Tutti i Concerti Music Pool 2017
gennaio
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Aspettando Valdarno Jazz Winter Festival, il programma delle guide all’ascolto che si svolgono presso la Biblioteca Le Fornaci
Ingresso gratuito
4/01 – ore 21.30
LE INVISIBILI CITTA’ DELL’IMMAGINARIO
I segreti dell’ultimo capolavoro discografico del funambolico sassofonista americano Chris Potter dal titolo Immaginary Cities, svelati attraverso l’indagine parallela della sua musica e alcune tra le pagine più rappresentative del libro Le città invisibili di Italo Calvino. A cura di Daniele Malvisi, musicista e direttore artistico del Festival Valdarno jazz e Associazione Donne di Carta.
11/01 – ore 21.30
SUONI CHE DIALOGANO: L’IMPROVVISAZIONE SECONDO I FILOSOFI
Perché i filosofi dei nostri giorni si interessano sempre più di jazz e perché le loro riflessioni sono importanti per chi frequenta questa musica? Un percorso di ascolti e di riflessioni che mira a farci comprendere quanto la pratica dell’improvvisazione sia un elemento essenziale della vita umana. A cura di Neri Pollastri, filosofo e musicologo.
18/01 ore – 21.30
IDENTITA’ MUSICALE
L’interiorità del musicista attraverso la ricerca della propria identità artistico creativa tra territorialità e linguaggi globali. Un incontro intimo tra ascolti e racconti attraverso i quali un musicista si riconosce e si identifica con la propria musica. A cura di Alessandro Galati, musicista e didatta.
25/01 ore 21.30
LA MUSICA DI FARNCESCO CUSA & THE ASSASSINS
Approcci per una metodologia didattica empirica. Cusa negli anni ha sviluppato un codice compositivo che abbraccia vari ambiti: dalle musiche ai libri di narrativa, dai codici improvvisativi alle partiture scritte, dalle sonorizzazioni di film alla didattica nei conservatori. La sottile linea rossa che lega ogni diverso ambito estetico nella metamorfosi della creatività è l’elemento centrale di questa guida all’ascolto, dove saranno illustrate alcune tecniche di costruzione creativa dimostrando come il processo creativo sia una festa del piacere da celebrare in ogni istante. A cura di Francesco Cusa, musicista e didatta.
4/02 – Ore 17.30
STING… NO LIMITS
A cura di Alceste Ayroldi,
Ore 19.30
Apericena a cura di #QuasiQuasi_Social Cafè_
Presso il foyer dell’Auditorium
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Orario
11 gennaio 2017 21:30
Luogo
Biblioteca le Fornaci, T. Bracciolini
Piazza le Fornaci, 37
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Simone Graziano, arrangiamento, composizione, Fender Rhodes, piano, synth
Alessandro Lanzoni, arrangiamento, composizione, Fender Rhodes, piano
Naomi Berrill, voce, violoncello
Michele Tino, sax tenore
Stefano Tamborrino, batteria, steel guitar
special guest Dimitri Grechi Espinoza, sax
“Un progetto su Jimi Hendrix è come un progetto su Mozart: tanto complesso quanto entusiasmante.
Abbiamo scelto di riarrangiare alcuni dei suoi brani più famosi (Hey Joe, Little Wing, Wind Cries Mary, Angel) dandone una nostra lettura “visionaria” ma al tempo stesso estremamente filologica. Abbiamo utilizzato alcuni suoi pezzi come ispirazione per delle nostre composizioni perché volevamo che accanto a Hendrix ci fossimo anche noi con tutti i nostri limiti, certo, ma anche con le nostre personalità.
Ingresso: 12/10 euro (più diritti di prevendita)
Abbiamo accettato la sfida che ci ha lanciato l’Espresso, grazie all’intermediazione di Midj, partendo dal presupposto che dovessimo cercare in Hendrix le caratteristiche insite nel suo modo di intendere la musica, provare ad assimilarle e tradurle, usando i nostri linguaggi. Abbiamo deciso di utilizzare un organico il più possibile lontano da quello che era solito usare per i suoi gruppi: una voce femminile e un violoncello (Naomi Berrill), un fender Rhodes, un synth e un pianoforte (Simone Graziano e Alessandro Lanzoni), una batteria (Stefano Tamborrino) e un sax tenore (Michele Tino). Niente chitarra, né basso. Ne è uscito un lavoro autentico e originale, che fa della ricerca melodica ed evocativa il suo punto di forza.” Con queste parole Simone Graziano descrive il recente lavoro su Jimi Hendrix nato per la collana “Jazz Italiano” di La Repubblica – L’Espresso. Un “esperimento” talmente ben riuscito che non si è esaurito nella pubblicazione di un CD, ma ha continuato a dare nuovi spunti creativi, che non hanno smesso di evolversi attraverso le personalità di alcuni dei musicisti più talentuosi e apprezzati degli ultimi anni in Italia. Musicisti con background a volte anche molto diversi, che hanno trovato nel jazz (per quella infinità di significati che questa parola ha sempre avuto, e oggi più che mai) un trait d’union in cui far convergere suggestioni e idee.
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Orario
12 gennaio 2017 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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Gabriele Mitelli, tromba, flicorno, pocket trumpet, effetti
Paolo Botti, viola, violino, banjo, salterio ad arco, erhu
Nino Locatelli, clarinetto, clarinetto basso
Massimo Falascone, sax alto, baritono e sopranino, live electron ics
Pasquale Mirra, vibrafoni
Gabriele Evangelista, contrabbasso
Dudu Kouatè, percussioni, xalam, calebasse, djembe, voce
Cristiano Calcagnile, batteria, percussioni, arrangiamenti
Don Cherry ha le fattezze di un folletto africano, associabile alla figura del matto nei tarocchi o al giullare di corte nelle opere shakesperiane. Imprendibile, solitario ma aggregatore di spiriti curiosi e inquieti. Sta nelle radure, nei deserti, negli anfratti metropolitani, alla ricerca di verità da raccontare.
Ingresso: 12/10 euro (più diritti di prevendita)
E’ così che i componenti del gruppo pensano a questo grande artista che, in oltre mezzo secolo di attività ha percorso sentieri capaci di creare nuove relazioni e connessioni tra culture ed etnie in tutto il pianeta, alla ricerca della dimensione universale e ritualistica della musica. Dal quartetto di Ornette Coleman alle avanguardie Europee con Han Bennink e Johnny Dyani passando da Africa, India e le sperimentazioni psichedeliche e minimaliste nord europee di Terrje Rypdal, Don Cherry non ha mai smesso di cercare linguaggi che gli permettessero di esprimere la sua natura più profonda e magica attraverso il suono.
Il concerto costruisce un percorso che “visita” alcuni dei momenti più interessanti della sua carriera, lasciandoci attraversare, piuttosto che possedere, dalla musica. Cristiano Calcagnile, dopo aver studiato percussioni in ambito classico, ha allargato i suoi orizzonti dedicandosi anche alla batteria jazz. Con il suo Multikulti, un ampio organico dalla inusuale strumentazione, esplora con passione il magico e variegato mondo musicale di una delle icone più eccentriche del jazz: Don Cherry.
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Orario
15 gennaio 2017 21:15
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Roscoe Mitchell, sassofono contralto, sassofono soprano, sassofono sopranino, flauto
Mazz Swift, violino
Tomeka Reid, violoncello
Silvia Bolognesi, contrabbasso
Junius Paul, contrabbasso
Vincent Davis, batteria
Un progetto originale, che vede Mitchell attorniato da musicisti di indiscutibile rilevanza come la violoncellista Tomeka Reid, la violinista Mazz Swift, la contrabbassista Silvia Bolognesi, il contrabbassista, Junius Paul, il batterista Vincent Davis.
Ingresso: 22/20 euro (più diritti di prevendita)
Geniale compositore e polistrumentista, fra le anime del multiforme e storico Art Ensemble of Chicago, Roscoe Mitchell non è solo un protagonista delle più creative avanguardie musicali africano-americane, ma un conoscitore profondo delle tradizioni della propria cultura, che affonda le radici nel jazz e nella sua storia. Mitchell, in occasione del cinquantenario della morte di John Coltrane, affronta alcune fra le più significative pagine coltraniane, rivivificandone lo spirito, cogliendone l’essenza e il più profondo significato, esaltandone la perenne modernità.
Roscoe Mitchel Nato a Chicago cominciò a suonare clarinetto e sax durante gli studi superiori esibendosi nella band della scuola prima, poi nell’orchestra dell’esercito in Germania durante il servizio militare. Tornato a Chicago nel 1961 fondò un sestetto insieme a Henry Threadgill e Joseph Jarman con i quali suonò musica sperimentale, sino al suo ingresso nella Experimental Band of Chicago di Muhal Richard Abrams, un cruogiolo di musica d’avanguardia al quale si sarebbe ispirato il free jazz di Chicago. Nel 1965 fu un socio fondatore dell’ AACM e nel 1967 fondò la Roscoe Mitchell Art Ensemble, 1971 a chicago Mitchell seppur ormai musicalmente maturato ha continuato a sviluppare una straordinaria gamma di progetti, compresi recital come solista, duetti e dal 1990 escursioni nella musica classica, suonando con la rifondata Art Ensemble of Chicago anche dopo la morte di Lester Bowie. Le sue doti compositive, l’intelligenza nella improvvisazione degli assolo unite alla sua rara capacità di sviluppare la musica in direzioni diverse e sempre nuove, ne hanno fatto uno dei musicisti principali del free Jazz della sua generazione.
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Orario
30 gennaio 2017 21:15
Luogo
Cinema Teatro Nuovo - Pisa
Piazza della stazione, 1 Pisa
febbraio
gio02feb21:15AEHAM AHMADIL PIANISTA DI YARMOUKSala Vanni - Firenze21:15 Event Type Music Pool 2017
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AEHAM AHMAD, pianoforte
in collaborazione con Middle East Now Festival
Il concerto sarà preceduto da un incontro-intervista con il pubblico (ore 19.00 – Sala Vanni, ingresso libero), durante il quale sarà proiettato il documentario corto “Blue” di Abo Gabi (12′), che vede il pianista Aeham Ahmad tra i protagonisti, e che è stato presentato all’ultima edizione di Middle East Now.
Alla presentazione partecipano: Marcella Simoni, Alessandra Cafiero, Melissa Pignatelli.
Classe ’89, pianista. Lavora nel negozio di strumenti musicali di suo padre, violinista non vedente. Porta il suo pianoforte in strada con un carretto e canta per la gente stremata dall’assedio delle truppe di Assad, dai jihaidisti, dai bombardamenti e dalla fame. Aeham Ahmad diventa “il pianista di Yarmuk”, campo profughi palestinesi alle porte di Damasco. I video che lo ritraggono suonare sui cumuli di macerie fanno il giro del mondo e tutto il mondo conosce la sua storia.
Ingresso: Posto unico 12-10 € + dp
Aeham Ahmad – Le sue immagini, al pianoforte tra le macerie nel suo quartiere alle porte di Damasco, hanno commosso il mondo intero. E’ stato il giorno in cui l’Isis gli ha bruciato il piano che Aeham ha deciso di fuggire e venire in Europa. Il giorno del suo compleanno arrivano i miliziani dell’ISIS e bruciano il suo pianoforte, in quanto non “haram”. A quel punto Aeham decide che è giunta l’ora di partire e percorre le migliaia di chilometri che separano Damasco da Berlino a piedi, su bagnarole di fortuna, autobus devastati, solo con uno zaino in spalla e la miseria a tracolla. In Germania trova rifugio in un vecchio motel abbandonato, dove c’è un pianoforte. Ricomincia a fare ciò che faceva a Yarmuk, suona e canta per i bambini sballottati dall’esilio. Riprende a suonare, inizia a fare concerti e riceve un premio per il suo impegno a favore dei diritti umani. Realizza anche un disco (che uscirà a breve), incontra Angela Merkel, Martha Argerich, conquista il premio Beethoven. I giornali internazionali fanno a gara per intervistarlo.
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Orario
2 febbraio 2017 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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Mirko Pedrotti, vibrafono
Beppe Di Benedetto, trombone
Raimondo Meli Lupi, chitarra & arrangiamenti
Gianmarco Scaglia, contrabbasso
Giovanni Paolo Liguori, batteria
Alceste Ayroldi, narrazione
L’uomo visibile: l’altra faccia del razzismo liberamente tratta dalle note di Sting
Il Valdarno Jazz Collective, diretto da Gianmarco Scaglia, affronta il percorso artistico e di impegno sociale di un artista del valore assoluto: Sting. In Sting…No Limits, progetto originale di Gianmarco Scaglia e Alceste Ayroldi, oltre che ad alcuni brani originali dell’artista britannico saranno eseguiti anche standard del repertorio classico americano esplorati da Sting, come Dienda di Kenny Kirkland o My Funny Valentine di Rodgers & Hart.
Ingresso 10/7 euro (più diritti di prevendita)
Un racconto musicale scandito dalle parole di Alceste Ayroldi, che affronteranno l’impegno sociale di Sting, la diaspora africana, le lotte per il riconoscimento dei diritti civili degli afroamericani e la nuova diaspora che attraversa il Mediterraneo, in un intreccio stigmatizzato nel preambolo: L’Uomo visibile: l’altra faccia del razzismo liberamente tratta dalle note di Sting.
INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA SILENT BOX
di Fabiana Laurenzi
<< La pausa ha un potere creativo immenso. Non è attesa, non è fermarsi. La pausa è il fluire del tempo, uno spazio dove dilatandosi rivela la sua presenza attraverso l’assenza dell’evento sonoro. La fisicità della pausa ricorda che siamo in vita, è il respiro che verrà. >> (Fabiana Laurenzi)
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Orario
4 febbraio 2017 21:15
Luogo
Auditorium Le Fornaci T. Bracciolini (AR)
Via Vittorio veneto, 19 , Terranuova Bracciolini, AR
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Alessandro Galati, piano
Gabriele Evangelista, contrabbasso
Stefano Tamborrino, batteria
Galati ama comporre brani dai temi melodici ben definiti, cantabili, a volte struggenti, sempre intensi: questi temi vengono esaltati, riproposti, espansi, riletti, attraverso un impianto armonico complesso ma costituito secondo progressioni di accordi che a loro volta sono veri e propri disegni tematici. Non accompagnano solamente, non replicano, ma ridisegnano le melodie intrecciandosi ad esse.
Ingresso 10/7 euro (più diritti di prevendita)
Ad ascoltare On a sunny day, il nuovo lavoro di Alessandro Galati, c’è qualcosa di suggestivo che è possibile spiegare solo così: le melodie si percepiscono con una inaspettata pienezza armonica, i disegni armonici si dipanano come se fossero melodie. Questo avviene però con una semplicità che si imprime da subito nella memoria, perché il risultato di tale singolare commistione non è certo una nebulosa confusione ma un suono di certo ricco, ma puro e ben definito. Accadrà così che ascolterete On a sunny day, o Balloon, o Crazy winter in town, o In Bejing percependoli come fossero canzoni, li potrete cantare persino, ma…proverete il bisogno di ascoltarli ancora una volta, e poi una volta ancora, ed ancora. Perché in realtà avvertirete forte la sensazione che ci sia ancora molto da scoprire. I temi melodici si espandono, si arricchiscono, nonostante voi continuiate a riconoscerli in modo netto: ma sono cangianti, ridisegnati, esaltati o al contrario celati dietro intrecci di accordi complessi e mai soverchianti. Le canterete, quelle melodie, al secondo ascolto, ma con la sensazione di “ripetere qualcosa di totalmente nuovo”: vi appariranno improvvisamente diverse anche per le dinamiche che tutto il trio, con un notevole interplay, riesce ad esprimere, o per il tocco che Galati decide di imprimere ai tasti del suo pianoforte. Il fascino di On a sunny day è dunque nella dualità tra semplice e complesso, tra definito e “in fieri”, tra nettezza e sfarzo, persino. È una meta ben definita raggiunta attraverso un viaggio pieno di svolte, di sorprese, di cambi di programma, e che alimenta la voglia di scoprire ciò che durante il tragitto precedente si era guardato, ma senza vedere: è per questo che, incuriositi, si sente l’esigenza di ripartire ancora.
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Orario
10 febbraio 2017 21:30
Luogo
Auditorium Le Fornaci T. Bracciolini (AR)
Via Vittorio veneto, 19 , Terranuova Bracciolini, AR
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Daniele Malvisi, sax
Giovanni Conversano, chitarra
Andrea Cincinelli, chitarra
Giamarco Scaglia, contrabbasso
Paolo Corsi, batteria e percussioni
Leonardo Cincinelli, live electronics
“VIRTUOUS CIRCLES OF MILES DAVIS” è la storia di un percorso attraverso il quale la musica di Miles continua a vivere nei cuori e nelle menti di questi musicisti, un “CIRCOLO VIRTUOSO” appunto, entro il quale l’opera “davisiana” rivive, ispira e si trasforma; nuovamente rigenerata continua a vivere ed emozionare il presente di questi artisti.
L’inizio di questa storia vede un gruppo di giovani musicisti discutere animatamente dentro a un auto con i vetri appannati. A notte fonda si condivideva il proposito di costruire insieme un grande gruppo, mille sogni e altrettante idee sulla musica e sulla vita. In sottofondo la musica era sempre la stessa: quella di Miles. Come succede spesso, anche in quel caso l’opera di Miles fu conosciuta secondo un percorso atipico che a partire da album come, “TUTU” e “DECOY” portò i giovani musicisti ad apprezzare e conoscere anche incisioni più datate, come “SEVEN STEPS TO HEAVEN”, “MILESTONES” fino al leggendario “KIND OF BLUE” ed altre ancora. Miles ispirava quei sogni ad occhi aperti e la sua musica ne era la colonna sonora. Più che un tributo a Miles, “VIRTUOUS CIRCLES OF MILES DAVIS” è una dichiarazione d’amore verso un periodo preciso della vita di questi musicisti, un momento storico ed intimo di cui Miles e la sua opera furono al contempo ispiratori e testimoni. Il fatto che nel quintetto di Malvisi non vi sia un trombettista la dice lunga sull’onestà genuina di questo affetto artistico.
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Orario
12 febbraio 2017 21:15
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Alessandro Lanzoni, Pianoforte
Daniele Tittarelli, Sax
Joe Sanders, Contrabbasso
Tobias Backhaus, Batteria
Questo nuovo progetto in quartetto di Alessandro Lanzoni, espressione di una visione della musica cosmopolita e senza confini, prevede l’inedita e interessante fusione fra un Jazz di chiara matrice Europea con un rappresentante delle nuove tendenze statunitensi autorevole come Joe Sanders. Verranno eseguite una serie di composizioni originali firmate dagli stessi musicisti del gruppoe alcuni standards della tradizione jazzistica.
Posto unico 10/8 euro +dp
Presto in prevendita
Alessandro Lanzoni, Vincitore a soli 14 anni del prestigioso “Premio Massimo Urbani” e nel 2010 “Best Young Soloist” al Concorso “Martial Solal” di Parigi, ha cominciato a calcare le scene dei maggiori Festivals Italiani estendendo presto la sua attività anche all’esterosia come leader che come collaboratore di prestigiosi musicisti quali L.Konitz, K.Rosenwinkel, E.Rava, R.Gatto e moltissimi altri. Collabora stabilmente con l’etichetta discografica CamJazz, che ha pubblicato i suoi ultimi tre Album, “Dark Flavour” in trio, “Seldom” in quartetto e “Diversions” in Piano Solo.
Daniele Tittarelli è fra i più importanti e originali interpreti italiani del sassofono jazz.
Dopo il prestigioso premio come “Miglior solista” al Concorso “Jazz Tremplin” di Avignone comincia una importante carriera che lo vede protagonista di varie formazioni a fianco di tutti i più grandi nomi del Jazz italiano, Enrico Rava, Roberto Gatto, Rita Marcotulli, Stefano Bollani, Antonello Salis e moltissimi altri.
Vanta una numerosa discografia ed è molto apprezzato anche per la sua attività di compositore.
Dal 2015 è docente di sassofono jazz al Conservatorio di Latina e fa parte della Gazebo Band
Joe Sanders è senza dubbio uno dei giovani bassisti più ricercati della sua generazione. Ha suonato, registrato, e si è esibito in tour con molti grandi musicisti, tra cui, ma non solo: Ravi Coltrane, Herbie Hancock, Jimmy Heath, Wayne Shorter, Geri Allen, Jeff “Tain” Watts, Karriem Riggins, Nicholas Payton, Roy Hargrove, Gerald Clayton (il cui album Two-Shade è stato nominato per un Grammy 2010), Geoffery Keezer, Lionel Loueke, Aaron Parks, Chris Potter e Ambrose Akinmusire. Attualmente è leader della band “Joe Sanders’ Infinity” con la quale suona nei jazz club in tutta New York City, inoltre è spesso in tour in Europa e negli Stati Uniti con il Gerald Clayton Trio.
Tobias Backhaus, nato a Darmstadt ha studiato sotto la guida di maestri del jazz come Keith Copeland, Ari Hoenig, Jim Black, John Hollenbeck e Jeff Ballard, laureandosi presso il Jazz-Institute di Berlino.
Il suo approccio individuale e la sua capacità di muoversi senza sforzo tra diversi mondi musicali -dal jazz tradizionale alla libera improvvisazione, alla musica classica contemporanea e oltre – fanno di lui uno dei giovani batteristi più richiesti sulla scena jazz tedesca e europea.
Tobias ha lavorato con artisti come Kurt Rosenwinkel, Tony Lakatos, Carlos Bica, Jiggs Whigham, Gwilym Simcock, Peter Weniger e collabora tra gli altri con l’Orchestra Sinfonica di Dresda, la NDR Big Band, la Berlin Jazz Orchestra.
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Orario
12 febbraio 2017 21:15
Luogo
Auditorium Palazzo Pretorio - Empoli (FI)
Piazza Farinata degli Uberti, Empoli
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Serena Brancale, voce, batteria elettronica, tastiera
Angelo Trabucco, piano e live elettronic
Israel Varela, batteria e voce
La giovanissima cantante ed autrice barese è sicuramente una delle voci più talentuose emerse nell’ultimo periodo in Italia. Partendo dalla Puglia, Serena è riuscita a conquistare il pubblico più raffinato come quello del jazz ma anche il grande pubblico, come è accaduto al Festival di Sanremo 2015. Nelle sue corde vocali non c’è solo una straordinaria vocazione verso il jazz ed i suoi dintorni, ma anche una forte inclinazione verso altri confini sonori che la cantante riesce fisiologicamente a “manipolare” con grande disinvoltura attraverso sue inedite composizioni decisamente ispirate.
Ingresso: 10/7 euro (più diritti di prevendita)
Soulenco Project nasce dall’incontro di due artisti accomunati dalla passione per il ritmo e per il mondo della sperimentazione. Una miscela di colori mediterranei e messicani, dove i due musicisti giocano “a tempo” scambiandosi di ruolo. Un repertorio che tocca la pugliesità e la passione per la blackmusic della Brancale e il talento e la tradizione flamenca di Varela. L’arrangiamento è il protagonista principale del progetto: ogni pezzo viene destrutturato e modificato a loro immagine. Grande ospite e valore aggiunto di questo duo è Angelo Trabucco, pianista e strumentista jazz che ha collaborato con Bob Mintzer, Peter Erskine, Fabrizio Bosso, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Hiram Bullock, Bob Franceschini, , Alfredo Paixao, Israel Varela, Otmaro Ruiz, Stefano Cantini, Andrea Braido, Kelly Joice, Antonella Ruggiero, Amy Stewart. Così il progetto accompagna l’ascoltatore in una dimensione sonora senza confini dove la black Music cambia colore e il soul si fonde con il flamenco.
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Orario
17 febbraio 2017 21:15
Luogo
Auditorium le Fornaci
Via Vittorio veneto, 19 , Terranuova Bracciolini, AR
lun20feb21:00Simona MolinariTeatro Puccini - Firenze21:00 Event Type Music Pool 2017/PRG
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Simona Molinari, Voce
Fabio Colella , Batteria
Fabrizio Pierleoni, Contrabbasso
Gian Piero Lo Piccolo, Sax, Clarinetto
Claudio Filippini, Pianoforte
“Loving Ella” è un progetto che Simona Molinari ha voluto regalare prima che al pubblico, innanzitutto a se stessa. La regina del jazz è sicuramente l’artista che ha più influenzato gli studi e la formazione della cantautrice. Il concerto si articolerà in un viaggio narrativo in cui Simona Molinari porterà in scena le canzoni che hanno caratterizzato la carriera della cantante e alcuni aneddoti biografici della controversa vita privata della persona Ella Fitzgerald; gli inizi, gli amori, le passioni, la malattia.
Ingresso: 25/20 euro + d.p.
Uno spettacolo che cerca di essere un’esperienza di viaggio alla scoperta del mondo interiore ed esteriore di quella che veniva definita: “First Lady of Song”. All’interno del concerto Simona inserirà anche alcuni dei suoi brani più significativi, in modo da mostrare in che modo la musica di Ella ha contribuito al suo odierno amore per lo swing e per il jazz. Non mancheranno naturalmente nello spettacolo le canzoni che la hanno portata al successo.
Simona Molinari, astro del jazz, della bossa nova e della musica leggera al femminile. La talentuosa cantante partenopeo/abruzzese si conferma così grande voce ed interprete di un mondo musicale vasto e colto affrontato però in modo fresco e leggero. Una grande voce femminile che ha già entusiasmato le platee di tutto il mondo. “Ho inzuppato le mani in tutti i vinili più belli di Ella, mi sono imbattuta in Duke Ellington, Ghershwin, Jobim, Cole Porter e ho scelto le cose che mi hanno colpito di più e quelle che mi hanno toccato il cuore”.
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Orario
20 febbraio 2017 21:00
ven24feb21:15hindi zahraAuditorium flog - Firenze21:15 Event Type Music Pool 2017/Flog W live
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Hindi Zahra: voce
Jérôme Plasseraud: chitarra
Paul Salvagnac: chitarra
David Dupuis: tastiera e ottoni
Jeff Hallam: basso
Raphael Seguinier: batteria
Ze Luis Nascimento: percussioni
Appena avvicina le sue labbra al microfono, l’orecchio si tende con dolcezza, in modo irresistibile. Hindi Zahra declina le sue originali melodie con dolci modulazioni di frequenza. Le chitarre l’accompagnano senza forzare i suoi tratti, con un accento gitano tra le righe e un cenno di blues con la B maiuscola. In ogni istante il tempo si sospende. In ogni momento lei accompagna l’intensità con l’intimità e le vibrazioni poetiche con un velato timbro felino. Per lei la musica è una questione di famiglia, il romanzo della sua vita.
Apprezza il groove afro-americano di Aretha Franklin, 2Pac e Tribe Called Ouest; in particolare, ha appreso il mestiere accanto ad altre coriste soul influenzate dall’hip hop. Si crea un universo che rassomiglia alla sua personalità, di cui questa ragazza autodidatta traccia i contorni a partire dal 2005, componendo una cinquantina di pezzi in un anno. Da questi estrae due perle. Si tratta di “Oursoul” e “Beautiful Tango”. Con un arrangiamento in stile folk americano, “Oursoul” racconta i sogni svaniti di una ragazza promessa in matrimonio. “Beautiful tango” è, invece, una ballata con accenti di eterna nostalgia, un inno all’amore, come un pensiero triste per fare vibrare le anime sensibili. “Beautiful tango” è stata accolta dal “The wire”, mensile di riferimento della musica esigente d’oltre-manica, che ha intravisto in lei la degna erede di Billie Holiday. Una quarantina di minuti, una buona dozzina di canzoni, proprio quante servono per questo primo album che produce, realizza e arrangia un po’ per volta, già con notevole maturità, lo stato d’animo di una donna sofisticata. Dallo stile al piano e dalle idee alla penna, Hindi Zahra ne cava un solco originale, una colonna sonora finemente organizzata, traballate soul-folk-jazz dove affluiscono le sue origini sud marocchine, alla frontiera con la cultura nera. Prima con il suono di un Bendir, poi con un tocco di basso ganoua, infine con un testo in berbero come “Imir Simik” (A poco a poco). Questo titolo le si addice pienamente. A poco a poco, questo controllo di tutti gli strumenti si è costruito, senza far rumore, all’ombra di una gloria effimera ma più vicino all’autenticità. Quella di cui parla nei suoi testi, delle storie di “amore per sempre” ma anche della vita della gente semplice.
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Orario
24 febbraio 2017 21:15
Luogo
Auditorium flog - Firenze
Via Michele Mercati, 24b, 50139 Firenze
sab25feb21:15Idan RaichelPiano - songsSala Vanni - Firenze21:15 Event Type Music Pool 2017
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Photo-by-Eldad-Rafaeli
Idan Raichel, piano
Idan, solo sul palco, suonerà il pianoforte acustico, il piano elettrico, le percussioni, il drum pad & looper e anche qualche strumento giocattolo delle sue due figlie piccole, che usa per creare sonorità in onore e celebrazione del suo piuttosto recente stato di padre. Dopo una serie di 30 concerti sold out di pianoforte con il gruppo, Idan ha deciso di prendersi del tempo, in questo momento della sua carriera, da dedicare a se stesso e alle performance da solista.
Posto unico 15 euro (+ dp)
Nel corso degli ultimi 13 anni, Idan ha collaborato con pop star americane come India.Arie, Dave Matthews e Alicia Keys, senza parlare dei tanti artisti che sono molto conosciuti nei loro paesi: la portoghese Ana Moura, il francese Patrick Bruel, Ornella Vanoni in Italia, Andreas Scholl in Germania, e il maliano Vieux Farka Touré, giusto per nominarne alcuni. Il musicista di Tel Aviv vanta anche una collaborazione importante con altri due grandi artisti del nostro Paese: dietro ad “Amami Amami”, nuovo singolo di Mina e Celentano, c’è la sua firma in qualità di compositore.
Il musicista Idan Raichel, Con l’album At the Edge of the Beginning, l’icona internazionale Idan Raichel riflette sui cicli della vita, sulle relazioni umane e sui nuovi inizi. Molto conosciuto e amato a livello internazionale, nel corso degli ultimi 12 anni, come leader del collettivo Idan Raichel Project, fa ora una scelta audace e netta presentandosi al pubblico in solo. Nei suoi concerti in solo, Idan condivide con il suo pubblico, in modo intimo e naturale, la storia del suo viaggio in questi ultimi 12 anni e anche come le sue melodie sono state scritte prima di essere prodotte per le numerose collaborazioni e i concerti in giro per il mondo. Idan Raichel è stato recentemente onorato dal Martin Luther King Institute per aver portato la voce delle minoranze e dei nuovi migranti all’attenzione della società e per il suo lavoro incessante nel mettere insieme persone di diverso contesto, credo e cultura attraverso la musica. Durante questi concerti in solo Idan presenterà le canzoni del suo vasto repertorio, tra cui anche alcuni brani tratti dall’ultimo album “At The Edge Of The Beginning”. Il suo concerto in solo sarà un’esperienza sonora e canora esaltante.
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Orario
25 febbraio 2017 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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Simone Graziano, arrangiamento, composizione, Fender Rhodes, piano, synth
Alessandro Lanzoni, arrangiamento, composizione, Fender Rhodes, piano
Naomi Berrill, voce, violoncello
Michele Tino, sax tenore
Stefano Tamborrino, batteria, steel guitar
special guest Dimitri Grechi Espinoza, sax
“Un progetto su Jimi Hendrix è come un progetto su Mozart: tanto complesso quanto entusiasmante.
Abbiamo scelto di riarrangiare alcuni dei suoi brani più famosi (Hey Joe, Little Wing, Wind Cries Mary, Angel) dandone una nostra lettura “visionaria” ma al tempo stesso estremamente filologica. Abbiamo utilizzato alcuni suoi pezzi come ispirazione per delle nostre composizioni perché volevamo che accanto a Hendrix ci fossimo anche noi con tutti i nostri limiti, certo, ma anche con le nostre personalità.”
Abbiamo accettato la sfida che ci ha lanciato l’Espresso, grazie all’intermediazione di Midj, partendo dal presupposto che dovessimo cercare in Hendrix le caratteristiche insite nel suo modo di intendere la musica, provare ad assimilarle e tradurle, usando i nostri linguaggi. Abbiamo deciso di utilizzare un organico il più possibile lontano da quello che era solito usare per i suoi gruppi: una voce femminile e un violoncello (Naomi Berrill), un fender Rhodes, un synth e un pianoforte (Simone Graziano e Alessandro Lanzoni), una batteria (Stefano Tamborrino) e un sax tenore (Michele Tino). Niente chitarra, né basso. Ne è uscito un lavoro autentico e originale, che fa della ricerca melodica ed evocativa il suo punto di forza.” Con queste parole Simone Graziano descrive il recente lavoro su Jimi Hendrix nato per la collana “Jazz Italiano” di La Repubblica – L’Espresso. Un “esperimento” talmente ben riuscito che non si è esaurito nella pubblicazione di un CD, ma ha continuato a dare nuovi spunti creativi, che non hanno smesso di evolversi attraverso le personalità di alcuni dei musicisti più talentuosi e apprezzati degli ultimi anni in Italia. Musicisti con background a volte anche molto diversi, che hanno trovato nel jazz (per quella infinità di significati che questa parola ha sempre avuto, e oggi più che mai) un trait d’union in cui far convergere suggestioni e idee.
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Orario
26 febbraio 2017 21:15
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presentazione del libro di Leonardo Gori
Musiche in tema di Renato Cantini e Manrico Seghi
saranno presenti Marco Vichi e Alessandra Cafiero
‘L’Italia, in pieno boom economico, si gode i frutti della pace: il benessere aumenta, la Fiat 500 è alla portata di tutti, Rocky Roberts impazza nei juke-box. Eppure qualcuno sembra non partecipare alla festa. Si tratta di un gruppo di donne in nero, che incessantemente scrutano il mare, in silenzio. Le nota il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri, venuto al funerale di un vecchio amico. Ma sarà il jazz della sua giovinezza, suonato dalla tromba di un misterioso musicista, a condurlo in una trappola assassina, a cui sfugge per miracolo.’
Ingresso libero
Leonardo Gori vive a Firenze. È autore del ciclo dei romanzi di Bruno Arcieri: prima capitano dei Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta, poi ufficiale dei Servizi segreti nella seconda guerra mondiale e infine inquieto senior citizen negli anni Sessanta del Novecento. Il primo romanzo della serie è Nero di maggio, ambientato a Firenze nel 1938, cui sono seguiti Il passaggio, La finale, L’angelo del fango (Premio Scerbanenco 2005), Musica nera, Lo specchio nero, Il fiore d’oro (questi ultimi due scritti con Franco Cardini), Il ritorno del colonnello Arcieri (2015) e Non è tempo di morire (2016). La serie di romanzi è in corso di riedizione in TEA. È anche autore di fortunati thriller storici e co-autore di importanti saggi sul fumetto e forme espressive correlate (illustrazione, cinema, disegno animato).
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Orario
28 febbraio 2017 18:00
Luogo
IBS + Libraccio Firenze
Via dei cerretani 16r, firenze
marzo
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presentazione del libro di Leonardo Gori
Musiche in tema di Renato Cantini e Manrico Seghi
saranno presenti Marco Vichi e Alessandra Cafiero
‘L’Italia, in pieno boom economico, si gode i frutti della pace: il benessere aumenta, la Fiat 500 è alla portata di tutti, Rocky Roberts impazza nei juke-box. Eppure qualcuno sembra non partecipare alla festa. Si tratta di un gruppo di donne in nero, che incessantemente scrutano il mare, in silenzio. Le nota il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri, venuto al funerale di un vecchio amico. Ma sarà il jazz della sua giovinezza, suonato dalla tromba di un misterioso musicista, a condurlo in una trappola assassina, a cui sfugge per miracolo.’
Ingresso libero
Leonardo Gori vive a Firenze. È autore del ciclo dei romanzi di Bruno Arcieri: prima capitano dei Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta, poi ufficiale dei Servizi segreti nella seconda guerra mondiale e infine inquieto senior citizen negli anni Sessanta del Novecento. Il primo romanzo della serie è Nero di maggio, ambientato a Firenze nel 1938, cui sono seguiti Il passaggio, La finale, L’angelo del fango (Premio Scerbanenco 2005), Musica nera, Lo specchio nero, Il fiore d’oro (questi ultimi due scritti con Franco Cardini), Il ritorno del colonnello Arcieri (2015) e Non è tempo di morire (2016). La serie di romanzi è in corso di riedizione in TEA. È anche autore di fortunati thriller storici e co-autore di importanti saggi sul fumetto e forme espressive correlate (illustrazione, cinema, disegno animato).
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28 febbraio 2017 18:00
Luogo
IBS + Libraccio Firenze
Via dei cerretani 16r, firenze
Orario
3 marzo 2017 21:00
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Stefano “Cocco” Cantini : sax
Francesco Maccianti: piano
Ares Tavolazzi: contrabbasso
Piero Borri: batteria
‘Dal Blues a John Coltraneì, il Living Coltrane Quartet terrà una lezione riservata ai ragazzi delle scuole.
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Orario
4 marzo 2017 10:30
Luogo
Teatro G. Verdi - casciana terme (PI)
Via Regina Margherita, 11, 56034 Casciana Terme PI
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Stefano “Cocco” Cantini: sax
Francesco Maccianti: piano
Ares Tavolazzi: contrabbasso
Piero Borri: batteria
con Daniela Morozzi: voce recitante
Il quartetto propone pezzi originali e non solo più gli standard del grande sassofonista statunitense: pezzi scritti per Coltrane, e non come Coltrane. Ed è qui, nell’urgenza di evocare il respiro ed i colori del mondo di Coltrane, di richiamarne l’immagine e la poetica, che si innesta l’esigenza di unire alla musica il racconto. Chi era John Coltrane, l’uomo e non solo il musicista, quali erano i suoi orizzonti, le sue paure, le sue ossessioni, i suoi desideri?
Posto Unico 12-10€ + dp
In “Io, John Coltrane. Quartetto per cinque elementi”, il Living Coltrane Quartet e l’attrice Daniela Morozzi sperimentano una commistione tra parole e note, un concerto accompagnato da scrittura drammaturgica, una “partitura musicale narrativa”. La forza e l’inventiva artistica, il suono allo stesso tempo prepotente e dolcissimo, profondo e luminoso del sassofonista che più di ogni altro ha influenzato il panorama musicale del secondo novecento, si integrano senza soluzione di continuità ad una narrazione che interpreta il vissuto umano e d’artista di Coltrane, con i suoi abissi e le sue sommità, e ne propone un’immagine non oleografica, un’immagine concreta ma non per questo meno poetica e visionaria. Anche in questo caso, si scrive per Coltrane e non soltanto su Coltrane. Ad accompagnare in questo viaggio il Living Coltrane Quartet, formazione caratterizzata da un suono di scultorea rotondità e autenticamente personale, oltreché da un interplay di grande spessore, è la voce di Daniela Morozzi, attrice già da tempo impegnata in progetti di fusione della parola con la musica e che ha già alle spalle una solida e felice collaborazione con Stefano ‘Cocco’ Cantini. Il testo porta la firma di Valerio Nardoni, scrittore e traduttore, e di Leonardo Ciardi, autore, ed è impreziosito da un contributo del poeta Fabrizio Dall’Aglio. Gli autori, insieme a Daniela Morozzi, portano sul palco una voce che si amalgama a quelle strumentali, si fonde con loro, si propone, appunto, come il quinto elemento, che esprime gli stessi contenuti degli strumenti e lo fa con la forza della parola.“Io, John Coltrane. Quartetto per cinque elementi”: la voce di John Coltrane non potrebbe essere più viva!
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4 marzo 2017 21:15
Luogo
Teatro G. Verdi - casciana terme (PI)
Via Regina Margherita, 11, 56034 Casciana Terme PI
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Fabrizio Puglisi: piano, synth ARP
Pasquale Mirra: vibrafono
Davide Lanzarini: contrabbasso
Danilo Mineo: percussioni
Gaetano Alfonsi: batteria
William Simone: batà, percussioni
Venus Rodriguez: voce
Guantanamo è un viaggio psichedelico nella tradizione afro-cubana. Un itinerario sonoro che da Trinidad, attraverso Santo Domingo, Haiti e Cuba, ha per destinazione finale Guantanamo, tra latin jazz e cubop, poliritmie africane, rumba e son cubano. Il repertorio del sestetto è in parte originale, in parte costituito da “classici” di Chucho Valdes, Bud Powell, Emiliano Salvador, Ernesto Lecuona e Lennie Tristano, il tutto rivisitato in chiave afro-latina con tocchi di acida psichedelia
Posto unico 12- 10 € +dp
Al timone del progetto, Fabrizio Puglisi, uno dei pianisti più brillanti ed esplorativi del jazz e della musica contemporanea, che vanta collaborazioni con icone della scena improvvisativa olandese come Han Bennink, Tristan Honsiger, Ernst Rejiseger, di stelle statunitensi come John Zorn, Don Byron, David Murray, Steve Lacy, Dave Liebman e italiane come Paolo Fresu, Enrico Rava, Cristina Zavalloni, Gianluca Petrella, oltre a militare nello storico collettivo Basse Sfere e in quello del El Gallo Rojo, come alcuni dei musicisti che lo accompagnano in questo suo entusiasmante progetto.
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Orario
4 marzo 2017 21:15
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Simone Graziano, piano
Dan Kinzelman, sax tenore
Gabriele Evangelista, contrabbasso
Stefano Tamborrino, batteria
Frontal è il quartetto guidato da Simone Graziano, considerato uno dei migliori pianisti e compositori emersi recentemente nel panorama italiano. Il gruppo è composto da alcuni tra i migliori talenti del jazz nostrano
Ingeresso: 12 euro (più diritti di prevendita)
Frontal , progetto musicale di Simone Graziano, con il quale pubblica con da Auand Records l’album omonimo che è stato subito acclamato dalla critica specializzata come ‘una tra le migliori produzioni del 2013’ . Frontal ha all’attivo numerosi concerti, compiuti nel 2013 in festivals e rassegne di primo piano. Il primo disco è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti: Musica Jazz gli ha conferito il Bollino Blu e lo ha inserito tra i dischi consigliati del mese di Agosto 2013; Jazzit ha assegnato il suo Bollino Rosso ‘Jazzit likes it’.“Trentacinque”, il secondo lavoro discografico edito dall’etichetta pugliese Auand Records esce nel settembre 2015, fotografa la naturale evoluzione di un gruppo dall’affiatamento straordinario, che è riuscito nel corso degli anni a crearsi uno spazio sonoro proprio ed originale. Tali caratteristiche rendono Frontal una realtà musicale davvero unica nella scena del jazz europeo. Trentacinque è stato votato nel top jazz 2015 indetto da Musica Jazz tra i migliori 10 album dell’anno. Allaboutjazz ha scelto ‘Trentacinque’ come il disco italiano più rappresentativo essendo l’album più votato dai recensori della rivista.
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Orario
4 marzo 2017 21:30
Luogo
Teatro Margherita - Marcialla
via amelindo mori, 20, marcialla,
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Dario Napoli, chitarra acustica
Tommaso Papini, chitarra
Nicola Pasquini, basso e contrabbasso
il chitarrista Dario Napoli con “Modern Manouche Project”: swing manouche, bebop, funk e jazz moderno con Tommaso Papini alla chitarra e Nicola Pasquini al basso
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Orario
4 marzo 2017 21:30
Luogo
Auditorium Comunale di Loro - Loro Ciuffenna (AR)
via Paratomagno, 6 , Loro Ciuffenna
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Ben Wendel: sax
Joe Sanders: basso
Jeff Ballard: batteria
Ben Wendel, compositore e produttore, è uno dei migliori sassofonisti della scena di New York, in questo concerto in trio è accompagnato da due amici e colleghi d’eccezione: Joe Sanders e Jeff Ballard. Artista versatile, di grande dedizione e passione, Joe Sanders è, senza dubbio, uno dei giovani bassisti più ricercati della sua generazione. Californiano, dallo stile fantasioso ed eclettico, Jeff Ballard si presenta invece come un talentuoso batterista dallo spirito ironico e un po’ folle.
Posto Unico 12-10€ + dp
Joe Sanders ha fatto carriera grazie la sua versatilità, la dedizione, e l’impegno costante. Joe è senza dubbio, uno dei giovani bassisti più ricercati della sua generazione. Ha suonato, registrato, e si è esibito in tour con molti grandi musicisti, tra cui, ma non solo; Ravi Coltrane, Herbie Hancock, Jimmy Heath, Attualmente è leader della sua band la “Joe Sanders’ Infinity” con la quale suona nei jazz club in tutta New York City, inoltre è spesso in tour in Europa e negli Stati Uniti con il Gerald Clayton Trio.
Jeff Ballard, batterista jazz statunitense si afferma nella scena jazzistica americana nel 1995, anno in cui inizia a collaborare con Danilo Perez. Nel 1997 riceve da Chick Corea l’offerta di unirsi al suo gruppo nel quale suonerà per sei anni. Ha lavorato con altri grandi del jazz, come Pat Metheny, Enrico Rava, Stefano Bollani, Count Basie. Fa parte della band di Joshua Redman e collabora con Kurt Rosenwinkel, incide con entrambi diversi album. Da qualche anno fa parte del trio di Brad Meldhau.
Ben Wendel, nato in Canada e poi trasferitosi negli Stati Uniti, può già vantare un’ottima carriera : è considerato ormai tra i migliori sassofonisti newyorkesi ed è anche molto apprezzato come compositore. Conosciuto per la sua militanza nella band nominata ai Grammy Awards ”Kneebody”, può vantare collaborazioni con musicisti del calibro di Tigran Hamasyan, Ignacio Berroa, Antonio Sanchez, Gerald Clayton, Snoop Dogg, e Prince,
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Orario
5 marzo 2017 21:15
mar14mar21:00Macy Grayeuropean tour 2017Obihall - Firenze21:00 Event Type Music Pool 2017/PRG
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A sei anni dal suo ultimo live italiano, la voce roca e graffiante del soul statunitense, arriva, finalmente a Firenze. “Stripped”, album uscito lo scorso 9 settembre per Chesky Records, segna il grande ritrono dell’artista in una veste più jazz e fusion.
Ingresso:
1° settore € 35,00 + d.p
2° settore € 30,00 + d.p
3° settore € 25,00 + d.p
Nel 1999, dopo aver ottenuto un contratto discografico, pubblica On How Life Is. L’album ottiene un enorme successo da oltre sette milioni di copie nel mondo, anche grazie a brani come Do something e soprattutto I Try, che le fanno guadagnare un Grammy Award. Collabora con Fatboy Slim, prestando la sua voce nel brano Demons.
Nel 2001 pubblica il suo secondo album The Id, trascinato dai singoli Sexual Revolution e Sweet Baby che vanta la collaborazione con Erykah Badu. L’album è prodotto da Rick Rubin, e oltre la Badu, vanta collaborazioni nomi importanti della scena black contemporanea. Nel frattempo si guadagna la fama di artista bizzarra e imprevedibile, rilasciando dichiarazioni pubbliche spesso surreali.
Nel 2002 appare in Spider-Man, dove interpreta se stessa, e partecipa all’album Shaman di Carlos Santana. Nel 2003 pubblica The Trouble with Being Myself che contiene brani come When I See You e She Ain’t Right for You.
Nel marzo 2007 pubblica l’album Big, anticipato dal singolo Finally Made Me Happy che vede la collaborazione di Natalie Cole. L’album vanta inoltre collaborazioni con Justin Timberlake, Fergie,will.i.am e Nas.
I suoi live sono famosi per essere coinvolgenti ed emozionati.
Link:
http://macygray.com/
https://www.facebook.com/macygrayslife
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14 marzo 2017 21:00
Luogo
Obihall - Firenze
Lungarno Aldo Moro 3, 50136 Firenze
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John Scofield: chitarra
Sullivan Fortner: organo, pianoforte
Vicente Archer: basso
Bill Stewart: batteria
Country for Old Men, un nuovo progetto che va a pescare la propria ispirazione, a livello compositivo, nella musica country. Un mondo vero e proprio, tipicamente americano, carico di interpreti e tradizioni, che fornisce a Scofield e ai suoi eccellenti compagni di strada, una materia grezza apparentemente molto semplice – ma proprio per questo facilmente plasmabile – che consente al quartetto di volare via dalla banalità di situazioni
stra-battute e stra-conosciute, per planare su assoli pieni di bollenti spiriti e per sperimentare manipolazioni timbriche e strutturali
che vanno francamente al di là dell’immaginabile, se si pensa a quello che era il materiale di partenza.
Posto numerato 18-16€ + dp
Info 0571 71 09 32 info@empolijazz.com www.empolijazz.com
Prevendite a Empoli : Evolution Cafe, Rinascita, Bonistalli, Disco Follia
Nella sua lunga parabola artistica il chitarrista John Scofield, nato a Dayton (Ohio) nel dicembre del 1951, ha avuto numerose soddisfazioni di grande spessore, dalle esperienze come sideman nei gruppi di Charles Mingus, Miles Davis, Chet Baker, George Duke, Joe Henderson, Billy Cobham ed Herbie Hancock, per citare solo i più famosi, ai numerosissimi album come leader di grande successo, a partire dal bellissimo Live del 1977 per la etichetta Enja. Eppure, anche in presenza di risultati artistici così importanti e prolungati nel tempo, un terribile evento come la morte improvvisa del figlio Evan, avvenuta a luglio del 2013, non poteva non lasciarlo in uno stato di grande prostrazione. In questi casi la musica fortunatamente ha il potere di agire come unguento miracoloso. Dapprima il bravo chitarrista ha inciso un album in quartetto con Joe Lovano, rispolverando vecchie consuetudini, con eccellenti risultati: infatti con quell’album, uscito per la Impulse! nel 2015 con il titolo Past Present, il chitarrista si è portato a casa un bel Grammy. Immancabilmente era pieno di riferimenti alla scomparsa del figlio e segnava un po’ un ritorno di Scofield agli umori dei suoi dischi più jazzistici e raccolti. Adesso, dopo non molti mesi, arriva questo ottimo Country for Old Men che molto coraggiosamente va a pescare la propria ispirazione, a livello compositivo, nella musica country.
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15 marzo 2017 21:15
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Francesco Maccianti: piano
Roberto Gatto: batteria
Ares Tavolazzi: basso
Un nuovo progetto che nasce dalla collaborazione del pianista con due importanti nomi del panorama jazz italiano: Roberto Gatto e Ares Tavolazzi, insieme eseguiranno brani originali composti da Maccianti . Queste composizioni saranno anche registrate prossimamente nell’obbiettivo della registrazione di un disco di prossima pubblicazione. Di formazione classica, Maccianti vanta una carriera di forte valore artistico, dalle collaborazioni con alcuni dei più importanti musicisti italiani (Pietro Tonolo, Paolo Fresu, Enrico Rava, Luca Flores, Marco Tamburini, Roberto Rossi, ) e stranieri (Eddie Lockjaw Davis, Harry Sweets Edison, Sal Nistico, Richie Cole, Joe Chambers,Airto Moreira , Flora Purim), all’impegno nell’insegnamento presso il Centro Attività Musicali, di cui è co-fondatore. Rinomato batterista italiano all’estero, esecutore dalla tecnica perfetta, la produzione di Roberto Gatto è caratterizzata da una ricerca timbrica raffinata, che dà i suoi frutti migliori in esecuzioni caratterizzate dal calore tipico della cultura Mediterranea. Dalle collaborazioni con artisti di musica leggera (Paolo Conte, Francesco Guccini, Mina, Eugenio Finardi, Lucio Battisti) all’ingresso nello storico gruppo degli AREA, Ares Tavolazzi non è solo un contrabbassista di talento, ma anche un grande compositore per il teatro.
In apertura: Manuel Magrini, giovane pianista umbro dal talento inaspettato. Membro dell’Orchestra Nazionale dei Giovani Talenti del Jazz, Magrini ha già all’attivo un album, “Unexpected”, uscito nel 2016 per l’etichetta Encore Jazz di Roberto Lioli.
Posto Unico 12-10€ + dp
Francesco Maccianti – di formazione classica, frequenta i corsi di Siena jazz guidati da Franco D’Andrea ed è co-fondatore del Centro Attività Musicali (C.A.M.) dove insegna pianoforte e musica d’insieme. Intensa l’attività concertistica che lo vede collaborare con alcuni dei più importanti musicisti italiani (Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu, Fabio Morgera, Luca Flores, Sandro Gibellini, Marco Tamburini) stranieri (Eddie Lockjaw Davis, Harry Sweets Edison, Sal Nistico, Richie Cole, Joe Chambers). Ha all’attivo, oltre a varie collaborazioni discografiche, tre dischi a proprio nome: Oasi (Splasc’h records 1998), Mosaico e Intersection.
Roberto Gatto – sin dall’inizio della sua carriera si è trovato a suonare in tutta Europa e nel mondo con i suoi gruppi e a fianco di artisti internazionali. Oltre ad una ricerca timbrica raffinata e a una tecnica esecutiva perfetta, i gruppi a suo nome sono caratterizzati dal calore tipico della cultura Mediterranea; questo rende senza dubbio Roberto Gatto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel mondo. E’ sicuramente il più rinomato batterista Italiano all’estero e vanta importanti partnerships con artisti del mondo del jazz e non solo.
Ares Tavolazzi – è uno dei più importanti contrabbassisti jazz italiani. L’inizio della sua carriera è contraddistinto da importanti collaborazioni con artisti di musica leggera (Paolo Conte, Francesco Guccini, Mina, Eugenio Finardi, Lucio Battisti ed altri). Dal 1973 al 1983 fa parte dello storico gruppo d’avanguardia AREA. Nel 1982 partecipa al tour italiano dell’orchestra di Gil Evans. Per tre anni consecutivi (1984-85-86) è figurato primo in una speciale classifica dei bassisti italiani indetta dalla ricista “Guitar club”, compone per il teatro e tiene seminari e stage in tutta Italia.
In Apertura:
Manuel Magrini
Giovane pianista umbro di inaspettato talento. Diplomato al Conservatorio F. Morlacchi di Perugia, si interessa presto alla musica jazz che inizia a studiare ed approfondire seguito da Ramberto Ciammarughi, collaborando con molte formazioni e tenendo concerti sia in Italia che all’estero. Al Fara Music festival vince il premio come miglior solista e come miglior gruppo con il suo trio, mentre in ambito pop vince il concorso Rai Demo 2010 condotto da Michel Pergolani e Renato Marengo, come strumentista e co-arrangiatore nel gruppo di Tom Bangura. nel 2014 Manuel vince una borsa di studio al Fara Music Festival per studiare al Collective School of Music a New York. Nel 2016 è uscito il suo primo cd in piano solo “Unexpected” per l’etichetta Encore Jazz di Roberto Lioli.
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19 marzo 2017 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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Roberto Pianca, chitarra
Dan Kinzelman, sax
Stefano Senni, basso
Louis Candeias, batteria
Glenn Zaleski, piano
Il gruppo Sub Rosa del chitarrista e compositore svizzero Roberto Pianca riunisce alcuni dei più giovani e talentuosi musicisti jazz sulla scena internazionale. Il risultato è un connubio tra jazz, rock e musica classica contemporanea. Affrontando la complessità in termini di composizione e la libertà dell’improvvisazione, la musica potrebbe avere un forte impatto su un pubblico che ama ascoltare il contrasto creato tra attimi di virtuosismo e atmosfere liriche, con una marcata interazione fra tutti i membri della band.
Posto unico 10 – 8€ +dp
Info 0571 71 09 32 info@empolijazz.com www.empolijazz.com
Prevendite a Empoli : Evolution Cafe, Rinascita, Bonistalli, Disco Follia
I 5 musicisti, dopo aver suonato insieme per tanto tempo in diverse combinazioni, si conoscono molto bene, ma nonostante ciò ricercano costantemente percorsi avventurosi e paesaggi sconosciuti, luoghi segreti per far nascere la musica. Infatti, non per niente, l’espressione latina Sub Rosa è stata scelta appositamente come titolo per l’album e come nome per la band. Tradotto significa “sotto la rosa”, locuzione che nella lingua inglese viene utilizzata per descrivere la segretezza e la riservatezza.
Classe 1984, il chitarrista e compositore Roberto Pianca ha studiato musica al Conservatorio di Amsterdam (NL). Ha suonato con artisti di fama mondiale come Joey Baron, Russ Lossing, John O’Gallagher, Johannes Weidenmüller, Mark Ferber, Thomas Morgan, Hilaria Kramer, Jake Saslow, Colin Stranahan, Ben Syversen, Flin Van Hemmen, Sienna Dahlen, Karl Jannuska, Dan Kinzelman, Stefano Senni, Savina Yannatou e molti altri. Oltre a suonare con in diversi progetti internazionali, Roberto Panca lavora con Third Reel, una collaborazione mutuale con il sassofonista Nicolas Masson ed il batterista Emanuele Maniscalco. Ha suonato in Svizzera, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Grecia, USA e Canada. In questo nuovo tour europeo, Pianca condividerà il palco con Dan Kinzelman, (sax), Stefano Senni (basso), Louis Candeias (batteria) e Glenn Zaleski (piano).
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Orario
20 marzo 2017 21:15
Luogo
Auditorium Palazzo Pretorio - Empoli (FI)
Piazza Farinata degli Uberti, Empoli
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Oz Noy, chitarra
Jimmy Haslip, basso
Keith Carlock, batteria
Il suo stile unico rompe tutti gli schemi e le regole delle sonorità più tradizionali, concentrandosi principalmente sul groove. Nel suo stile si riconoscono le tracce della fusion più classica, dove non manca il blues, il jazz ed un pizzico di rock, in una miscela interessante e coinvolgente. Grande spazio a tutte le emozioni, dalla calma all’inquietudine. La ricerca sonora di Oz rende la sua tecnica compositiva quasi sussurrata in alcuni istanti ed urlata in altri, una fusione creativa e provocatoria di vari stili e generi.
Posto unico 15-13€ + dp
Oz Noy – Nasce in Israele e inizia la sua carriera come chitarrista all’età di tredici anni suonando jazz, blues, pop e rock. All’età di ventiquattro anni era già uno dei chitarristi più affermati nel suo paese natale ed è stato anche membro dell’ house band del più famoso programma della televisione nazionale israeliana. Nel 1996, quando arriva a New York, viene travolto dalla scena musicale americana e internazionale, che lascia un segno indelebile sulle successive contaminazioni e influenze musicali di Oz.
Il suo stile unico rompe tutti gli schemi e le regole delle sonorità più tradizionali, concentrandosi principalmente sul groove. Nel suo stile si riconoscono le tracce della fusion più classica, dove non manca il blues, il jazz ed un pizzico di rock, in una miscela interessante e coinvolgente.
Grande spazio a tutte le emozioni, dalla calma all’inquietudine. La ricerca sonora di Oz rende la sua tecnica compositiva quasi sussurrata in alcuni istanti ed urlata in altri, una fusione creativa e provocatoria di vari stili e generi.
Nell’ aprile del 2016 ha realizzato il suo ottavo album “Who Gives A Funk”, a cui hanno collaborato special guests quali Joe Bonamassa, Robben Ford, Dweezil Zappa, Fred Weasley, Chris Potter e John Medeski & Corey Glover.
Keith Carlock – Nasce e cresce in Missisipi e studia musica alla North Texas State University per quattro anni. Ha registrato e suonato con musicisti di fama internazionale come Sting, Steely Dan, Toto, John Mayer, James Taylor, Christopher Cross, Donald Fagen, Walter Becker, Diana Ross, Faith Hill, The Blues Brothers Band, Oz Noy e molti altri.
Keith è stato di recente premiato come primo batterista pop, primo batterista Fusion e numero uno “Best All-Around drummer” in Modern Drummer’s 2009 Readers Poll.
Jimmy Haslip – È conosciuto soprattutto per essere uno dei membri fondatori del gruppo fusion Yellowjackets e per essere stato uno dei primi bassisti ad utilizzare un basso a 5 corde. Bassista mancino, ha inoltre la particolarità di suonare il basso con le corde invertite, cioè con la corda più acuta in alto e la corda più grave in basso.
Oltre agli Yellowjackets, Haslip ha collaborato o collabora con numerosi altri artisti importanti quali Bruce Hornsby, Rita Coolidge, Gino Vannelli, Kiss, Tommy Bolin, Allan Holdsworth, Marilyn Scott, Chaka Khan, Al Jarreau e Anita Baker. Haslip ha realizzato due album da solista, Arc e Red Heat. È inoltre un membro della rock band Blackjack dal 1979 al 1980 insieme a Bruce Kulick, Sandy Gennaro e Michael Bolton.
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Orario
23 marzo 2017 21:15
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Vincenzo Genovese, Tastiere e direzione
Francesco Cherubini, betteria – Gianluca Scorziello, percussioni
Voci: Nadyne Rush, Greta Mirall
Marco Galiero, basso
Luca Gelli: chitarra
Sassofoni: Dario Cecchini, Luca Signorini, Luca Ravagni
Trombe: Andrea Tofanelli, Nicola Cellai, Mirko Rubegni , Andrea Lagi
Tromboni: Stefano Scalzi, Riccardo Tonello
Cori: Valentina Misurale , Rachele Acciavatti
White Orcs è un progetto di scambio fra radici culturali, che vuole sfidare le tradizioni ad amalgamarsi sullo stesso palco, invitando altri artisti ad interpretare il ritmo del Fun(k)! L’orchestra degli White Orcs dona vita ad un progetto che vuole dare l’opportunità a performers di ogni genere e provenienza di esprimersi davanti ad un pubblico diverso.
ore 23,30: Teatro Giotto – Happy 20th Birthday Giotto Jazz “Festa in teatro”
Posto unico 10 euro + dp
La musica è arte. Il funk è allegria. La tradizione stimola l’innovazione. La nostra terra d’origine che condiziona, influenza ed ispira. White Orcs nasce così: un incontro fra il superlativo talento del pianista Vincenzo Genovese e l’entusiasmo di un’idea che vuole unire ed allo stesso tempo sfidare le cornici culturali dei popoli. White Orcs è un progetto di scambio fra radici culturali, che vuole sfidare le tradizioni ad amalgamarsi sullo stesso palco, invitando altri artisti ad interpretare il ritmo del Fun(k)! L’orchestra degli White Orcs dona vita ad un progetto che vuole dare l’opportunità a performers di ogni genere e provenienza di esprimersi davanti ad un pubblico diverso. La costante ricerca di interazione fra le differenze che ci caratterizzano culturalmente, muove l’orchestra in un tour di palchi internazionali. Finché l’arte ce ne darà ragione.
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Orario
24 marzo 2017 21:15
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Luca Signorini: sax e clarinetto
Andrea Scognamillo: chitarra
Music Pool in collaborazione con la Scuola di musica di Poggibonsi propone a tutti gli appassionati di letteratura e jazz un nuovo appuntamento con la rassegna “Scrittori in jazz”. Lo scrittore fiorentino Leonardo Gori presenta il romanzo “Musica nera” da poco ripubblicato da Tea Libri dopo la sua prima uscita nel 2008.
“Musica nera” fa parte del ciclo di storie e indagini del Colonnello Bruno Arcieri, personaggio di punta della narrativa di Leonardo Gori che lo ha imposto con successo ad un pubblico di lettori sempre più ampio. La presentazione del libro é accompagnata dall’esibizione live del duo jazz composto da Luca Signorini (sax e clarinetto) e Andrea Scognamillo (chitarra).
Presenta l’incontro e dialoga con lo scrittore Alessandra Cafiero.
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Orario
25 marzo 2017 17:30
Luogo
Sala hB - Poggibonsi (SI)
Pogibonsi
sab25mar21:15jojo mayer - NERVETeatro Giotto - Vicchio (FI)21:15 Event Type Music Pool 2017
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Jojo Mayer, batteria
John Davis, basso
Jacob Bergson, tastiere
Aaron Nevezie, suoni e manipolazione audio
Un gruppo che ha rivoluzionato la musica elettronica, portandola da un format basato sulle programmazioni in una performance improvvisata dal vivo. In questa nuova veste la band ha assimilato un ampio spettro di stili elettronici, dal Jungle, Dub Step, Glitch alla Minimal e Tech House e tutti quei generi che ancora non hanno trovato una definizione. Col passare del tempo i Nerve hanno familiarizzato con il pubblico, portando i ritmi, l’improvvisazione e l’evoluzione stilistica del jazz nell’era digitale.
ore 18,00: Teatro Giotto – Incontro con Jojo Mayer
ore 19,00: La Bottega di Sghio – Aperitivo in jazz
I Nerve si sono evoluti partendo dal leggendario evento newyorkese “Prohibited Beats”, organizzato da Jojo Mayer negli anni ’90. Inizialmente formatasi come piattaforma sperimentale in cui convogliavano DJ’s, visual artists, musicisti, nel tempo si è trasformata in un gruppo che ha rivoluzionato la musica elettronica, portandola da un format basato sulle programmazioni in una performance improvvisata dal vivo. In questa nuova veste la band ha assimilato un ampio spettro di stili elettronici, dal Jungle, Dub Step, Glitch alla Minimal e Tech House e tutti quei generi che ancora non hanno trovato una definizione. Col passare del tempo i Nerve hanno familiarizzato con il pubblico, portando i ritmi, l’improvvisazione e l’evoluzione stilistica del jazz nell’era digitale. Lo stile dei Nerve riesce a essere un armonioso mix di sonorità diverse che passano dall’ elettronica, fondendo insieme ritmi Jungle, Break Beat e Drum & Bass.
Jojo Mayer – E’ conosciuto per le sue tecniche musicali creative e innovative, che lo hanno reso uno dei migliori batteristi al mondo. Mayer è nato a Zurigo ed è cresciuto circondato dalla musica. Suo padre, Vali Mayer, era un bassista. All’età di due anni ha il primo drum set, e la sua prima esibizione è a Hong Kong quando ha appena 3 anni. Jojo Mayer è conosciuto per aver unito insieme jazz, drum and bass e jungle insieme ad altre influenze musicali. Jojo mayer è conosciuto anche per essere uno dei maestri della “Moeller Tecnique”, la tecnica di controllo delle bacchette che è un po’ la Sala del Trono della tecnica di mani.
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25 marzo 2017 21:15
dom26mar21:15ERNST REIJSEGERSOLOTeatro S. Andrea - Pisa21:15 Event Type Music Pool 2017/Pisa Jazz
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Ernst Reijseger, violoncello, composizioni
Ernst Reijseger, violoncellista, compositore e performer, è una delle figure più importanti della scena musicale contemporanea. Nelle sue performances, il violoncello diviene parte del suo corpo, dando vita a opere piene di alta musicalità, bellezza, pura eleganza e sensibilità.
Ingresso 12/10 euro (più diritti di prevendita)
Costantemente spinto alla ricerca di nuovi linguaggi ed espressioni, Reijseger ha collaborato con innumerevoli grandi artisti, tra i quali: Yo Yo Ma, Nana Vasconcelos, Giovanni Sollima, Han Bennink, Trilok Gurtu, Uri Caine e altri ancora. Di grande importanza ed assoluto valore artistico, la sua decennale collaborazione con il celebre regista tedesco Werner Herzog. Reijseger ha composto per il regista di “Fitzcarraldo” le colonne sonore di numerosi film. Tra i due vi è un vero sodalizio artistico e una solida stima reciproca. Herzog ha recentemente commentato: “Ernst è un magnifico violoncellista e può fare qualsiasi cosa con il suo strumento”. Da oltre 30 anni, Ernst Reijseger continua a suonare con moltissimi celebri musicisti e in diverse ed eccitanti combinazioni, ma riesce anche a trovare il tempo per insegnare il violoncello ai bambini ed esibirsi in concerti da solista. In occasione del suo 60° compleanno Ernst Reijseger torna con un nuovo album e concerto live in cui si esibisce da solo, con il suo violoncello e voce. Il suo nuovo album “Crystal Palace” nasce dall’incontro con il pittore americano Jerry Zeniuk, durante una sua mostra alla galleria Glaspalast di Augsburg in Germania; in questo contesto Ernst Reijseger ha composto ispirandosi al grande quadro (5x5m) che Zeniuk dipingeva per l’occasione, mentre il pittore americano ha dipinto le sue immagini, le forme e colori sotto l’influenza della musica di Reijseger.
Olandese, classe 1954, ha cominciato a suonare lo strumento quando aveva appena otto anni. Studia al conservatorio di Amsterdam finché (nel 1974) uno dei suoi maestri, il famoso violoncellista Anner Bijlsma, gli consiglia di interrompere gli studi, spingendolo così a seguire la propria strada. Una strada che in realtà Ernst Reijseger aveva già imboccato: fin dai primi anni Settanta lo troviamo infatti impegnato con la musica improvvisata. Unisce ad una grande maestria un uso non convenzionale dello strumento, aggiunge una dose di humor e teatralità alla sua musica: queste sono le caratteristiche che si colgono al meglio nelle esibizioni solistiche di Reijseger. Tuttavia, il suo rapporto aperto con la musica, con tutta la musica, gli permette di calarsi perfettamente nei contesti più differenti pur mantenendo sempre riconoscibile la propria cifra stilistica.
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26 marzo 2017 21:15
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Bobo Rondelli, voce e chitarra
Fabio Marchiori, tastiere
Filippo Ceccarini, tromba
Reduce dall’acclamato ultimo disco “Come i carnevali”, uscito a Marzo 2015, il cantautore labronico Bobo Rondelli, artista instancabile e prolifico, dedica un intero spettacolo all’illustre concittadino Piero Ciampi, artefice di capolavori negli anni ’70 che hanno reinventato la nostra musica d’autore e che lo hanno reso poeta immortale.
ore 18,30: Enoteca Amante di Dioniso – Incontro con Bobo Rondelli
In collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
Uno show scarno e minimale quello di Bobo, un tavolino, un bicchiere di vino e poche luci, accompagnato dagli amici Fabio Marchiori alle tastiere e Filippo Ceccarini alla tromba, con l’unico scopo di enfatizzare al massimo la musica e il genio maledetto di Ciampi. Due vite divise dal tempo, che spesso trovano forti punti in comune, tanto che la critica si è frequentemente spesa in paragoni tra i due. Un’ammirazione mai celata da Bobo tanto che nell’album ‘Disperati, intellettuali, ubriaconi’, registrato con Stefano Bollani, ha voluto reinterpretare ‘Io e te, Maria’, celebrata canzone di Ciampi che sicuramente non mancherà tra le perle scelte per lo spettacolo. Il 19 Dicembre è uscito il disco live “Ciampi ve lo faccio vedere io” in allegato col quotidiano Il Tirreno, esaurito in sole 48 ore. A fine Febbraio 2016 è prevista l’uscita del disco live con distribuzione Sony Music in un box speciale contenente una raccolta di Piero Ciampi e un book redatto da John Vignola. Bobo è anche il protagonista del docu-film prodotto e trasmesso da Sky Arte per l’ottantesimo compleanno del grande cantautore labronico.
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26 marzo 2017 21:15
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Regina Carter: violino
Marvin Sewell: chitarra
Reggie Washington: basso
Alvester Garnett: batteria
Regina Carter oggi è considerata il violino jazz più importante e significativo dopo quello leggendario di Stephane Grappelli. Regina Carter combina una tecnica mozzafiato con qualità profonde di composizione e di improvvisazione con un nuovo, aggressivo approccio al suo strumento e al tempo stesso mette in dubbio l’immagine comune del violino.
Ingresso 10/12 euro + diritti di prevendita
Che questo sia l’unico impiego possibile di questo strumento e che il violino debba suonare proprio così. Lo si ritiene inoltre uno strumento piccolo, elitario e sensibile”. Nelle mani della Carter il violino mostra non soltanto il suo lato melodico, ma anche le sue possibilità percussionistiche. La sua bravura e la sua fama sono state consacrate anche grazie alla collaborazione con Wynton Marsalis nel tour internazionale di “Blood in the fields” (Grammy Awards e premio Pulitzer) con la “Lincoln Center Jazz Orchestra” e Cassandra Wilson per “Travelion Miles”. La sua autorevolezza musicale, mista a grazia ed eleganza, è riconosciuta dalle riviste specializzate più importanti. Regina dimostra la sua maturità e la sua voglia ad esplorare nuove vie, conosciute e sconosciute combinazioni musicali. La leggerezza con cui la Carter riesce a cambiare genere musicale, proviene probabilmente dai molteplici influssi musicali nella sua vita.
Regina Carter a due anni inizia a suonare il pianoforte e a quattro lo cambia con il violino. Ha studiato con il metodo Suzuki, che ha come massima “Learning by doing”, come dire suonare più ad orecchio piuttosto che seguendo lo spartito, la base per un potenziale di improvvisazione: “Questo metodo ci ha liberato dai fogli, dalle note stampate” conferma lei stessa.
All’inizio la Carter aveva interesse per la musica classica. Poi con il tempo scopre il suo interesse per il rhythm & blues. “A Detroit sono accadute così tante cose a livello musicale. Ci sono stati Motown, Parliament, Funkadelic, e naturalmente l’orchestra sinfonica, insomma di tutto un po’. A scuola avevo lezione di musica indiana e storia e naturalmente anche di musica africana”. Il suo scopo dichiarato era quello di diventare solista in una delle orchestre importanti, e in giovinezza studia con la Detroit Civic Symphonikern, con la quale si esibisce anche. Il jazz non è così importante nella sua vita almeno fino al momento in cui, studentessa alla High-School, ascolta un concerto del violinista Jean Luc Ponty. “Mi sono innamorata subito di questa musica, ed ho iniziato ad avvicinarmi al jazz”. Al New England Conservatory studia sia jazz che classica, fino a che non decide di fare del jazz il suo stile. Dopo due anni al conservatorio cambia con la Oakland University del Michigan e suona regolarmente nei dintorni di Detroit con musicisti locali come per esempio il trombettista Marcus Belgrave. Nel 1987 entra a far parte del quintetto Straight Ahead, una jazz band composta soltanto da donne. Con la Straight Ahead registra due album, prima di fare il suo debutto da solista. Vivendo a New York lavora con musicisti quali Oliver Lake, Max Roach, il Uptown String e con lo String Trio di New York.
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Orario
29 marzo 2017 21:15
Luogo
Teatro Politeama - Poggibonsi (SI)
Piazza Fratelli Rosselli, 6, 53036 Poggibonsi SI
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Steve Coleman: sax alto
Anthony Tidd: basso
Sean Rickman: batteria
Elemento fondamentale della poetica di Coleman è il continuo rinnovamento in una ricerca dai vasti orizzonti. “Reflex” rappresenta l’organico più asciutto e minimale di quelli fin qui assemblati dall’esoterico esploratore di infinite possibilità combinatorie dell’improvvisazione. Un’occasione in più per ascoltare il Coleman sassofonista, qui affiancato da due straordinari musicisti con cui divide le scene da moltissimo tempo, e che costituiscono l’ossatura ritmica dei suoi mitici Five Elements.
Posto unico 15-13€ +dp
La figura di Steve Coleman è una delle più avvincenti e affascinanti del jazz contemporaneo. Cresciuto a suon di R&B, trovò un importante stimolo per la sua crescita musicale nei veterani della scena jazz di Chicago. Trasferitosi a New York, ebbe la possibilità di collaborare con le big band di Thad Jones e Mel Lewis, di Sam Rivers e di Cecil Taylor. Il suono graffiante del suo sax racconta le tensioni, gli impulsi di una musica “meticcia” alla continua ricerca di una nuova identità, pronta ad arricchirsi degli stimoli più disparati, senza mai perdere un’essenziale “black energy. Ai suoi primi anni newyorkesi risalgono anche una serie di importanti collaborazioni come sideman: con Dizzy Gillespie, David Murray, Dave Holland, Michael Brecker, Abbey Lincoln. Ma il nome di Coleman è indissolubilmente legato al collettivo M-Base, di cui fu co-fondatore e alla cui estetica fanno riferimento le varie sue formazioni, tra le quali i Five Elements, che rappresentano la band assurta a maggiore notorietà. Con la loro combinazione di jazz, funk, soul, world music (particolarmente accentuata è la matrice ritmica africana), i Five Elements sono stati il modello per successivi organici come i Metrics e la Mystic Rhythm Society.
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Orario
31 marzo 2017 21:15
Luogo
Teatro Masaccio - San Giovanni Valdarno (AR)
Via Borsi 3, San Giovanni Valdarno, Arezzo, Italia
aprile
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Steve Coleman: sax alto
Anthony Tidd: basso
Sean Rickman: batteria
Elemento fondamentale della poetica di Coleman è il continuo rinnovamento in una ricerca dai vasti orizzonti. “Reflex” rappresenta l’organico più asciutto e minimale di quelli fin qui assemblati dall’esoterico esploratore di infinite possibilità combinatorie dell’improvvisazione. Un’occasione in più per ascoltare il Coleman sassofonista, qui affiancato da due straordinari musicisti con cui divide le scene da moltissimo tempo, e che costituiscono l’ossatura ritmica dei suoi mitici Five Elements.
Posto unico 15-13€ +dp
La figura di Steve Coleman è una delle più avvincenti e affascinanti del jazz contemporaneo. Cresciuto a suon di R&B, trovò un importante stimolo per la sua crescita musicale nei veterani della scena jazz di Chicago. Trasferitosi a New York, ebbe la possibilità di collaborare con le big band di Thad Jones e Mel Lewis, di Sam Rivers e di Cecil Taylor. Il suono graffiante del suo sax racconta le tensioni, gli impulsi di una musica “meticcia” alla continua ricerca di una nuova identità, pronta ad arricchirsi degli stimoli più disparati, senza mai perdere un’essenziale “black energy. Ai suoi primi anni newyorkesi risalgono anche una serie di importanti collaborazioni come sideman: con Dizzy Gillespie, David Murray, Dave Holland, Michael Brecker, Abbey Lincoln. Ma il nome di Coleman è indissolubilmente legato al collettivo M-Base, di cui fu co-fondatore e alla cui estetica fanno riferimento le varie sue formazioni, tra le quali i Five Elements, che rappresentano la band assurta a maggiore notorietà. Con la loro combinazione di jazz, funk, soul, world music (particolarmente accentuata è la matrice ritmica africana), i Five Elements sono stati il modello per successivi organici come i Metrics e la Mystic Rhythm Society.
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Orario
31 marzo 2017 21:15
Luogo
Teatro Masaccio - San Giovanni Valdarno (AR)
Via Borsi 3, San Giovanni Valdarno, Arezzo, Italia
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Deborah J. Carter: voce
Daniele Gorgone: pianoforte
Daniele Sorrentino: contrabbasso
Giovanni Campanella: batteria
Quartetto dalla straordinaria energia e eleganza guidato dalla vocalist americana per l’occasione in tour in Italia con un trio di affiatati musicisti italiani. Con la sua inconfondibile voce vellutata, profonda e intrisa di jazz, Deborah interpreta i grandi classici del jazz, dai più famosi a gemme meno conosciute, molte delle quali eseguite con arrangiamenti originali di Deborah stessa.
Posto unico 10-8€ +dp
Info 0571 71 09 32 info@empolijazz.com www.empolijazz.com
Prevendite a Empoli : Evolution Cafe, Rinascita, Bonistalli, Disco Follia
La vocalist Deborah J. Carter è nata negli Usa e cresciuta nelle Hawaii e in Giappone. Viaggia molto esibendosi in festival jazz, jazz club, conducendo seminari, esibendosi in radio e spettacoli televisivi in Europa e Asia con il suo trio o come ospite con diverse formazioni, da piano duo a grandi orchestre. Durante i suoi tour, tiene spesso corsi di perfezionamento in tutto il mondo. Questa cantante/compositrice/arrangiatrice è una delle più dinamiche e conosciute della scena jazz mondiale, grazie alla sua voce potente, swingante e a tratti molto sensuale e romantica, descritta dalla rivista Music Maker come “assolutamente top-class”. L’ultimo disco di Deborah “Blue Note e Red Shoes”, è un ottimo esempio del suo genere preferito, il jazz metropolitano. Nelle sue stesse parole, “è un tipo di jazz che riflette l’energia e lo spirito di tutte le città capitali, in questo 21° secolo che ha assorbito le influenze e gli aspetti cosmopoliti dei suoi abitanti”.
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Orario
4 aprile 2017 21:15
Luogo
Museo Del Vetro, Empoli (FI)
Via Ridolfi 70 50053 Empoli
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interventi musicali dell’Avicenne Jazz Project Trio.
Music Pool in collaborazione con il Caffè Letterario delle Murate di Firenze presenta un nuovo appuntamento di “Scrittori in jazz” la rassegna che unisce letteratura e musica jazz.
Gianluca Monastra presenta il suo ultimo romanzo “L’ottava nota”. Durante la presentazione del libro ci saranno alcuni interventi musicali dell’Avicenne Jazz Project Trio.
Dialoga con lo scrittore e i musicisti Alessandra Cafiero.
“L’Ottava nota” (Nutrimenti editore)
Due fratelli, Diego e Michele. Uno suona il piano, l’altro il sax. Uno ha avuto successo, l’altro elemosina qualche moneta dai clienti distratti nei ristoranti. Nella vita sono sempre scappati da qualcuno o qualcosa e, in fondo, sono stati più sparring partner che fratelli. Gli inizi con la banda dei bambini a Rocca di Falco, in Sicilia. I concerti nella Roma delle jam session al Music Inn, il locale mito del jazz italiano. Le orme dei grandi da seguire, imitare: gli amori di Miles Davis e le passioni di Charlie Parker, le manie di Bill Evans e i folli sogni di Dizzy Gillespie, gli scacchi di Mal Waldron e le balene di Charles Mingus, il leggendario match di boxe che incollò alla radio Bud Powell, i cinquantotto di una foto impossibile sui gradini di una palazzina di Harlem. Diego e Michele percorrono insieme la stessa strada, prima di perdersi di vista, separati da errori e menzogne. Quando si ritroveranno, dovranno guardarsi le spalle da molte cose. Un passato da cancellare, un inganno mai dimenticato, e un nuovo segreto che cambierà per sempre le loro vite.
Gianluca Monastra
Gianluca Monastra, giornalista di Repubblica, è autore di romanzi, racconti, graphic novel e testi per radio e teatro.
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Orario
6 aprile 2017 21:00
Luogo
Caffè Letterario Le Murate Firenze
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Petra Magoni, voce
Ferruccio Spinetti, contrabbasso
Simone Lenzi, voce recitante
ph. Massimo Zannoni
Per questa performance artisti hanno immaginato cose impossibili o possibili, i loro “se” adesso splendidamente interpretati, taluni per la prima volta, da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Il duo Musica Nuda sarà accompagnato dalle parole e dai microracconti di Simone Lenzi, scrittore oltre che cantante e autore dei Virginiana Miller, e presenterà brani di “Leggera” il nuovo album di Musica Nuda, in uscita per la Warner il 27 gennaio. Dopo il successo di “Little Wonder”, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti tornano con un disco composto da brani inediti e cantato per la prima volta tutto in italiano. Un progetto speciale realizzato con la rassegna “E se…: i periodi ipotetici”, si parlerà di utopie e distropie con storici e scrittori. organizzato e curato dall’ass. “La Scintilla”(7/8 aprile Poggibonsi).
Posto unico 14/12/10 € + d.p.
Per Musica Nuda A marzo, partirà dall’Italia un tour internazionale che toccherà anche Francia e Stati Uniti. Per presentare un album che parla di leggerezza, ma nel senso più calviniano del termine. Come diceva lo stesso Calvino, “Bisogna prendere la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.“Leggerezza” è un sentimento che si riverbera in tutti i brani dell’album, dotati come sono di una grazia lieve e di un’eleganza che ricordano la canzone italiana d’autore degli anni Sessanta. Quella stessa grazia che rende unico il duo Musica Nuda, con quella speciale alchimia tra Ferruccio e Petra, quasi fosse una “condizione imprescindibile”, come titola un brano del loro album. Due spiriti affini che con la propria musica riescono ancora, oggi come 14 anni fa, a emozionare.
Simone Lenzi nasce a Livorno nel 1968, è un cantautore, scrittore e traduttore italiano. Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo, La generazione. Da questo libro è stato tratto il soggetto per il film Tutti i santi giorni di Paolo Virzì; la canzone omonima dei Virginiana Miller presente nel film è vincitrice del David di Donatello come “miglior canzone originale” nel 2013. Nel 2016 il suo romanzo Mali minori vince la 60ª edizione del Premio Ceppo Pistoia.
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Orario
7 aprile 2017 21:15
Luogo
Teatro Politeama - Poggibonsi (SI)
Piazza Fratelli Rosselli, 6, 53036 Poggibonsi SI
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Riccardo Fassi, piano
Antonello Salis, fisarmonica
Una entusiasmante interpretazione in chiave jazz da parte di un duo formidabile. Musiche di Nino Rota, Ennio Morricone e Manuel De Sica.
Ingresso: 12 euro (più diritti di prevendita)
l duo Salis – Fassi è attivo dal 1985 anche se i musicisti in questione si conoscono dal 1975 e hanno avuto degli incontri musicali fin dal 1978.Nel 1985 hanno inciso il primo disco del duo “Joining” per la Splasch Rec., hanno poi suonato in trio con Alfredo Minotti alle percussioni dal 1988 al 1990. In seguito Fassi e Salis hanno suonato in piccole formazioni con Sandro Satta, Ettore Fioravanti, Riccardo Lay, Paolino Dalla Porta e altri. La loro collaborazione è continuata anche all’interno della Tankio Band, sia in concerto che in studio; Salis è presente nei cd “Notte” del 1991,”Tankio Band Plays The Music Of Frank Zappa del 1995 e “Serial Killer” del 2001 dove ha dato un originalissimo contributo alle complesse trame dell’orchestra.
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Orario
8 aprile 2017 21:15
Luogo
Teatro Margherita - Marcialla
via amelindo mori, 20, marcialla,
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Direzione: Silvia Bolognesi, Marco Colonna, Cristiano Arcelli, Tony Cattano, Piero Bittolo Bon
Ospite: Dee Alexander
Musicisti: Alessandro Deiana, Amedeo Verniani, Carlotta Vettori , Chiara Lazzerini, Chiara Martelli, Cristana Antoniani, Diego Ruschena, Elena Maestrini, Elisabetta Maulo, Emiliano Nigi, Federico Gerini, Francesco Salmaso, Gabriele Quartatone, Gianni Valenti, Luca Gazzi, Marco Calcaprina, Massimiliano Furia, Mauro Rolfini, Michela Lombardi, Mirco Ballabene, Nicola Perfetti, Pietro Borsó, Riccardo Dore, Susanna Ossola, Tobia Bondesan, Virginia Banti
Il concerto dell’orchestra previsto per il 09 Aprile al Teatro Sant’Andrea di Pisa, sarà l’evento conclusivo del Fonterossa Day #3; l’orchestra ospiterà inoltre la cantante americana Dee Alexander, una delle più apprezzate voci della scena di Chicago.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
H.17:00 @ TEATRO SANT’ANDREA
CONGA LAB
Foonterossa Day ospita il laboratorio di percussioni diretto da Simone Padovani, uno dei musicisti dell’etichetta. Gli allievi si esibiranno al fianco di Gabrio Baldacci,
Tony Cattano, Piero Gesuè e Daniele Paoletti.
H.18:00 @ TEATRO SANT’ANDREA
Presentazione del disco “BUSHIDO” – mini showcase e incontro con il pubblico
Una coproduzione Fonterossa/Setola di Maiale/Amirani records
Interverranno gli editori e i musicisti:
Marco Colonna sax baritono, Alberto Masala testi
H.19:30 @ SOTTOBOSCO LIBRI & CAFFE’
I MUSICISTI INCONTRANO IL PUBBLICO
Momento conviviale di incotro tra musicisti e pubblico prima dei concerti serali. Un apertivo in musica co:
QUARTETTO ESTEMPORANEO
Tony Cattano trombone, Cristiano Arcelli sax
Piero Bittolo Bon sax, Daniele Paoletti batteria
H.21:00 @ TEATRO SANT’ANDREA: CONCERTO
JU-JU SOUNDS feat. DEE ALEXANDER
Achille Succi sax contralto, clarinetto basso
Paolo Botti banjo, viola
Silvia Bolognesi contrabbasso
Andrea Melani batteria
Dee Alexander voce
H.22:00 @ TEATRO SANT’ANDREA
FONTEROSSA OPEN ORCHESTRA
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Orario
9 aprile 2017 22:00
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un film concerto di GIANNI DI CAPUA
con
Giovanni Mazzarino: composizioni, pianoforte
Steve Swallow: basso elettrico
Adam Nussbaum: batteria
Fabrizio Bosso: tromba e flicorno
Paolo Silvestri: arrangiamenti e direzione d’Orchestra
Accademia d’Archi Arrigoni: Orchestra
Stefano Amerio: Sound Engeneer
A Sacile in Friuli, la registrazione di un concerto jazz diretto da Paolo Silvestri e composto da musicisti provenienti da ogni parte del mondo, diventa l’occasione per una forma d’integrazione universale che nasce attraverso la musica. Per il singolare evento sono stati coinvolti alcuni dei maggiori jazzisti attualmente in attività sulla scena internazionale tra cui il pianista siciliano Giovanni Mazzarino, il grande contrabbassista statunitense Steve Swallow, il percussionista Adam Nussbaum e il trombettista Fabrizio Bosso. Un documentario fatto di suoni, improvvisazioni ed emozioni in cui lasciarsi andare alla musica diventa la parola d’ordine.
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Orario
11 aprile 2017 21:00
Luogo
Cinema Stensen, Firenze
Viale Don Minzoni 25/C, Firenze
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Ivo Minuti: chitarra elettrica e voce
Alice Chiari: violoncello e voce
Simone Morgantini: sax, clarinetto basso, flauto e chitarra
Alvaro Buzzegoli: batteria
Andrea Zingoni: tastiere e chitarra
Renato Cantini: tromba
Matteo Spolveri: tromba
Irene Betti: arpa
Antonio Scaramuzzino: chitarra battente, mandola
voci narranti fuori campo
Dopo il Todo Modo di Sant’Ignazio di Loyola sulla messa in atto del santo ad ogni costo, ecco il Mago Santo, secondo episodio della tetralogia del santo o, se preferite, seconda stagione della serie discografica del santo subito. Ecco il Mago Santo, ecco l’era multimedievale, ecco il Mago Santo custode dell’ignoto, il solo che promette nuova eternità e gloria a dispetto della scienza, capace solo di garantire una longevità piena di bellissimi oggetti acquistabili on line.
Posto unico 10-8€ + dp
Dopo aver constatato la morte del talento per mano del pop e aver decretato l’inutilità del genio utile solo per la vendita di sé, l’unica salvezza è la santità in vita. Santi subito. Con l’arrivo del Mago Santo il suono si arricchisce ancor più di richiami e la sezione “elettrica” si trova alle prese con una piccola orchestra di ottoni, legni e corde. Prosegue il tentativo di unire gesti in antitesi, il post punk, la classica, il folk, percorrendo così la via della musica (im)popolare.
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Orario
19 aprile 2017 21:15
Luogo
Spazio Alfieri - Firenze
Via dell'Ulivo, 6, 50122 Firenze
gio20apr22:00FLOil mese del rosarioCombo Social Club, Firenze22:00 Event Type Music Pool 2017
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Floriana Cangiano, Voce
Marcello Giannini, chitarra
Michele Maione, percussioni
Marco Di Palo, violoncello
“Il Mese del Rosario” è il secondo disco solista di Flo, ancora una volta pubblicato da Agualoca Records, ed esce a due anni di distanza dall’esordio “D’Amore e di Altre Cose Irreversibili”. Il concerto è un viaggio tumultuoso e travolgente attraverso il repertorio originale e multilingue dei due dischi di Flo, incentrato sul carisma e sulla potenza della Voce della cantante, attraverso i suoi racconti in musica e la sua carica interpretativa capace di muoversi da delicati versi di piccoli mondi femminili al canto universale di Rosa Balistreri e delle voci del sud Italia, passando per momenti di pura improvvisazione ed interazione con il suo quartetto, alternando intimità, gioia e momenti quasi da ballo collettivo.
Flo ha portato il suo lavoro in tour in vari paesi europei. Si è esibita in Germania, Spagna, Francia, Portogallo e Italia. Nel 2016 ha suonato a Capo Verde, all’AtlanticMusicExpo.
Ad accompagnarla, sia dal vivo che in studio, da sempre, ci sono: il virtuoso delle percussioni Michele Maione, che alterna cassa, barbouka e tamburi a cornice con oggetti prestati alla musica (lattine di caffè, e quanto altro gli capiti a tiro); Ernesto Nobili alla chitarra acustica ed elettrica (che è anche il suo produttore Artistico, arrangiatore e autore delle musiche) il violoncellista Marco Di Palo, che funge da controcanto strumentale e supporto ritmico da bassista puro.
Flo è una talentuosa cantautrice napoletana molto apprezzata in tutta Italia. È certamente una delle personalità più eclettiche e versatili tra le nuove leve del panorama musicale italiano. Interprete raffinata e autrice originale, Flo ha saputo trasformare le sue esperienze musicali (dal musical “ C’era una volta … Scugnizzi” di Claudio Mattone, alle collaborazioni al fianco di artisti come Lino Cannavacciuolo e Daniele Sepe) in uno stile peculiare ed intenso, in cui lingue e suggestioni si mescolano continuamente. Ha recitato diretta da Davide Iodice, Mimmo Borrelli, Alfredo Arias accordando così il gesto alla vocalità viscerale ed accattivante. A fianco del chitarrista e compositore Ernesto Nobili e più tardi del percussionista Michele Maione e del violoncellista Marco Di Palo, ha inizio nel 2011 la sua carriera da solista. La sua musica è l’evocazione di un altrove, di un sud immenso ed immaginario; è la cronaca di città ed esistenze sospese nel tempo e nello spazio, in perfetto equilibrio tra pietà e disincanto. Il loro suono spregiudicato, ritmico e pulsante li ha condotti in tour in Italia e in Europa. Nel 2014 esce con Agualoca Records “D’amore e di altre cose irreversibili“: un’opera prima, successo di critica e pubblico in Italia e all’Estero. Nel 2016 esce sempre con Agualoca Records “Il mese del rosario”: un disco in cui coesistono il calore dell’indulgenza, la rassicurante memoria delle storie raccontate e il gentile libertinaggio dell’animo umano.
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Orario
20 aprile 2017 22:00
Luogo
Combo Social Club, Firenze
via mannelli, 2
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Michael League:basso
Larnell Lewis: betteria
Marcelo Woloski: Percussioni
Chris McQueen: chitarra
Bill Laurance: tastiere
Justin Stanton: tastiere, tromba
Mike Maher: tromba
Chris Bullock: sax
Bob Reynolds: sax
Il prossimo 23 Aprile per la rassegna PisaJazz organizzata da ExWide in collaborazione con Music Pool, con il contributo della Fondazione Pisa e del Comune di Pisa, tornano in Toscana gli Snarky Puppy, uno dei fenomeni musicali del momento. Dopo lo straordinario successo ad Umbria Jazz (2014 e 2015) ed il Grammy Awards come migliore Album contemporaneo 2015, dopo il sold out al Teatro Romano di Fiesole per Estate Fiesolana 2016, gli Snarky Puppy suoneranno per la prima volta a Pisa per quello che si candida ad essere “il” concerto della stagione per Pisa Jazz.
Ingresso: posto unico 20 euro (più diritti di prevendita)
Questo incredibile collettivo musicale nasce a Denton nel Texas per iniziativa del bassista Michael League. Il primo nucleo della band si forma nel 2004 con circa 40 musicisti, tutti studenti dell’Università del North Texas ed eccellenti strumentisti. Questa famiglia allargata si dedica alla attività del collettivo con una gavetta estenuante, e dopo dodici anni di attività i risultati sono sotto gli occhi di tutti: undici album all’attivo, un grammy e centinaia di concerti all’anno. Con ogni nuovo progetto, con ogni nuovo spettacolo, giocano e sperimentano, cercando di creare qualcosa che non hanno mai fatto prima. Nel 2016 sono addirittura due gli album pubblicati, “Family Dinner, Volume 2” e il nuovissimo “Culcha Vulcha” in cui il collettivo difficilmente etichettabile (jazz? world? funk? fusion?) ci propone un punto di vista elegantemente al disopra dei generi musicali, e con una potenza di fuoco indescrivibile nella dimensione live. Mentre in “Family Dinner, Volume 2” gli Snarky Puppy si sono sbizzarriti con i “featuring” e gli special guests (solo per citarne alcuni Susana Baca, Charlie Hunter, Salif Keita, Laura Mvula, David Crosby, Ivan Neville, Terence Blanchard) lavorando come una ‘house band’ e dando vita a un viaggio senza precedenti attraverso diversi suoni, generi e culture, nell’ultimo loro lavoro “Culcha Vulcha” tornano a registrare un vero album da studio, come non facevano da “Bring Us The Bright” (2012), in cui il groove torna ad essere il vero centro della composizione.
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Orario
23 aprile 2017 21:15
Luogo
Palazzo dei Congressi, Pisa
Via Giacomo Matteotti, 1
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Ginevra di Marco: voce
Luis Sepúlveda e Carmen Yáñez: letture, voce recitante
Francesco Magnelli: direzione musicale, tastiere
Andrea Salvadori: chitarre
Encuentro Firenze – festa delle letterature in lingua spagnola
in collaborazione La Scena Muta, un progetto Encuentro Perugia
Un progetto originale per un incontro ‘senza confini’ tra Europa e Sudamerica, tra musica e poesia, tra racconto e canto. Ne sono protagonisti Ginevra di Marco, una delle voci femminili italiane più belle e amate, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, magici depositari di musiche e suoni che spaziano dalle dolci melodie popolari ad i ruvidi suoni rock e lo straordinario talento dello “scrittore del sud del mondo”, Luis Sepulveda, autore di romanzi campioni di vendite in tutto il mondo e dell’altrettanto talentuosa scrittrice Carmen Yáñez.
Posto unico € 18/15 + d.p
Alle ore 16.30 per la rassegna Buk, realizzata in collaborazione con la libreria Todo Modo, l’incontro “Il passato davanti a noi”, conversazione tra Luis Sepúlveda, Bruno Arpaia e Pino Cacucci sui temi de “La fine della storia”, l’ultimo romanzo dello scrittore cileno (BUH! Circolo culturale urbano, Via Panciatichi 16 – ingresso libero soci Arci).
Alle ore 19:30 presso il Cinema La Compagnia proiezione di:
“Sepulveda – Lo scrittore del Sud del Mondo” regia di Sylvie Deleule (Francia, 2011, durata 54′)
Il documentario biografico , racconta i segreti, i dolori privati, le battaglie politiche e i luoghi dei ricordi del grande scrittore cileno.
A Gijon, nel nord della Spagna, andiamo a incontrare Luis Sepulveda, che si confida: l’infanzia nella povertà, l’attivismo politico, i due anni in carcere dopo il colpo di stato del generale Pinochet, gli amori di una vita, il mare sempre a portata di mano, presenza costante .
“Sentivo anche io di appartenere a quel luogo. Su questo mare sereno, ma mai calmo, su questa bestia silenziosa che induriva i muscoli preparandosi alla morsa polare, sulle migliaia di stelle testimoni dell’effimera e fragile esistenza umana, sapevo in fondo di appartenervi, qualunque cosa facessi, avrei portato per sempre con me gli elementi di questa pace terribile e violenta, foriera di tutti i miracoli e di tutte le catastrofi”.
il costo del biglietto per il documentario sarà intero € 5 e ridotto € 3 ||
Con il biglietto del concerto si avrà diritto al biglietto ridotto del cinema e con il biglietto del cinema si avrà diritto al biglietto ridotto del concerto.
Ginevra Di Marco ha da poco dedicato uno spettacolo ed un cd a Mercedes Sosa cantando le sue più belle canzoni, evidenziando il background di letteratura e musica di quella America Latina riletta e cantata dai protagonisti di questo incontro.
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Orario
24 aprile 2017 21:15
Luogo
Teatro della Compagnia - Firenze
Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze
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Stefano “Cocco” Cantini : sax
Francesco Maccianti: piano
Ares Tavolazzi: contrabbasso
Piero Borri: batteria
‘Dal Blues a John Coltrane, il Living Coltrane Quartet terrà una lezione riservata ai ragazzi delle scuole.
info 0565 30385 – 339 7014500
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Orario
27 aprile 2017 11:30
Luogo
Cinema Teatro Metropolitan
piazza cappelletti, 2 Piombino
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Pasquale Mirra: vibrafono, piano, percussioni
Gabriele Mitelli: poket trumpet, tromba preparata
6th INTERNATIONAL JAZZ DAY – UNESCO
Programma della Giornata
ore 18,00 Visita Guidata ( info e prenotazioni tel.0571/55707)
ore 19,30 Aperitivo con degustazione di Vini di Cantine Locali
ore 20,00 presentazione del libro L’OTTAVA NOTA di Gianluca Monastra Ed. Nutrimenti
ore 21,15 Concerto: GROOVE&MOVE
Ingresso compreso aperitivo € 10,00
l Biglietteria apre alle ore 17,30
Prevendita senza sovrapprezzo SOLO presso:
Evolution JAZZ Cafè P-zza Ristori,18 Empoli
info e prenotazioni tel. 0571/710932
in collaborazione con Ass.Amici Villa Medicea, Mibact, Club Unesco- Vinci
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Orario
30 aprile 2017 21:15
Luogo
Villa Medicea di Cerreto Guidi
Via dei Ponti Medicei, 7, 50050 Cerreto Guidi FI
maggio
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Pasquale Mirra: vibrafono, piano, percussioni
Gabriele Mitelli: poket trumpet, tromba preparata
6th INTERNATIONAL JAZZ DAY – UNESCO
Programma della Giornata
ore 18,00 Visita Guidata ( info e prenotazioni tel.0571/55707)
ore 19,30 Aperitivo con degustazione di Vini di Cantine Locali
ore 20,00 presentazione del libro L’OTTAVA NOTA di Gianluca Monastra Ed. Nutrimenti
ore 21,15 Concerto: GROOVE&MOVE
Ingresso compreso aperitivo € 10,00
l Biglietteria apre alle ore 17,30
Prevendita senza sovrapprezzo SOLO presso:
Evolution JAZZ Cafè P-zza Ristori,18 Empoli
info e prenotazioni tel. 0571/710932
in collaborazione con Ass.Amici Villa Medicea, Mibact, Club Unesco- Vinci
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Orario
30 aprile 2017 21:15
Luogo
Villa Medicea di Cerreto Guidi
Via dei Ponti Medicei, 7, 50050 Cerreto Guidi FI
ven05mag21:15Yilian CañizaresTeatro Guglielmi, Massa21:15 Event Type Music Pool 2017/Primavera Jazz
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Prima di prendere il suo violino e salire sul palco, Yilian Cañizares rende omaggio ai suoi antenati. Le candele sono accese, le preghiere recitate e le offerte sono state fatte. “E’ una sorta di esperienza mistica.”Tutti quelli che si sono meravigliati per la sua impetuosa miscela di ritmi jazz, classici e afro-cubani, che hanno avuto la pelle d’oca per la sua voce ultraterrena, possono testimoniare di esserne usciti cambiati. Che sia sul palco o in studio di registrazione, ci sono pochi artisti che sono così talentuosi come Yilian Cañizares.
Posto unico 12 € +d.p.
Abbonamento 20 € +d.p.
Yilian Cañizares aveva solo 14 anni quando gli è stato offerta una borsa di studio per studiare a Caracas, in Venezuela. Due anni dopo, è stata una masterclass con un insegnante che viveva in Svizzera a cambiarle la vita. “Mi disse che ero dotata, e mi incoraggiò a fare domanda per un posto in conservatorio.”
Nel 2000 Cañizares si è quindi ritrovata nella Svizzera occidentale, dove la sua tecnica e il suo suono hanno raggiunto un livello completamente nuovo. Le grandi orchestre hanno iniziato a convocarla e dopo il trasferimento a Losanna, ha passato sei anni a dare il suo notevole contributo a sinfonie, concerti ed orchestre. Lungo la strada ha però iniziato a sentire che si stava perdendo qualcosa e desiderava uno sbocco creativo, per cui ha deciso di cambiare percorso.“Ero molto ispirata dal violinista jazz francese Stéphane Grappelli. Le opportunità possibili mi impressionavano e volevo tradurre l’universo di Grappelli nella mia tradizione e renderlo altrettanto bello.”Ha quindi creato un quartetto di musicisti provenienti da Germania, Venezuela e Svizzera (e in seguito, Cuba) e l’ha chiamato “Ochumare”, per la divinità orisha degli arcobaleni. Sei mesi dopo, nel 2008, ha vinto con questo gruppo il Montreux Jazz Festival Competition. Da allora è stato tutto un crescendo. Nel 2011 ha impreziosito il progetto “Havana Cultura” di Gilles Peterson, condividendo il palco con divinità jazz come Ibrahim Malouf e Omar Sosa. Più di recente, ha cantato in francese e in yoruba, lingua degli antenati dell’Africa occidentale, arricchendo le parole con le percussioni afrocubane. “I canoni della tradizione yoruba sono per me un’immensa fonte d’ispirazione,” dice. “Queste canzoni sono melodiche, ritmate e potenti.”
Invocación, ultimo album della Cañizares, è un omaggio alle persone a lei più care e vicine: i suoi genitori, i nonni,il marito, le donne cubane, gli Orishas, icone come la francese Piaf, il compositore venezuelano Simón Diaz e il poeta cubano Luis Carbonell.
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Orario
5 maggio 2017 21:15
Luogo
Teatro Guglielmi, Massa
teatro guglielmi, massa
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Madelyn Renee: Voce
Jacopo Jacopetti: Sassofoni
Nazzareno Brischetto: Tromba e Flicorno
Marcello Tonolo: Pianoforte
Marco Privato: Contrabbasso
Mauro Beggio: Batteria
‘Some Like It Lyric’ rappresenta un connubio tra due generi musicali apparentemente molto diversi come l’opera e il jazz.
Il progetto è nato dalla collaborazione di Madelyn Renée (noto soprano che accanto a Luciano Pavarotti ha calcato i palcoscenici dei principali teatri d’opera del mondo) e il sassofonista e compositore Jacopo Jacopetti, che ha suonato con molti grandi artisti (dalla Vanoni, ai Matia Bazar, fino a grandi maestri del jazz come Ran Blake). Alcune tra le più belle melodie del repertorio lirico sono state rivisitate in chiave jazz per far capire all’ascoltatore come le melodie liriche, belle ed eterne, possano trovare un loro spazio anche in una forma musicale più contemporanea. Il risultato è un disco certamente innovativo e audace! Un prodotto sofisticato e di piacevole ascolto che si rivolge a un vasto pubblico.
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Orario
7 maggio 2017 21:15
Luogo
Sala Vanni - Firenze
Piazza del Carmine, 14, 50124 Firenze FI
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Grace Kelly: sax alto, voce
Julian Pollack: piano
Julia Pederson: contrabbasso
Ross Pederson: batteria
Grace Ha 24 anni, suona il sax, compone e canta. La storia artistica di Grace Kelly comincia precocemente; a quattordici anni compone, e suona un brano inedito con la Boston Pops Orchestra. Grace Kelly è indubbiamente un personaggio molto interessante e dal talento inesauribile, almeno finora, sembra che non si sia fatta condizionare dal successo arrivato in età giovanissima,mantenendo la sua musica nel solco della tradizione jazzistica. Grace è capace di deliziare i puristi del jazz ed è altrettanto in grado di ispirare gli ascoltatori di musica pop. Tra le collaborazioni si possono citare Huey Lewis, Harry Connick Jr, Dave Brubeck, Gloria Estefan, David Sanborn, Marcus Miller, Questlove, Esperanza Spalding e molti altri. I Downbeat Readers Poll 2016 le conferiscono il 4° posto come migliore sax alto. Il suo ultimo album Trying to figure it out è al secondo posto come miglior album dell’anno.
Posto unico 12 /10€ +dp
Dalle ore 19:30 ricco aperitivo a cura del circolo Arci il Girone, è consigliata la prenotazione allo 055 691425
La storia artistica di Grace Kelly comincia precocemente alcuni anni fa, quando già a 7 anni scrive la sua prima canzone, ad appena 9 realizza il suo primo album e a 14, compone, orchestra e suona un brano inedito con la Boston Pops Orchestra. Ad oggi, come band leader, Grace ha tenuto più di 700 concerti in oltre 30 paesi in tutto il mondo ed in prestigiose venues come l’Hollywood Bowl, il Kennedy Center, la Carnegie Hall, la Symphony Hall, oltre a importanti festival come il Montreal, il Newport, e il Montreux e ai maggiori club come il Birdland di New York, il Porgy and Bess a Vienna, il Ronnie Scott’s a Londra e molti altri.Tra le collaborazioni, Grace si è esibita e ha registrato con artisti del calibro di Huey Lewis, Harry Connick Jr, Dave Brubeck, Gloria Estefan, David Sanborn, Marcus Miller, Questlove, Esperanza Spalding, Phil Woods, James Cotton, Wynton Marsalis e Gerald Albright, solo per nominarne alcuni. Grace ha vinto inoltre molti premi come gli ASCAP Composer Awards, i Downbeat Magazine Awards, i Boston Music Awards, FNX/Phoenix, Best Music Poll, Winner 64th Annual Downbeat Critics Poll “Rising Star Alto Saxophone” e numerose competizioni canore internazionali.
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Orario
9 maggio 2017 21:15
Luogo
Circolo Arci Girone, Il Girone, Fiesole (FI)
Via Aretina, 24, 50014 Fiesole FI
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Marc Ribot, chitarra
Le sue performance live sono notoriamente imprevedibili, può attingere dalle sue realizzazioni in studio e far prendere il sopravvento
alla matrice dell’improvvisazione jazzistica. Così scrivono di lui John Garratt e Will Layman, di PopMatters Picks in The Best Music of 2010 riguardo all’album Silent Movies: “Marc ha la capacità di sedersi da solo con la sua chitarra, e sconcertare il pubblico con la fusione di tecnica, bellezza e sorpresa”.
Posto Unico 15/12 € +d.p.
Musicista enigmatico, durante la sua carriera realizza alcuni albumin solo molto differenti tra loro, fra cui John Zorn’s Book of Heads, Plays the Works of Frantz Casseus, Saints, Don’t Blame Me, Exercises in Futility, e la sua ultima realizzazione, Silent Movies (Pi Recording) edito nel 2010, che ha riscontrato un grande successo sul fronte della critica, ed è stato incluso dal Los Angeles Times nelle migliori uscite discografiche di quell’anno.
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Orario
10 maggio 2017 22:30
Luogo
Stazione Leopolda - Firenze
Stazione leopolda, firenze
gio11mag21:15Michel CamilosoloTeatro Verdi - Pisa21:15 Event Type Music Pool 2017/Pisa Jazz
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Michel Camilo, pianoforte
Assistere alle sue performance live è come essere testimoni di una tempesta tropicale che si scatena sugli 88 tasti del piano. Il regista premio oscar Fernando Trueba, che ha diretto il documentario musicale Calle 54 dice di lui “Camilo è uno dei migliori musicisti viventi, che si tratti di jazz, musica classica, musica latino-americana o musica per film, Michel padroneggia il suo strumento. Ogni volta che lo sento suonare è come se stessi assistendo ad un miracolo”.
Posto Numerato
Primo settore 30 € +dp
Secondo settore 22 € +dp
Terzo settore 18 €+dp
Compositore, pianista, band leader, insegnante e produttore. Michel Camilo è questo e molto di più; il suo entusiasmo, la sua passione per la musica e l’amore per la vita fanno risplendere ogni sua esibizione e arrivano diretti al cuore. Maestro nelle contaminazioni eleganti, dotato di una tecnica sopraffina si trova a suo agio sia nella classica che nel jazz, ma raggiunge vette stellari soprattutto nell’incrocio fra ritmi caraibici e jazz. Premiato in America con Emmy e Grammy è a Santo Domingo una specie di eroe nazionale, impegnato a promuovere il valore formativo della musica.
Michel Camilo nasce a Santo Domingo nel 1954. Provieniente da una famiglia di musicisti, dimostra fin da piccolo una particolare attitudine per la fisarmonica e, in seguito, per il pianoforte, grazie all’influenza del nonno anch’egli pianista. Si forma come pianista classico e a soli 16 anni fa parte dell’ orchestra sinfonica nazionale della Repubblica Dominicana. Durante il periodo di formazione classica, Camilo ascolta e subisce l’influenza di jazzisti tradizionali come Horace Silver, Erroll Garner, Art Tatum, Bill Evans, Oscar Peterson e Scott Joplin e di jazzisti contemporanei come Herbie Hancock, Keith Jarrett, Chick Corea e Amilton Godoy (quest’ultimo pianista di Zimbo Trio, formazione “brazilian-jazz” famosa negli anni Sessanta). Nel 1979 si trasferisce a New York, dove studia al Mannes College e alla Juilliard School, debuttando sulla scena internazionale nel 1983, quando Tito Puente lo sceglie per sostituire il pianista della sua formazione al Montreal Jazz Festival. Nel 1988 registra l’album Michel Camilo, che lo lancia ai vertici delle classifiche dei migliori album jazz per 10 settimane consecutive. Oltre ad essere un eccezionale esecutore, Camilo è anche un compositore di talento ed ha scritto diverse colonne sonore per molti film in lingua spagnola.
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Orario
11 maggio 2017 21:15
Luogo
Teatro Verdi - Pisa
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Cultore della musica nera, polistrumentista, compositore, ma anche produttore discografico, conduttore radiotelevisivo ed entertainer di grande talento, Gegè Telesforo è da sempre un artista poliedrico, e soprattutto un vocalist raffinato, innovatore della tecnica “scat”, capace di tenere testa a mostri sacri del jazz come Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Ben Sidran, PhilWoods, Mike Mainieri, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Bob Berg e molti altri.
Posto unico 12€ + d.p.
Abbonamento ai tre spettacoli Primavera Jazz 20€ + d.p.
Cultore della musica nera, polistrumentista, compositore, ma anche produttore discografico, conduttore radiotelevisivo ed entertainer di grande talento, Gegè Telesforo è da sempre un artista poliedrico, e soprattutto un vocalist raffinato, innovatore della tecnica “scat”, capace di tenere testa a mostri sacri del jazz come Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Ben Sidran, PhilWoods, Mike Mainieri, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Bob Berg e molti altri. Come insegnante, tiene regolarmente le sue Master Class di canto e improvvisazione vocale, “Vocal Jazz Concept”, in prestigiose Scuole di Musica, Conservatori, e in Festival del Jazz in Italia e all’Estero. Gegè Telesforo è oggi riconosciuto nel mondo come uno degli ultimi artefici ed innovatori dello scat, “l’unico artista/performer italiano che si possa fregiare del titolo di Groove Master”.
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Orario
12 maggio 2017 21:15
Luogo
Teatro Guglielmi - Massa
teatro guglielmi, massa
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Pee Wee Ellis è uno dei musicisti più acclamati della sua generazione (famoso per il suo brano The Chicken), è un uomo dalle mille sfaccettature, un’icona culturale. Nato a Bradenton il 21 aprile 1941, la sua carriera si estende tra le tante epoche e gusti diversi della storia americana.
Posto unico: 12/10 € + d.p.
Abbonamento ai tre spettacoli di Primavera Jazz 20 € + d.p.
Oltre alla lunga esperienza con James Brown, Pee Wee ha lavorato come arrangiatore e direttore musicale per un altro grande della storia della musica: Van Morrisson. Come solista ha contribuito a definire il brand sonoro distintivo del genere jazz-funk quando, con i vecchi compagni Fred Wesley e Maceo Parker, ha formato i JB Horns. Dal 2009 al 2011 ha portato in tour in Europa e America il tributo a James Brown “Still Black Still Proud” e dal 2012 suona nel Ginger Baker Jazz Confusion con lo storico batterista dei Cream Ginger Baker.
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Orario
19 maggio 2017 21:15
Luogo
Teatro Guglielmi - Massa
teatro guglielmi, massa
lun22mag21:15SERGIO CAMMARIEREIOTeatro Puccini - Firenze21:15 Event Type Music Pool 2017/PRG
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Sergio Cameriere: voce e piano
Amedeo Ariano: batteria
Luca Bulgarelli: Basso
Bruno Marcozzi: Percussioni
Daniele Tittarelli: sax
La sua musica d’autore si presenta come un viaggio coinvolgente nelle sonorità più raffinate e intense in cui l’artista esprime una forte personalità, tra ritmo, canzoni e momenti più intimi di pianoforte solo e un’anima jazz che da sempre è l’impronta riconoscibile di ogni sua composizione.
Posti numerati € 33/25/18 + d.p
Accompagnato dalla sua storica band, Sergio Cammariere proporrà i brani più amati del suo repertorio insieme a quelli del suo recente CD in cui trovano spazio nuove esaltanti creazioni frutto di una ricerca musicale in continua evoluzione. In ogni suo concerto emerge il calore del grande pianista, la finezza degli arrangiamenti, le sue improvvisazioni estrose e libere ed una grande sensibilità che pervade ogni nota.
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Orario
22 maggio 2017 21:15
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Gianluca Petrella – trombone, sampling, effetti
Michele Papadia – Hammond Organ, Würlitzer, Moog, effetti
Stefano Tamborrino – batteria, percussio
Amici da una vita, Gianluca Petrella e Michele Papadia rinnovano un sodalizio ventennale in un nuovo divertente progetto, con radici nella popolare Black Music.“Trio 70’s” nasce in occasione della registrazione live per L’Espresso e da un processo di maturazione di Petrella, deciso a dare nuova linfa e un ritmo diverso alle proprie produzioni e che unisca sonorità nord-europee al sound di Detroit e alle nuove frontiere dell’elettronica, comprese le forme hip hop di J Dilla. Sono bastate poche ore di prove per capire che la strada era quella giusta e che il feeling naturale rimasto intatto fra i due sarebbe stato la base necessaria per dar vita a un suono omogeneo e potente.
Posto unico 12 – 10€ +dp
Dalle ore 19:30 ricco aperitivo a cura del circolo Arci il Girone
per l’aperitivo è consigliata la prenotazione allo 055 691425
Un viaggio indietro nel tempo tra tinte acide e sonorità funk, dove le radici e i pensieri scavano nelle profondità viscerali della Black Music della metà del secolo scorso, per aprirsi e sfociare nella contemporaneità. Gianluca Petrella abbraccia ed esplora oltre quarant’anni di musica per dar vita al nuovo trio con Michele Papadia e il giovane e talentuoso drummer Stefano Tamborrino, ricercando equilibrio fra ricerca e interpretazione. Il trombone di Petrella, giunto a un’indubbia fase di maturità, sfuma afro-beat, nu-jazz e hip hop, con incursioni nella musica elettronica e nel free, in un dialogo continuo, liquido, cerebrale e viscerale al tempo stesso, con un potente supporto ritmico del Moog, i caldi intrecci armonici e ritmici dell’Hammond, e un solido groove creativo delle percussioni. Un “Hammond Trio” ad alto tasso di libertà espressiva, divertente, creativa e carica di stimoli in crescita costante, con un repertorio completamente originale, nuovo e inedito e completamente arrangiato da Gianluca Petrella.
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Orario
23 maggio 2017 21:15
Luogo
Circolo Arci Girone, Il Girone, Fiesole (FI)
Via Aretina, 24, 50014 Fiesole FI
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Noa: voce, percussioni
Gil Dor: chitarra
Ha affascinato e incantato il pubblico di tutto il mondo con uno stile unico, passionale ed intelligente. Artista internazionale molto amata in Italia, Noa ha fatto dell’impegno artistico, dell’attenzione ai temi della pace e della difesa delle popolazioni che subiscono il peso della guerra, da qualunque parte stiano, uno dei caratteri più distintivi della sua attività.
Posti numerati: 25/22€ + dp
in collaborazione con Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni
Il suo infaticabile e coraggioso impegno per la pace, le sono valsi una lunga lista di riconoscimenti tra cui “Ambasciatrice di buona volontà della FAO”, “Cavaliere della Repubblica Italiana”, il “Christal Award” dal WWF, il “Dove of Peace” ricevuto da Shimon Peres. Noa tocca i cuori di qualsiasi pubblico di fronte al quale si esibisce, questo è il suo grande dono.
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Orario
24 maggio 2017 21:15
Luogo
Teatro Excelsior - Empoli (FI)
Via Cosimo Ridolfi, 75, 50053 Empoli FI
giugno
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Un concerto all’insegna dello swing-manouche per questo trio di sole corde che spazia dagli standard di Django alle composizioni originali, una reunion fra i più apprezzati interpreti dello stile in ambito italiano ma riconosciuti anche a livello internazionale. I due chitarristi hanno segnato la storia del gipsy-jazz nel nostro paese, Geri inizia ad appassionarsi a Django nel lontano 1989 e forma il gruppo “Swingtet” con cui partecipa nel 2000 al festival di Samois sur seine, Martini in pochi anni arriva ad essere convocato al “Django in June” di Boston come insegnante.
Ingresso libero
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Orario
7 giugno 2017 13:52 - 13:52
Luogo
Teatro della Compagnia - Firenze
Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze
gio15giu21:00ETNICA 2017XX EDIZIONEcentro storico di Vicchio (FI)21:00 Event Type Music Pool 2017
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Abbiamo pensato alla Ventesima invitando alcuni artisti che già avevano partecipato alle passate edizioni: MCR, Madaski e Bunna degli Africa Unite, Sergio Berardo dei Lou Dalphin. E poi abbiamo completato il programma con una band italiana storica dello ska e del rockstady come The Bluebeaters e con la produzione originale dedicata al Brasile, che chiuderà la Ventesima e sarà la festa per i venti anni di Etnica con la roda de samba ed il concerto O Bonde do Carmelindo.
PROGRAMMA GENERALE
Giovedì 15 Giugno
– Ore 21,00 Enoetnica: Francesco “Baba” Fuligni Il Cantastorie– piazzetta di Ponente
– Ore 22,00 MODENA CITY RAMBLERS – piazza Giotto
Venerdì 16 Giugno
– Ore 15-19 Etnica dei Bambini: Casa di Benvenuto Cellini
– Ore 21,00 Enoetnica: Zapata Vive – piazzetta di Ponente
– Ore 21,00 MANITOBA– piazza Giotto
– Ore 22,00 MADASKI E BERARDO “GRAN BAL DUB”– piazza Giotto
– Ore 23,45 BUNNA dj set– piazza Giotto
Sabato 17 Giugno
– Ore 15-19 Etnica dei Bambini: piazzetta di Ponente
– Ore 21,00 Enoetnica: Guanto – piazzetta di Ponente
– Ore 21,30 MESCARIA– piazza Giotto
– Ore 23,00 THE BLUEBEATERS– piazza Giotto
– Ore 23,45 Festa in Piscina – piscine comunali
Domenica 18 Giugno
– Ore 15-19 Etnica dei Bambini: piazzetta di Ponente
– Ore 18,00 Enoetnica: Hello Africa – piazzetta di Ponente
#FESTAINPIAZZA – 20 ANNI DI ETNICA: CENA+CONCERTO
– Ore 20,30 RODA DE SAMBA– piazza Giotto
– Ore 22,00 BANDA DO CARMELINDO– piazza Giotto
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Orario
15 giugno 2017 21:00
Luogo
centro storico di Vicchio (FI)
vicchio, Firenze
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Giovanni Guidi
Claudio Filippini
MirKo Signorile
dalle 19:00 visite guidate
presentazione del CD dei “Tre pianoforti per l’Aquila”
aperitivo al tramonto a cura de Il pranzo di Babette – Biocatering (8 €)
I tre pianisti italiani Mirko Signorile, Claudio Filippini e Giovanni Guidi per la prima volta insieme danno vita ad un ambizioso progetto: creare uno spettacolo finalizzato alla realizzazione di un CD i cui proventi saranno destinati all’acquisto di un pianoforte a gran coda per la città de l’Aquila.
Un pianoforte, quindi, come polo d’attrazione e aggregazione, in una città che ha ancora tanto da raccontare, alla quale i tre musicisti vogliono regalare un simbolo del loro talento per valorizzarne o crearne altri.
Ingresso: 5 € +dp
Regala un pianoforte a l’Aquila”, infatti, nasce sulla scia emozionale de “Il jazz italiano per L’Aquila”: la maratona musicale svoltasi lo scorso 6 settembre con oltre 600 musicisti, 100 formazioni musicali in 18 luoghi simbolo della città distrutta dal terremoto, un progetto che ha avuto un enorme eco nazionale e internazionale raccogliendo consensi trasversali.
I tre pianisti si esibiranno in una serie di performance che li vedrà impegnati sul palco contemporaneamente, facendo in modo che la loro poetica possa trovare la giusta alchimia per toccare le più profonde corde emozionali del loro pubblico.
Le musiche originali create dai tre musicisti andranno a comporre una vera e propria opera “attuale”, una visione sonora del pianoforte del ventunesimo secolo che vuole essere un sostanziale contributo alla rinascita “culturale” della città.
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Orario
21 giugno 2017 21:30
Luogo
Villa La Petraia (FI)
villa La Petraia, castello, Firenze
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La possibilità di scambiarsi continuamente i ruoli e di gustare appieno le possibilità timbrico-dinamiche dei rispettivi strumenti e della loro affascinante tavolozza sonora, dà, a questo duo, la capacità di coinvolgere sia gli amanti del Jazz sia gli estimatori della musica classica.
Ingresso da Via del Pian dei Giullari, 16
Posto Unico 12/10 € d.p.
prevendite: nottidestate@arcetri.astro.it
dalle 19:30 Apericena al tramonto a cura dei ragazzi di Sipario 8 €
Al termine: osservazione del cielo in compagni degli astronomi
Il duo, di recente costituzione, propone una combinazione strumentale con pochissimi precedenti. I due artisti hanno iniziato a lavorare insieme, dapprima in quartetto , per approdare poi al duo, accomunati dalla passione per la melodia e la ricerca. Il repertorio, costituito da composizioni originali dei due musicisti e da brani della nostra storia, non perde mai la strada della melodia: grande forza e successo di un solista del calibro di Stefano Cocco Cantini, definito da Down Beat uno dei migliori e originali sax soprano del panorama mondiale, e di uno dei fisarmonicisti più eclettici e talentuosi del contesto internazionale.
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Orario
22 giugno 2017 21:30
Luogo
Anfiteatro dell'Osservatorio di Arcetri (FI)
via Pian dei Giullari 16
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Bobo Rondelli, voce e chitarra
Fabio Marchiori, tastiere
Filippo Ceccarini, tromba
Il cantautore Bobo Rondelli dedica un intero spettacolo all’illustre concittadino Piero Ciampi, artefice di capolavori negli anni ’70 che hanno reinventato la nostra musica d’autore e che lo hanno reso poeta immortale.
Uno show scarno e minimale quello di Bobo, un tavolino, un bicchiere di vino e poche luci, accompagnato dagli amici Fabio Marchiori alle tastiere e Filippo Ceccarini alla tromba, con l’unico scopo di enfatizzare al massimo la musica e il genio maledetto di Ciampi. Due vite divise dal tempo, che spesso trovano forti punti in comune, tanto che la critica si è frequentemente spesa in paragoni tra i due. Un’ammirazione mai celata da Bobo tanto che nell’album ‘Disperati, intellettuali, ubriaconi’, registrato con Stefano Bollani, ha voluto reinterpretare ‘Io e te, Maria’, celebrata canzone di Ciampi che sicuramente non mancherà tra le perle scelte per lo spettacolo. A fine febbraio 2016 è uscito un disco live con distribuzione Sony Music in un box speciale contenente una raccolta di Piero Ciampi e un book redatto da John Vignola. Bobo è anche il protagonista del docu-film che è stato prodotto e trasmesso da Sky Arte per l’ottantesimo compleanno del grande cantautore labronico.
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Orario
23 giugno 2017 21:45
Luogo
Cassero della Fortezza del Poggio Imperiale
Fortezza di Poggio Imperiale, 53036 Poggibonsi SI
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Claudia Tellini: Voce
Nico Vernuccio: Contrabbasso
Nicola Vernuccio e Claudia Tellini collaborano stabilmente in diversi progetti da circa sette anni. Il duo parte da una ricerca sul repertorio che somiglia a una lunga tessitura, di frammenti: operetta, musical, standards del jazz di sempre, gioielli delle tradizioni africane e mediterranee. L’improvvisazione e il canto, praticati con la semplicità del vero e leggerezza. Un lavoro aperto, in corso, anzi un viaggio vero e proprio, alla ricerca di stazioni, da scoprire con la curiosità e la poesia di una coppia affiatata e collaudata. Ogni tappa, e ogni itinerario, un’emozione che ripete e si reinventa. Insieme.
Ingresso libero
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Orario
28 giugno 2017 22:00
Luogo
Teatro della Compagnia - Firenze
Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze
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Dettagli
Daniele Malvisi, sax
Simone Gubbiotti, chitarra
Gianmarco Scaglia, contrabbasso
Paolo Corsi, batteria
Cena dalle ore 20:00 solo su prenotazione a cui seguirà il concerto (ingresso libero) a cura di Valdarno Jazz con l’esibizione del VJ COLLECTIVE.
con
Il Valdarno Jazz Collective in una prima nazionale ispirata al menu’ della cena, suoni, colori e aromi con un unico ingrediente dal sapore di jazz.
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Orario
29 giugno 2017 21:30
Luogo
Villa la Palagina, Figline Valdarno (FI)
Villa La Palagina, Figline Valdarno (FI)
luglio
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Shabaka Hutchings, sassofonista e compositore della scena jazz londinese nel 2016 registra insieme alla band di musicisti sudafricani The Ancestrors l’album ‘Wisdom of Elders’, le composizioni sono articolate e spesso sviluppano i temi in modo libero, creando una sorta di “afro-futurismo”, Shabaka non è solo un sassofonista, e gli Ancestors non sono solo la sua band, tutti i componenti sono gli agitatori principali di una scena che parte dalla tradizione e arriva dritto ai giorni nostri.
Ingresso 18/16 € +dp
Sulla gloriosa parabola del jazz sudafricano si potrebbe scrivere un’enciclopedia. Anche solo per smentire le teorie che vogliono catalogare il gnere come puramente americano, almeno sino agli anni ’60: a Città del Capo e Johannesburg, infatti, si parlava di ministrel show addirittura nella seconda metà dell’80, e già negli anni ’30 e ’40 era giunta a maturazione una scuola locale dotata di una certa personalità. Il trentaduenne londinese Shabaka Hutchings conosce piuttosto bene queste vicende e, ancora meglio, la conoscano il trombettista sudafricano Manda Mlangeni e i suoi Ancestors, una band che mostra per l’ennesima volta come il jazz stia cercando e trovando con una certa naturalezza nuove forme di espressione. Non è sbagliato pensare che molte fra le novità più significative stiano sbocciando in un contesto oramai estremamente fluido, e sempre più orientato verso un’estetica globale. Le composizioni del gruppo sono articolate e spesso eludono le consuete dinamiche sviluppando i temi in modo libero, tanto nei solo quanto nei numerosi passaggi all’unisono. In più luoghi, si avverte l’eco della kwela, musica da strada per flautini e strumenti a fiato, squillante dal vivido impatto melodico, che qui viene rielaborata in un discorso di grande complessità. Shabaka non è solo un sassofonista jazz, gli Ancestors non sono solo la sua band: il vocalist Siyabonga Mthembu (attivo anche con i The Brother Moves On) è artista globale, narratore e cantastorie, tutti i componenti rappresentato gli agitatori principali di una scena che parte dalla tradizione jazz e arriva dritto ai giorni nostri.
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Orario
4 luglio 2017 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole
Teatro Romano, Fiesole
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McCoy Tyner, Piano
Antonio Faraò, Piano
Craig Taborn, Piano
Gerald Cannon, Contrabbasso
Francisco Mela, Batteria
McCoy Tyner è riconosciuto come uno dei musicisti più importanti della storia del jazz. Il suo potente stile è in grado ancora oggi di influenzare il repertorio dei migliori pianisti jazz contemporanei. E’ protagonista di numerosi progetti di grande valore. Fra questi la registrazione del 1974 del solo di pianoforte “Echoes With A Friend “, per celebrare gli anni con il John Coltrane Quartet e in omaggio al suo grande amico.
Posto numerato: Primo settore 30 € + dp
Secondo settore 25 € + dp
Pianista e compositore, ha esordito nel 1959 nel Jazztet di B. Golson, entrando l’anno dopo nel quartetto di J. W. Coltrane, col quale avrebbe partecipato all’esplorazione del jazz modale, profondamente radicatosi nel suo stile pianistico. Dal 1966 ha guidato varie formazioni strumentali che hanno sempre rappresentato una precisa estensione della sua visione pianistica, al tempo stesso melodiosa e percussiva. Tra i suoi numerosi album sono da ricordare: Inception (1962); Sahara (1972); Horizon (1979); Double trios (1986); Prelude and sonata (1994); Suddenly (2002); Illuminations (2004); Quartet (2007); Afro Blue (2008).
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Orario
5 luglio 2017 21:30
Luogo
Piazza Farinata degli Uberti - Empoli (fi)
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Sarah-Jane Morris è una delle più raffinate e meno formali cantanti degli ultimi anni. Sempre in bilico tra ossequio alla tradizione e desiderio di esplorare nuovi territori musicali, celebra il concetto di libertà usando il linguaggio che le è più congeniale, quello della musica, accostando ritmi jazz, rock e africani. Una voce che sa provocare brividi di passione e di piacere: si innalza e discende, sensuale e sofisticata, graffiante e raffinata: questa voce è più che uno stile, è una forza della natura. Che canti canzoni romantiche, standard soul o fumosi blues, il messaggio dell’artista rimane costante: una passione umana trasmessa da una voce che lascia stupefatti.
Posto Unico € 18/15 + d.p.
Vera e propria stella della musica leggera internazionale, Sarah Jane Morris, si muove agilmente fra diversi generi. La sua carriera ha inizio nei primi anni ’80, quando partecipa all’incisione del disco di Annie Lennox “Into the Garden”. Nel 1986, con la canzone degli anni Settanta “Don’t Leave Me This Way”, Sarah Jane insieme con i Communards scalano le classifiche di vendita inglesi. Nel 1989 comincia invece la sua carriera da solista, con la pubblicazione dell’album “Sarah Jane Morris” che, oltre a ricevere il plauso della critica, vende più di 100.000 copie. Alcuni sentono nella sua voce qualcosa che ricorda Sarah Vaughan o Billie Holliday, altri la accostano a Macy Gray ed Erikah Badu, sebbene la stessa Morris ami definirsi ironicamente come un incontro tra Nina Simone e Janis Joplin.
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Orario
6 luglio 2017 21:30
Luogo
Piazza Masaccio - San Giovanni Valdarno (AR)
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Principale artefice della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive, Galliano è da molti definito l’erede diretto di Astor Piazzolla. La Symphony Orchestra nasce in seno all’Orchestra Sinfonica di Massa e Carrara grazie alla fusione delle esperienze di alcuni tra i migliori strumentisti italiani. Lo spettacolo propone atmosfere francesi, tango argentino, melodie mediterranee e ritmi brasiliani. Dalle ballads al tango Nuevo passando per dei grandi compositori argentini.
Posti numerati,
primo settore 26/24,
secondo settore 22/20+d.p.
Galliano è stato introdotto alla musica giovanissimo iniziando con la fisarmonica all’età di 4 anni sotto l’influenza del padre Lucien, fisarmonicista di origine italiana. Per un lungo periodo studia trombone, armonia e contrappunto nell’Accademia di Musica di Nizza e, a 14 anni, cercando di espandere le sue idee fisarmonicistiche, inizia ad ascoltare jazz sui dischi del grande trombettista Clifford Bronwn di cui rimane affascinato. Inizia allora un percorso di ricerca all’interno del mondo della fisarmonica aiutato dal suo maestro Claude Noel, che gli fa conoscere i maestri italiani e quelli americani. Finiti gli studi e il periodo di apprendistato nel 1973, Richard prende la sua grande decisione e si trasferisce a Parigi dove lo aspetta un colpo di fortuna.
Molto rapidamente stabilisce un importantissimo contatto con il famoso cantante Claude Nougaro. Per tre anni ricopre il ruolo di direttore, arrangiatore e compositore per l’orchestra di Nougaro, incontra Astor Piazzolla che gli suggerisce di riscoprire le sue origini francesi e di portare alla luce il New Musette come lui aveva fatto con il Tango Nuevo. Il grande merito di Richard sta quindi nella sua originalità, nell’essere riuscito a sintetizzare tutte queste esperienze in una nuova musica, fatta di jazz e di tradizioni filtrate dalla sua personalità. Lo spettacolo propone atmosfere francesi, tango argentino, melodie mediterranee e ritmi brasiliani. Dalle ballads a echi di valzer passando dal tango Nuevo di Piazzolla e dei grandi compositori argentini, il concerto si presenta decisamente come uno spettacolo imperdibile.
ENSEMBLE SYMPHONY ORCHESTRA
Ensemble Symphony Orchestra nasce in seno all‘Orchestra Sinfonica di Massa e Carrara grazie alla fusione delle esperienze classiche e liriche di alcuni tra i migliori strumentisti italiani provenienti da importanti teatri nazionali quali il Carlo Felice di Genova, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra della Toscana, la Fondazione Toscanini di Parma ecc. Ad oggi è una delle Orchestre più conosciute nel panorama artistico nazionale, grazie ai molteplici progetti cui ha partecipato e gli artisti di fama internazionale e nazionale con cui ha collaborato. L’orchestra si è esibita nei più importanti teatri italiani, grazie alla versatilità ed alla attenzione che ha per ogni tipo di genere musicale: il suo repertorio spazia dalle arie d’opera tra le più conosciute alle colonne sonore di film di fama mondiale. Grazie, in-fatti, al coinvolgimento in molti progetti al fianco di solisti del jazz, del pop, del gospel, Ensemble Symphony Orchestra dimostra una straordinaria conoscenza dei linguaggi e delle strutture diverse da quelli classici, oltre che una notevole esperienza nel live amplificato.
Tra i progetti realizzati si possono annoverare quelli con: con Francesco Renga, Morgan, Stefano Bollani, Enrico Rava, Paolo Silvestri, Rossana Casale, Maurizio Giammarco, Maurizio Colonna, Renato Serio, Ron, Luis Bacalov, Giovanni Allevi, Enzo Favata, Mimmo Locasciulli, Oscar Williams, Mario Biondi, Mauro Ermanno Giovanardi, Renato Zero, PFM, Andrea Bocelli, Francesco De Gregori, Pooh, Giorgio Panariello, Baustelle e Riccardo Cocciante, Richard Galliano, Mango, Franco Battiato & Alice.
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Orario
7 luglio 2017 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole
Teatro Romano, Fiesole
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Leszek Kułakowski: piano
Piotr Kulakowski: contrabasso
Tomasz Słowiński: batteria
Definito da molti critici come “visionario del jazz” per la concezione creativa della musica tra le più estese concepibili oggi, in grado di far convivere la tradizione “classica” del suo Paese, soprattutto del ‘900 con il jazz d’oltreoceano, quindi swing ed improvvisazione, contaminare con il folklore nordeuropeo e far filtrare dall’ottica e dalla cultura di un artista del Vecchio Continente ottenendo le composizioni di enorme freschezza, profondità, ricchezza della scrittura e grande cuore.
Ingresso Libero
Eszek Kulakowski pianista, compositore e arrangiatore, una delle principali colonne portanti della storia del jazz e della musica contemporanea polacca, ha all’attivo oltre 150 composizioni, da quelle per quartetto alle mastodontiche con le orchestre simfoniche non di rado appoggiate anche da sezioni d’archi e cori. Teorico della musica, precursore della “Third Stream Music”, professore di ruolo in Composizione all’Accademia Musicale di Danzica, nel medesimo conservatiorio di secondo grado fonda e dirige da anni la cattedra della Facoltà di Jazz e Musica Scenica.
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Orario
7 luglio 2017 21:30
Luogo
Fattoria di Montelungo fraz. Cicogna - Terranuova Bracciolini (AR)
Fattoria di Montelungo fraz. Cicogna - Terranuova Bracciolini, arezzo
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Un incontro esplosivo, due giganti del jazz, una leggenda della chitarra come Stanley Jordan incontra il mito indiscutibile della batteria Billy Cobham. Un concerto che si prevede essere come un fondersi e lasciarsi, Stanley Jordan con le sue chitarre e Billy Cobham con la sua batteria dall’aspetto di una navicella spaziale, vi faranno volare nella dimensione temporale della musica. A loro si unirà il bassista cileno Christian Gálvez, musicista virtuoso e dal curriculum invidiabile.
Posti numerati, primo settore 26/24,
secondo settore 22/20 + d.p.
Oltre ad essere un musicista dal talento innato, Cobham è anche un raffinato ed originale compositore che ha saputo spaziare da un genere all’altro senza porre alcun limite alla sua musica, ciò è dimostrato da una vasta discografia e dalle numerose collaborazioni con artisti provenienti da tutto il mondo. Dalla fine degli anni sessanta ha rivoluzionato il modo di concepire le parti destinate alla batteria, apportando una forza creativa all’ambito ritmico ed assegnando ad esso una centralità senza precedenti. Ha raggiunto l’apice della fama a metà degli anni settanta divenendo uno dei musicisti più imitati nell’ambito jazz, fusion e rock.
In una carriera che ha preso il volo nel 1985 il virtuoso chitarrista Stanley Jordan ha sempre mostrato una personalità camaleontica, anticonformista, fantasiosa e del tutto originale. Stanley riesce sempre a lasciare la sua indelebile impronta su ogni sua interpretazione. E’ tra le figure più originali della storia della chitarra. Egli rinnova e porta a massimi livelli una tecnica marginale, il “Touch” o “Tapping” che gli permette un uso pianistico dello strumento. Jordan non usa il plettro e non “pizzica”, ma ora “percuote” ora “tira” le corde fino a creare un sound unico ormai universalmente riconosciuto.
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Orario
8 luglio 2017 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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“Napoli. Ho sempre amato questa città che vive di estremi, fra grandi difficoltà e grandi gioie e che ho frequentato moltissimo, perfino più di Rio, l’altra mia passione”
-Stefano Bollani-
Napoli Trip, è un progetto, discografico e live, che nasce dal grande amore di Stefano Bollani per la città partenopea. Un amore che ha radici lontane da quando il pianista, appena undicenne, scoprì il grande Renato Carosone, l’artista che prima di ogni altro lo ispirò “uno che suonava il piano, scriveva canzoni, cantava e si divertiva”.
Poltronissima: 35 € + d.p.
Platea A: 30 € + d.p.
Tribunetta Gold: 30 €+ d.p.
Tribunetta Dispari: 25 € + d.p.
Napoli Trip non è un semplice tributo personale, ma un concerto di varie anime, un ensemble che si avvale di grandi talenti a livello internazionale come in primis il compositore sassofonista Daniele Sepe, a garanzia della napoletanità più “popolare”, ma sempre declinata in diversi generi e stili, Nico Gori al clarinetto, e Bernardo Guerra alla batteria.
Con questi artisti, che condividono con Bollani lo stesso approccio eclettico alla musica e la stessa poliedricità, il pianista può suonare la musica che piace a lui, classica e meticcia, ma anche inedita e ricca di suggestioni brasiliane, dando vita ogni volta ad un viaggio inedito e diverso che rilegge le pietre miliari della musica napoletana senza spaventarsi davanti a salti di genere e di tempo, improvvisando. Si passa così da Raffaele Viviani a Nino Taranto, per tornare all’amore per Renato Carosone e omaggiare Pino Daniele, fino a Reginella.
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Orario
9 luglio 2017 21:30
Luogo
Piazza Duomo, Pistoia
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Frank Santarnecchi, tastiere
Daniele Malvisi, sax
Paolo Corsi, batteria
Frank Santarnecchi funambolico tastierista e polistrumentista, da anni arrangiatore e musicista della band di Jovanotti è leader di un grande organico: la Frank Santarnecchi Waves Orchestra. In questo concerto, sostenuto dal sax di Daniele Malvisi, già storico collaboratore di Santarnecchi; e dalla batteria di Paolo Corsi, Frank con lo stesso spirito cosmopolita che lo contraddistingue si esibirà in un repertorio che mantiene le stesse prerogative del suo più celebre organico.
Ingresso libero
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Orario
9 luglio 2017 21:30
Luogo
Museo Venturino venturi - Loro Ciuffenna (AR)
Piazza Matteotti, Loro Ciuffenna
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Dal sito di Luca Aquino
“Purtroppo devo annullare l’intero Jazz Bike Tour.
I tempi di recupero dei miei muscoli facciali non sono brevi e, al momento, mi risulta impossibile suonare la tromba.
Una comune paresi periferica di Bell del facciale, dovuta a un colpo di freddo preso in macchina, tutto sudato, dopo una prova sotto sforzo al cuore, il giorno prima della partenza in bici e tromba.
Già, il giorno prima ..
Dopo due anni di lavoro era quasi fatta.
Dovevo solo partire, salutare Benevento e, su due ruote, puntare Oslo, con una scatola di messaggi da svuotare e riempire, di volta in volta, tra persone e colori. Non solo un tour di musica o un folle giro in bici, il mio Jazz Bike Tour guardava oltre.
Comunque così doveva andare, io sto bene.
Fisioterapia, medicine, qualche piccolo sacrificio, un bel po’ di relax e a breve ricomincerò a soffiare come prima.
Buona estate, forza Benevento a voi e famiglia e, mi raccomando, Wheels not Walls!
Luca
#JazzBikeTour ringrazia Andrea Scaccia, Isabella, Minna, papà, zio Enzo, il Tona, Piero, Federica, Franco, Maurizio, Marinella, Ornella, Gianni, Pasini, Luigi, Lelio, #ShoolUP, Italdata S.p.A., Tiralento, #Drunknmonky, Wilier Triestina, famiglia, amici, i ciclisti, i jazzisti, i festival, le associazioni e tutti i visionari che, come me, almeno ci hanno provato.”
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Orario
11 luglio 2017 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Ada Montellanico: Voce
Giovanni Falzone: Tromba e arrangiamenti
Filippo Vignato: Trombone
Matteo Bortone: Contrabbasso
Ermanno Baron: Batteria
Abbey Lincoln rappresenta una figura leggendaria non solo in ambito musicale ma per l’intero movimento Black Power. Cantante e autrice di autentica originalità, dal sound aspro e sensuale e dalle coloriture africane. Dagli anni ’60 a fianco di Max Roach, la sua carriera artistica, è stata sempre unita alla sua intensa attività in seno alla comunità nera, facendo sì che la sua musica diventasse cassa di risonanza nella denuncia delle discriminazioni razziali vissute dalla popolazione afroamericana. Su questo percorso di impegno sociale si colloca il nuovo progetto di Ada Montellanico che cammina sulla strada di Abbey abbracciando con passione i contenuti della sua vita artistica e politica.
Posto unico € 12/10 + d.p.
Abbey’s road, esplora la Lincoln autrice senza tralasciare il suo lato di magnifica interprete di composizioni che hanno reso ricco quel panorama jazzistico, in cui la musica ha rappresentato un forte messaggio per l’emancipazione del popolo nero. Gli arrangiamenti sono totalmente originali tesi a restituire il senso profondo del repertorio di questa grande artista la cui dote Nat Hentoff ha descritto ammirevolmente come “capacità di diventare essa stessa parte di una canzone”. Ada Montellanico, preziosa interprete tra le più importanti del panorama nazionale, presenta questo omaggio con etrema originalità ed empatia mettendo in risalto la forza narratrice delle composizioni della Lincoln ed esaltando quello che è il carattere africano della suo mondo sonoro e la sua profonda trasgressività. La scelta di creare una band atipica, caratterizzata dalla mancanza di uno strumento armonico dona a questa particolare formazione un sound energico e coinvolgente, esaltato dagli arrangiamenti curati dal grande trombettista Giovanni Falzone. A loro si uniscono alcuni degli astri nascenti del jazz italiano: Filippo Vignato al trombone, vincitore del premio Miglior Nuovo Talento del Top Jazz 2016, Matteo Bortone al contrabbasso, già vincitore nell’ edizione del 2015, e Ermanno Baron alla batteria.
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Orario
11 luglio 2017 21:30
Luogo
Giardino del Torrione di S.Brigida - Empoli (FI)
via delle mura 7, empoli
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Stefano Bartoli: tromba, percussioni e composizione
Roberto Beneventi: fisarmonica
Alessandro Berti: basso elettrico, contrabbasso
Over There è un progetto minimalista dai colori caldi, mediterranei. Il trio è formato da musicisti con molta esperienza alle spalle ed è nato nella più candida semplicità di fondere le rispettive sensibilità in un’idea comune. È un viaggio che tocca molti universi musicali: tango, valzer, bossa nova, blues, la forma canzone, filtrandoli col linguaggio comune di un jazz dalla forte connotazione mediterranea. Una performance intima, raffinata e di grande fascino.
ingresso gratuito
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Orario
12 luglio 2017 22:00
Luogo
Teatro della Compagnia - Firenze
Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze
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La musica originale di questo nuovo progetto è appositamente scritta da Stanko e Rava per dare vita a un jazz moderno, lirico, coinvolgente ed emozionante. Due differenti suoni di tromba in un’unica band, una moderna miscela di personalità per creare momenti distintivi e mai sentiti. Un jazz moderno, affascinante ed emozionante. Una vera e propria illuminazione delle voci individuali di ciascuno di questi musicisti straordinari.
Posto Unico 18-15€ + dp
Per la prima volta appaiono insieme per dirigere un quintetto d’eccezione che unisce jazzisti di grande valore provenienti dagli Stati Uniti come Reuben Rogers al contrabbasso e Gerald Cleaver alla batteria, dalla Polonia Tomasz Stanko e dall’Italia Enrico Rava e Giovanni Guidi al pianoforte. Le trombe di Enrico RAVA e Tomasz STANKO sono uniche e originali, ognuno con le proprie peculiarità stilistiche, possono essere ascoltate nei teatri, club e festival più prestigiosi di tutto il mondo. Sono un po’ considerati tra i grandi padri del jazz europeo. Enrico Rava, da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Da sempre rigoroso ma anticonvenzionale. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Tomasz Stanko, compositore, strumentista e organizzatore cresciuto a Varsavia è riconosciuto oggi da pubblico e critica come uno dei più importanti e originali musicisti della scena musicale jazz degli anni ‘60. A 75 anni, Stanko non ha perso nulla della suo carattere, pur mantenendo un forte senso della storia del jazz e un rinnovato contatto con le fonti della musica. Reuben Rogers e Gerald Cleaver costituiscono una delle ritmiche più creative e affidabili del panorama internazionale mentre il più giovane del quintetto, il pianista di 32 anni Giovanni Guidi, già compagno di tante avventure con Rava, è uno dei musicisti più apprezzati della sua generazione, sempre alla ricerca di soluzioni non banali come improvvisatore, compositore e bandleader.
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Orario
13 luglio 2017 21:30
Luogo
Piazza Liberazione, Terranuova Br.ni (AR)
Piazza Liberazione, Terranuova Bracciolini, Arezzo
ven14lug21:30OregonLanternRivellino, Piombino (LI)21:30 Event Type Music Pool 2017/Piombino Jazz
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Ralph Towner, chitarra
Paul McCandless, oboe, sax
Paolino Dalla Porta, contrabbasso
Mark Walker, batteria
Intenso, arioso, poetico, elegante, garbato, suggestivo: questo è Lantern, il nuovo importante regalo che gli Oregon e CAM JAZZ dedicano agli appassionati, sempre più numerosi, della loro musica, e a tutti gli amanti del Jazz più bello.
Dieci tracce originali per un quartetto che è una meraviglia di compattezza, coesione e allo stesso tempo libertà espressiva: Lantern fonde bellezze diverse per crearne una nuova, una trama preziosa fatta di atmosfere fantasy e sperimentali.
Posto unico € 15/13 + d.p.
on Lantern, gli Oregon festeggiano il loro trentesimo album, il quinto con CAM JAZZ, il primo con Paolino Dalla Porta al contrabbasso: e confermano tutta la loro impareggiabile, florida, ineffabile abilità creativa, una continua e fresca sorgente di musica che, ancora una volta, si rivela incantevole. Lantern è stato registrato e mixato da Johannes Wohlleben presso i Bauer Studios di Ludwigsburg, nel novembre 2016, con la produzione artistica di Ermanno Basso. Il mastering è stato curato da Danilo Rossi.
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Orario
14 luglio 2017 21:30
Luogo
Rivellino, Piombino (LI)
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Tony Esposito, percussioni
Mario Depaola, batteria
Angelo Farias, basso
Antonio Onorato, chitarra
Joe Amoroso, pianoforte
Il concerto è il percorso che i 5 musicisti hanno sperimentato nel corso della loro carriera da solisti. Le sonorità di Tony Esposito e Joe Amoruso (che insieme hanno creato e condiviso quella musica napoletana innovativa “Neapolitan Power” che faceva capo a Pino Daniele) spazieranno fino ad arrivare al jazz-rock contaminato del chitarrista Antonio Onorato, con il bassista Angelo Farias, colonna portante del jazz napoletano e con l’eclettico Mario De Paola alla batteria. La band propone un progetto musicale tendente a una “World Music” partenopea.
Posto unico € 15/13+ d.p.
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Orario
15 luglio 2017 21:30
Luogo
Rivellino, Piombino (LI)
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Stefano ‘Cocco’ cantini, sax
Francesco Maccianti, piano
Ares Tavolazzi, contrabbasso
Piero Borri, batteria
Daniela Morozzi, voce recinate
Musiche: Living Coltrane Quartet
Testi: Valerio Nardoni e Leonardo Ciardi
Collaborazione artistica: Eugenio Allegri
Un progetto speciale dedicato ai 50 anni dalla morte di uno dei protagonisti assoluti del jazz. Un quartetto di musicisti di rilevanza internazionale Stefano Cantini Ares Tavolazzi, Francesco Maccianti e Piero Borri insieme all’attrice Daniela Morozzi ci portano nella forza, nell’inventiva artistica, nel suono, negli abissi della personalità e negli episodi salienti della vita di John Coltrane, il sassofonista che più d’ogni altro ha influenzato il panorama musicale del secondo novecento.
Un concerto accompagnato da scrittura drammaturgica, una “partitura musicale narrativa”. Il progetto segue da vicino “Writing4Trane”, terzo cd del sodalizio artistico tra i 4 musicisti dove per la prima volta il quartetto propone pezzi originali e non solo gli standard del grande sassofonista: pezzi scritti per Coltrane, e non come Coltrane. Nell’urgenza di evocare il respiro ed i colori del mondo di Coltrane, di richiamarne l’immagine e la poetica, si innesta l’esigenza di unire alla musica il racconto. Chi era John Coltrane, l’uomo e non solo il musicista, quali erano i suoi orizzonti, le sue paure, le sue ossessioni, i suoi desideri? E al di là dei riferimenti biografici, della pura cronaca, quali sono le parole che ne possono ricostruire il suono, l’immaginazione, la creatività? Il testo porta la firma di Valerio Nardoni e di Leonardo Ciardi, impreziosito dal contributo del poeta Fabrizio Dall’Aglio. Generosa la collaborazione di un grande maestro del teatro italiano Eugenio Allegri (oltre mille le repliche di Novecento di Alessandro Baricco solo per citarne una), disegno luci di Beatrice Ficalbi.
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Orario
16 luglio 2017 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Simone Graziano, composizione, Fender Rhodes, piano
Alessandro Lanzoni, composizione, Fender Rhodes, piano
Naomi Berrill, voce, violoncello
Michele Tino, sax tenore
Stefano Tamborrino, batteria
special guest, Dimitri Grechi Espinoza, sax
“Un progetto su Jimi Hendrix è come un progetto su Mozart: tanto complesso quanto entusiasmante. Abbiamo accettato la sfida che ci ha lanciato l’Espresso,” spiega il pianista Simone Graziano, “ grazie all’intermediazione di Midj, partendo dal presupposto che dovessimo cercare in Hendrix le caratteristiche insite nel suo modo di intendere la musica, provare ad assimilarle e tradurle, usando i nostri linguaggi. Progetto vincitore del bando Sillumina Siae per la copia privata.
Abbiamo deciso di utilizzare un organico il più possibile lontano da quello che era solito usare per i suoi gruppi dandone una nostra lettura “visionaria” ma al tempo stesso estremamente filologica. Abbiamo utilizzato alcuni suoi pezzi come ispirazione per delle nostre composizioni perché volevamo che accanto a Hendrix ci fossimo anche noi con tutti i nostri limiti, certo, ma anche con le nostre personalità. Ne è uscito un lavoro autentico e originale, che fa della ricerca melodica ed evocativa il suo punto di forza.”
Con queste parole Simone Graziano descrive il recente lavoro su Jimi Hendrix nato per la collana “Jazz Italiano” di La Repubblica – L’Espresso. Un “esperimento” talmente ben riuscito che non si è esaurito nella pubblicazione di un CD, ma ha continuato a dare nuovi spunti creativi, che non hanno smesso di evolversi attraverso le personalità di alcuni dei musicisti più talentuosi e apprezzati degli ultimi anni in Italia.
Musicisti con background a volte anche molto diversi, che hanno trovato nel jazz (per quella infinità di significati che questa parola ha sempre avuto, e oggi più che mai) un trait d’union in cui far convergere suggestioni e idee.
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Orario
17 luglio 2017 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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“Anche gli ascoltatori casuali di Jazz che non notano le grandi differenze tra i bassisti noterebbero Linda Oh.” La sua musica viene verso di te. Linda ha un tocco percussivo, elegante e qualche volta aggressivo; le piace suonare veloce, accompagnare e suonare soli, a volte lineari, a volte con ostinati frastagliati. Incarna alla perfezione il ruolo del bassista leader staccando i brani, spingendo la band con chiarezza ed un forte senso del ritmo e della melodia.
Posto Unico 15/13 + d.p.
Nata in Malaysia e cresciuta a Perth, Australia, Linda Oh è molto attiva come bassista e compositrice. Ha suonato con Dave Douglas ,Joe Lovano, Steve Wilson, Geri Allen, Fabian Almazan, Kenny Barron e Terry Lyne Carrington. Linda è l’attuale bassista di Pat Metheny grazie al suo stile personale e spiritoso ricco di poetica e di uno charme eclettico con cui dipinge strade di ispirazione. Le sue composizioni piene di immaginazione non solo la fanno risaltare in pieno come bassista ma generano respiro e spazio per tutta la band in un ricco dialogo improvvisativo. La sua musica è veramente unica, quasi come un film che offre una tavolozza densa di colori ed emozioni.
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Orario
17 luglio 2017 21:30
Luogo
Villa Masini, Montevarchi (AR)
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Ralph Towner, chitarra
Paul McCandless, oboe, sax
Paolino Dalla Porta, contrabbasso
Mark Walker, batteria
Intenso, arioso, poetico, elegante, garbato, suggestivo: questo è Lantern, il nuovo importante regalo che gli Oregon e CAM JAZZ dedicano agli appassionati, sempre più numerosi, della loro musica, e a tutti gli amanti del Jazz più bello.
Dieci tracce originali per un quartetto che è una meraviglia di compattezza, coesione e allo stesso tempo libertà espressiva: Lantern fonde bellezze diverse per crearne una nuova, una trama preziosa fatta di atmosfere fantasy e sperimentali
Con Lantern, gli Oregon festeggiano il loro trentesimo album, il quinto con CAM JAZZ, il primo con Paolino Dalla Porta al contrabbasso: e confermano tutta la loro impareggiabile, florida, ineffabile abilità creativa, una continua e fresca sorgente di musica che, ancora una volta, si rivela incantevole. Lantern è stato registrato e mixato da Johannes Wohlleben presso i Bauer Studios di Ludwigsburg, nel novembre 2016, con la produzione artistica di Ermanno Basso. Il mastering è stato curato da Danilo Rossi.
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Orario
18 luglio 2017 21:30
Luogo
Giardino del Torrione di S.Brigida - Empoli (FI)
via delle mura 7, empoli
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Nuova avventura per Stern, che presenta un inedito quartetto a nome suo e del grande trombettista Randy Breker. Mike è uno dei chitarristi elettrici più stimati della sua generazione. Randy Brecker ha contribuito a plasmare il suono del jazz, R & B per quattro decenni. Lenny White, alla batterista, è descritto come “uno dei padri fondatori del jazz fusion”. Teymur Phell, al basso, arriva dalla scena di New York, dove ha costruito la sua reputazione collaborando con alcuni dei più grandi jazzisti.
Mike Stern è uno dei chitarristi elettrici più stimati della sua generazione. Viene reclutato da Miles Davis nel 1981. Con Davis lavora tre anni incidendo gli album Man with the Horn, Star People e We Want Miles. Nel 1993 Guitar Player Magazine lo nomina come miglior chitarrista. Nell’ultimo decennio la sua attività discografica, che spazia dal jazz classico alla fusion, ha guadagnato 6 nomination ai Grammy Award.
Randy Brecker, trombettista jazz e compositore, ha contribuito a plasmare il suono del jazz, R & B e rock per più di quattro decenni. Molto ricercato grazie alla sua versatilità . Dal 1967 il primo album Child Is Father to the Man, ha vinto 6 Grammy Award e numerosi nominations.
Lenny White è nato a New York City, è un batterista fusion jazz americano, ha registrato “Bitches Brew” con Miles Davis nel 1969. Ha vinto tre volte del Grammy Award , noto soprattutto per essere stato il batterista del “Chick Corea’s Return to Forever”. E’ stato descritto come “uno dei padri fondatori del jazz fusion”, uno dei migliori batteristi di fusione, ma era sempre abbastanza versatile per giocare in molti contesti.
Teymur Phell è nato a Baku. All’età di 13 inizia a suonare il basso elettrico, come autodidatta. Successivamente studia all’Accademia di Gerusalemme e gira il mondo con il cantante palestinese Amal Markus. Nel 2011 arriva a New York, dove ha costruito la sua reputazione collaborando con grandi jazzista come Mike Stern e Arturo Sandoval
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Orario
19 luglio 2017 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Fabrizio Mocata, piano
Pianista e compositore siciliano che nel 1995 si trasferisce a Firenze dove completa la sua formazione artistica diplomandosi in pianoforte classico presso il conservatorio “L. Cherubini” di Firenze con la prof. Rocchetti e culturale laureandosi in Giurisprudenza. Ha anche conseguito la laurea specialistica in Jazz presso lo stesso conservatorio. I suo progetti e le sue collaborazioni sono molteplici così come i suoi concerti che lo portano in tutto il mondo, particolarmente amato in America latina
Ingresso Libero
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Orario
19 luglio 2017 22:00
Luogo
Teatro della Compagnia - Firenze
Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze
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Ventuno anni appena compiuti eppure con una fama tra i colleghi da vera superstar. Jacob Collier arriva al suo annunciato debutto discografico con ‘In My Room’ sulle ali dell’entusiasmo espresso da personaggi di primo piano del jazz e del soul come Quincy Jones, Herbie Hancock, Chick Corea. Tutti a magnificare le doti di questo ragazzo autodidatta, cresciuto artisticamente nella stanza della musica (la stessa del titolo) nella casa che condivide poco fuori Londra con i genitori.
Nato nel 1994, il polistrumentista e vocalist londinese Jacob Collier è diventato un fenomeno su YouTube: Nei suoi caratteristici videoclip, il talento musicale purissimo e genuino viene evidenziato dalla accattivante tecnica video, che mostra Jacob in un caleidoscopio di inquadrature mentre suona tutti gli strumenti e canta tutte le voci.Il tutto è portato sul palco con uno show innovativo, progettato in collaborazione con il MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. La sua formula musicale utilizza elementi di svariati generi, dal jazz al gospel, accapella, soul, improvvisazione… che confluiscono con naturalezza nella “music room” di Jacob Collier. “In my room” è infatti il titolo dell’album d’esordio (uscito il 1 luglio 2016) di questo giovanissimo talento, che ha fra i suoi fans più accaniti gente come Quincy Jones, Herbie Hancock, Pat Metheny, Chick Corea, Take 6… solo per citarne qualcuno! Il disco, è schizzato al primo posto delle classifiche Jazz in ben 22 nazioni tra cui Usa, Italia, Australia, Israele, Russia, Germania, Sud Africa, Francia, Portogallo, etc.
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Orario
24 luglio 2017 21:15
Luogo
Teatro Romano di Fiesole (FI)
Teatro Romano, Fiesole
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Bokanté è il nuovo progetto creato dal fondatore e leader degli Snarky Puppy, Michael League, un progetto che affonda le radici tra il Delta del Mississippi e il deserto africano. Bokanté significa “Scambio” in creolo, la lingua della giovane cantante Malika Tirolien, cresciuta nell’isola caribica di Guadalupa e che ora vive a Montreal.
8 musicisti provenienti da 4 diversi continenti che portano sul palco la propria conoscenza e la propria tradizione. Insieme a Michael League (che per l’occasione lascia il suo basso a favore della chitarra baritono) anche altri due Snarky Puppy, Chris McQueen e Bob Lanzetti, il grande percussionista Jamey Haddad (Paul Simon, Sting), il virtuoso della pedal steel guitar Roosevelt Collier (Lee Boys, Karl Denson), il percussionista André Ferrari (Väsen) e Keita Ogawa (Banda Magda, Yo-Yo Ma).
Con due Grammy Award e un implacabile successo planetario (anche con la sua etichetta GroundUp music) League torna a rimettersi in gioco esordiendo con un progetto che promette essere esplosivo. La maggior parte delle musiche sono state elaborate da League mentre era in tour con altre band e inviate alla Tirolien per la scrittura del testo. Molti dei musicisti non si erano mai incontrati fino al primo giorno della registrazione nei leggendari Dreamland Studios di New York. Prima della fine della settimana della registrazione, la band si senta coesa in un modo incredibile.
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Orario
25 luglio 2017 21:30
Luogo
Giardino del Torrione di S.Brigida - Empoli (FI)
via delle mura 7, empoli
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Giulio Stracciati, chitarra
Ares Tavolazzi, basso
Roberto Gatto, batteria
Il progetto nasce dalla collaborazione musicale che viene da lontano. Il repertorio si articola nell’esecuzione di brani di Stracciati e standards americani ed italiani. Panorami sonori che evocano atmosfere mediterranee, dove melodia e improvvisazione coesistono in un piacevole agrodolce.
Ingresso gratuito
Classe 1965, originario di Siena, Giulio Stracciati ha iniziato a suonare da autodidatta. Ispirato da Mick Goodrick per la svolta che ha impresso alla chitarra e l’utilizzo “pianistico” con cui lui ha impostato il suo stile, si avvicina definitivamente al jazz. Svolge una corposa attività concertistica sviluppata in clubs, teatri e rassegne musicali, in cui ha l’occasione di suonare con vari musicisti, tra i quali Enrico Rava, Paolo Fresu, Gilson de Silveira, Skip Hadden, Elvin Jones.
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Orario
25 luglio 2017 21:30
Luogo
Piazza Varchi - Montevarchi (AR)
piazza varchi, Montevarcvhi (AR)
agosto
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Danilo Rea, piano
I concerti in piano solo di Danilo Rea hanno conquistato le platee di tutto il mondo. Le sue improvvisazioni spaziano su qualsiasi repertorio. Le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera.
Prima del concerto:
ore 20:00 visita alla Cantina e aperitivo con i vini di Rocca di Frassinello, i formaggi del caseificio il Fiorino di Roccalbenga , i salumi del Salumificio Franchi di Follonica.
Concerto in Barriccaia alle 21,30
Posto Unico € 25
La sua musica è sempre stata caratterizzata da un’unione e una commistione fra i più svariati generi musicali. Da sempre presente e ancora attuale, l’intenso rapporto con la musica classica, lo porta verso la pubblicazione nel 2003 pubblica “Lirico”, in cui miscela lirica e jazz improvvisando sui temi operistici mettendone in luce la grande attualità.
Oltre a essere il primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica (nel 2003), nel 2006 è protagonista di un memorabile concerto al Guggenheim Museum di New York. Tra le sue collaborazioni più recenti, i lavori con Gino Paoli, le musiche dei film “Quando c’era Berlinguer” e “I bambini sanno” e, nel 2015, “Something in our Way” (Warner Music Italy), disco ispirato all’indimenticabile repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones. Il 2016 è stato l’anno nel quale, con il tour di Umbria Jazz in Cina, i suoi concerti sono arrivati in alcune fra le città più importanti del mondo. Il 3 Novembre 2016 gli viene consegnato il prestigioso Premio Vittorio De Sica per la Musica
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Orario
1 agosto 2017 20:00
Luogo
Rocca di Frassinello, Gavorrano (GR)
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Alessandro Lanzoni: pianoforte
Ben Wendel: sassofono
Matteo Bortone: contrabbasso
Enrico Morello: batteria
Concerto in uno degli spazi all’aperto più suggestivi dell’Estate Fiorentina: al Piazzale Michelangelo torna Flower, bistrot e luogo di letture, spettacoli e concerti con vista su Firenze.
Un incontro inedito tra giovani e talentuosi artisti, annoverati tra le maggiori personalità della scena jazzistica odierna. Un’esperienza comune che si è subito tradotta nella volontà di costruire insieme qualcosa di bello e di nuovo, all’insegna della continua ricerca della fusione e dell’interplay.
Il concerto si baserà su composizioni originali di entrambi i musicisti, ma riserverà uno spazio anche a brani della tradizione jazzistica, il tutto arricchito da momenti di pura improvvisazione libera.
ingresso libero
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Orario
1 agosto 2017 21:30
Luogo
Piazzale Michelangelo, Firenze
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Gianmarco Scaglia, contrabbasso
Simone Gubbiotti, chitarra
Mirko Pedrotti, vibrafono
Ari Hoenig, batteria
Il progetto.originals nasce come Collective stabile dall’idea del contrabbassista Gianmarco Scaglia in seguito sposata ed implementata da Simone Gubbiotti alla chitarra e Mirko Pedrotti al vibrafono. Si tratta di un omaggio all’interplay, una sorta di autoritratto a metà tra ragione ed istinto, tra rigore e libertà in un fluire di emozioni che si irradiano da un repertorio il cui unico desiderio resta quello di comunicare.
Ingresso libero
In questo scorrere di energie ed idee, di volta in volta, il nucleo della formazione si apre a nuovi ospiti e diverse collaborazioni;è questa la volta del poliedrico batterista americano Ari Hoenig, noto al pubblico per il suo unico stile batteristico e la capacità di riprodurre suoni sullo stumento al pari di qualsiasi altro membro del gruppo utilizzando drum sticks, mallets e parti del corpo come i gomiti. Tutto questo fa del progetto.originals una esperienza unica nel panorama jazzistico europeo.
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Orario
2 agosto 2017 21:30
Luogo
Piazza Matteotti - Loro Ciuffenna (AR)
piazza matteotti, loro ciuffenna
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Il suo ultimo album, “Heritage” è un concentrato di energia, in cui si esplora l’alchimia di ritmi africani a Cuba. E’ accompagnato della band Mandekan Cubano, cinque veterani della scena musicale latina Downbeat di New York, con cui ha fuso artigianalmente suoni e culture, riuscendo nell’impresa di parlare il linguaggio universale della musica.
Posto Unico Numerato 20/18 € + d.p.
Di lui si dice che porti in tutto il mondo il suo sorriso e la sua eleganza musicale, che sia un artista in cui si fondono i virtuosismi di Jaco Pastorius, la fluidità vocale di George Benson, il senso dell’armonia e della canzone di Jao Gilberto, il tutto mixato con la cultura africana. Quest’ultima è presente in ognuno dei suoi 7 album. La sua esperienza è frutto di anni di spettacoli, si è esibito con molti artisti di fama internazionale e ha ricevuto numerosi premi.
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Orario
2 agosto 2017 21:30
Luogo
Teatro all'aperto Le Ferriere - Follonica (GR)
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A cura di Comitato Cantiere Cultura e Associazione Real Giallu
Senzuno è uno dei più antichi, popolari e caratteristici quartieri di Follonica, con le sue piccole ed animate strade e le ex case di pescatori intorno alla centrale Via della Repubblica. Per iniziativa del Comitato Cantiere Cultura e di Associazione Real Giallu, il 3 e 4 agosto Senzuno sarà al centro di un nuovo progetto che unisce il jazz alla musica popolare, alla performance e soprattutto alla vita e all’animazione delle strade. Tutto il giorno nelle vie coinvolte: concerti, degustazioni, mercatino dell’artigianato, Street Restaurant (via della Repubblica e Spiaggia di Levante), installazioni artistiche a cura di Matteo di Maggio.
Mostra fotografica:
“I protagonisti”: una mostra fotografica che riproponendo una sua installazione del 2014, vuole essere un sentito omaggio in onore di Filippo Milani, fotografo ufficiale del Gray Cat Festival, scomparso nel 2016.
Le mattine iniziano con una colazione in musica presso la Pasticceria Peggi. Nel pomeriggio, il Congo Bar ospita le presentazioni dei libri di Bruno Casini, Clubbing for Heroes e di Rebeldia y Esperanza (Storia di un esilio) di Osvaldo Bayer, tradotto e curato da Alberto Prunetti. Ricco il programma che conclude le due giornate con street food, aperitivi e piccoli concerti che animeranno i locali e le strade del quartiere.
Fra gli spettacoli più importanti la performance di Multiverso Arte in un progetto dedicato alla cantante Billie Holiday, e la serata che vede protagonisti il tango e i balli popolari italiani con la partecipazione di Francesca Angotti. Da non perdere, venerdì 4 agosto, la Fantomatik Orchestra. Marching band sullo stile delle street band americane, ideata da Stefano Scalzi, che ha portato negli ultimi anni la propria musica funk, jazz, pop, per le strade di molte città italiane e internazionali.
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Orario
3 agosto 2017 09:30
Luogo
Follonica (GR)
Quartiere Senzuno
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la Fantomatik Orchestra. Marching band sullo stile delle street band americane, ideata da Stefano Scalzi, che ha portato negli ultimi anni la propria musica funk, jazz, pop, per le strade di molte città italiane e internazionali.
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Orario
4 agosto 2017 17:00
Luogo
Quartiere Senzuno, Follonica (GR)
Follonica (GR)
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Nel corso di una carriera stellare che copre un arco di tempo di più di trenta anni Kenny Garrett è divenuto uno dei principali altosassofonisti della sua generazione. Dal suo primo ingaggio professionale con la Duke Ellington Orchestra (condotta da Mercer Ellington), collaborando in seguito con musicisti del calibro di Freddie Hubbard, Woody Shaw, Art Blakey & The Jazz Messengers e Miles Davis, Garrett ha sempre apportato, in ognuna delle situazioni musicali menzionate, il suono vigoroso, melodico e inconfondibile del suo sax alto.
Posto Unico Numerato € 20/18 € + d.p.
Con un grande numero di collaborazioni come sideman con una moltitudine di icone musicali, più di 20 dischi come bandleader, Garrett è in continua crescita come compositore. Con il suo album “Seeds From The Underground”(2012), Garrett dimostra che tutte queste qualità non sono solamente divenute più impressionanti ma gli hanno fornito la base per espandere i suoi orizzonti e comunicare in modo chiaro la sua visione musicale. A luglio 2016 è uscito il nuovo album “Do Your Dance” (Mack Avenue Records) che già dal titolo segnala la volontà di Garrett di continuare a far divertire il suo pubblico, che da anni, ai piedi del palco, si lascia travolgere dal ritmo ballando e divertendosi.
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Orario
5 agosto 2017 21:30
Luogo
Teatro all'aperto Le Ferriere - Follonica (GR)
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Gianmarco Scaglia: contrabbasso
Simone Giubbotti: chitarra
Mirko Pedrotti: vibrafono
feat. Ari Hoenig: batteria
Il progetto musicale di Gianmarco Scaglia è un omaggio all’interplay, una sorta di autoritratto a metà tra ragione e istinto, tra rigore e libertà in un fluire di emozioni che si irradiano da un repertorio il cui unico desiderio resta quello di comunicare. La formazione si apre al poliedrico batterista americano Ari Hoenig, noto per la sua capacità di riprodurre suoni sullo strumento al pari di qualsiasi altro membro del gruppo utilizzando drum sticks, mallets e parti del corpo.
ingresso gratuito
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Orario
5 agosto 2017 21:30
Luogo
Piazzale Michelangelo, Firenze
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Pp
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Pp
Arianna Masini: voce
Alessandro Borgini: chitarra
Federico Rubert: basso e contrabbasso
Edoardo Luparello: batteria e percussioni
Arianna Masini racchiude tutta la sua passione per la musica del mondo, in particolare per il jazz e la musica popolare, nel suo primo disco da solista, “Perché io non potevo dimenticare le rose”. I City Flowers trovano nel jazz e nella musica brasiliana i propri elementi fondamentali e li uniscono al loro background eterogeneo creando un suono e un’identità musicale assolutamente originale.
ingresso gratuito
Dalle ore 18,30
A cura di Cantiere Cultura e Associazione Real Giallu
Follonica, Pratini di Valle
Ore 18.30 Presentazione del libro “Benedetti da Parker” di Alessandro Agostinelli (Cairo Edizioni)
Ore 19.30 Aperitivo cena a cura di Associazione Ristoratori e Ristonodo (€ 20,00)
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Orario
6 agosto 2017 21:00
Luogo
Pratini di Valle, Follonica (GR)
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Cultore della musica nera, polistrumentista, compositore, ma anche produttore discografico, conduttore radiotelevisivo ed entertainer di grande talento, Gegè Telesforo è da sempre un artista poliedrico, e soprattutto un vocalist raffinato, innovatore della tecnica “scat”, capace di tenere testa a mostri sacri del jazz come Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Ben Sidran, PhilWoods, Mike Mainieri, Clark Terry, DeeDee Bridgewater e molti altri. Telesforo è oggi riconosciuto nel mondo come “l’unico artista/performer italiano che si possa fregiare del titolo di Groove Master”.
Ingresso gratuito
Gegè Telesforo sta attualmente conoscendo un periodo particolarmente felice della sua carriera soprattutto con la pubblicazione di un suo nuovo ed entusiasmante lavoro Fun Slow Ride, un nuovo e deciso passo in avanti con tanti ospiti e collaborazioni internazionali. La vittoria per sei anni di fila del Jazzit Award (dal 2010 al 2015) come miglior voce maschile corona infatti un periodo importante caratterizzato dall’uscita di “Nu Joy” (Columbia/Sony/GrooveMasterEdition), da un numero incredibile di concerti, la prestigiosa partecipazione del suo quintetto alla rassegna “The Best of Italian Jazz in Shanghai” in occasione dell’Expo Universale, a rappresentare l’arte e la cultura italiana nel mondo.
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Orario
7 agosto 2017 21:30
Luogo
Piazza Sivieri - Follonica (GR)
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Con grande dispiacere vi comunichiamo che il concerto di Enrico Rava Tribe, in programma l’8 agosto al Teatro all’aperto Le Ferriere di Follonica è stato annullato.
Chi ha acquistato il biglietto in prevendita verrà rimborsato:
– chi ha acquistato online tramite Boxol verrà rimborsato automaticamente
– chi è già in possesso del biglietto cartaceo può recarsi nel punto vendita in cui ha acquistato il biglietto entro e non oltre il 31 agosto.
Chi ha acquistato tramite Ticketone deve seguire le istruzioni sul sito http://www.ticketone.it/
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Orario
8 agosto 2017 21:30
Luogo
Teatro all'aperto Le Ferriere - Follonica (GR)
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Gianluca Petrella – trombone, sampling, effetti
Michele Papadia – Hammond Organ, Würlitzer, Moog, effetti
Stefano Tamborrino – batteria
A causa di problemi di salute di Enrico Rava il concerto previsto per l’8 agosto di Rava Tribe al Teatro all’aperto le Ferriere è stato annullato.
Annunciamo per la stessa data il concerto di Gianluca Petrella Trio 70s in Piazza Sivieri , Follonica ad ingresso gratuito.
Amici da una vita, Gianluca Petrella e Michele Papadia rinnovano un sodalizio ventennale in un nuovo divertente progetto, con radici nella popolare Black Music.“Trio 70’s” nasce in occasione della registrazione live per L’Espresso e da un processo di maturazione di Petrella, deciso a dare nuova linfa e un ritmo diverso alle proprie produzioni e che unisca sonorità nord-europee al sound di Detroit e alle nuove frontiere dell’elettronica, comprese le forme hip hop di J Dilla. Sono bastate poche ore di prove per capire che la strada era quella giusta e che il feeling naturale rimasto intatto fra i due sarebbe stato la base necessaria per dar vita a un suono omogeneo e potente.
ingresso gratuito
Un viaggio indietro nel tempo tra tinte acide e sonorità funk, dove le radici e i pensieri scavano nelle profondità viscerali della Black Music della metà del secolo scorso, per aprirsi e sfociare nella contemporaneità. Gianluca Petrella abbraccia ed esplora oltre quarant’anni di musica per dar vita al nuovo trio con Michele Papadia e il giovane e talentuoso drummer Stefano Tamborrino, ricercando equilibrio fra ricerca e interpretazione. Il trombone di Petrella, giunto a un’indubbia fase di maturità, sfuma afro-beat, nu-jazz e hip hop, con incursioni nella musica elettronica e nel free, in un dialogo continuo, liquido, cerebrale e viscerale al tempo stesso, con un potente supporto ritmico del Moog, i caldi intrecci armonici e ritmici dell’Hammond, e un solido groove creativo delle percussioni. Un “Hammond Trio” ad alto tasso di libertà espressiva, divertente, creativa e carica di stimoli in crescita costante, con un repertorio completamente originale, nuovo e inedito e completamente arrangiato da Gianluca Petrella.
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Orario
8 agosto 2017 21:30
Luogo
Piazza Sivieri - Follonica (GR)
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“Linee di Demarcazione” è il nome di questo inedito quartetto che si presenta in forma di Special Edition per l’estate 2017 nei più rinomati Festival Jazz italiani ed europei. I quattro artisti sono rappresentanti e portatori di un forte messaggio musicale che condivide in sé tradizione e libertà espressiva come matrice comune di intesa e da cui scaturisce un linguaggio jazz puro, innovativo, contemporaneo e comunicativo.
Posto Unico € 15/13
In questo concerto la loro creatività e la libertà espressiva sono messe a confronto con certe “Linee di Demarcazione” culturale che troppo spesso rappresentano un limite, nell’espressione musicale, nella vita, nella società. In questo limite da superare che si misura la promessa artistica dei quattro artisti, sempre stimolati alla creazione per sentirsi liberi di oltrepassare limiti, nella musica, nelle idee, nelle intese: per guardare quindi al di là dei confini, creando e allo stesso alimentando quella speranza che è già insita nella musica, quella di andare oltre.
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Orario
9 agosto 2017 21:30
Luogo
Castello di Scarlino - Scarlino (GR)
Via della Panoramica,58020 Scarlino
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Barbara Casini, artista fiorentina, cantante, cantautrice, chitarrista è considerata oggi la più grande interprete di musica brasiliana in Italia. Conosciuta soprattutto come interprete, in particolare del repertorio brasiliano d’autore, in questo concerto ripercorre le tappe del suo lavoro di compositrice. Insieme ai musicisti brasiliani Roberto e Eduardo Taufic cerca un approccio “interpretativo” alle sue stesse composizioni, in cui i testi, da lei scritti in portoghese e in italiano, prendono spunto da vissuti a volte più personali a volte più “universali” ma restano sempre in contatto con l’emozione più autentica e profonda.
Ingresso libero
L’amore per la musica brasiliana nasce quando Barbara era appena quindicenne e non l’ha mai abbandonata. Nato dalla bossa nova si è spostato durante i suoi viaggi verso l’interno di un repertorio popolare che l’artista ha scoperto, coltivato e rielaborato durante tutta la sua carriera. Ha collaborato con grandi musicisti italiani e stranieri della scena jazzistica e della Musica Popolare Brasiliana e ha ormai all’attivo una ventina di cd. L’ultimo disco in ordine di tempo è proprio TERRAS (Jando Music 2016) con i fratelli brasiliani Roberto ed Eduardo Taufic.
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Orario
11 agosto 2017 21:30
Luogo
Piazza del Museo Archeologico, Vetulonia (GR)
Piazza del Museo Archeologico, Vetulonia -Castiglione della Pescaia (GR)
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Una raffinata interprete della canzone italiana: Antonella Ruggiero, voce indimenticabile che ha fondato e reso famosi i Matia Bazar in Italia e nel mondo, Insieme a lei, Fabio Zeppetella alla chitarra e Ramberto Ciammarughi al pianoforte, due autorità del Jazz nazionale, in un repertorio che spazierà dagli Anni ’30 agli Anni ’50, attraversando il musical di Broadway, ma anche il fado portoghese, il repertorio cubano, la canzone francese, il tango argentino e il repertorio italiano.
Posto unico 18/16 € + d.p.
Antonella Ruggiero è la voce indimenticabile che ha fondato e reso famosi i Matia Bazar in Italia e nel mon-do. Nell’ottobre del 1989 decide di abbandonare il gruppo e le scene per dedicarsi ai suoi interessi umani ed artistici, dedicando molto tempo ai viaggi, durante i quali ha l’occasione di sperimentare diversi modi di fare e intendere la musica. Nella sua carriera da solista ha presentato al pubblico album e tour che spaziano dal connubio fra le ritmiche occidentali e suoni dell’antico oriente, nuovi orizzonti sonori, una rivisitazione delle canzoni dei Matia Bazar in un contesto inedito. Fra le partecipazioni a Sanremo e tanti dischi pubblicati negli ultimi anni con grande successo, tanti altri sono gli spunti e le ispirazioni che Antonella Ruggiero fa confluire nella propria musica.
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Orario
12 agosto 2017 21:30
Luogo
Castello di Scarlino - Scarlino (GR)
Via della Panoramica,58020 Scarlino
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Roscoe Mitchell: sax
Hugh Ragin: tromba
Junius Paul: contrabbasso
Don Moye: batteria
Nella loro carriera ultra quarantennale, gli Art Ensemble of Chicago hanno portato alle estreme conseguenze le peculiarità improvvisative del free jazz, giungendo a creare, anche negli album in studio, degli irripetibili hic et nunc, mantenendosi sempre coerenti con lo spirito al contempo sacrale e dissacratorio, primordiale e avanguardistico.
Posto unico € 20/18 + d.p.
Il look classico della band, con Roscoe Mitchell in abiti da yuppie, Lester Bowie in camice da medico e gli altri tre membri in filologici costumi cerimoniali africani, è la sintesi perfetta della filosofia degli Art Ensemble of Chicago, così come il motto Great black music: ancient to the future, adottato dalla band, ne delinea senza ambiguità l’orizzonte intellettuale e artistico. Altra caratteristica peculiare è la propensione di ogni membro al polistrumentismo e all’utilizzo di strumenti impropri (trombette, campanelli, oggetti vari utilizzati come percussioni). Per questo 2017 Roscoe Mitchell e Don Moye riportano in auge la leggenda di uno dei gruppi che hanno fatto la storia del jazz.
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Orario
13 agosto 2017 21:30
Luogo
Teatro delle Rocce - Gavorrano (GR)
Via G. Matteotti, 58023 Gavorrano GR
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Si intitola “Leggera” il nuovo album di Musica Nuda. Dopo il successo di “Little Wonder”, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti tornano con un disco composto da brani inediti e cantato per la prima volta tutto in italiano. Un album che parla di leggerezza, ma nel senso più calviniano del termine. Come diceva lo stesso Calvino, “Bisogna prendere la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.
Ingresso libero
Nel tour internazionale, Petra e Ferruccio presenteranno i nuovi brani di “Leggera” e una selezione dei loro principali successi. “Leggera” non è solo la celebrazione di un sodalizio artistico più che decennale, ma anche l’espressione più compiuta e matura di un duo di successo da sempre aperto alle collaborazioni. Come spesso è accaduto in passato, infatti, Magoni e Spinetti non sono gli unici autori dei brani, e numerosi sono i nomi che hanno collaborato alla scrittura dei pezzi fra i quali Peppe Servillo, Fausto Mesolella, Alessio Bonomo, Frankie Hi-NRGMc, Francesco Cusumano, Lelio Luttazzi e Zeppieri, Luigi Salerno, Kaballà e Susanna Parigi e Tony Canto.
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Orario
14 agosto 2017 21:30
Luogo
Villa Ginori Conti - Castelnuovo Val di Cecina (PI)
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Simone Graziano – arrangiamento, composizione, Fender Rhodes,
Alessandro Lanzoni- arrangiamento, composizione, Fender Rhodes, piano
Naomi Berrill – voce, violoncello
Michele Tino – sax tenore
Stefano Tamborrino – batteria, steel guitar
special guest
Dimitri Grechi Espinoza – sax
“Un progetto su Jimi Hendrix è come un progetto su Mozart: tanto complesso quanto entusiasmante. Abbiamo accettato la sfida che ci ha lanciato l’Espresso, grazie all’intermediazione di Midj, partendo dal presupposto che dovessimo cercare in Hendrix le caratteristiche insite nel suo modo di intendere la musica, provare ad assimilarle e tradurle, usando i nostri linguaggi.
Posto unico € 5
“Abbiamo deciso di utilizzare un organico il più possibile lontano da quello che era solito usare per i suoi gruppi dandone una nostra lettura “visionaria” ma al tempo stesso estremamente filologica.” Spiega io pianista e compositore Simone Graziano, ” Abbiamo utilizzato alcuni suoi pezzi come ispirazione per delle nostre composizioni perché volevamo che accanto a Hendrix ci fossimo anche noi con tutti i nostri limiti, certo, ma anche con le nostre personalità. Ne è uscito un lavoro autentico e originale, che fa della ricerca melodica ed evocativa il suo punto di forza.”
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Orario
15 agosto 2017 21:30
Luogo
Museo S.Pietro all'orto, Massa Marittima (GR)
Museo S.Pietro all'orto, Massa Marittima (GR)
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Raffaele Pallozzi: piano
Marco di Marzio: contrabbasso,
Bruno Marcozzi: batteria
Geoff Warren: flauto
La formazione lavora per la maggior parte sulla proposta di brani originali composti dal pianista e dal flautista. Le composizioni che inglobano tutte le influenze del Jazz moderno traggono da esso un background sonoro che permette ai musicisti di muoversi in un ambiente audace nella proposta ma pertinente e mai scontato.
Ingresso libero
Il Trio si costituisce nel 2010 dall’incontro del pianista Raffaele Pallozzi con il contrabbassista Marco Di Marzio ed il batterista Roberto Desiderio. Da allora le collaborazioni e le partecipazioni a Festival Jazz della penisola sono state molteplici. L’incontro con il flautista inglese Geoff Warren, in occasione della registrazione del suo disco “The Quartet Album”, e’ stato risolutivo per il suono dell’organico, infatti tale esperienza ha permesso ai quattro musicisti di mettere a punto uno stile moderno contaminato dalle diverse provenienze ed esperienze.
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Orario
16 agosto 2017 21:30
Luogo
Parco Fonte di Vandro - Sassofortino (GR)
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Trombe: Mico Pierini, Emanuele Barbetti, Franco Gianni, Massimo Trimboli, Duccio Columpsi
Tromboni: Stefano scalzi, Davide Salvestroni, Davide Michelini, Simon Chiappelli, Matteo Arnofi
Sassofoni: Yuri Nocerino, Leonardo Allesi, Aldo Milani, Lucio Labate, Stefano Borgianni, Diego Rossi, Giacomo Petrucci
Basso: Luca Tonini, Rossano Gasperini // Chitarre: Paolo Batistini, Raffaele Boni, Luca Giberti
Piano: Alessandro Vasconi // Batteria: Riccardo Butelli, Luciano Malucchi
L’idea è quella di realizzare una produzione musicale in chiave jazzistica, piu’ in generale di produrre un laboratorio aperto dedicato alla musica creativa che intenderemo eseguire. Protagonisti sono i tanti musicisti che fanno parte del progetto in un clima di partecipazione, di scambio e di contaminazione musicale.
Centro del progetto sono gli spazi in cui si articolano le attività e la scelta di utilizzare club, piazze, teatri o altro servirà a far percepire all’opinione pubblica che è possibile fruire di luoghi anche più promiscui per dedicarli alle persone che vogliono incontrarsi e partecipare agli eventi musicali proposti. E’ costituito dal mese di Ottobre 2015 un organico di Big Band denominato “Libera Orchestra” composto in questa prima fase da circa 20 musicisti provenienti in prevalenza dalla Provincia di Grosseto, ma anche da quelle di Siena e Livorno. Direttore artistico e coordinatore è il Maestro Stefano Scalzi che si occupa di realizzare un percorso nella storia del jazz elaborando e proponendo arrangiamenti di brani musicali composti tra gli anni settanta e gli anni novanta: per intenderci più o meno da Thad Jones & Mel Lewis fino a Bob Brookmayer, Chuck Mangione e Frank Zappa, ripartendo come riferimento dalla storica esperienza della “Jazz B.Band 80”,un organico strumentale che dette vita a Follonica, appunto negli anni 80,ad un forte movimento di interesse musicale improvvisativo e creativo.
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Orario
17 agosto 2017 21:30
Luogo
Rocca degli Alberti - Monterotondo Marittimo (GR)
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Francesco Bearzatti sax tenore: clarinetto
Giovanni Falzone: tromba
Danilo Gallo: contrabbasso
Zeno De Rossi: batteria
La pluripremiata formazione italiana, una delle band più sorprendenti e affiatate che siano emerse in Italia negli ultimi anni, festeggia i dieci anni insieme. Per l’occasione la band propone un live per ripercorrere con il suo pubblico i brani salienti dei loro dischi in un viaggio attraverso gli splendidi temi di Bearzatti, autore poetico e raffinato, capace di sintetizzare influenze musicali disparate. Dalle parole di Francesco Bearzatti, “Tinissima non è un classico quartetto jazz (almeno per me) ma è una vera band, una “combact band” consacrata alle biografie musicali di personaggi che si sono battuti per gli ultimi, per gli emarginati, per i “non aventi diritto”.
Posto Unico € 15/13
Il loro nome deriva da un’icona di emancipazione e lotta di classe, un’avventuriera friulana che è stata emblema di resistenza politica antifascista, coraggiosa fotoreporter nel Messico degli anni ’20; Tina Modotti, è stata inoltre attrice, operaia, emigrante, militante nel movimento comunista internazionale, perseguitata ed esule politica, ha fotografato tutti i volti più celebri della rivoluzione messicana, usando il mezzo fotografico come strumento d’indagine e denuncia sociale. Sotto l’ effige quindi di questa straordinaria figura femminile il TINISSIMA QUARTET ha, durante gli anni, tracciato le linee guida dei propri progetti mantenendo ben saldi gli elementi forti di questo carattere ribelle e cimentandosi con eccellenza in diversi generi musicali dal rock, al folk al blues, ovviamente senza tralasciare mai il jazz, e intraprendendo viaggi concettuali insieme ai personaggi di cui ha voluto raccontare le straordinarie biografie, quelle di rivoluzionari, sperimentatori, personalità carismatiche, che avevano senz’altro qualcosa di importante da dire, come appunto hanno fatto Tina Modotti, Malcolm X , Woody Guthrie e Monk.
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Orario
19 agosto 2017 21:30
Luogo
Cassero Senese, Grosseto
Arena Cavallerizza o Cassero Senese, Grosseto
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Roberto Gatto: batteria
Alessandro Lanzoni: piano
Matteo Bortone: contrabbasso
Alessandro Presti: tromba
In apertura COMUNQUE JAZZ
Stefano Marini: chitarra, Augusto Ferretti: piano, Michelangelo Scandroglio: basso, Marco Ronconi: batteria
Quattro giovanissimi musicisti provenienti da esperienza musicali diverse si incontrano alla Scuola di Musica di Follonica e nelle jam organizzate nei piccoli locali. Si ispirano ai grandi del Jazz a Coltrane Kenny Wheeler Wayne Shorter .
ROBERTO GATTO QUARTET
Con questo nuovo quartetto, Roberto Gatto ritorna alla dimensione acustica con tre giovanissimi compagni di palco, sicuramente tra i più promettenti musicisti della nuova generazione del jazz italiano. Il leader batterista, da ottimo organizzatore sonoro, costruirà con mano leggera e mai prevaricante un percorso variegato e sempre piacevole attraverso le cadenze di varie culture, con brani originali e a firma di diversi autori; atmosfere e ritmi dai diversi caratteri senza però perdere mai di vista la grande tradizione.
Posto Unico € 15/13
Nel corso di una lunga e fortunata carriera che lo ha portato al vertice del jazz Italiano, del quale è uno dei musicisti più rappresentativi, Roberto Gatto ha iniziato a spostarsi dal ruolo di sideman di lusso a quello di leader, creando una serie di gruppi che, c’era da aspettarselo, hanno raccolto sempre un immediato successo. La collaborazione con giovani talentuosi non gli è nuova e viene spontaneo il riferimento all’impegno e alla dedizione all’insegnamento da parte di un grande artista che nonostante il successo a livello internazionale continua a spendersi per la formazione dei musicisti di domani.
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Orario
20 agosto 2017 21:30
Luogo
Cassero Senese, Grosseto
Arena Cavallerizza o Cassero Senese, Grosseto
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Raffaele Casarano: sassofoni
Mirko Signorile: pianoforte
Dopo anni di collaborazione nel quartetto Locomotive, i due si muovono adesso su equilibri perfetti ed efficaci e con un’intese musicale profonda, che non conosce quasi paragoni, tanto da rendere questa piccola formazione una delle più amate e richieste in Italia.
ingresso gratuito
La loro musica ripercorre ed enfatizza la “quiete”, la poetica e la profondità di “Noé” e le calde e vibranti sonoirtà di “Medina”, con la capacità di rinnovarsi ogni volta grazie a composizioni inedite e passaggi improvvisati. Un tessuto sonoro fatto di ombre, chiaroscuri, pause, atmosfere del sogno, capace di creare una dimensione intima e domestica, un sud ideale che resta sullo sfondo e di tanto in tanto torna a essere il protagonista assoluto. Sintonia indefinibile e musica semplice che incontra la bellezza emotiva di viaggi fatti in note che lasciano il segno. Viaggi leggeri, intrisi di sentimento e caratterizzati dalla curiosità di esplorare nuovi linguaggi e nuove idee.
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Orario
22 agosto 2017 21:30
Luogo
Piazzale Michelangelo, Firenze
settembre
Tickets
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Barbara Casini, voce
Roberto Taufic, chitarra
Musicista, cantante e compositrice, Barbara Casini è ritenuta la più grande conoscitrice italiana della cultura e della musica popolare brasiliana, riesce a mostrare e a dare nuova forma alle sue stesse composizioni, “offrendole” al partner musicale perché le faccia proprie. Roberto Taufic, chitarrista versatile ed originale, mostra tutta la sua eccellenza seguendo il filo conduttore del rispetto e l’amore per la musica tout -court, senza limiti o etichette, ma senza fuggire dalla profonda influenza culturale della sua terra.
Posto Unico 12/10 € d.p.
dalle 19:30 apericena al tramonto 8 €
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Orario
7 settembre 2017 21:30
Luogo
Anfiteatro dell'Osservatorio di Arcetri (FI)
via Pian dei Giullari 16
ottobre
Tickets
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Dettagli
Daniela Morozzi, voce recitante
Stefano Cocco Cantini, sax
Francesco Maccianti, piano
Ares Tavolazzi, contrabbasso
Piero Borri, batteria
Regia Eugenio Allegri
Testo Valerio Nardoni Leonardo Ciardi
Musiche Living Coltrane 4tet
Luci Beatrice Ficalbi
Una giornata interamente dedicata al genio musicale di John Coltrane al Teatro della Compagnia di Firenze domenica 29 di ottobre, tra musica, teatro e cinema, a 50 anni dalla scomparsa del grande jazz man.
Stefano Zenni, critico musicale e direttore artistico, ci introdurrà nell’ambiente storico e culturale in cui John Coltane nasce e vive (18,00)
Proiezione di “Chasing Trane, the John Coltrane Documentary”: Intelligente, provocatorio ed emozionante, un documentario per chiunque creda nel potere della musica di intrattenere, ispirare e trasformare. Con la voce di Denzel Washington (18,30)
Io, John Coltrane – Quartetto per cinque elementi
un concerto con scrittura drammaturgica per raccontare John Coltrane: l’uomo, il musicista, le sue paure, le sue ossessioni, i suoi desideri (21,30)
Ingresso documentario ore 18:00
Intero 6€ – Ridotto 5€
ridotto per i possessori del biglietto del concerto 3€
Ingresso spettacolo 21:30
intero 18€ +dp
ridotto Arci 16€ +dp
ridotto under 25 10€ +dp
Chasing Trane, the John Coltrane Documentary
Si tratta di un lavoro che tutti gli appassionati di musica jazz aspettavano, nel quale sarà la voce profonda del grande Denzel Washington a narrare e a raccontare le vicende e la storia di quest’immenso musicista.
Nel documentario saranno intervistati molti artisti ancora in vita, che hanno avuto l’onore di poter conoscere e trascorrere del tempo insieme a John Coltrane, come il sassofonista Sonny Rollins, il trombettista Wynton Marsalis, e addirittura l’ex presidente degli Stati Uniti d’America, amante del jazz, Bill Clinton. Il progetto ha visto la partecipazione attiva della famiglia del sassofonista, e anche di tutte le etichette discografiche che hanno prodotto e sponsorizzato l’artista statunitense. Oltre alla sua musica, che tutt’oggi è ancora ascoltata ed apprezzata in tutto il mondo, si conosce davvero poco riguardo la vita di Coltrane, del quale si diceva avesse un carattere schivo e timido. Per questo motivo non ha mai rilasciato alcuna intervista in televisione.
Io, John Coltrane
Un progetto speciale dedicato ai 50 anni dalla morte di uno dei protagonisti assoluti del jazz. Un quartetto di musicisti di rilevanza internazionale Stefano ‘Cocco’ Cantini (sax), Ares Tavolazzi (contrabbasso), Francesco Maccianti (pianoforte) e Piero Borri (batteria) insieme all’attrice Daniela Morozzi Il progetto segue da vicino “Writing4Trane”, terzo cd del sodalizio artistico tra i 4 musicisti dove per la prima volta il quartetto propone pezzi originali e non solo gli standard del grande sassofonista: pezzi scritti per Coltrane, e non come Coltrane. Nell’urgenza di evocare il respiro ed i colori del mondo di Coltrane, di richiamarne l’immagine e la poetica, si innesta l’esigenza di unire alla musica il racconto. Il testo porta la firma di Valerio Nardoni e di Leonardo Ciardi, impreziosito dal contributo del poeta Fabrizio Dall’Aglio. Generosa la collaborazione di un grande maestro del teatro italiano Eugenio Allegri (oltre mille le repliche di Novecento di Alessandro Baricco solo per citarne una), disegno luci di Beatrice Ficalbi.
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Orario
29 ottobre 2017 18:00
Luogo
Teatro della Compagnia - Firenze
Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze