The Yellowjackets
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Russel Ferrante (pianotastiere) Bob Mintzer (sax) Jimmy Haslip (basso elettrico) Marcus Baylor (batteria) ore 19.30 Piazza Giotto Caffè Cimabue aperitivo in jazz con Dixie Train. Con quattordici
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Russel Ferrante (pianotastiere) Bob Mintzer (sax) Jimmy Haslip (basso elettrico) Marcus Baylor (batteria)
ore 19.30 Piazza Giotto Caffè Cimabue aperitivo in jazz con Dixie Train. Con quattordici album alle spalle oltre un milione di copie vendute centinaia di concerti in tutto il mondo gli Yellowjackets sono la più longeva e creativa fusion band della storia. E non solo per un fatto di continuità anagrafica (il gruppo esiste dal 1977) quanto per una esplosiva spinta a sperimentare continuamente linguaggi fusioni e contaminazioni e a rivedere il proprio orizzonte espressivo alla luce di nuove acquisizioni stilistiche. La mitica band degli anni 70 nata su iniziativa di Robben Ford del tastierista – pianista Russell Ferrante e del bassista Jimmy Haslip entrambi affermati turnisti e session-man ricercati continua ad esplorare e sperimentare nel campo della poliritmia mischiando e fondendo diversi generi musicali: blues pop R&B jazz. I primi lavori si sviluppano attorno allesplosione della musica fusion che in quegli anni affascina molti artisti di estrazione jazzistica (Chick Corea Miles Davis Lee Ritenour Dave Grusin ecc.) e il sassofonista James Russo. La formazione trova una certa stabilità con lingresso in formazione prima del batterista William Kennedy poi dopo qualche anno del sassofonista Bob Minzer questultimo molto conosciuto negli ambienti jazz. Con questa formazione che rimarrà invariata fino al 2001 il suono degli Yellow Jackets cambia sensibilmente rimanendo non più legato alla fusion nuda e cruda ma inserito molto più a fondo in un contesto jazz il tutto dovuto senza dubbio allapporto di Minzer affascinato sì dalle sonorità Coltraniane ma anche dallelettricità soft di Ferrante e Haslip. Nomination nel 2003 per il Grammy per Best Contemporary Jazz Album. Gli Yellowjackets hanno codificato un loro sound che rappresenta da anni un marchio di fabbrica apponendo con il loro nome un certificato di garanzia più che riconosciuto. Jazz e fusion acustica si fondono con grandissima raffinatezza in un sound compatto preciso eppure lieve con spazi forme e dimensioni disegnati senza fatica da musicisti che è un vero piacere ascoltare. Per celebrare la loro quasi ininterrotta attività nel 2007 è uscito Twenty five registrato al New Morning di Parigi che vede la band lanciarsi in ispirate versioni dei loro classici: da Jacktown divenuta nel tempo una sorta di loro Birdland la frizzante RunFerYerLife e la delicata Geraldine.
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Orario
21 febbraio 2008 21:15
Luogo
Vicchio Teatro Giotto Giotto Jazz Festival