Brillante 2024
marzo
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Bobo Rondelli torna sul palco accompagnato dai chitarristi Luca Giacomelli e Luca Pirozzi, due pilastri della pluripremiata band Musica da Ripostiglio.
Roberto Rondelli, cantautore, poeta, attore e performer, nasce il 18 marzo 1963 a Livorno, città che ispira da sempre la sua carriera artistica. Fin dagli inizi si cimenta nelle cover band dando vita al trio Les Bijoux, per poi formare gli Ottavo Padiglione, band che riscuote un discreto successo anche al di fuori della Toscana soprattutto grazie ai testi di Rondelli, introspettivi ed ironici, specchio di una cultura, quella toscana, che racchiude un modo di essere, cinico e spassionato. La vita artistica degli Ottavo Padiglione prosegue con una serie di dischi pubblicati da major fino al 1999-2000, quando la band si scioglie e Bobo inizia la sua carriera solista.
Vincitore del Premio Ciampi, a cui ha dedicato un intero album “Ciampi ve lo faccio vedere io”, Bobo Rondelli oggi è considerato uno dei cantautori toscani più importanti della sua generazione: il suo spirito libero si ritrova nella sua musica e nelle sue canzoni. Interprete beffardo, malinconico e racconta amori difficili, sentimenti struggenti e drammi esistenziali, unendo da insospettabile performer, comicità e sottile provocazione, suggestioni poetiche e ballate che sanno toccare l’anima. Nel 2021 esce il suo ultimo lavoro discografico di brani inediti, “Cuore libero”.
Ad aprile 2024 uscirà con un nuovo disco per The Cage Rec. con tutte le sue canzoni più ironiche, scanzonate e drammatiche: dalla storica “Mantenuto” alla recente “Bella Chiappona” passando da “Gigolò a Rotterdam” a “Domani mi sparo” fino ai “Dolori del giovane Walter”, un viaggio alla riscoperta del lato più giocoso e scanzonato di Bobo.
Ingresso € 16 / 14 rid. + d.p.
Abbonamento 5 concerti € 55 + d.p. / riduzione € 50 + d.p. primi 10 giorni
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Orario
29 febbraio 2024 21:30
Luogo
Brillante - Nuovo Teatro Lippi
Via Pietro Fanfani, 16, 50127 Firenze FI
aprile
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Zap the Lap nasce dalla collaborazione che ha avuto origine all’interno della funky-band Dirotta su Cuba. Dopo l’esperienza in tour e in studio, i quattro Zap the Lap si rendono conto che potrebbe essere interessante creare un progetto strumentale con un sound personale che unisca il funk, suonato per anni sui prestigiosi palchi italiani, al jazz, di cui da sempre sono appassionati. ll gruppo inizia dunque la ricerca del proprio suono partendo dalle radici della loro musica preferita: da Pat Metheny a Stevie Wonder, da James Brown a Miles Davis, contaminandola anche con tendenze più moderne e ricercate come Snarky Puppy, Kurt Rosenwinkel, Robert Glasper. Ne viene fuori un suono elettrico, vibrante e ritmato, che fonde la scuola del jazz elettrico degli anni 70 con le influenze del nuovo jazz ibrido americano carico di soul, funk e tradizione. Il primo album, “The First Lap”, è per il gruppo l’occasione perfetta per misurarsi in una registrazione live in studio con un ospite d’eccezione: Fabrizio Bosso. Le tessiture melodiche e armoniche della sua tromba regalano alle composizioni ancora più profondità ed emotività. Si tratta anche di una buona opportunità per sperimentare in fase di registrazione. La ripresa audio viene effettuata suonando tutti insieme, come da tradizione, ma in alta risoluzione, con moderne tecnologie di conversione del segnale e di mixing. Il suono ottenuto risulta volutamente più naturale possibile, molto libero nella dinamica, poco artefatto e post prodotto. Il risultato finale è un album che vive di tradizione, influenzato dal presente ma comunque personale, autoriale e sorprendente, sia nelle composizioni che nel suono.
Ingresso € 16 / 14 rid. + d.p.
Abbonamento 5 concerti € 55 + d.p. / riduzione € 50 + d.p. primi 10 giorni
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Orario
18 aprile 2024 21:30
Luogo
Brillante - Nuovo Teatro Lippi
Via Pietro Fanfani, 16, 50127 Firenze FI
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Massimo Zamboni presenta il suo concerto Con Voce di Popolo in trio.
Massimo Zamboni nasce nel 1957 a Reggio Emilia. Agli inizi degli anni ’80, dopo un periodo nella Berlino del Muro e delle case occupate, tornato a Reggio fonda assieme a Giovanni Lindo Ferretti il gruppo CCCP-Fedeli alla Linea. I titoli degli album sono veri e propri programmi politici: “Ortodossia”, “Compagni cittadini fratelli partigiani”, “Affinità e divergenze tra il compagno Togliatti e noi”, “Socialismo e barbarie”. Canzoni che ancora oggi esercitano un fortissimo richiamo per il pubblico italiano. L’esperienza CCCP termina nel 1989, alla caduta del Muro di Berlino.
Il decennio successivo vede la nascita di un nuovo gruppo: CSI, Consorzio Suonatori Indipendenti. La popolarità del gruppo è immediata, tanto da portarli ai vertici della classifica discografica, pure con canzoni impegnative. Attorno al gruppo si coagula un vero e proprio movimento musicale, Consorzio Produttori indipendenti, con decine di album prodotti, che portano alla ribalta nazionale numerosi gruppi.
Terminata l’esperienza CSI, dal 2000 comincia un lungo periodo di sperimentazione e ricerca, che porta Zamboni a comporre album come solista, incentrandoli su tematiche che analizzano la condizione umana nei suoi aspetti più intimi e drammatici, e assieme collettivi: la sconfitta, l’inermità, l’estinzione. Nel frattempo comincia le collaborazioni con numerosi altri artisti, in particolare Nada, Angela Baraldi, Cisco. Realizza diverse colonne sonore per il cinema, lungometraggi, documentari e corti sperimentali. Pubblica sei libri: In Mongolia in Retromarcia, Emilia Parabolica, Il mio Primo Dopoguerra, Prove Tecniche di Resurrezione, L’eco di uno sparo, Anime galleggianti (con Vasco Brondi)
Tratto dal libro La trionferà e dall’album La mia patria attuale, Con voce di popolo si propone come un innesco per un ragionamento collettivo sull’idea di Patria. La patria piccola, quella dei paesi e delle province di appartenenza, la patria grande, quella che assume il contorno geografico della penisola. Dialoghi e canzoni per uscire dalla solitudine in un momento in cui prevale – giustificata – la mancanza di fiducia e di affezione, e il sentimento della speranza non è mai stato così flebile nella coscienza dei cittadini. Un quadro sconfortante verso il quale nessuna prognosi parrebbe fausta. Eppure il mestiere privilegiato del musicista o dello scrittore consente di avvicinare quotidianamente un’Italia che sogna, lavora, si offre, studia, sorprende, ci prova. Soprattutto, che non ascolta l’urlo generale. Grazie a volontà come queste si va avanti, si vive; bene e male, ma si vive. Per la grazia degli inconsapevoli, che non vedono il quadro generale, o se lo vedono lo trascurano fermamente, perché non c’è spazio per le lamentazioni. Con voce di popolo si situa sommessamente all’incrocio tra la rabbia e la disillusione, l’incanto e lo sforzo. Oltre ai passi estratti dai testi opera dell’autore, viene rivolto un approfondita lettura agli scritti e ai racconti di resistenza di Beppe Fenoglio.
Ingresso € 16 / 14 rid. + d.p.
Abbonamento 5 concerti € 55 + d.p. / riduzione € 50 + d.p. primi 10 giorni
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Orario
27 aprile 2024 21:30
Luogo
Brillante - Nuovo Teatro Lippi
Via Pietro Fanfani, 16, 50127 Firenze FI
maggio
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Hugo Race, produttore, compositore, interprete e autore di livello internazionale, offre intensi paesaggi sonori che fondono folk, sperimentalismo, elettronica e rock. Nell’arco di tre decenni Hugo ha lasciato una scia mutevole di opere musicali che abbracciano le sue numerose uscite e molteplici collaborazioni internazionali attraverso album in studio, produzioni cinematografiche e teatrali, tournée e festival.
Nel 2009, dopo due decenni e 12 album con il suo ipnotico psiche-blues berlinese True Spirit, Hugo Race (ex Bad Seeds, The Wreckery) ha registrato il suo primo album da solista in modalità “cantautore classico”. Intrecciando canzoni folk, desert blues e le radici italiane della band, l’album si chiamava “Fatalists” e la band che lo creò da allora in poi prese il nome di Fatalists. Lavorando a stretto contatto con il chitarrista/produttore italiano Antonio Gramentieri (alias Don Antonio), i Fatalists includevano anche il partner chiave Diego Sapignoli alla batteria e alle percussioni,la violinista arizona Vicki Brown (Calexico) e il bassista Erik Van Loos (Willard Grant Conspiracy). L’album di debutto dei Fatalists è stato registrato dal produttore italiano Franco Naddei nel suo studio Cosabeat in Romagna, Italia, e pubblicato con grande successo di critica nel 2010 da Interbang Records in Europa e Other Tongues Records in Australia.
Con sede in Italia e con l’aggiunta del bassista Francesco Giampaoli, gli Hugo Race Fatalists hanno effettuato numerosi tour in Europa e Australia e hanno pubblicato gli album ‘We Never Had Control’ (Interbang/Gusstaff Records 2012), ‘Orphans’ (Gusstaff 2014) e ‘24 Hours To Nowhere’ (Glitterhouse Records 2016). Antonio Gramentieri ha lasciato il gruppo nel 2017 per intraprendere la carriera da solista come Don Antonio. Il mago della chitarra Giovanni Ferrario, con cui Hugo aveva lavorato in The True Spirit e Sepiatone, lo sostituì rapidamente e la band registrò “Taken By The Dream” (Glitterhouse 2019) e ora il lavoro definitivo del progetto – “Once Upon A Time In Italy” (Santeria Records 2022).
Il nuovo album di Hugo Race Once Upon A Time In Italy è un tour de force musicale e lirico. Registrato con le guest star australiane Georgia Knight e TJ Howden, l’album contiene 10 nuove canzoni fortemente emotive e una cover: Hurdy Gurdy Man di Donovan. Questo album speciale è stato realizzato durante gli anni di isolamento del 2020-22.
Ingresso € 16 / 14 rid. + d.p.
Abbonamento 5 concerti € 55 + d.p. / riduzione € 50 + d.p. primi 10 giorni (fino al 31 gennaio)
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Orario
9 maggio 2024 21:30
Luogo
Brillante - Nuovo Teatro Lippi
Via Pietro Fanfani, 16, 50127 Firenze FI