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JOHN MEDESKY IN OSPEDALE IL TOUR DELLA MMW DI CONSEGUENZA E ANNULLATO. AUGURIAMO A JOHN UNA PRONTA GUARIGIONE. VI ASPETTIAMO LO STESSO IL 12 LUGLIO CON LA MINGUS DYNASTY.
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JOHN MEDESKY IN OSPEDALE IL TOUR DELLA MMW DI CONSEGUENZA E ANNULLATO. AUGURIAMO A JOHN UNA PRONTA GUARIGIONE. VI ASPETTIAMO LO STESSO IL 12 LUGLIO CON LA MINGUS DYNASTY. Zaebos: Book of Angels: Volume 11 John Medeski organo Hammond tastiere – Chris Wood basso – Billy Martin batteria percussioni Medeski Martin e Wood è uno dei gruppi più popolari negli Stati Uniti nellambito del jazz e dintorni: sono considerati il gruppo simbolo del nuovo jazz elettrico una fra le più imprevedibili ed anarchiche formazioni dell era post-fusion. Un trio che non ha nulla a che fare con la concezione del trio classico. Medeski Martin e Wood è uno dei gruppi più popolari negli Stati Uniti nellambito del jazz e dintorni: sono considerati il gruppo simbolo del nuovo jazz elettrico una fra le più imprevedibili ed anarchiche formazioni dell era post-fusion. Un trio che non ha nulla a che fare con la concezione del trio classico. Sono i signori incontrastati del groove a loro agio con il jazz il funk il soul ed il jazz-rock anni settanta in possesso di unincredibile capacità camaleontica di utilizzare con la stessa facilità e padronanza sia gli strumenti acustici che quelli elettrici. Lorgano Hammond trattato ed una sfilza di tastiere vintage di John Medeski il basso acustico ed elettrico di Chris Wood e la batteria e percussioni di Billy Martin sono un marchio di fabbrica inconfondibile. Vederli suonare dal vivo è davvero unesperienza indimenticabile. Atteso da lungo tempo lalbum dedicato al songbook Masada di Medeski Martin and Wood è uno degli album più immaginifici tra quelli mai pubblicati dal trio new-yorkese. Membri originali della famiglia Masada (nel 1993) Medeski Martin e Wood sono perfettamente in sintonia con luniverso musicale di John Zorn che da molto accarezzava lidea di far loro interrpretare uno dei capitoli del suo Book of Angels. Tornati a casa come il figliol prodigo hanno creato dodici magnifici arrangiamenti che alternano brucianti ritmi e loops fieramente appassionati: Zaebos – Book of Angels vol. 11 è un nuovo capolavoro che si aggiunge ai precedenti best seller della fortunata collana di casa Tzadik.
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12 luglio 2009 21:15
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Teatro Romano di Fiesole
Teatro Romano, Fiesole
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Alex Sipiagin (tromba) Ku-Umba Frank Lacy (trombone) Wayne Escoffery (sax tenore) Craig Handy (sax alto e soprano) Boris Kozlov (contrabbasso) Donald Edwards (batteria) Orrin Evans (pianoforte) Nel 2009 ricorre
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Alex Sipiagin (tromba) Ku-Umba Frank Lacy (trombone) Wayne Escoffery (sax tenore) Craig Handy (sax alto e soprano) Boris Kozlov (contrabbasso) Donald Edwards (batteria) Orrin Evans (pianoforte) Nel 2009 ricorre il trentennale dalla scomparsa di Charles Mingus fuoriclasse del contrabbasso e compositore di grande ingegno personalità sensibile alle problematiche della propria gente figura tra le più incisive e debordanti dellintera storia del jazz per la forza interpretativa e la ricchezza della sua opera. Nel 2009 ricorre il trentennale dalla scomparsa di Charles Mingus fuoriclasse del contrabbasso e compositore di grande ingegno personalità sensibile alle problematiche della propria gente figura tra le più incisive e debordanti dellintera storia del jazz per la forza interpretativa e la ricchezza della sua opera. Periodicamente rinnovata nellorganico ma sempre costituita da musicisti di riconosciuto valore (nel corso del tempo ne hanno fatto parte Jimmy Owens Randy Brecker Jon Faddis Jimmy Knepper John Handy Joe Farrell David Murray Clifford Jordan Don Pullen Sir Roland Hanna Jaki Byard Dannie Richmond Billy Hart Kenny Washington Charlie Haden Reggie Johnson Reggie Workman Richard Davis) la Mingus Dynasty è una sorta di piccola orchestra un portentoso settetto i cui ingranaggi rispecchiano le concezioni mingusiane: coesione ed elasticità del collettivo rigore delle forme e fantasia improvvisativa. La sua attuale configurazione schiera due tra i migliori sassofonisti delle ultime generazioni Craig Handy (alto e soprano) e Wayne Escoffery (tenore) il trombettista Alex Sipiagin il trombonista Ku-umba Frank Lacy già distintosi nel giro dellArt Ensemble Of Chicago il pianista Orrin Evans il contrabbassista Boris Kozlov e il batterista Donald Edwards. Le registrazioni e le esibizioni dal vivo della Mingus Dynasty hanno sempre garantito livelli di eccezionalità impatto dirompente e un carattere sopra le righe pienamente in sintonia con limmagine di Mingus autentico colosso del jazz.
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12 luglio 2009 21:15
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Teatro Romano Fiesole
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Esperanza Spalding (contrabbasso voce) Leonardo Genovese (pianoforte) Ricardo Vogt (chitarra) Otis Brown III (batteria) La nuova regina americana del contrabbasso per la prima volta in assoluto sui palcoscenici toscani.
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Esperanza Spalding (contrabbasso voce) Leonardo Genovese (pianoforte) Ricardo Vogt (chitarra) Otis Brown III (batteria) La nuova regina americana del contrabbasso per la prima volta in assoluto sui palcoscenici toscani. Contrabbassista cantante e compositrice Esperanza Spalding non poteva essere battezzata con nome migliore. Con i suoi 24 anni questa ragazza prodigio è infatti una delle maggiori speranze del jazz internazionale. Nata nel 1984 cresce in una casa e un quartiere multilingue di Portland Oregon tirata su soltanto dalla madre una donna molto determinata che riesce ad educarla al meglio nonostante le ristrettezze economiche e una malattia che costringe la figlia a casa per lunghi periodi. Già a 5 anni entra come violinista nella sua prima orchestra la Società della Musica da Camera dellOregon dove suona per dieci anni. Nel mentre scopre il contrabbasso e tutte le strade che le apriva quello strumento lontano dalla musica classica. A 16 anni lascia lorchestra e si diploma in musica grazie a una borsa di studio allUniversità statale di Portland. Era la più giovane del suo corso. Poi approda al Berklee College dove non solo si laurea ma diventa insegnante di contrabbasso a soli 20 anni la più giovane di sempre per il prestigioso college di Boston. Intanto suona insieme a grandi musicisti come Stanley Clarke Pat Metheny Donald Harrison Joe Lovano e la cantante Patti Austin. Nel 2008 pubblica il suo primo album che sta ricevendo grandi riscontri di critica e pubblico in tutto il mondo.
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15 luglio 2009 21:15
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Teatro Romano Fiesole
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Nico Gori (sax e clarinetti) Alessandro Lanzoni (piano) Gabriele Evangelista (contrabbasso) Stefano Tamborrino (batteria) Due assi che provengono dal nostro territorio uno ancora giovane e uno giovanissimo accompagnati da
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Nico Gori (sax e clarinetti) Alessandro Lanzoni (piano) Gabriele Evangelista (contrabbasso) Stefano Tamborrino (batteria) Due assi che provengono dal nostro territorio uno ancora giovane e uno giovanissimo accompagnati da una talentuosa sezione ritmica. Due assi che provengono dal nostro territorio uno ancora giovane e uno giovanissimo: Nico Gori sassofonista che ormai ha raggiunto le vette della scena jazz nazionale e internazionale (membro stabile del quintetto di Stefano Bollani e reduce da un tour mondiale con la celeberrima Vienna Art Orchestra in cui occupava il posto di primo sax alto e clarinetto solista) e Alessandro Lanzoni quindicenne pianista emergente ma già accolto positivamente dal pubblico e dalla critica. Gia ospite speciale di Umbria Jazz Winter Lanzoni suona con una intensità una naturalezza ed un trasporto incredibili. Un gran senso dello swing un tocco mozartiano una grandissima tecnica nonostante la giovane età un uso sorprendente delle pause unironia creativa della sua improvvisazione. Gabriele Evangelista diciannovenne contrabbassista eccellente esecutore solista in gruppi cameristici e orchestrali coltiva con altrettanta passione il jazz dove vanta collaborazioni di prestigio. Alla batteria Stefano Tamborrino virtuoso e di talento con una grande voglia di mettere in mostra le sue qualità artistiche di sicuro avvenire.
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16 luglio 2009 21:15
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Teatro Romano Fiesole
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WILLIAM GRECO TRIO William Greco (piano) Vincenzo Macuro (contrabbasso) Giovanni Angelini (batteria) —————– ORCHESTRA JAZZ DELLA SARDEGNA Concerto grosso Antonio Camarda (flauto) Giovanni Agostino Frassetto (flauto) Luca Lanza (sax
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WILLIAM GRECO TRIO William Greco (piano) Vincenzo Macuro (contrabbasso) Giovanni Angelini (batteria) —————– ORCHESTRA JAZZ DELLA SARDEGNA Concerto grosso Antonio Camarda (flauto) Giovanni Agostino Frassetto (flauto) Luca Lanza (sax contralto e soprano) Dante Casu (sax contralto e clarinetto) Massimo Carboni (sax tenore) Teodoro Ruzzettu (sax tenore e clarinetto) Marco Maiore (sax baritono) Luca Uras (tromba) Francesco Lento (tromba) Pietro Pilo (tromba) Gavino Mele (corno) Roberto Chelo (corno) Salvatore Moraccini (trombone) Maurizio Ligas (trombone) Mariano Tedde (pianoforte) Roberto Tola (chitarra) Alessandro Zolo (contrabbasso) Luca Piana (batteria) Bruno Tommaso direttore Concerto Grosso Suite di danze per cinque solisti e orchestra jazz di Bruno Tommaso Produzione originale NuBeS realizzata grazie al finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna il William Greco trio (formazione jazzistica nata nellambito del conservatorio Nino Rota di Monopoli) apre il concerto dellOrchestra Jazz della Sardegna. Questo concerto apre una nuova collaborazione tra i Festival di Jazz – coordinati dalla Associazione I-Jazz – ed il Ministero dellUniversità e della Ricerca Alta Formazione Artistica Musicale per valorizzare talenti e giovani promesse che studiano nei conservatori. Il trio è composto da studenti del corso di jazz coordinata dal MGianni Lenoci del Conservatorio Nino Rota di Monopoli. Ha partecipato al Premio delle Arti edizione 09 sezione jazz che si è tenuto nel mese di aprile a Messina e da poco ha tenuto un concerto alla Radio Vaticana allinterno di una programmazione che vedeva impegnati vari conservatori dItaliaoltre a vari concerti nelle Province pugliesi. —————– Il progetto originale CONCERTO GROSSO è una coproduzione dellAssociazione Blue Note Orchestra di Sassari del Festival Internazionale Time in jazz di Berchidda e dellEnte Musicale di Nuoro riunite in un network denominato NuBeS. Lopera appositamente commissionata per orchestra e solisti al compositore Bruno Tommaso per loccasione anche direttore dorchestra consta di una suite di danze in sei movimenti e vede impegnati oltre allorganico dellOrchestra Jazz della Sardegna cinque tra i migliori allievi ora professionisti dei Seminari Jazz di Nuoro. Tale progetto si inserisce in un più complesso disegno ad ampio respiro che coinvolge realta Berchidda Nuoro e Sassari che operano in contesti diversi (attività festivaliera attività didattica ed attività di produzione) e che credono fortemente nelle realtà associative e sinergiche funzionali al produrre musica originale di qualità coinvolgendo tutte le strutture produttive gli organici orchestrali ed i giovani attraverso la circuitazione di eventi pensati collettivamente.
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17 luglio 2009 21:15
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Teatro Romano Fiesole
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Songs of David Byrne and Brian Eno. David Byrne in concerto! Presentera il nuovo progetto frutto della rinnovata collaborazione con Brian Eno dopo i 3 album dei Talking Heads
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Songs of David Byrne and Brian Eno. David Byrne in concerto! Presentera il nuovo progetto frutto della rinnovata collaborazione con Brian Eno dopo i 3 album dei Talking Heads degli anni 80. Everything That Happens Will Happen Today IL PRIMO ALBUM COMPOSTO A QUATTRO MANI DOPO 27 ANNI. Tra le composizioni di Byrne più orecchiabili mai ascoltate nel corso della sua carriera – The Times (UK) Una raccolta di brani squisitamente melodici- Lalbum presenta canzoni sublimi dal ritmo medio-lento quali Heaven e This Must Be the Place (Naïve Melody) insieme ad estatiche creazioni di Eno come St. Elmos Fire e Ill Come Runningi. – Rolling Stone Everything That Happens Will Happen Today IL PRIMO ALBUM COMPOSTO A QUATTRO MANI DOPO 27 ANNI Tra le composizioni di Byrne più orecchiabili mai ascoltate nel corso della sua carriera – The Times (UK) Una raccolta di brani squisitamente melodici- Lalbum presenta canzoni sublimi dal ritmo medio-lento quali Heaven e This Must Be the Place (Naïve Melody) insieme ad estatiche creazioni di Eno come St. Elmos Fire e Ill Come Runningi. – Rolling Stone David Byrne e Brian Eno hanno debuttato come co-autori del loro primo album a quattro mani nel 1981 con la pubblicazione del significativo ed acclamato My Life in the Bush of Ghosts. Everything That Happens Will Happen Today rappresenta il coronamento di un anno di lavoro di composizione registrazione e viaggi tra New York e Londra. Il tour di Byrne sara ovviamente incentrato sulle nuove composizioni ma rileggera pure alcune precedenti collaborazioni di Byrne con Eno tra cui alcuni brani tratti dagli album storici dei Talking Heads (molti dei quali prodotti dallo stesso Eno). I concerti dal vivo cercheranno di ricollegare il nuovo materiale a quello elaborato 30 anni fa spiega Byrne almeno in parte. Noto come mente creativa dei Talking Heads e in seguito come fondatore della prestigiosa etichetta Luaka Bop David Byrne è attivo anche come fotografo regista compositore e artista solista inoltre si dedica alla produzione e allestimento di opere darte visuale da oltre 10 anni. Tra i suoi lavori più recenti si ricordano Grown Backwards il suo debutto per Nonesuch Records EEEI Envisioning Emotional Epistemological Information (Steidl Publishing & Pace/McGill Gallery) il CD Lead Us Not into Temptation tratto dal film Young Adam il confanetto dei Talking Heads Arboretum il libro vincitore della Publisher Book Award Gold Medal (edito da McSweeneys) il CD/DVD Live From Austin TX il CD the Knee Plays tratto dallopera teatrale di Robert Wilson del 1984 the CIVIL warS e Playing the Building uninstallazione allestita presso il Battery Maritime Building a New York City.
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18 luglio 2009 21:15
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Teatro Romano di Fiesole
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Stefano Bollani Pianoforte – Zè Nogueira Sassofoni – Mirko Guerrini Sax Tenore Sax Soprano – Nico Gori Clarinetti – Marcos Pereira Chitarre – Jorge Helder Contrabbasso – Jurim Moreira Batteria
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Stefano Bollani Pianoforte – Zè Nogueira Sassofoni – Mirko Guerrini Sax Tenore Sax Soprano – Nico Gori Clarinetti – Marcos Pereira Chitarre – Jorge Helder Contrabbasso – Jurim Moreira Batteria – Armando Mar&aaaaa;al Percussioni Che cosè Carioca? È linedito viaggio che lacclamato pianista premiato nel 2007 con lHans Koller European Jazz Prize ha intrapreso andando alla scoperta del mondo del samba e dello choro le vere autentiche colonne sonore di Rio de Janeiro. Che cosè Carioca? È linedito viaggio che lacclamato pianista premiato nel 2007 con lHans Koller European Jazz Prize ha intrapreso andando alla scoperta del mondo del samba e dello choro le vere autentiche colonne sonore di Rio de Janeiro. Il brodo primordiale da cui successivamente ha preso forma la Bossa Nova. Il progetto che ha dato vita allomonimo disco edito dalla Universal Music Italia è stato ideato dal giornalista ed esperto musicale Alberto Riva e realizzato nellottobre del 2006 a Rio de Janeiro. In quei giorni Bollani era entrato in sala dincisione con alcuni dei più prestigiosi strumentisti brasiliani: il chitarrista Marco Pereira il batterista Jurim Moreira il contrabbassista Jorge Helder il mago delle percussioni Armando Mar&aaaaa;al più noto come Mar&aaaaa;alinho e in fine il sassofonista Zè Nogueira: questultimo insieme a Riva produttore artistico del lavoro. Li ritroviamo tutti sul palco nel nuovo tour di Carioca. A loro si aggiungono Mirko Guerrini e Nico Gori già componenti dei Visionari di Bollani e presenti anche nel disco. E chi ha amato il disco campione assoluto di vendite adorerà adesso il live o forse sarebbe meglio dire lo show ao vivo. Sul palco tornano ovviamente le gemme che Bollani ha fissato sul Cd vecchi straordinari samba come A voz do morro di Zè Keti Samba e amor di Chico Buarque o Luz negra di Nelson Cavaquinho oppure le perle dello choro come Segura ele del maestro Pixinguinha e Tico Tico no Fubà di Ziquinha de Abreu. Ma in più fanno la loro comparsa improvvisazioni e sorprese come Na baixa do sapateiro di Ary Barroso Outra coisa di Moacir Santos e Trem da onze di Adoniran Barbosa il famoso inno di San Paolo che fu tradotto anche in Italia da Riccardo Del Turco come Figlio unico e che Bollani canta e reinventa ogni volta. Sul palco il gruppo Carioca segue lumore e come direbbero a Rio londa del momento: procede seguendo lo spirito delle canzoni compatto oppure dividendosi in trio in duo in quartetto e talvolta lasciando al centro del palco il lirismo lo humor e la fantasia di Stefano Bollani in solo con il suo pianoforte.
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20 luglio 2009 21:15
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Teatro Romano di Fiesole
Teatro Romano, Fiesole