febbraio
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Petra Magoni (voce) Ferruccio Spinetti (basso) Canzoni solo canzoni niente altro che (belle) canzoni una voce e un contrabbasso. Da arie del 600 ai Police passando attraverso brani della
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Petra Magoni (voce) Ferruccio Spinetti (basso) Canzoni solo canzoni niente altro che (belle) canzoni una voce e un contrabbasso. Da arie del 600 ai Police passando attraverso brani della tradizione popolare italiana e icone del pop piu recente con una spruzzata di standards americani.Tutto questo affidato al gusto e alla duttilita musicale dei due interpreti.
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7 febbraio 2004 09:00
Luogo
Firenze Pinocchio Live Jazz
marzo
ven05mar21:15Omar SosaQuarrata Teatro Nazionale21:15 Event Type Music Pool 2004
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Omar Sosa (pianoforte) Anga Diaz (percussioni) Houssaine Ili (voce) Omar Sosa presenta in concerto a Quarrata la versione più ?cameristica? del suo lavoro il trio acustico dove la
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Omar Sosa (pianoforte) Anga Diaz (percussioni) Houssaine Ili (voce) Omar Sosa presenta in concerto a Quarrata la versione più ?cameristica? del suo lavoro il trio acustico dove la poliritmia cubana si sposa con l?improvvisazione del jazz moderno e le sue mai nascoste radici africane abbracciando un ampia gamma di suoni dalle forme sacre e pagane della musica afro-cubana al be-bop e altre composizioni più jazzistiche. Lo accompagnano Houssaine Ili alla voce ed il percussionista ?Anga? Diaz già con la formazione storica degli Irakene. Il pianista e compositore Omar Sosa rappresenta la voce world-jazz che accomuna la tradizione afro-americana con quelle di Cuba Marocco e Venezuela in una dimensione contemporanea ed attualissima. Ne risulta uno splendido arazzo musicale dai colori fulgidi e vividi che fanno di questo pianista lerede naturale di musicisti come Ruben Gonzalez. Artista dalla spiccata personalità uno dei più interessanti emersi negli ultimi anni Omar Sosa combina nella sua musica ritmi e melodie tradizionali di Cuba Venezuela Marocco con le armonie del jazz contemporaneo ed il rap il tutto legato dalla comune radice africana. Qualcuno ha definito il suo pianismo un incrocio tra Eddie Palmieri e Thelonious Monk per sottolineare la vena latina e la tecnica molto percussiva e anticonvenzionale. Nato a Camaguey Cuba nel 1965 Omar Sosa ha iniziato in patria come Maestro di percussioni poi ha formato i gruppi Tributo e XL Talla Extra incidendo e suonando in Africa Europa Centroamerica. Nel 1983 si è trasferito a Quito poi a San Francisco attualmente vive a Barcellona. Ha suonato in gruppi jazz-fusion come Entrenoz Koan Fussion nellOrquesta Sinfonica Nacional de Ecuador nel gruppo afro-ecuadoriano Carmen Gonzàlez & Koral y Esmeralda. ?Ayaguna? del 2003 realizzato in duo con il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles è il nono disco di Omar Sosa nelle vesti di leader e segue ?Sentir? inciso in ottetto insignito di una Grammy Nomination nella categoria riservata al Latin Jazz ed eletto miglior album dell?anno di Afro-Caribbean Jazz dalla Jazz Journalists Association di New York. ?Sentir? unisce voci e ritmi tradizionali da Cuba Venezuela e Marocco con le armonie del jazz contemporaneo e del mondo parlato con l?uso del guembri strumento tradizionale della cultura Gnawa del Nord Africa con le percussioni bata e molte percussioni Afro-Venezuelane. Il successo di Sosa in Europa sta conoscendo una crescita costante sull?onda della vasta popolarità conseguita in Francia dove è ormai una acclamata star.
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Orario
5 marzo 2004 21:15
Luogo
Quarrata Teatro Nazionale
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Stefano Bollani (pianoforte) Antonello Salis (pianoforte fisarmonica) Due artisti di fama internazionale per uno spettacolo in cui avranno totale libertà di espressione i loro personalissimi e singolari stili in
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Stefano Bollani (pianoforte) Antonello Salis (pianoforte fisarmonica) Due artisti di fama internazionale per uno spettacolo in cui avranno totale libertà di espressione i loro personalissimi e singolari stili in un imprevedibile fuoco pirotecnico di rielaborazioni sonore incontro perfetto fra jazz e sound mediterraneo. Una performance quindi votata ad una rilettura originale del jazz con un gusto tutto latino sia per il loro essere così trascinanti ed istrionici sia per l?assoluta padronanza degli strumenti di cui i nostri si sono mostrati maestri. Stefano Bollani talento assoluto nel pianismo italiano dimostra di saper coniugare con sorprendente disinvoltura tutte le espressioni stilistiche dal jazz alla musica classica dalle culture sudamericane alla pop-music. Dotato di una tecnica prodigiosa di straordinarie capacità compositive e improvvisative di una cultura a tutto campo della letteratura musicale è in grado di riunire il rigore del pianismo di alta scuola con un?innata vocazione allo spettacolo e allintrattenimento grazie anche alla sua duttilissima vocalità e alle naturali doti comunicative. Innumerevoli e in continua evoluzione le sue collaborazioni con formazioni orchestrali e con artisti italiani e internazionali che vanno da i Solisti dellOrchestra Regionale Toscana a Richard Galliano Enrico Rava Kenny Wheeler Lee Konitz ed ancora Tiziana Ghiglioni Paolo Fresu Elio e le storie tese Gino Paoli Irene Grandi sino a Sainhko Namtchylak Hector Zazou Elliot Sharp. Non si è fatto mancare il teatro con spettacoli con David Riondino la Banda Osiris Claudio Bisio. Pianista e fisarmonicista autodidatta Antonello Salis deve le sue prime esperienze musicali come organista in orchestre da ballo. Intraprende la carriera professionistica nei primi anni settanta come musicista rock nel gruppo jazz-oriented Cadmo con Mario Paliano e Riccardo Lay. Avvicinatosi poi più da vicino al jazz collabora con alcuni dei maggiori musicisti afro-americani ed europei. Numerose sono le partecipazioni a festival jazz sia in Italia che allestero che lo hanno visto suonare al fianco di musicisti di primordine quali Antony Braxton Billy Cobham Nanà Vasconcelos Don Cherry Paolino Dalla Porta Maurizio Giammarco Gianluigi Trovasi Paolo Fresu. Il suo approccio al jazz fa spesso riferimento a livello tematico a motivi popolari da tradizioni folkloriche o dal mondo del cinema che ben si prestano alla modernità di uno stile improvvisativo aperto a escursioni free ma capace di mantenere un vivido sapore e calore. Dalla sua lincredibile vulcanicità della sua strepitosa energia artistica collimante con una viva ed intensa mediterraneità capace di identificarlo quale uno tra i migliori esponenti di un sempre più in voga mediterranean sound.
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Orario
6 marzo 2004 21:15
Luogo
Vicchio Teatro Giotto
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Rita Marcotulli (piano composizioni arrangiamenti) Andy Sheppard (sax) Anders Jormin (contrabbasso) Philippe Garcia (batteria ed elettronica) ospite Gianmaria Testa (chitarra e voce) ?Koinè? è il nuovo
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Rita Marcotulli (piano composizioni arrangiamenti) Andy Sheppard (sax) Anders Jormin (contrabbasso) Philippe Garcia (batteria ed elettronica) ospite Gianmaria Testa (chitarra e voce) ?Koinè? è il nuovo lavoro di Rita Marcotulli jazzista pianista e compositrice da anni apprezzata a livello internazionale ma in primo luogo musicista aperta a recepire influenze culturali diverse per restituirle filtrate dalla propria spiccata personalità. E di questa sua innata inclinazione Koinè è viva testimonianza: il progetto si configura infatti come uno stimolante e appassionante viaggio fra suoni e ritmi diversi compiuto insieme a una nutrita schiera di musicisti di svariata provenienza geografica e appartenenti ad altrettante aree musicali. In ?Koinè? e nel disco omonimo spiccano quindi le presenze internazionali del sassofonista inglese Andy Sheppard solista richiestissimo in molteplici contesti incluse le orchestre di George Russell e Carla Bley altri autorevoli esponenti della scena scandinava quale il bassista Anders Jormin. Ma non meno qualificato è il contributo di artisti italiani nella persona dal cantautore Gianmaria Testa. Tutte le composizioni recano la firma della stessa Rita Marcotulli che per i testi di ?Interference? melodia di grande forza evocativa e di ?Numeri? canzone che si iscrive di diritto fra le più belle prove d?autore non solo italiane si è avvalsa dei rispettivi contributi di Anja Garbarek e di Gianmaria Testa di quest?ultimo sono anche le poetiche liriche di ?E per non fare la fine di quella talpa?. Tra espliciti riferimenti a mondi apparentemente lontani fra loro come il Nord Europa e l?Africa efficacissime fusioni fra sonorità acustiche ed elettroniche Koinè è un progetto che cattura subito per l?immediatezza comunicativa che lo contraddistingue e per lo spessore dei suoi contenuti artistici frutto del mirabile incontro tra un palpabile e coinvolgente senso melodico e la naturale propensione a sperimentare differenti approcci compositivi.
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Orario
10 marzo 2004 21:15
Luogo
Quarrata Teatro Nazionale
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Maria Pia De Vito (voce) Danilo Rea (pianoforte) Enzo Pietropaoli (contrabbasso) Fabrizio Sferra (batteria) Joni Mitchell cantante e compositrice di culto per musicisti di ogni genere pittrice di
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Maria Pia De Vito (voce) Danilo Rea (pianoforte) Enzo Pietropaoli (contrabbasso) Fabrizio Sferra (batteria) Joni Mitchell cantante e compositrice di culto per musicisti di ogni genere pittrice di talento ha sempre accolto nel suo mondo espressivo generi e linguaggi diversi utilizzandoli spontaneamente facendone colori sulla sua personalissima tavolozza. La sua vastissima produzione in 35 anni sulla scena va dai tempi di Woodstock Crosby Stills & Nash James Taylor ad oggi. L?influenza progressivamente crescente del jazz ha in molti casi profondamente operato sulle sue procedure compositive. Dalle sue collaborazioni con musicisti quali Charlie Mingus Wayne Shorter Jaco Pastorius Herbie Hancock sono nate pagine musicali di grandissima originalità e raffinatezza brani che lei stessa definisce (nelle note di copertina di ?Mingus?) come ?audio paintings?. Quadri in cui la parola e i suoi ritmi costituiscono l?ossatura dell? invenzione melodica. Il concerto è dedicato a lei. ?Portrait of a lady? è percorrere con grande leggerezza il percorso jazzistico interno alla sua musica. Un progetto ambizioso e difficile perchè va a toccare corde ?sacre? della storiografia della più intelligente musica popolare moderna. Una sorta di scommessa che guarda caso solo un gruppo di jazzisti decisamente qualificati e professionali possono accettare. In gioco sensibilità poesia e profonda capacità di muoversi osmoticamente nel grande mare della musica contemporanea per omaggiare l?immensa classe di una dei grandi ?numeri uno? della musica moderna.
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Orario
11 marzo 2004 21:15
Luogo
Poggibonsi Teatro Garibaldi
ven12mar21:15Horacio El Negro HernandezVicchio Teatro Giotto21:15 Event Type Music Pool 2004
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Horacio EL Negro Hernandez(percussioni) Ivan Bridon (pianoforte) Amik Guerra (tromba) Daniel Martinez (basso) Horacio ? El negro? Hernandez è accompagnato per questa occasione da una formazione tutta cubana
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Horacio EL Negro Hernandez(percussioni) Ivan Bridon (pianoforte) Amik Guerra (tromba) Daniel Martinez (basso) Horacio ? El negro? Hernandez è accompagnato per questa occasione da una formazione tutta cubana con il solista Amik Guerra in passato al fianco di grandi artisti della scena latina come Alfredo De La Fè l?indimenticata Celia Cruz Buena Vista Social Club Josè Alberto ?el canario?. Il quartetto pur presentandosi con un impianto decisamente tradizionale non abbandona le ritmiche che hanno reso noto Hernandez mantenendo quel dinamismo unito all?eclettismo proprio del suo leader. Horacio nasce all?Havana in una famiglia profondamente radicata nella tradizione della musica cubana e attenta alle influenze del jazz americano. Il suo talento risulta evidente sin da giovane: all?età di 12 anni entra nella prestigiosa Escuela Nacional de Arte dove studia con i migliori insegnanti cubani tra i quali Fausto Garcia Rivera Enrique Pla e Santiago Rieter. Inizia precocemente la sua attività come professionista lavorando con i più grandi interpreti della scena musicale dell?Havana degli anni ?80: Nicolas Reynoso Paquito D?Rivera Lucia Hurgo Arturo Sandoval e German Velazco. Nel 1980 incontra il pianista e compositore cubano Gonzalo Rubalcaba diventando membro stabile del gruppo Proyecto con il quale rimarrà per ben 10 anni. Sebbene in questi anni ?El Negro? continui la collaborazione con numerosi artisti cubani ed internazionali del calibro di Dizzy Gillespie è con Rubalcaba che sviluppa la sua particolare tecnica percussiva miscelando elementi afro-cubani con il jazz. Si trasferisce a Roma nel 1990 dove diventa rapidamente il punto di riferimento della scena latin jazz della capitale e dove lavora con Pino Daniele tra gli altri e fonda il gruppo Tercer Mundo. Approda a New York nel 1993 dove immediatamente viene accolto nei circoli del jazz d?oltre oceano lavorando con Paquito D?Rivera David Sanchez Arturo Sandoval Regina Carter e Chico O?Farrill per citarne alcuni. Inizia la sua collaborazione con Michel Camilo partecipando tra l?altro alla registrazione della colonna sonora del film Two Much. Compare tra i protagonisti del memorabile concerto di Chucho Valdes intitolato Irakere West a San Francisco con ospite Carlos Santana. Entra a far parte dei Tropi-Jazz All Stars diventando così il membro più giovane del gruppo diretto da Tito Puente. Nel 1997 il loro primo album intitolato Habana vince un Grammy Award venendo premiato come miglior disco nella categoria latin jazz. Nello stesso periodo registra Thru My Eyes con Michel Camilo John Patitucci ed Anthony Jackson partecipa al tour mondiale di Carlos Santana con il quale registrerà l?album Supernatural. Nel 1998 è in tournèe nei più importanti festival jazz europei con il gruppo Latin Crossings con Steve Winwood Arturo Sandoval e Tito Puente partecipa al tour del John Patitucci Quartet produce assieme a Kip Hanrahan il cd dal titolo Deep Rumba.
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Orario
12 marzo 2004 21:15
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Vicchio Teatro Giotto
mar16mar21:15The Italian Trumpet SummitMassa Teatro Guglielmi21:15 Event Type Music Pool 2004
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Franco Ambrosetti Flavio Boltro Fabrizio Bosso Paolo Fresu Marco Tamburini (tromba) con Stefano Bagnoli (batteria) Dado Moroni (pianoforte) Enzo Pietropaoli (contrabbasso) Nessuna presentazione specifica: questo è
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Franco Ambrosetti Flavio Boltro Fabrizio Bosso Paolo Fresu Marco Tamburini (tromba) con Stefano Bagnoli (batteria) Dado Moroni (pianoforte) Enzo Pietropaoli (contrabbasso) Nessuna presentazione specifica: questo è il classico super-gruppo che il jazz italiano aspettava da tempo. Temi riffs e arrangiamenti al fulmicotone in una sorta di ?festa jazz? in senso decisamente ?americano?. Standards ri-arrangiati come poche volte capita di sentire. Senza commenti. Solo da ascoltare e godere per comprendere che il jazz ? molte volte ? è anche ?sacro divertimento?. Shaw Kenny Wheeler e molti altri. Tutti i musicisti impegnati in questo imponente progetto musicale sono stelle del panorama trombettistico italiano come Paolo Fresu Marco Tamburini Flavio Boltro Franco Ambrosetti e Fabrizio Bosso musicisti che hanno più volte varcato i confini nostrani per collaborare con i più scintillanti nomi del jazz internazionale conquistati al jazz giovanissimi come Fabrizio Bosso e Franco Ambrosetti ma che non disdegnano incursioni in altri ambiti come Marco Tamburini trombettista preferito di Jovanotti. A completare il quadro è stata chiamata una sezione ritmica eccezionale costituita da Stefano Bagnoli alla batteria virtuoso nelluso delle spazzole tanto da essere soprannominato nellambiente jazzistico … Brushman ed Enzo Pietropaoli al contrabbasso colonna portante dei Doctor 3. Per finire Dado Moroni uno dei migliori pianisti in circolazione protagonista da molti anni della scena jazzistica internazionale a fianco di musicisti come Dizzy Gillespie Winton Marsalis Joe Henderson Freddie Hubbard solo per citarne alcuni.
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Orario
16 marzo 2004 21:15
Luogo
Massa Teatro Guglielmi
mer17mar21:15Mingus Big BandScandicci Teatro Aurora21:15 Event Type Music Pool 2004
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Craig Handy (sax alto sax soprano flauto direzione) John Stubblefield Wayne Escoffery (sax tenore) Jaleel Shaw (sax alto) Mike Sim ( sax baritono) Eddie Doc Henderson Kenny
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Craig Handy (sax alto sax soprano flauto direzione) John Stubblefield Wayne Escoffery (sax tenore) Jaleel Shaw (sax alto) Mike Sim ( sax baritono) Eddie Doc Henderson Kenny Rampton Alex Sipiagin (tromba) Ku-umba Frank Lacy Conrad Herwig Earl McIntyre (trombone) Kenny Drew Jr (pianoforte) Boris Kozlov (contrabbasso) Donald Edwards (batteria)
Orario
17 marzo 2004 21:15
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Scandicci Teatro Aurora
ven19mar21:15Marco Zurzolo QuintetVicchio Teatro Giotto21:15 Event Type Music Pool 2004
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Marco Zurzolo (sax alto) Alessandro Tedesco (trombone) Valerio Silvestro (piano) Emiliano De Luca (basso) Vittorio Riva (batteria) Marco Zurzolo nato a Napoli il 26 luglio del
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Marco Zurzolo (sax alto) Alessandro Tedesco (trombone) Valerio Silvestro (piano) Emiliano De Luca (basso) Vittorio Riva (batteria) Marco Zurzolo nato a Napoli il 26 luglio del 1962 si è diplomato in composizione jazz e flauto al conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli. Contemporaneamente agli studi classici ha approfondito le sue conoscenze musicali nel campo jazzistico attraverso lo studio del saxofono che è poi diventato il suo strumento principale. Negli anni ha attraversato molti generi musicali collaborando in qualità di solista con noti artisti italiani e stranieri quali: Pino Daniele Zucchero Roberto Murolo Salomon Burkes Chet Baker Mia Martini Gino Paoli. Numerose anche le sue esperienze in teatro con maestri come: Roberto de Simone Luca De Filippo Enrico Montesano Peppe e Concetta Barra Eugenio Bennato. Ha partecipato inoltre con alcuni di questi nomi a numerose trasmissioni televisive. Nel 1995 inizia la sua attività di compositore incidendo per la Polosud il cd Lido Aurora che riscuote un buon successo di vendite e critica anche grazie al brano Femmena Mimosa che ha unottima diffusione radiofonica. Nel 1996 un suo brano Salita Pontecorvo dedicato ad una via del Centro Storico di Napoli viene inserito in una compilation per il restauro della Chiesa di S. Angelo a Nilo patrocinata dal Comune di Napoli. Nello stesso anno realizza alcune musiche per la colonna sonora di Pianese Nunzio di anni 14 un film di Antonio Capuano. Nel 1997 compone le musiche per lo spettacolo musicale Trash di Enrico Montesano e in seguito anche quelle per il dramma di B. Brecht Vita di Galileo. Nel 1998 scrive le musiche per il film Polvere di Napoli di A. Capuano con Silvio Orlando e quelle per Il Manoscritto di van Haecken di Nicola De Rinaldo. Intanto la colonna sonora del film Polvere di Napoli vince il premio Qualità del Ministero della Cultura e la colonna sonora di Resurrezione vince il premio Girulà per le migliori musiche teatrali. Nel mese di luglio è invitato in Canada al Festival International de Jazz de Montreal. Partecipa anche al festival di Somigliano Jazz inserendo per loccasione nella sua formazione il percussionista Don Moye. Nel luglio del 99 esce il suo secondo cd Polvere di Napoli sempre per la Polosud contenente alcuni brani del film. Nello stesso anno continua la sua attività di compositore per il cinema vincendo il premio per le migliori musiche originali del III concorso del Video Creativo con i cortometraggi Una mattina di Maggio di Raffaele Esposito e Sbraineff di Domenico Ciruzzi. Nel teatro lavora per le musiche di Little Peach monologo di Enzo Moscato La regina di Saba e Resurrezione portati in scena dalla compagnia di Renato Carpentieri e Riso Frizzante di Tonino Taiuti. A giugno del 99 è invitato a rappresentare Napoli alla Festa della Musica di Parigi ed un suo brano è inserito nella compilation ufficiale. Un anno dopo esce per le Edizioni EGEA il cd Ex-Voto presentato ad Umbria Jazz. Nel gennaio del 2001 la presentazione del cd viene riproposta con due concerti in Egitto al Cairo e ad Alessandria grazie allinvito dellOpera House del Cairo delle Ambasciate e dellIstituto Italiano di Cultura. Nello stesso mese esce il suo quarto cd Napoli ventre del Sud presentato anchesso ad Umbria Jazz.
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Orario
19 marzo 2004 21:15
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Vicchio Teatro Giotto
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Francesca Breschi (voce) Orio Odori (clarinetto) Alessandra Garosi (pianoforte) Damiano Puliti (violoncello) Paolo Corsi(percussioni) In questo concerto si intrecciano canzoni d?autore e canti della tradizione orale. Così
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Francesca Breschi (voce) Orio Odori (clarinetto) Alessandra Garosi (pianoforte) Damiano Puliti (violoncello) Paolo Corsi(percussioni) In questo concerto si intrecciano canzoni d?autore e canti della tradizione orale. Così autori di ambito ?colto? di diversa provenienza ognuno con un suo linguaggio inconfondibile – Nino Rota Astor Piazzolla Manos Hadjidakis (tradotto per l?occasione in un brano da David Riondino e in un altro da Vincenzo Cerami e Nicola Piovani) Giovanna Marini Corrado Sannucci gli Area di Demetrio Stratos – si trovano a stretto contatto con brani di tradizione orale e di scrittura popolare che invece ci riportano ad ?altri? suoni ?altri? ambiti e modi musicali una cultura parallela dalla quale attingiamo sempre più a piene mani e che spesso pensiamo di conoscere ma che il più delle volte ci è invece ignota specialmente nei suoi aspetti più dissonanti e nella ricerca di timbri vocali meno esplorati o apparentemente banalizzati. Scopriamo così poco a poco come la musica riesca sublimare la ?parola? distillandola e rendendola universalmente emozionante. Attraverso un sottile gioco di travasi e fusioni senza che nessuno dei due mondi ne venga snaturato cerchiamo il legame profondo fra la canzone d?autore e quel ?cantare? che specialmente nella nostra terra di Toscana è sempre stato veicolo di cultura alta poesia e sapienza.
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Orario
19 marzo 2004 21:15
Luogo
Poggibonsi Teatro Verdi
sab20mar21:15Vinicius CantuariaQuarrata Teatro Nazionale21:15 Event Type Music Pool 2004
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Vinicius Cantuaria (vocechitarra) Michael Leonhart (trombatastiera) Paul Socolow (basso) Nanny Assis (surdo pandeiro triangolo) Paulo Braga (batteria) Acclamato nel suo paese come la quintessenza dei musicisti Vinicius Cantuaria
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Vinicius Cantuaria (vocechitarra) Michael Leonhart (trombatastiera) Paul Socolow (basso) Nanny Assis (surdo pandeiro triangolo) Paulo Braga (batteria) Acclamato nel suo paese come la quintessenza dei musicisti Vinicius Cantuaria si è conquistato il prestigioso posto che oggi occupa nel panorama artisti brasiliano vestendo i panni del cantante del chitarrista e del percussionista nonchè scrivendo numerosi pezzi di successo per Gaetano Veloso Gal Costa Gilberto Gil : è alla sua penna che Veloso deve il suo milione di copie di Lula e Estrela oggi scolpito nei cuori di tutti coloro che nel mondo amano la musica brasiliana. Con Tucumà del 1999 Vinicius Cantuaria propone un nuovo ed entusiasmante genere musicale che supera la bossa nova e che pur restando fedele alle tradizioni brasiliane di ritmo e melodia introduce elementi davanguardia di campionamento minimalismo ambient fiati jazz e arrangiamenti darchi. Al suo arsenale di strumenti a percussione leclettico Cantuaria aggiunge pianoforte tastiere ed un flauto di legno indiano. Come molti adolescenti brasiliani Cantuaria è cresciuto ascoltando rocknroll americano e molta musica del suo paese. A diciotto anni suona nei Terco formazione influenzata dai Byrds e da Crosby Stills & Nash. Ma quando il gruppo cambia rotta verso suoni più pesanti Cantuaria preferisce staccarsene e unirsi allallora nascente movimento pop brasiliano influenzato dalla tropicalia di Gal Costa Caetano Veloso e Gilberto Gil. Più giovane degli altri il musicista apporta energie ed idee innovative componendo melodie popolari per i suoi compatrioti. Costantemente alla ricerca di spunti innovatovi Cantuaria punta invariabilmente lo sguardo verso nuovi orizzonti. Cantuária ha collaborato per oltre otto anni con Caetano Veloso prima di trasferirsi definitivamente a New York. Per lui scrisse un hit indimenticabile come Lula e estrela. Ha composto canzoni di successo anche per Gal Costa Chico Buarque Gilberto Gil. Poco dopo essersi trasferito a New York Vinicius Cantuaria registra il suo disco di debutto negli Usa Sol Na Cara coprodotto da Arto Lindsay Il cantante-chitarrista sebbene abbia cominciato la propria carriera negli anni 70 periodo in cui crebbe la generazione rock del Brasile è radicato nella bossanova di cui si può definire un purista pur amando anche esplorare terreni ibridi di jazz e folklore brasiliano. Vinicius Cantuaria cita spesso Antonio Carlo Jobim primo compositore di bossa nova brasiliana quale principale fonte dispirazione. Ma al contrario dei suoi compatrioti che si accontentano di rendere omaggio a Jobim con infinite variazioni della Ragazza di Ipanema o di Corcovado Vinicio mette mano alla sua bossa nova con una generazione di distanza con il piglio dellinnovatore. Oltre che con Lindsay a New York ha collaborato con Dj Spooky Ryuichi Sakamoto Sean Lennon Michael Leohnart e Nana Vasconcelos.
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Orario
20 marzo 2004 21:15
Luogo
Quarrata Teatro Nazionale
mar23mar21:15Dave Holland QuintetPoggibonsi Teatro Garibaldi21:15 Event Type Music Pool 2004
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Dave Holland (basso acustico) Chris Potter (sax) Robin Eubanks (trombone) Steve Nelson (vibrafono) Nate Smith (batteria) Protagonista di questo quintetto uno dei personaggi di maggior spicco
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Dave Holland (basso acustico) Chris Potter (sax) Robin Eubanks (trombone) Steve Nelson (vibrafono) Nate Smith (batteria) Protagonista di questo quintetto uno dei personaggi di maggior spicco del jazz contemporaneo il contrabbassista e compositore inglese Dave Holland punto di riferimento del jazz dalla fine degli anni 60 da quando il trombettista Miles Davis lo volle al suo fianco nella sua cruciale svolta elettrica. Così dopo gli esordi inglesi in compagnia di colleghi divenuti anche loro musicisti di primo piano del jazz quali il chitarrista John McLaughlin ed il sassofonista John Surman Holland si trasferì in Usa e dopo Miles Davis collaborò con i migliori musicisti americani mettendosi in luce come leader e compositore con lo straordinario debutto su disco di Conference Of The Birds registrato nel 1972. Da allora decine e decine di prove hanno illustrato il suo talento che lo rende uno dei più ispirati eredi di Charles Mingus sia come solista per lintensità del suo incedere profondamente legato alla tradizione del blues sia come compositore per una musica ricca ed appassionata di vitalità ritmica travolgente. Il quintetto di Dave Holland con il trombonista Robin Eubanks il sassofonista Chris Potter il vibrafonista Steve Nelson ed il batterista Nate Smith sostituto di Billy Kilson è il gruppo che impegna il contrabbassista già da alcuni anni e con cui ha trionfato in tutti i referendum delle riviste specializzate con i successi dei dischi Prime Directive e Not For Nothin e con una lunga serie di applauditissime esibizioni live. La proverbiale intesa che anima il gruppo del contrabbassista una delle band più accreditate dellattuale panorama jazzistico rappresenta lestensione naturale delle geniali intuizioni del leader ed i contributi individuali dei suoi solisti considerati ognuno tra gli attuali fuoriclasse del suo strumento e rendono il concerto un appuntamento da non perdere.
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Orario
23 marzo 2004 21:15
Luogo
Poggibonsi Teatro Garibaldi
mer24mar21:15Virginia RodriguesFirenze Teatro Puccini21:15 Event Type Music Pool 2004
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Scoperta quasi casualmente da Caetano Veloso Virginia Rodrigues nuova stella nel firmamento della musica brasiliana trentacinquenne ex manicurist e domestica degli slums di Salvador de Bahia con soli due
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Scoperta quasi casualmente da Caetano Veloso Virginia Rodrigues nuova stella nel firmamento della musica brasiliana trentacinquenne ex manicurist e domestica degli slums di Salvador de Bahia con soli due album al suo attivo è diventata una delle più apprezzate interpreti del samba e di quel mondo legato alle musiche del carnevale. La sua capacità interpretativa è strabiliante e la sua presenza sul palco alterna lo statuario al passo di danza appena accennato una leggerezza che va oltre la sua fisicità e la rende grande personaggio ipnotico e evocativo. Il suo primo disco Sol Negro contiene splendide interpretazioni di Gilberto Gil e Chico Buarque mentre l?ultimo lavoro Nos riprende a piene mani dai repertori di alcuni dei più leggendari Carnival Group come Ile Ayè Olodum e Afrekètè. La sua voce straordinaria deve certamente molto alla massiccia struttura fisica ma l?impostazione rigorosa e sicura della vocalità la si deve probabilmente anche ad uno studio particolare. L?album dedicato alle canzoni del carnevale è un omaggio alla tradizione brasiliana ma forse anche a quella africana in cui questa festa sembra aver avuto la sua genesi. La voce di Virginia Rodrigues colpisce nel profondo per lo spirito evocativo che possiede e rimanda a qualcosa di quasi mistico per questo le chiedo quanto influisca la componente religiosa all?interno della sua musica. Io sono una seguace della religione Candomblè (credenza animista con elementi di religione cattolica e divinità proprie dette orixas nda) e per me ha un?importanza fondamentale che sicuramente si manifesta anche nelle mie canzoni. Componenti estatiche e ipnotiche di antica origine africana sono normalmente presenti nelle musiche che evocano il carnevale le ho sempre percepite e ora che canto probabilmente le riesco anche ad emanare. Viste le enormi potenzialità della sua vocalità e considerato il tipo di canzoni che ama interpretare sarebbe interessante ascoltarla in qualche performance per sola voce. Nel mio passato ho più volte cantato a cappella un genere a cui tengo molto tanto è vero che anche attualmente mi capita di interpretare solo vocalmente qualche canzone. È però un genere molto faticoso e bisogna essere in perfette condizioni per evitare di fare brutte figure. Fino ad ora non se ne è mai parlato ma prima o poi è anche possibile che incida un disco per sola voce.
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Orario
24 marzo 2004 21:15
Luogo
Firenze Teatro Puccini
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Gato Barbieri (sax) Enrico Rava (tromba e flicorno) Danilo Rea (pianoforte) Ben Street (contrabbasso) Clarence Penn (batteria) Negli anni Settanta il furore del suo sassofono sedusse
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Gato Barbieri (sax) Enrico Rava (tromba e flicorno) Danilo Rea (pianoforte) Ben Street (contrabbasso) Clarence Penn (batteria) Negli anni Settanta il furore del suo sassofono sedusse unintera generazione contribuendo ad avvicinare al jazz tanti stimati musicisti di oggi. Un suono trascinante che fondeva uninnata irruenza esecutiva in limpida sintonia con la lezione coltraniana e con gli umori più infiammati del free jazz con un distinguibile senso melodico e accattivanti ritmi latini. Per citare un acuto giudizio di Nat Hentoff Gato è uno dei musicisti meno astratti perchè è sempre esplosivamente e intrinsecamente vivo. Leandro Gato Barbieri nato a Rosario nel 1934 e cresciuto a Buenos Aires a dodici anni ascolta Dizzy Gillespie e il Charlie Parker di Now Is The Time e ne rimane stregato. Dopo gli studi giovanili di clarinetto si avvia al sax alto e infine al tenore. Decisiva per la sua maturazione è la venuta in Europa nel 1962 e il fondamentale incontro a Parigi con Don Cherry che lo condurrà per la prima volta a New York nel 1965. In studio di registrazione affianca Cherry in Complete Communion e Symphony For Improvisers e il pianista sudafricano Dollar Brand e si lega a vari progetti di Carla Bley e alla Liberation Orchestra di Charlie Haden. A partire da Third World il disco rivelazione inciso per la Flying Dutchman di Bob Thiele la stella di Gato comincerà a brillare di luce assolutamente propria. È unopera che pur in ambiente essenzialmente jazzistico delinea lavvento di quella che verrà denominata World Music a cui seguono altre pietre miliari: in particolare Latino America e Chapter Two: Hasta Siempre per la Impulse e naturalmente lindimenticabile colonna sonora del film Ultimo Tango a Parigi di Bernardo Bertolucci che aveva già incontrato in patria al festival cinematografico di Mar della Plata. Lartefice di interpretazioni che Hentoff ha giudicato energiche affermazioni della vita e dello spirito umano col loro elastico accostamento di colori ritmi e melodie ritrova Enrico Rava il jazzista italiano più famoso nel mondo con il quale ha iniziato la carriera. Il trombettista nato a Trieste nel 1939 da famiglia torinese gode da tempo di un meritato successo: standing ovations e tutto esaurito alla Scala di Milano come a Montreal o a Copenaghen riconoscimenti internazionali come il titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere conferitogli nel 2002 dal Ministero della Cultura francese. Interpellato da Musica Jazz sui motivi di questo successo confessa che fin dallinizio ho messo una passione e un amore senza riserve in questa musica dandole la precedenza su tutto. Credo che questo amore si trasmetta al pubblico e costituisca una delle cause di questo successo ….. Il cast è completato da tre stelle di prima grandezza radunate per loccasione da due continenti: il versatile pianista Danilo Rea reduce da un meritato successo internazionale con i Doctor 3 il bassista Ben Street caposaldo di varie formazioni in particolare quelle del chitarrista Kurt Rosenwinkel e Clarence Penn il batterista preferito da Betty Carter Wynton Marsalis e Cyrus Chestnut. Per Gato è come un ritorno alla completa comunione ispirata dagli anni con Cherry e lo stesso Enrico Rava unesperienza ancora emozionante perchè in questi concerti emerge lo stile di ognuno.
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Orario
26 marzo 2004 21:15
Luogo
Massa Teatro Guglielmi
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Aisha Ruggieri (pianoforte) Silvia Bolognesi (contrabbasso) Nadia Madaoui Pamies (batteria) con Piero Odorici (sax) Aisha Ruggieri Silvia Bolognesi e Nadia Madaoui Pamies costituiscono le componenti di questo
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Aisha Ruggieri (pianoforte) Silvia Bolognesi (contrabbasso) Nadia Madaoui Pamies (batteria) con Piero Odorici (sax) Aisha Ruggieri Silvia Bolognesi e Nadia Madaoui Pamies costituiscono le componenti di questo giovane trio nella classica formazione con piano contrabbasso e batteria. Caratteristica principale di questo trio è la versatilità come scelta e predisposizione artistica il suono rappresenta la ricerca principale delle tre giovani musiciste in un percorso che ricalcando l?insegnamento di Bill Evans si muove sull?idea di trio non pianocentrica bensì dialogica ed aperta a tutte le situazioni musicali che nello scorrere della musica si possono creare. Il repertorio composto da brani originali e da classici rivisitati da brani bop a brani pop a tunes modali e free segue un percorso di ricerca ritmico ?melodica dove l?armonia traendo spunto dalla scuola improvvisativa tristaniana e? pensata in modo più orizzontale che verticale senza però rinunciare in alcuni momenti a scherzose esecuzioni di brani più lineari e/o tradizionali. Inoltre il suono di questo gruppo risulta arricchito dalla provenienza delle tre musiciste che a studi jazz comprendenti anche Siena trio (corso accessibile previa selezione tenuto da Stefano Battaglia trio) ha affiancato studi classici in conservatorio. Ognuna delle tre ha vinto svariate borse di studio e partecipato a prestigiosi concorsi questo giovane trio che stilisticamente non ama etichettarsi può vantare già così giovane una solida preparazione tecnico-espressiva nella quale la ricerca e l?imprevedibilità rappresentano il punto di partenza di un percorso musicale interessante ed in continua evoluzione. Il trio fra l?altro esibitosi di recente al primo ?Woma Jazz? festival a Modena ha raccolto numerosi consensi fra il pubblico e fra musicisti di gran nome del panorama jazz italiano articoli su giornali a tiratura nazionale definito come ?trio post-evansiano di tradizione e ricerca?. Ospite Piero Odorici apprezzato sassofonista appassionatosi alla musica jazz sotto la guida di Sal Nistico e Steve Grossman la cui carriera lo vede sia come leader che come sideman con diverse formazioni italiane e straniere in tour in Europa ed in America in collaborazioni di tutto rispetto come Ray Mantilla Cedar Walton Billy Higgins Slide Hampton Eddy Henderson Red Rodney Jack Walrath Lee Konitz Joe Lovano Elliot Zigmund Steve Lacy Enrico Pieranunzi Massimo Urbani Dado Moroni Gloria Gaynor.
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Orario
26 marzo 2004 21:15
Luogo
Poggibonsi Teatro Verdi
sab27mar21:15Seamus Blake Kevin Hays QuartetVicchio Teatro Giotto21:15 Event Type Music Pool 2004
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Seamus Blake (sax tenore) Kevin Hays (pianoforte) Larry Grenadier (contrabasso) Bill Stewart (batteria) Un quartetto ormai stabile aperto a brillanti idee e molteplici influenze contemporanee ma con
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Seamus Blake (sax tenore) Kevin Hays (pianoforte) Larry Grenadier (contrabasso) Bill Stewart (batteria) Un quartetto ormai stabile aperto a brillanti idee e molteplici influenze contemporanee ma con forti radici nella storia del jazz. Questa in breve la sintesi della scintillante formazione autentico summit dei più talentuosi musicisti newyorkesi di ultima generazione che ha impermeato il suo energico stile sulla naturale libertà di linguaggio e lurgenza espressiva propria dellattuale scena statunitense. I quattro sono musicisti affini e da sempre si ritrovano a suonare insieme in diversi contesti. Quanto ai leaders basti ad esempio soffermarsi sul suono sul fraseggio sulle innovative idee di un solista di razza come Seamus Blake maturato alla corte di John Scofield e di Dave Douglas o sul meraviglioso e imprevedibile tocco pianistico di Kevin Hays già pianista di Benny Golson Sonny Rollins Joe Henderson Roy Haynes e Chris Potter che sfrutta come del resto fa anche Blake al sax tutte le potenzialità timbriche e armoniche dello strumento non rinunciando a sperimentare sul piano acustico sonorità elettriche e rivalutando luso del Fender Rodhes. Completano lorganico lormai leggendaria ritmica composta da Larry Grenadier che molta della sua popolarità deve alla militanza nel trio di Brad Mehldau (con Rossy) ed in quello di Pat Metheny (con lo stesso Stewart) formazioni che devono proprio alla versatilità e al suono del bassista di San Francisco una buona parte delle loro fortune e da Bill Stewart il trentasettenne di Des Moines autentico pilastro del drumming moderno musicista di ampie vedute e di grandissimo rigore artistico che sulla linea dei suoi principali ispiratori Frankie Dunlop e Tony Williams si è già riservato un posto nella storia del batterismo jazz e non solo. Seamus Blake è tra le figure più originali del sax tenore odierno. Dotato di tecnica stupefacente egli sviluppa un personale discorso solistico in cui le figure storiche dello strumento rappresentano rimandi stilistici utilizzati come base di lancio. Cresciuto a Vancouver ha iniziato col violino a 9 anni e passando al sax all?età di 14. Si è formato al Berklee College di Boston dove ha avuto la possibilità di interagire con molti dei cosiddetti ?giovani leoni? della scena jazz americana. Nel ?92 si è trasferito a New York dove ha registrato con Victor Lewis Franco Ambrosetti Billy Drummond Darrell Grant e Kevin Hayes. Negli anni seguenti ha partecipato ad un tour con John Scofield e lavorato regolarmente con la Mingus Big Band. E? leader di un progetto elettronico Bloomdaddies.
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Orario
27 marzo 2004 21:15
Luogo
Vicchio Teatro Giotto
mer31mar21:15Paolo Fresu & Uri CaineFirenze Saschall21:15 Event Type Music Pool 2004
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Paolo Fresu (tromba) Uri Caine (pianoforte) Uri Caine è noto per le sue visionarie rivisitazioni di repertori classici un lavoro iniziato con un omaggio a Gustav Mahler e proseguito
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Paolo Fresu (tromba) Uri Caine (pianoforte) Uri Caine è noto per le sue visionarie rivisitazioni di repertori classici un lavoro iniziato con un omaggio a Gustav Mahler e proseguito con i Lieder di Robert Schumann e le Variazioni Golberg di Johann Sebastian Bach pubblicati dalletichetta Winter & Winter che gli hanno assicurato uno straordinario successo fino ad essere invitato con il programma dedicato a Mahler anche dal prestigioso festival di musica classica di Salisburgo. Per queste sue prove Caine ha scelto organici variabili con presenze inaspettate in grado di confrontare musicalità diverse dalla tradizione classica europea al jazz allelettronica al klezmer al rock qualificandosi come uno degli architetti più intelligenti e sensibili della musica doggi. Non sorprende dunque l?incontro con Paolo Fresu ecumenicamente riconosciuto quale un musicista altrettanto attento ai diversi suoni del contemporaneo. I due si sono conosciuti nel 2002 a Berchidda quando Uri ? ospite del festival curato da Paolo ? ha interagito più volte nel corso dello stesso evento con la tromba di Fresu confessando di essere stato totalmente coinvolto dalle atmosfere e dai suoni dei vari progetti che lo avevano visto ospite. In quelle esperienze e in questo nuovissimo approccio in duo Caine rivela il suo rapporto enciclopedico con la tradizione jazz fatto di versatilità rispetto e profonda conoscenza come ha anche dimostrato nelle decine di prove che lo hanno impegnato come accompagnatore. Dagli esordi non ancora diciottenne nella natia Filadelfia insieme a leggende quali il sassofonista Hank Mobley alle prove dellattualità con colleghi come il clarinettista Don Byron il trombettista Dave Douglas il violinista Mark Feldman Caine si è sempre mostrato uno degli artisti più illuminati e creativi della musica doggi. Il dialogo proponibile dall?incontro con Paolo Fresu è di quelli di altissimo valore qualitativo e già sulla carta capace di incuriosire ed affascinare anche il più lontano e tiepido appassionato. Da non perdere.
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Orario
31 marzo 2004 21:15
Luogo
Firenze Saschall
aprile
gio01apr21:15QuintorigoVicchio Teatro Giotto21:15 Event Type Music Pool 2004
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John De Leo (voce) Valentino Bianchi (sax) Andrea Costa (violino) Gionata Costa (violoncello) Stefano Ricci (contrabbasso) Quintorigo è una band originaria dell?Emilia Romagna la regione dei
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John De Leo (voce) Valentino Bianchi (sax) Andrea Costa (violino) Gionata Costa (violoncello) Stefano Ricci (contrabbasso) Quintorigo è una band originaria dell?Emilia Romagna la regione dei talenti della musica italiana. Il loro eclettico stile compositivo ha forti inclinazioni sperimentali e produce suoni che sintetizzano la storia del jazz e della musica classica proiettandosi verso il pop di fine millennio. Strumenti da sempre di proprietà della musica classica vengono ?sfruttati? per creare sonorità distorte insieme alla inimitabile versatilità della voce del cantante John De Leo: in questa formula è racchiusa l?originalità del gruppo che si inserisce come elemento di rottura nell?attuale panorama musicale italiano. Il primo album ?Rospo? pubblicato nel 1999 è ricchissimo d?invenzioni e atmosfere: undici composizioni per lasciarsi trasportare verso territori musicali inesplorati e tutto senza chitarre o batteria con una sola eccezione: la post-jazzistica ?We want Bianchi? con Roberto Gatto ai tamburi. Nel settembre 2000 viene pubblicato ?Grigio? il secondo atteso album un?altra escursione sui territori alieni dove si fondono e si confondono il reggae i tributi al maestro Paolo Conte il jazz e le colonne sonore il rock. L?ascolto risulta impegnativo ma appagato carico di emozioni dal trasognato al sofferto dall?ironia alla malinconia. I Quintorigo dimostrano che la vena creativa è tutt?altro che esauribile il talento dei cinque musicisti si è affinato e la loro precoce maturità artistica lascia presagire un fecondo e stimolante avvenire. Nel 2002 viene presentata al Festival del Cinema di Venezia la colonna sonora del film di Piergiorgio Gay ?La forza del passato? preludio al nuovo album ?In Cattività? pubblicato nel marzo del 2003. L?eclettismo del gruppo tocca con ?In Cattività? il suo apice: dai toni bandistici al confronto con la tecnologia con suoni e frasi che vengono ripresi e messi in rotazione dalla voce di De Leo che abbraccia una gamma timbrica vastissima senza mai fare esercizio di stile ad una ricerca sul testo che è divenuta sempre più minuziosa e letteraria con ospiti come Roberto Gatto la Banda di Massamalata Ivano Fossati e l?Orchestra Filarmonica di Bacau. E? la musica qui a dettare legge senza sovrastrutture. Una espressione che non appartiene ad un unico genere ma li contamina tutti e si pone fuori da qualsiasi facile definizione felicemente.
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Orario
1 aprile 2004 21:15
Luogo
Vicchio Teatro Giotto
ven02apr21:15Tania Maria Eddi Gomez DuoMassa Teatro Guglielmi21:15 Event Type Music Pool 2004
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Tania Maria (vocepianoforte) Eddie Gomez (contrabbasso) Nonostante la solida amicizia ultraventennale e le svariate collaborazioni nel corso degli anni ?80 e ?90 la Signora del Brazilian Jazz Tania Maria
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Tania Maria (vocepianoforte) Eddie Gomez (contrabbasso) Nonostante la solida amicizia ultraventennale e le svariate collaborazioni nel corso degli anni ?80 e ?90 la Signora del Brazilian Jazz Tania Maria e il Signore del contrabbasso Eddie Gomez non si sono mai cimentati insieme nella formazione – essenziale – del duo. Lo fanno per la prima volta in questo tour italiano: una reunion in versione rigorosamente acustica con Tania Maria che rinuncia alle tastiere per esibirsi al solo pianoforte e voce. In concerto il duo eseguirà brani originali di entrambi e alcuni tra gli standards più conosciuti del repertorio jazz e latin. Pianista cantante compositrice e arrangiatrice inconfondibile per lo stile e l?interpretazione di musica brasiliana afro-latina pop e jazz-fusion Tania Maria ha suonato in tutti i più importanti jazz festival del mondo e innumerevoli sono le apparizioni televisive e radiofoniche. Con gli album ?Piquant? e l?ormai classico ?Come with me? dei primi anni ?80 ottiene il successo e prestigiosi riconoscimenti quali il Golden Feather Award e la nomination al Grammy come miglior cantante jazz. Alcune sue composizioni quali la stessa ?Come with me? o la celeberrima ?Funky Tamborim? sono nei repertori delle band di tutto il mondo tornata negli ultimi anni al jazz più ?puro? come testimonia l?album ?Live at the Blue Note? (2002) ed in procinto di pubblicare un nuovo cd per la Soul Note Tania Maria ha all?attivo 22 album a suo nome. Edgar Gomez nasce nel 1944 a San Juan Portorico ma in piccolissima età si trasferisce con i genitori negli Stati Uniti dove si avvia giovanissimo agli studi musicali presso la prestigiosa Juilliard School sotto la guida di Fred Zimmermann debuttando a soli 14 anni nella band del Newport Jazz Festival. Nonostante le collaborazioni con Gary McFarland Jim Hall Paul Bley Jeremy Steig e Gerry Mulligan Eddie Gomez entra definitivamente nel firmamento jazz nel 1966 quando appena ventiduenne ebbe il difficile compito di sostituire lo scomparso Scott La Faro nel trio di Bill Evans. Rimase nella formazione di Evans fino al 1977 per poi entrare nei primi anni ?80 nella mitica band di Mike Mainieri Steps Ahead. Altre collaborazioni sia discografiche che dal vivo lo vedono accanto a Jack DeJohnette Hank Jones e Chick Corea.
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2 aprile 2004 21:15
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Massa Teatro Guglielmi
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Stefano Battaglia (pianoforte) Paolino Dalla Porta (contrabbasso) Fabrizio Sferra (batteria) Gli eccezionali risultati ottenuti negli ultimi anni dal trio di Stefano Battaglia con Paolino Dalla Porta e Fabrizio
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Stefano Battaglia (pianoforte) Paolino Dalla Porta (contrabbasso) Fabrizio Sferra (batteria) Gli eccezionali risultati ottenuti negli ultimi anni dal trio di Stefano Battaglia con Paolino Dalla Porta e Fabrizio Sferra sono il naturale concretizzarsi di un percorso che si è sviluppato attraverso più di otto anni di lavoro. Dotati di lucidità tecnica superiore i tre hanno stabilito un contatto speciale in cui da un lato si avverte l?incredibile plasticità e flessibilità musicale senza confini stilistici dall?altra la pregnanza e lo spessore delle singole individualità che si illuminano vicendevolmente. Battaglia ha realizzato in questi anni grazie a coraggiose e precise scelte estetiche un corpus musicale che risulta ormai nel mondo della musica improvvisata e al di là di qualsiasi limite di territorio e linguaggio fra i più intensi dell?ultimo decennio. Appartenendo alla generazione dei trentenni ha inevitabilmente si potrebbe dire geneticamente dovuto scegliere come fonte d?ispirazione tra i grandi maestri del jazz americano degli anni ?60 e ?70 come McCoy Tyner Herbie Hancock Chick Corea e Keith Jarrett. Istintivamente si è trovato più affine a quest?ultimo che appunto si differenzia dagli altri tre per un più profondo scavo introspettivo disinteressato all?effettismo. Per questo è considerato da qualcuno troppo semplicisticamente un suo continuatore ma un?analisi appena un poco più attenta può facilmente confutare questa impressione. L?introspezione e la profondità espressiva non privano la musica di Battaglia di comunicativa. Il nucleo generatore del suo linguaggio è strettamente collegato alla melodia spesso associato ad altri parametri in un complesso gioco d?intarsi. Così Battaglia e i suoi compagni possono trascorrere attraverso le varie stagioni della tradizione jazzistica traendo da ciascuna senza che questo comporti una identificazione totale ciò che loro interessa maggiormente: la vitalità ritmica del bop le finezze armoniche tipiche della immaginaria ?linea bianca? pianistica LennieTristano-Bill Evans-Paul Bley (per sua stessa ammissione tre grandi modelli per Battaglia) o ancora le ricerche timbriche della stagione del free e delle avanguardie europee. Ma soprtutto come si diceva resta la melodia. E nel modo con cui essa è sviluppata si riconoscono da un lato l?originalità con cui Battaglia si relaziona al nucleo profondo della musica dall?altro la forza del legame fra i tre esecutori. Il trio cerca costantemente lo stupore dell?invenzione a prescindere dal materiale musicale che utilizza per il proprio percorso (volutamente ampio ed eterogeneo) vicino a quel discrimine fra avanguardia afroamericana ed esperimenti europei su cui si sta giocando l?identità e il futuro stesso del jazz. Il gruppo che ascoltate non è semplicemente la somma di tre indiscussi talenti: il legame umano e musicale tra Battaglia Dalla Porta e Sferra la sintonia che non esclude l?incrociarsi dialettico di tre fruttuose individualità estetiche danno vita a un discorso corale nel quale il senso del rischio procede parallelamente al piacere ludico in un?esplorazione di una formula tanto ?tradizionale? quanto di rado oggi affrontata con un così preciso disarmante gusto dell?avventura. Claudio Sessa
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Orario
2 aprile 2004 21:15
Luogo
Poggibonsi Teatro Verdi
gio08apr21:15Pareti Cantini Salis Il circoMassa Teatro dei Servi21:15 Event Type Music Pool 2004
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Raffaello Pareti (contrabbasso) Antonello Salis (fisarmonica) Stefano Cantini (sax) Per questo progetto Raffaello Pareti ha voluto con se due musicisti con i quali collabora stabilmente da molto tempo. La
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Raffaello Pareti (contrabbasso) Antonello Salis (fisarmonica) Stefano Cantini (sax) Per questo progetto Raffaello Pareti ha voluto con se due musicisti con i quali collabora stabilmente da molto tempo. La duttilità la straordinaria capacità di invenzione melodica la naturalezza con la quale sanno plasmare ogni frammento delle loro innumerevoli esperienze musicali in forme nuove e sorprendenti sono gli elementi che accomunano i tre musicisti e fanno della musica di questo trio un? esperienza in cui il rigore della ricerca e lamore per la canzone si fondono mirabilmente. Piccoli idilli quadretti di vita quotidiana atmosfere nostalgiche che rimandano a luoghi lontani descrivono i musicisti impegnati in un viaggio sentimentale che da Il Circo titolo del loro ultimo comune lavoro prende le prime movenze. Raffaello Pareti solido e affidabile contrabbassista nonchè autore di razza Stefano Cantini lirico e dal fraseggio affascinante ed Antonello Salis un vero mattatore musicista del corpo e della mente sono gli artisti che ci regalano questo godibile prodotto musicale pregno di belle melodie di interessanti spunti improvvisativi e di nostalgici arrangiamenti presentato in quest?occasione. Raffaello Pareti ha fatto parte del quartetto di Massimo Urbani del trio di Luca Flores dei gruppi Giochi Proibiti e Libens del quintetto di Tiziana Ghiglioni. Ha partecipato alla registrazione di numerose incisioni discografiche e suonato tra gli altri con Franco DAndrea Art Farmer Chet Baker David Murray Kenny Wheeler Toots Thielemans. Ha fatto parte dellorchestra di Barga jazz dal 1986 al 1992. Ha lavorato anche in teatro con Giorgio Albertazzi e in due tours europei della compagnia Pupi e Fresedde. Ha collaborato in studio e dal vivo con il cantante Sergio Caputo. Antonello Salis inizia a suonare la fisarmonica a sette anni. Dal 68 al 75 suona lorgano in diversi gruppi di musica da ballo e nello stesso tempo studia il pianoforte come autodidatta e scopre il jazz. Nel 74 forma con Riccardo Lay e Mario Paliano il Trio Cadmo. Dal 75 inizia con una serie di collaborazioni con musicisti italiani fra i quali Enrico Rava Maurizio Giammarco Paolo Fresu e con musicisti stranieri come Lester Bowie Michel Portal Billy Cobham Don Cherry Gerard Pansanel Nanà Vasconcelos. Ha collaborato in veste di fisarmonicista con esponenti della pop music italiana come Pino Daniele Teresa De Sio e ha avuto esperienze musicali con il teatro davanguardia di Remondi e Caporossi col cinema muto con la poesia contemporanea con la danza. Stefano Cocco Cantini sassofonista toscano ha suonato con alcuni dei più grandi artisti nazionali ed internazionali come Michel Petrucciani Chet Baker Dave Holland Enrico Rava e Paolo Fresu ed ha al suo attivo numerose incisioni. Ha suonato in molte colonne sonore di film come Stregati in Francesco Nuti. Ha registrato un cd dedicato a Petrucciani.
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Orario
8 aprile 2004 21:15
Luogo
Massa Teatro dei Servi
ven09apr21:15Barbara Casini QuartetPoggibonsi Teatro Verdi21:15 Event Type Music Pool 2004
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Barbara Casini (voce chitarra) Raffello Pareti (contrabbasso) Sandro Gibellini (chitarra) Francesco Petreni (batteria) Nato nel 1992 il Barbara Casini Quartet è composto da tutti ottimi strumentisti orbitanti nell
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Barbara Casini (voce chitarra) Raffello Pareti (contrabbasso) Sandro Gibellini (chitarra) Francesco Petreni (batteria) Nato nel 1992 il Barbara Casini Quartet è composto da tutti ottimi strumentisti orbitanti nell area toscana che da anni lavorano in campo nazionale nei più diversi contesti musicali. Propongono un repertorio composto da brani originali e da composizioni di autori brasiliani interpretati con un ottica jazz che in occasione dell esibizione al Jazzy Jam 97 è sicuramente accentuata dalla presenza speciale del trombettista Enrico Rava musicista di fama internazionale decretato nel 96 Numero Uno per il terzo anno consecutivo dalla rivista Musica Jazz. Leader del gruppo è Barbara Casini anni di attività e di ricerca nell ambito della musica brasiliana con il primo gruppo Outro Lado formato nei primi anni 80 insieme al percussionista Naco e al chitarrista Beppe Fornaroli si è esibita in Europa Africa e Brasile partecipando a importanti festival e ha inciso nel 90 il primo album Outro Lado registrato tra Milano e Rio de Janeiro ricevendone l apprezzamento di Milton Nascimento e Chico Buarque recentemente si è dedicata all incisione del secondo disco Todo O Amor. Altri componenti del gruppo sono il contrabbassista Raffaello Pareti vanta collaborazioni tra gli altri con Jason Rebello Toots Thielemans Lee Konitz e Chet Baker ed ha partecipato a varie incisioni Francesco Petreni vincitore del premio Nuovi Talenti 1992 ha suonato con artisti di fama come Enrico Rava Marc Johnson Mal Waldron Enrico Pieranunzi.
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Orario
9 aprile 2004 21:15
Luogo
Poggibonsi Teatro Verdi
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Raffaello Pareti (contrabbasso) Antonello Salis (fisarmonica) Stefano Cantini (sax) Per questo progetto Raffaello Pareti ha voluto con se due musicisti con i quali collabora stabilmente da molto tempo.
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Raffaello Pareti (contrabbasso) Antonello Salis (fisarmonica) Stefano Cantini (sax) Per questo progetto Raffaello Pareti ha voluto con se due musicisti con i quali collabora stabilmente da molto tempo. La duttilità la straordinaria capacità di invenzione melodica la naturalezza con la quale sanno plasmare ogni frammento delle loro innumerevoli esperienze musicali in forme nuove e sorprendenti sono gli elementi che accomunano i tre musicisti e fanno della musica di questo trio un? esperienza in cui il rigore della ricerca e l?amore per la canzone si fondono mirabilmente. Piccoli idilli quadretti di vita quotidiana atmosfere nostalgiche che rimandano a luoghi lontani descrivono i musicisti impegnati in un viaggio sentimentale che da ?Il Circo? titolo del loro ultimo comune lavoro prende le prime movenze. Raffaello Pareti solido e affidabile contrabbassista nonchè autore di razza Stefano Cantini lirico e dal fraseggio affascinante ed Antonello Salis un vero mattatore musicista del corpo e della mente sono gli artisti che ci regalano questo godibile prodotto musicale pregno di belle melodie di interessanti spunti improvvisativi e di nostalgici arrangiamenti presentato in quest?occasione. Raffaello Pareti ha fatto parte del quartetto di Massimo Urbani del trio di Luca Flores dei gruppi Giochi Proibiti e Libens del quintetto di Tiziana Ghiglioni. Ha partecipato alla registrazione di numerose incisioni discografiche e suonato tra gli altri con Franco DAndrea Art Farmer Chet Baker David Murray Kenny Wheeler Toots Thielemans. Ha fatto parte dellorchestra di Barga jazz dal 1986 al 1992. Ha lavorato anche in teatro con Giorgio Albertazzi e in due tours europei della compagnia Pupi e Fresedde. Ha collaborato in studio e dal vivo con il cantante Sergio Caputo. Antonello Salis inizia a suonare la fisarmonica a sette anni. Dal 68 al 75 suona lorgano in diversi gruppi di musica da ballo e nello stesso tempo studia il pianoforte come autodidatta e scopre il jazz. Nel 74 forma con Riccardo Lay e Mario Paliano il Trio Cadmo. Dal 75 inizia con una serie di collaborazioni con musicisti italiani fra i quali Enrico Rava Maurizio Giammarco Paolo Fresu e con musicisti stranieri come Lester Bowie Michel Portal Billy Cobham Don Cherry Gerard Pansanel Nanà Vasconcelos. Ha collaborato in veste di fisarmonicista con esponenti della pop music italiana come Pino Daniele Teresa De Sio e ha avuto esperienze musicali con il teatro davanguardia di Remondi e Caporossi col cinema muto con la poesia contemporanea con la danza. Stefano ?Cocco? Cantini sassofonista toscano ha suonato con alcuni dei più grandi artisti nazionali ed internazionali come Michel Petrucciani Chet Baker Dave Holland Enrico Rava e Paolo Fresu ed ha al suo attivo numerose incisioni. Ha suonato in molte colonne sonore di film come Stregati in Francesco Nuti. Ha registrato un cd dedicato a Petrucciani.
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Orario
15 aprile 2004 21:15
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Marcialla Teatro Margherita
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Stefano Bollani (pianoforte) La musica del pianista Stefano Bollani è contraddistinta dallironia in maniera evidente quando mette in scena progetti come La gnosi delle fànfole con le giocose surreali poesie
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Stefano Bollani (pianoforte) La musica del pianista Stefano Bollani è contraddistinta dallironia in maniera evidente quando mette in scena progetti come La gnosi delle fànfole con le giocose surreali poesie di Fosco Maraini musicate insieme al cantautore Massimo Altomare o come in Abbassa la tua radio omaggio alla musica leggera italiana degli anni 30-40 per cui ha trascinato cantanti e musicisti di diversa estrazione infine nei suoi due ultimi lavori: Les fleures bleues dedicato alluniverso dello scrittore Raymond Queneau e Smat smat che in danese significa piccolo piccolo. Lalbum contiene infatti ben quattordici piccoli brani i preferiti dallartista. Ci sono i Beatles il Sudamerica il rock la classica il jazz. Il filo conduttore di questo lavoro è il personalissimo gusto del pianista e la sua capacità di trasformare con una creatività immensa ogni musica in qualcosa di personale. Per quanto eclettico sia come artista il suo percorso è lineare: diploma in pianoforte cui segue una breve esperienza nel mondo delle tournèe pop con Raf e Jovanotti. Esordisce professionalmente alletà di 15 anni e da allora ha modo di partecipare a più di 60 incisioni discografiche e a concerti in tutti i più importanti festivals del mondo da Umbriajazz a Montreal da Saalfelden al North sea suonando su palchi prestigiosissimi come la Scala di Milano e la Town Hall di New York. Mietitore di premi prestigiosi quali nel 2002 il premio Ciampi come miglior arrangiamento per lalbum Disperati intellettuali ubriaconi di Bobo Rondelli non ultimo arriva anche nel 2003 il New Star Award conferitogli dalla rivista giapponese Swing Journal prima volta per un musicista europeo. Secondo la classifica pubblicata dalla stessa rivista nel mese di luglio il suo disco Falando de amor uscito solo in Giappone è al primo posto nelle vendite jazz. Nel settembre 2003 riceve a Napoli il premio Carosone. Fra gli artisti con cui ha collaborato troviamo grandi del jazz prima di tutto Enrico Rava con cui suona stabilmente da sei anni ma anche Richard Galliano Aldo Romano Gato Barbieri Phil Woods Lee Konitz Pat Metheny Han Bennink Paolo Fresu Miroslav Vitous Michel Portal esponenti della sperimentazione elettroacustica come Hector Zazou Elliot Sharp Zeena Parkins e cantanti pop/rock come Gianmaria Testa Elio e le storie tese Gino Paoli Zizi Possi Sainhko Namtchylak Irene Grandi Marco Parente Cristina Donà. In ambito teatrale ha ideato e realizzato spettacoli con David Riondino la Banda Osiris Giorgio Gallione e il teatro dellArchivolto Maurizio Crozza Claudio Bisio.
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Orario
16 aprile 2004 21:15
Luogo
Roccastrada Teatro dei Concordi Massa Teatro dei Servi
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Marco Parente (voce chitarra pianoforte) Enrico Gabrielli (clarinetti) Johnny DallOrto (basso) Alessandro Stefana (chitarra) Andrea Franchi (batteria) Mirio Cosottini (tromba) Marco Tagliola (regia sonora) Vladimiro Martini
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Marco Parente (voce chitarra pianoforte) Enrico Gabrielli (clarinetti) Johnny DallOrto (basso) Alessandro Stefana (chitarra) Andrea Franchi (batteria) Mirio Cosottini (tromba) Marco Tagliola (regia sonora) Vladimiro Martini Alessandro Drovandi Pino Sorrentino (trombe) Rodolfo Sarli Marco Boccardi (tromboni) Antonio LaraiaAldevis Tibaldi Gabriele Drovandi Fabrizio Pintucci Stefano Bartolini (sax) Filippo Pedol (contrabbasso) Gabriele Mastroianni (batteria) Mirko Guerrini (direzione arrangiamenti) Un concerto per presentare L?attuale jungla il disco dal vivo di Marco Parente appena pubblicato dall?etichetta Sony/Mescal un live forte ed appassionato così come deve essere quasi in contrasto con le atmosfere raccolte dei suoi progetti speciali più recenti lo spettacolo solitario Paradiso Inferno Piano Terra teatrale e visionario e l?elettronica da camera che animava Il Pesce ha parlato. Per L?attuale jungla Marco Parente è circondato dalle sonorità dense e avvolgenti del suo gruppo e della Millennium Bugs? Orchestra di Mirko Guerrini (un ensemble modellato sulla big band del jazz moderno) che rivitalizzano le sue canzoni e dimostrano una volta di più quanto i brani di Marco Parente siano capaci di contenere stimoli ed ispirazioni differenti. Come nei primi tentativi in Inghilterra quando il rock ed il jazz interagivano con rispetto e curiosità alla ricerca di nuove forme e di un linguaggio comune così i musicisti di Marco Parente e Mirko Guerrini si sono integrati e stimolati a vicenda per creare un suono forte e collettivo una combinazione inedita affascinante e imprevedibile nel suo svolgersi sospesa tra lo swing effervescente della big band e le asprezze rock del gruppo di Parente. Il disco è nato da una serie di prove e da tre concerti in cui la musica si è sviluppata coinvolgendo sempre di più i partecipanti rinnovando l?intesa tra Marco Parente e Mirko Guerrini che avevano già collaborato nei brani orchestrali dell?ultimo cd di Marco Trasparente. L?attuale jungla è un mondo sonoro palpitante animato da vari contributi e la voce di Marco Parente guida in un percorso di sentimenti con canzoni che catturano per la loro urgenza e trovano nella ricchezza della cornice musicale l?equivalente sonoro di tante emozioni. L?attuale jungla è stato prodotto in collaborazione con il Musicus Concentus di Firenze nell?ambito di Toscana Musiche ed è stato registrato in concerto nel corso dei Festival Fabbrica Europa a Firenze Festival delle Colline a Poggio a Caiano e Grey Cat a Porto S.Stefano.
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Orario
22 aprile 2004 21:15
Luogo
Firenze Auditorium Flog
gio22apr21:15Enrico Rava QuintetRosignano Teatro Solvay21:15 Event Type Music Pool 2004
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Enrico Rava (tromba flicorno) Gianluca Petrella (trombone) Andrea Pozza ( pianoforte) Rosario Bonaccorso (contrabbasso) Roberto Gatto (batteria) Enrico Rava il jazzista italiano più conosciuto a livello internazionale
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Enrico Rava (tromba flicorno) Gianluca Petrella (trombone) Andrea Pozza ( pianoforte) Rosario Bonaccorso (contrabbasso) Roberto Gatto (batteria) Enrico Rava il jazzista italiano più conosciuto a livello internazionale da sempre impegnato nelle più diverse e stimolanti esperienze musicali è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti della scena jazz europea. Con queste credenziali Enrico Rava trombettista flicornista compositore non ha faticato ad imporsi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza dispirazione risaltano fortemente in questa sua nuova avventura musicale. Da strumentista raffinato un poeta della tromba Rava ha inciso circa novanta dischi. Amante del jazz non disdegna di suonare nei più disparati contesti e di fondere nel suo personalissimo stile influenze musicali molteplici dalla musica sudamericana al funk al rock. Durante la sua carriera Rava ha inciso una novantina di dischi e collaborato con tutti i grandi del jazz a cominciare da Miles Davis e non è mancata persino la nomina a Cavaliere delle Arti e delle Lettere dal Ministro della Cultura Francese. Nel suo quintetto artisti di razza e affermate promesse come il trombonista Gianluca Petrella apprezzati contrabbassisti come Rosario Bonaccorso che con il gruppo di Stefano Di Battista ha ricevuto per due volte la nomination per la Victorie de Musique in Francia al piano Andrea Pozza talento precoce del pianismo dalle collaborazioni prestigiose e per finire alla batteria Roberto
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Orario
22 aprile 2004 21:15
Luogo
Rosignano Teatro Solvay
maggio
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Franco DAndrea (pianoforte) Fabrizio Bosso (tromba) Gianluca Petrella (trombone) Nella musica di questo gruppo il riff materializzandosi alternativamente nel suono dei tre strumenti nel corso dellesecuzione ha la funzione
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Franco DAndrea (pianoforte) Fabrizio Bosso (tromba) Gianluca Petrella (trombone) Nella musica di questo gruppo il riff materializzandosi alternativamente nel suono dei tre strumenti nel corso dellesecuzione ha la funzione di una cellula tematica ritmico-melodica che dà propulsione e assicura la coerenza formale dei brani. Al tempo stesso la sua presenza costante e flessibile nel cuore del discorso musicale stimola i musicisti ad avventurarsi in idee di contrasto che arricchiscono la trama dellinterplay. Il tutto col soffio caldo della tradizione del jazz che anche nelle ricerche più astratte illumina la strada. Franco D? Andrea incomincia a suonare il piano a giovanissimo. Nel ?63 ha inizio la sua attività professionale con Nunzio Rotondo alla Rai di Roma. Nel ?64 incide il suo primo disco con Gato Barbieri col quale collabora due anni. Nel ?68 forma con Franco Tonani e Bruno Tommaso il Modem Art Trio. Negli anni ?70 con il gruppo jazz rock Pengeo nel ?78 forma un quartetto chiamando come collaboratori Tino Tracanna Attilio Zanchi e Gianni Cazzola. All?inizio del ?93 dà vita ad un nuovo trio Current Changes col trombettista David Boato e Naco. Il suo attuale quartetto comprende il sassofonista Andrea Ayassot il bassista Aldo Mella ed il batterista Alex Rolle. Nel corso della sua carriera ha suonato con importanti musicisti quali Dexter Gordon Palle Danielsson Joe Farrell Slide Hampton Lee Konitz Steve Lacy Dave Liebman Jean Luc Ponty Enrico Rava Paolo Fresu per citarne alcuni. Ha effettuato tours in Europa e nel resto del mondo. Compositore dalla prolifica attività ha al suo attivo più di 100 incisioni in Italia e all?estero. Gianluca Petrella barese di nascita inizia giovanissimo una lunga collaborazione con il sassofonista Roberto Ottaviano. Nel ?93 partecipa ad un progetto discografico che lo vede ospite assieme al sassofonista americano Greg Osby. Nel ?95 come primo trombone nella O.F.P. Orchestra ha suonato sotto la direzione di Carla Bley Steve Coleman e Bruno Tommaso. Attualmente collabora con Enrico Rava con il gruppo ?Ravacarmen?. È stato impegnato in tournèe con i Noisemakers gruppo del batterista romano Roberto Gatto. Le sue collaborazioni sono di tutto rispetto e non sono mancate partecipazioni a Festivals nazionali ed internazionali. Fabrizio Bosso inizia lo studio della tromba a cinque anni con suo padre trombettista anche lui. Si avvicina giovanissimo al jazz suonando in Big Band e in piccoli gruppi. Dopo aver mietuto premi e concorsi svolge attività concertistica sotto la direzione di George Russell Mike Gibbs Kenny Wheeler Dave Liebman Carla Bley Steve Coleman. Dal 1994 svolge unintensa attività di free lance collaborando ed incidendo con musicisti quali Gegè Telesforo Claudio Baglioni Tullio De Piscopo Irio De Paula Steve Lacy e numerosi altri. Nel 97 sostituisce Randy Brecker prima e Lew Soloff poi nel tour italiano della Carnegie Hall Big Band. Nel 1999 crea il suo primo gruppo registra il suo primo disco come leader nel novembre dello stesso anno e viene votato come Miglior Nuovo Talento del jazz italiano dalla rivista Musica Jazz. Nel 2000 viene consacrato come uno dei migliori trombettisti sulla scena grazie ad innumerevoli partecipazioni in formazioni di prestigio in moltissimi festival nazionali e internazionali.
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Orario
8 maggio 2004 21:15
Luogo
Firenzuola Pieve di Cornacchiaia
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Stefano Bollani (pianoforte) Arrangiamenti originali e direzione Paolo Silvestri con Ares Tavolazzi (contrabbasso) Walter Paoli (batteria) Orchestra della Toscana Concerto e presentazione del cd in uscita
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Stefano Bollani (pianoforte) Arrangiamenti originali e direzione Paolo Silvestri con Ares Tavolazzi (contrabbasso) Walter Paoli (batteria) Orchestra della Toscana Concerto e presentazione del cd in uscita Il fortunato progetto musicale di Stefano Bollani alle prese con composizioni originali orchestrate in collaborazione con Paolo Silvestri in un concerto che avrà come protagonisti oltre al trio di Bollani l?Orchestra della Toscana ancora disponibile per uno ?sconfinamento? jazzistico dal tradizionale repertorio sinfonico. La proposta si struttura in un concerto in due parti: la prima consiste in un vero e proprio concerto per piano ed orchestra con stili ed andamenti propriamente jazzistici a cura di Paolo Silvestri la seconda sarà caratterizzata da composizioni di differenti autori. La musica del pianista Stefano Bollani vive all?insegna dell?ironia di un marcato sapore italiano di un piacevole e frizzante rapporto con il passato caratteristiche evidenti sia nei dischi dell?Orchestra del Titanic che nel progetto ?La gnosi delle fànfole?. Vastissimo e a 360 gradi l?elenco delle sue collaborazioni: dalla musica classica al pop-rock dalla sperimentazione elettroacustica sino ovviamente al jazz prima di tutto con Enrico Rava Roberto Gatto Richard Galliano ma anche Lee Konitz Gato Barbieri Pat Metheny Phil Woods Dave Liebman Jimmy Cobb Han Bennink Paolo Fresu Aldo Romano. Ha esordito professionalmente all? età di 15 anni e da allora ha già avuto modo di partecipare a più di trenta incisioni discografiche e a concerti in tutti i più importanti festivals del mondo suonando su palchi prestigiosi come la Town Hall di New York e la Scala di Milano. Come miglior talento del jazz ha vinto il referendum della rivista Musica Jazz nel 1998 e il Django d?or italiano nel 2000. Nel 2002 ha vinto il Premio Positano come miglior musicista jazz ed il Premio speciale della giuria come miglior arrangiamento per il disco Disperati Intellettuali Ubriaconi di Bobo Rondelli al Premio Ciampi. Fondata nel 1980 l?ORT ha sede a Firenze e oggi è considerata una tra le migliori orchestre da camera in Italia. È formata da 45 musicisti tutti professionisti eccellenti che sono stati applauditi nei più importanti teatri italiani nelle più importanti sale europee e d?oltreoceano. Interprete duttile di un ampio repertorio che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei l?Orchestra riserva un particolare spazio alla ricerca musicale al di là delle barriere fra i diversi generi sperimentando possibilità inedite di fare musica e verificando le relazioni fra scrittura e improvvisazione. Collabora con musicisti illustri: da Salvatore Accardo Uto Ughi Gianluigi Gelmetti a Rudolf Barshai Luciano Berio Shlomo Mintz Frans Bruggen Myung-Whun Chung e Daniel Harding. In questa direzione lOrchestra ha incontrato inoltre musicisti come Butch Morris Richard Galliano Enrico Rava Michel Portal e naturalmente Stefano Bollani. Attualmente il direttore artistico è Sergio Sablich.
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Orario
25 maggio 2004 21:15
Luogo
Roma Auditorium Parco della Musica