker).
in occasione de “lo Scalo dei sapori”, degustazione di cibi e vini della Maremma
Ingresso libero
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Orario
26 agosto 2018 19:00
Luogo
Piazza Gramsci, Scarlino Scalo (GR)
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Stefano Marini, chitarra
Michelangelo Scandroglio, contrabbasso
Simone Brilli, batteria
Paolo Petrecca, tromba
Quattro giovani musicisti provenienti da esperienza musicali diverse si incontrano presso le varie occasioni formative toscane, da Follonica a Siena e nelle jam organizzate nei piccoli locali. Un ensemble di giovanissimi talenti che sono legati dalla stessa passione e che utilizzano uno stesso linguaggio musicale. In questa occasione proporranno al pubblico anche i loro brani originali, composizioni capaci di creare scenari suggestivi e dinamiche intense, personalizzate dal vitale privilegio dell’ascolto reciproco.
Visita guidata al Museo di Vetulonia, alle ore 20,45, prima del concerto.
ingresso libero
Stefano Marini è un giovane chitarrista, studente presso Siena Jazz. Dal 2015 (anno in cui inizia il conservatorio) ha avuto occasioni di esibirsi in compagnia di diversi musicisti della scena italiana. Ha partecipato alle due scorse edizioni del Grey Cat Festival, Novara Jazz, Barga Jazz, nell’inverno 2018 ha proposto, in una formazione tutta sua ma impreziosita dalla presenza di Achille Succi al sax, la sua interpretazione di classici e standard, ma anche brani originali.
Anche in questo altro appuntamento con la musica improvvisata si unisce a Michelangelo Scandroglio al contrabbasso e insieme a loro Simone Brilli alla batteria e Paolo Petrecchi alla tromba. Michelangelo Scandroglio, da diversi anni è vincitore e finalista di numerosi concorsi e borse di studio e ha già avuto l’occasione di suonare con alcuni dei più importanti musicisti della scena nazionale e internazionale.
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Orario
28 agosto 2018 21:30
Luogo
Piazza Vatluna, Vetulonia (GR)
piazza Vatluna, Vetulonia, Castiglione della Pescaia, GR
settembre
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Il Jazz italiano per le terre del sisma
30 agosto a Camerino (MC)
31 agosto a Scheggino (PG)
1 settembre ad Amatrice (RI)
2 settembre a L’Aquila
Anche quest’anno, il jazz Italiano torna a mobilitarsi per le terre colpite dal sisma. Saranno quattro le città coinvolte, confermando l’impegno avviato nell’edizione 2017 in quattro giornate consecutive di concerti: il 30 agosto a Camerino (MC), il 31 agosto a Scheggino (PG), il 1 settembre ad Amatrice (RI) e per finire il 2 settembre a L’Aquila.
Centinaia di musicisti coinvolti, provenienti da tutta Italia, confermeranno la loro partecipazione a questo grande evento, ormai simbolo dell’impegno e dell’unione del mondo del jazz a favore dei territori e delle popolazioni colpiti dal terremoto.
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Orario
2 settembre 2018 10:00
Luogo
L'Aquila
L'Aquila
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Barbarossa, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con Passame er sale, ha pubblicato un album di inediti dal titolo Roma è de tutti interamente cantati in dialetto, riportando agli antichi splendori (quelli di Gabriella Ferri e Petrolini, per intenderci) la canzone romana d’autore. I nuovi testi insieme al repertorio storico sono stati al centro del tour teatrale partito da Bari a marzo e conclusosi il 29 giugno scorso alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica a Roma. Con il tour Roma è de tutti, Luca Barbarossa propone l’omonimo album di inediti con la cifra narrativa utilizzata nell’album per raccontare alcuni scorci di vita: informale, quotidiana, la lingua è quella parlata nelle strade della capitale.
Ingresso libero
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Orario
5 settembre 2018 21:30
Luogo
Piazza Risorgimento, Quarrata (PT)
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Alessandro Agostinelli, voce narrante
Andrea Pellegrini, piano,
Nino Pellegrini, contrabbasso
“Benedetti da Parker” di Alessandro Agostinelli
La vita di Dean Benedetti, un sassofonista in bilico tra l’America e Torre del Lago, e la sua ossessione per Charlie Parker.
Presentazione del libro (Cairo Editore) e intervista all’autore, a seguire reading musicale con Alessandro Agostinelli (voce narrante), Andrea Pellegrini (piano), Nino Pellegrini (contrabbasso).
Ingresso libero
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Orario
15 settembre 2018 17:00
Luogo
Villa Demidoff, Vaglia (FI)
Via Fiorentina, 276, 50036 Vaglia FI
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Daniela Morozzi, voce recitante
Francesco Maccianti, tastiere
Presentazione del libro e CD dello spettacolo che ripercorre la storia personale e musicale del più grande sassofonista di tutti i tempi, John Coltrane. Saranno presenti gli autori Valerio Nardoni e Leonardo Ciardi. Segue il reading musicale con l’attrice Daniela Morozzi (voce recitante) e il pianista Francesco Maccianti.
Ingresso libero
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Orario
24 settembre 2018 21:00
Luogo
Le Muratine, Pontassieve, (FI)
Piazza V. Emanuele II, pontassieve, Firenze
ottobre
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Una settimana di eventi, incontri, proiezioni, presentazioni.
Diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci, organizzato dall’associazione Ireos – Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo della Regione Toscana, quest’anno presenterà al pubblico un ricco programma di film, la nutrita selezione dei Video Queer in concorso, ospiti speciali come il regista Gustavo Sanchez o la cantante Adele Bertei.
Programma completo su www.florencequeerfestival.it
Infoline:
Ireos: 055 216907 MusicPool: 055 240397
info@florencequeerfestival.it
Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di 18 anni.
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Orario
2 ottobre 2018 17:00
Luogo
Teatro Cinema La Compagnia - Firenze
Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze
mar09ott22:00cory wongvulfpecLumiere, Pisa22:00 Event Type Music Pool 2018/Pisa Jazz
Tickets
compra bigliettiDettagli
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CORY WONG GUITAR MASTERCLASS: il giorno precedente al concerto, ovvero lunedì 08 Ottobre, Cory Wong e la sua band terranno una masterclass presso l’Exwide. Acquista un ingresso alla masterclass e ottieni un biglietto scontato per il concerto!
Link iscrizioni masterclass + concerto:
Pisa Jazz inizia alla grande la nuova stagione autunnale con questa anteprima in esclusiva toscana!
Cory Wong potrebbe essere il vostro nuovo chitarrista preferito. Musicista, compositore, arrangiatore e produttore di Minneapolis accompagna sul palco atisti come Questlove, The Blind Boys of Alabama, Bootsy Collins, Blake Shelton, ma è soprattutto noto per essere il chitarrista della band esplosiva dei Vulfpeck!
E’ arrivato il momento di un progetto solista: “Cory Wong and the Green Screen Band” un album in cui l’eclettico stile del chitarrista si avvicina ora a Prince e Dean Magraw, ora Jeff Beck e Pat Metheny. Ed è proprio con questo nuovo ensemble che Cory sbarcherà sul palco del Lumière di Pisa per il primo concerto della stagione autunnale di Pisa Jazz 2018.
Posto unico in piedi € 12 + dp
Super Early Bird ticket € 8 + dp fino al 31 Luglio
Early Bird Ticket € 10 + dp fino al 31 Agosto
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Orario
9 ottobre 2018 22:00
Luogo
Lumiere, Pisa
Vicolo del Tidi, 6, 56126 Pisa PI
Tickets
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Tangerine Dream, una delle più grandi icone della musica elettronica, ha dipinto paesaggi sonori per non meno di mezzo secolo. Fondato e diretto da Edgar Froese, il gruppo tedesco ha aperto la strada alla musica ambient e al krautrock (o “Kosmische Musik”), ha pubblicato oltre 100 album in studio e creato oltre sessanta colonne sonore. Dopo la morte di Froese, i restanti membri del gruppo Thorsten Quaeschning, Ulrich Schnauss e Hoshiko Yamane hanno continuato nel solco della visione musicale del fondatore sia attraverso le esibizioni dal vivo che con l’album Quantum Gate (nominato per i Prog Music Awards 2018) pubblicato l’anno scorso. La vedova di Froese, Bianca Froese-Acquaye, lavora a stretto contatto con la band e mantenendo viva l’eredità musicale di suo marito.
I risultati di questa formazione parlano da soli: QUANTUM GATE – il primo album del nuovo periodo dopo la morte di Edgar Froese (nominato per i Prog Music Awards 2018) – ha già deliziato gli amanti della musica elettronica e ha immediatamente colpito le classifiche degli album nel Regno Unito. L’album è basato su una parte delle composizioni di Edgar, su cui aveva già iniziato a lavorare prima della morte, e che la band ha ora perfezionato in quella nuova direzione creativa e sperimentale di un moderno suono sinfonico elettronico.
In onore di Edgar Froese, i Tangerine Dream non vedono l’ora di esibire il loro repertorio – brani vecchi e nuovi, ben noti classici, alcune nuove tracce del loro album QUANTUM GATE e una sorprendente composizione in tempo reale – al pubblico di INTERNET FESTIVAL a Pisa il prossimo sabato 13 ottobre 2018.
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Orario
13 ottobre 2018 21:30
Luogo
Teatro Verdi - Pisa
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Daniela Morozzi, voce recitante
Stefano Cocco Cantini, sax
Presentazione del libro e CD dello spettacolo che ripercorre la storia personale e musicale del più grande sassofonista di tutti i tempi, John Coltrane. Saranno presenti gli autori Valerio Nardoni e Leonardo Ciardi. Segue il reading musicale con l’attrice Daniela Morozzi (voce recitante) e sassofonista Stefano Cantini
Ingresso libero
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Orario
16 ottobre 2018 21:00
Luogo
Civica biblioteca comunale, calenzano (FI)
via della conoscenza, 11 calenzano, FI
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Ben Wendel, compositore e produttore, è uno dei migliori sassofonisti della scena di New York, in questo concerto in trio è accompagnato da due amici e colleghi d’eccezione: Joe Sanders e Jeff Ballard. Artista versatile, di grande dedizione e passione, Joe Sanders è, senza dubbio, uno dei giovani bassisti più ricercati della sua generazione. Californiano, dallo stile fantasioso ed eclettico, Jeff Ballard si presenta invece come un talentuoso batterista dallo spirito ironico e un po’ folle.
Posto Unico 12-10€ + dp
Joe Sanders ha fatto carriera grazie la sua versatilità, la dedizione, e l’impegno costante. Joe è senza dubbio, uno dei giovani bassisti più ricercati della sua generazione. Ha suonato, registrato, e si è esibito in tour con molti grandi musicisti, tra cui, ma non solo; Ravi Coltrane, Herbie Hancock, Jimmy Heath, Attualmente è leader della sua band la “Joe Sanders’ Infinity” con la quale suona nei jazz club in tutta New York City, inoltre è spesso in tour in Europa e negli Stati Uniti con il Gerald Clayton Trio.
Jeff Ballard, batterista jazz statunitense si afferma nella scena jazzistica americana nel 1995, anno in cui inizia a collaborare con Danilo Perez. Nel 1997 riceve da Chick Corea l’offerta di unirsi al suo gruppo nel quale suonerà per sei anni. Ha lavorato con altri grandi del jazz, come Pat Metheny, Enrico Rava, Stefano Bollani, Count Basie. Fa parte della band di Joshua Redman e collabora con Kurt Rosenwinkel, incide con entrambi diversi album. Da qualche anno fa parte del trio di Brad Meldhau.
Ben Wendel, nato in Canada e poi trasferitosi negli Stati Uniti, può già vantare un’ottima carriera : è considerato ormai tra i migliori sassofonisti newyorkesi ed è anche molto apprezzato come compositore. Conosciuto per la sua militanza nella band nominata ai Grammy Awards ”Kneebody”, può vantare collaborazioni con musicisti del calibro di Tigran Hamasyan, Ignacio Berroa, Antonio Sanchez, Gerald Clayton, Snoop Dogg, e Prince,
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Orario
20 ottobre 2018 00:00 - 23 ottobre 2018 00:00
Luogo
Albinia Piazza delle Regioni
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Barbara casini: voce, chitarra, percussioni
Dall’incontro di Barbara Casini, la più nota interprete e autrice italiana di musica brasiliana, con i più grandi
compositori di questa terra affascinante nasce il testo “Se tutto è musica”, diciotto interviste esclusive che indagano sul modo di concepire la composizione, la melodia, l’armonia. Intervista all’artista e performance live voce e chitarra.
Ingresso libero
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Orario
27 ottobre 2018 21:00
Luogo
Villa Pecori Giraldi, Borgo San Lorenzo (FI)
Piazzale Lavacchini, 1
novembre
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Barbara Casini: voce, chiatarra, percussioni
Sandra Garuglieri: voce recitante
La poesia in musica di Chico Buarque De Hollanda: spettacolo fra il teatrale e il musicale, idealmente diviso a
metà. La prima parte affronta tematiche sociali e la seconda è dedicata alle canzoni d’amore.
Ingresso libero
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Orario
13 novembre 2018 21:00
Luogo
Cinema Teatro Pacini - Fucecchio (FI)
Piazza G. Montanelli, 22
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Il fotografo di musica Pino Ninfa racconta la storia del jazz attraverso una selezione di ritratti fotografici, da lui realizzati, ai più grandi musicisti italiani e internazionali, arricchendola con aneddoti e ricordi significativi. Intervista all’autore e proiezione fotografica
Ingresso libero
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Orario
14 novembre 2018 21:00
Luogo
Gruppo Fotografico Limite, Capraia e Limite (FI)
Via Picchiotti, 5 c, Capraia e Limite (FI)
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Il fotografo di musica Pino Ninfa racconta la storia del jazz attraverso una selezione di ritratti fotografici, da lui realizzati, ai più grandi musicisti italiani e internazionali, arricchendola con aneddoti e ricordi significativi. Intervista all’autore e proiezione fotografica
Ingresso libero
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Orario
15 novembre 2018 21:00
Luogo
Biblioteca comunale, Rufina (FI)
Piazza Trieste, 13 Rufina (FI)
Tickets
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Ilaria Lanzoni, violino
Katia Moling, viola
Naomi Berrill, violoncello, voce
Gabriele Evangelista, contrabbasso
Dan Kinzelman, sassofono, clarinetto
Stefano Tamborrino, batteria, elettronica, voce e composizione
Nell’ambito di ‘A Jazz supreme’ a cura di Musicus Concentus.
Il sestetto si compone di un organico inusuale in cui possiamo riconoscere il classico quartetto d’archi, arricchito però dalla creativa presenza di batteria, elettronica, voce, sassofono e clarinetti. L’opera di composizione – principalmente affidata a Stefano Tamborrino – si è stesa in un periodo concentratosi tra la metà di giugno e la fine di luglio 2017. L’intensa attività svolta in poco più di un mese estivo ha partorito quarantacinque minuti di musica scritta e arrangiata, alla quale sono andati a sommarsi gli episodi di improvvisazione.
13€ +dp // 20€ alla porta
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Orario
16 novembre 2018 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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Presentazione del libro
“Non nasconderti. Sotto il palco e dentro le canzoni dei Denovo” di Sergio Azzarello (Edizioni Il Vento Antico).
Sarà presente l’autore insieme a Mario Venuti, Bruno Casini, Antonio Aiazzi, Dino Scudieri
Saggio biografico sul gruppo musicale Denovo, scritto dal punto di vista di un fan ma con piglio archivistico: storia, discografia, videografia, informazioni su attività live, apparizioni radio-televisive e tutte le avventure discografiche realizzate nel capoluogo toscano. Tutto (o quasi) su questa band icona degli anni Ottanta.
Sergio Azzarello nasce a Palermo nel 1963. Compie studi universitari a indirizzo scientifico ma, bramoso di conoscenza a livello multidisciplinare, si interessa in particolare di letteratura, religione, arte e musica. Lavora presso la Regione Sicilia, occupandosi attualmente di tematiche legate ai Fondi Europei PO FERS.
Ingresso libero
Info: Contempo Records Tel. 055-287592
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Orario
30 novembre 2018 18:30
Luogo
Contempo Records
via dei neri, 15r
dicembre
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Presentazione del libro
“Non nasconderti. Sotto il palco e dentro le canzoni dei Denovo” di Sergio Azzarello (Edizioni Il Vento Antico).
Sarà presente l’autore insieme a Mario Venuti, Bruno Casini, Antonio Aiazzi, Dino Scudieri
Saggio biografico sul gruppo musicale Denovo, scritto dal punto di vista di un fan ma con piglio archivistico: storia, discografia, videografia, informazioni su attività live, apparizioni radio-televisive e tutte le avventure discografiche realizzate nel capoluogo toscano. Tutto (o quasi) su questa band icona degli anni Ottanta.
Sergio Azzarello nasce a Palermo nel 1963. Compie studi universitari a indirizzo scientifico ma, bramoso di conoscenza a livello multidisciplinare, si interessa in particolare di letteratura, religione, arte e musica. Lavora presso la Regione Sicilia, occupandosi attualmente di tematiche legate ai Fondi Europei PO FERS.
Ingresso libero
Info: Contempo Records Tel. 055-287592
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Orario
30 novembre 2018 18:30
Luogo
Contempo Records
via dei neri, 15r