SEACUP, letteralmente “tazza di acqua marina” è la sintesi di un mare interiore.

Apparentemente circoscrivibile all’area di un contenitore, esso conserva la difficoltà di controllo dovutagli alla propria natura liquida e imprevedibile. L’onda può essere la culla del nostro sguardo, tuttavia essa medesima, ha in sé la capacità di spazzare via un intero paesaggio.

Il sestetto si compone di un organico inusuale in cui possiamo riconoscere il classico trio d’archi, arricchito però dalla creativa presenza di batteria, elettronica, voce, contrabbasso sassofono e clarinetti. L’opera di composizione – per mano di Stefano Tamborrino – si è stesa in un periodo concentratosi tra la metà di giugno e la fine di luglio 2017. L’intensa attività svolta in poco più di un mese estivo ha partorito quarantacinque minuti di musica scritta e arrangiata, alla quale sono andati a sommarsi gli episodi di improvvisazione.

I protagonisti di questo incontro sono diversi. Stefano Tamborrino è uno dei pochi strumentisti ritmici italiani ad aver varcato l’oceano con una band americana; si espone in un inatteso ruolo di compositore sulla linea di rasoio, in bilico tra una moltitudine di colori che rendono il prodotto finale libero da ogni classificazione di genere.

Determinante la partecipazione di Gabriele Evangelista e Dan Kinzelman, rispettivamente al contrabbasso e sassofono tenore: grazie a loro si apre a un ventaglio di possibilità sonore e compositive che, nel quadro generale, riconducono l’ascoltatore attraverso echi che spaziano dal jazz alla musica contemporanea, dall’elettronica al folk passando per la musica da camera verso la quale la natura degli strumenti ad arco ci trascina inevitabilmente.

L’attenzione al suono e un’eccezionale capacità di legare il repertorio con grande coerenza sonora, sono il filo conduttore che permette ai musicisti di mescolare continuamente le carte in gioco senza risultare mai privi di un obiettivo comune tra le linee un impianto architettonico che non sottostà al rigore di precetti o accademie di alcun tipo. Grazie all’apporto lirico di Ilaria Lanzoni, Jamiang Santi e alla partecipazione speciale di Naomi Berrill la musica viene accompagnata verso un piano descrittivo cinematografico.

Ancor più della scelta di una line-up peculiare, a rendere il progetto distinguibile, è stata la totale

mancanza di ambizione emulatoria, in quanto l’urgenza creativa, unitamente alla voglia di esplorare un territorio poco battuto, sono state le uniche fonti di alimentazione per la penna dell’autore, ragione che spiega il breve termine in cui l’opera sia stata integralmente concepita. I riferimenti che vi si possono riscontrare non sono collocabili in un’unica corrente, bensì in una variegata moltitudine di generi e movimenti.

Se quel che il jazz ha assunto oggi è il ruolo descrittivo di ciò che gli avviene attorno, questo progetto è meritorio di un’attenzione dovutagli proprio dalla sofisticazione che i giovani talenti che lo compongono hanno saputo filtrare come un setaccio dell’epoca corrente, rendendoci un risultato rappresentativo del nostro territorio e della nostra decade.

Gabriele Evangelista

Nato a Poggibonsi (SI) nel 1988 e cresciuto a Livorno, si è diplomato in contrabbasso nel 2006 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore ministeriale presso l’Istituto Musicale “P.Mascagni” di Livorno nella classe del M° Paolo Tommasi, proseguendo poi gli studi con il M° Alberto Bocini.

Prima di dedicarsi esclusivamente al jazz, fra il 2002 e il 2007, Gabriele ha suonato in orchestre e gruppi cameristici di musica classica, anche in veste di contrabbasso solista, ottenendo prestigiosi riconoscimenti e importanti borse di studio. Successivamente Gabriele ha scoperto una naturale disposizione alla creatività e all’improvvisazione e trovato nel jazz il genere più congeniale, iniziando a coltivarlo con grande passione.

Dal 2010 Gabriele è il contrabbassista di Enrico Rava nel quintetto “Tribe”, con il quale ha effettuato numerosi concerti in Italia e all’estero. Sempre dal 2010, suona nel nuovo trio di Roberto Gatto insieme ad Alessandro Lanzoni.

In ambito jazz, oggi Gabriele, nonostante la giovane età, vanta un numero di collaborazioni da musicista dalla lunga carriera: Enrico Rava, Kurt Rosenwinkel, Chris Potter, John Scofield, Dave Douglas, Seamus Blake, Bill Stewart, Dave Kikosky, Gianluca Petrella, Roberto Gatto, Billy Hart, Rita Marcotulli, Chris Speed, David Binney, Danilo Rea, Riccardo Zegna, Javier Girotto, William Tatge, e tanti altri.

Dan Kinzelman

Dan Kinzelman è nato a Racine, nel Wisconsin (USA) nel 1982.

Ha iniziato lo studio del sassofono a 12 anni e fin dall’inizio della sua precoce carriera ha avuto

l’opportunità di suonare con grandi nomi del jazz statunitense come Jim McNeely, Dave Liebman, Joe Lovano e James Moody.

Durante gli studi all’Università di Miami (nella quale si è recentemente laureato in musica jazz con

eccellenti risultati), gli sono stati assegnati tre “Downbeat Student Music Awards” e il suo quintetto, il “Music Lover’s Club”, ha vinto un concorso che gli ha permesso di esibirsi alla Carnegie Hall di New York.

Dal suo arrivo in Europa (nel maggio 2004), ha suonato in Germania, Francia, Svizzera, Finlandia e

Danimarca (dove è stato ospite al “Copenhagen Jazz Fest”, nota rassegna locale). Attualmente risiede a Perugia, in Italia.

Stefano Tamborrino

Stefano Tamborrino ha cominciato a suonare nel 2000, all’età di 19 anni. Da allora ad oggi ha portato avanti il suo percorso musicale da autodidatta, cosa che ha favorito la formazione di un suo stile più personale e unicamente dettato dall’istinto. Molteplici sono le sessioni di studio con musicisti affermati e di notevole talento.

Tra i fortuiti incontri e le collaborazioni stabili possiamo annoverare i nomi di: Stefano Bollani, Hindi Zahra, Ares Tavolazzi, Chris Speed, Louis Cole, Gianluca Petrella, Area e molti altri tra cui gli Hobby Horse con i quali è giunto alla pubblicazione del sesto album, il quale a sua volta va a collocarsi in una lista di oltre 40 dischi registrati nel corso degli ultimi anni.

Dal 2017 è entrato a far parte del trio del sassofonista americano David Binney con cui ha tenuto concerti negli Stati Uniti, in Cina e in Giappone. Nel medesimo anno avvia un’intensa attività compositiva che lo porta alla formazione di quattro distinti progetti da leader.

Ilaria Lanzoni

Ilaria Lanzoni, nata a Firenze il 4/11/88, inizia lo studio del violino all’età di 8 anni. Formatasi presso la Scuola di Musica di Fiesole, si é diplomata col massimo dei voti nel 2008 al Conservatorio di Cesena. Ha proseguito i suoi studi all’estero, conseguendo il Bachelor in Violino alla Hochschule “R.Schumann” di Duesseldorf e il Master alla Haute Ecole de Musique di Lausanne. Ha ottenuto numerosi importanti riconoscimenti tra i quali il Primo Premio Assoluto al ConcorsoInternazionale per giovani solisti “Concorso Musicale dell’Adriatico” e la Borsa di Studio alla Rassegna Nazionale Violinisti di Vittorio Veneto. La sua attività concertistica, svolta come solista, in gruppi da camera e in orchestra, l’ha portata a suonare in tutta Europa, in Israele, in Cina e negli Stati Uniti. Ha sviluppato un particolare interesse per il jazz e la musica contemporanea collaborando con formazioni come Seacup, l’Octans Ensemble, il FLAME –Florence Art Music Ensemble, esibendosi in Festivals quali “MiTo”, “Firenze Suona Contemporanea”, “London Ear Festival” e nella Sala da Concerto del Barnard College di New York (Columbia University). Ha partecipato per 2 anni alle tournées della prestigiosa “Gustav Mahler JugendOrchester” e ha collaborato con diverse orchestre internazionali quali la JungeKammerphilarmonie NRW, dove ha ricoperto il ruolo di spalla, la Haifa Symphony Orchestra, la Filarmonia di Oviedo, la European Philarmonic of Switzerland. Attualmente suona regolarmente con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano e con il progetto Seacup.

Jamiang Santi

Jamiang Santi, 19 Dicembre 1984. Ha iniziato lo studio del violino a cinque anni con Vittoria Cefaly Santi proseguendo presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano dove si è brillantemente diplomato nel 2003 (Diploma di Triennio) sotto la guida del M° Umberto Oliveti. Si è perfezionato con il M° Cristiano Rossi presso l’Accademia Filarmonica di Bologna (2008), con il M° Felice Cusano presso l’Accademia di Musica di Fiesole (2008 e 2009) e con il M° Fulvio Luciani presso il Conservatorio di Milano, conseguendo il Diploma di Biennio nel 2007. Dal 2007 fa parte del Quartetto Indaco con il quale si è perfezionato presso la Musik Academie di Basilea con Rainer Schmidt. Ospite di rassegne, festival e istituzioni musicali di prestigio in Italia tra i quali il recente concerto tenutosi al Palazzo del Quirinale a Roma e trasmesso in diretta su Rai Radio 3. Dal 2008 Jamiang collabora regolarmente con le orchestre Nuova Cameristica, Pomeriggi Musicali, Orchestra dell’Università Statale, Milano Classica, Orchestra Leonore, OFI, Verdi. Con l’Orchestra Classica Viva ha eseguito il concerto di Bach in la minore nel ruolo di violino solista. Attualmente Jamiang sta frequentando il Biennio di Viola con il M° D. Zaltron presso il Conservatorio “A.Pedrollo” di Vicenza e con il Quartetto Indaco sta conseguendo il Master in Musica da Camera presso la Musikhochschule di Hannover sotto la guida del M° O. Wille (Kuss Quartet).

Naomi Berrill

Nata a Galway (Irlanda) nel 1981. I suoi genitori, insegnanti di musica, hanno avuto un ruolo

fondamentale nel suo percorso formativo. Nel 1997 vince una borsa di studio per studiare violoncello alla Royal Irish Academy of Music di Dublino. Nel 2000 si trasferisce a Glasgow dove studia per l’Accademia RSAMD e ottiene il diploma di musica, studiando il Maestro Robert Irvine. Durante il suo percorso formativo, Naomi ha studiato jazz e folk, musica elettroacustica, affiancando oltre allo studio del violoncello anche quello di pianoforte, canto, chitarra, violino e trombone. Nel 2005 debutta come violoncellista con tre perfomances delle Variazioni Rococo’ con La Royal Scottish Academy Orchestra. Dopo il Diploma Naomi si è trasferita in Italia dove ha iniziato gli studi con Enrico Bronzi (Trio di Parma) e Francesco Dillon (Quartetto Prometeo e Ensemble Alterego) presso la Scuola di Musica di Fiesole. Nel 2011 si specializzata in Musica da Camera alla Musik-Akademie di Basilea. Attualmente lavora su vai progetti tra jazz, musica classica e folk ma anche con compagnie teatrali e di danza contemporanea per cui ha musicato alcuni spettacoli. Naomi collabora inoltre con il coreografo Virgilio

Sieni (attuale direttore della Biennale Danza di Venezia), la compagnia Tpo, lo scrittore Stefano Benni, i La Crus ed inoltre dirige un festival musicale sulle Alpi Apuane ‘High Notes’.